Non è una nuova bibita per biker
, ma il giro che abbiamo fatto sabato io e il vence al CImone. Prima volta per noi ma non sarà assolutamente l'ultima in quanto il posto merita alla grande sia per il paesaggio che per i trail tutti molto divertenti. La gioranta è stata stupenda anche se già all'alba spuntavano i primi corni chissà di chi
Partiti da Piancavallaro sfruttando gli impianti subito il Cimone ha fatto bella mostra di se
La giornata è di quelle da bike e basta
La cima va sempre conquistata e allora decidiamo di salire per quella che ci sembra la via più pedalabile
e cioè il 449. E all'inizio sembra anche che ci abbiamo azzeccato
il sentiero infatti all'inizio viaggia a mezza costa quasi in piano
e come scurviamo poi rimaniamo a bocca aperta alla visuale delle alpi Apuane
ma come svoltiamo a sx per la vetta del Cimone
il sentiero diventa da spingismo estremo con gli ultimi 150 metri di dislivello veramente hard
e con fatica guadagnamo l'agognata vetta
giusto il termpo per una breve visita alla piccola chiesetta che da quanto ci dicono risulta sempre chiusa
e per salutare il parroco mentre esce dalla chiesa
e poi giù per l'infinita e bellissima cresta del 447 fino a Libro Aperto
la prima parte fno a Monte la Piazza è quasi tutta discesa che alterna tratti prativi con parti rocciose
la bellissima cresta percorsa dalla vetta del Cimone
oltre la bellezza del posto non c'è nessuno e c'è un silenzio irreale tanto che ogni tanto ci fermiano in meditazione
arriviamo così all'imbocco di monte Lagoni dove si ricomincia a scarpinare un po, la salita non è lunga ma molto ripida
il Vence è in vena di pazzie
e ci prova in sella
avevo detto ci prova e non ci riesce
ma conquistata le vetta veniamo ripagati con una bella crestina
prima dell'ultima pedabalissima
risalita verso Libro Aperto
il Vence on the rock
in vista di libro aperto
arrivati al bivio volevamo salire in cima a Libro aperto per la ferratina, tanto oramai ci siamo avvezzi, ma siamo in netto ritardo sulla tabella di marcia e quindi dopo aver scambiato quattro chiacchere con il presidedente del Consiglio Renzi
(oh la somiglianza era perfetta) tagliamo per il bel single track che lo taglia sotto a mezza costa
fino a sbucare a Monte Rotondo sullo 00 per cima Tauffi
qui inizia un tratto veramente tosto ed esposto e quasi tutto infattibile in bike. il Vence ci prova
ma eccetto il primo pezzino poi bisogna scendere di sella e fare dei bei pezzi a piedi
anche se non tutto
arriviamo così a Monte Lancino dove troviamo l'indicazione a sx per il 431 la prima discesa di giornata consigliata da Haplo al quale devo un profondo ringraziamento ( e a questo punto qualcosa più di una birra
) in quanto si rivelerà per i miei gusti la discesa più bella di tutto il giro. La discesa infatti dopo un primo tratto su prati molto ripido
arriva ad una sella dove c'è una biforcazione ed un guado, il posto qui è molto bello siamo sotto il crinale appena percorso
poi dopo aver costeggiato per un po il torrente
comincia lo show con le rocce
ed a seguire un tratto nel bosco tutto tempestato di sassi, drop, curve e tornanti da paura, a chi piace il tecnico lento e trialistico qui c'è da sbavare veramente. La discesa non è lunghissima ma in compenso appagante e sbuca sul torrente Doccione che si guada con un bel ponticello
Il giro prevedeva la visita alle cascate del Doccione ma è molto tardi e dobbiamo risalire al Colombino e quindi facciamo solo una piccola sosta ai Taburri per poi prendere la bellissima forestale del 445 per la Pilaccia che con i suoi mangia e bevi, più mangia che bevi
ci porta al rifugio Pilaccia
dal rifugio il sentiero diventa un bellissimo single track tutto pulito e spazzolato sembra che ci siano passati con l'aspirapolvere da quanto è pulito
veramente divertente e tutto pedalabile al 99% , questo è l1% che non si pedala
e infine con un bel traverso su prato sbuchiamo al Colombino dove ci attende la discesa regina del 425
qui abbiamo la graditissima sorpresa di incontrare lucky69, anche se in realtà c'eravamo dati appuntamento proprio qui alle 16,00
che ci fa da guida e cicerona per la discesa. Della discesa che dire, è molto lunga e varia anche se per i miei gusti un po troppo flow; la parte iniziale del 427 non è un gran che, dopo invece quando si riunisce col 425 diventa carina nel bosco con qualche gradone e bei tornanti e la parte finale dei Ponti un bel rock garden fino al fiume, comunque una discesa da fare sicuramente
Un grosso ringraziamento ad Haplo e a Lucky, ritornermo sicuramente sul luogo del delitto
magari con un giro insieme stavolta o-o
e anche per stavolta è tutto.
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