Giornata Uammera sabato al Navegna. Finalmente un bel gruppone quasi al completo e questo è già stato il valore aggiunto al giro. Unica nota dolente e prendete nota il sentiero 332 fino a Fonte delle Casse statene alla larga sia in salita che in discesa è veramente come la corazzata Potionkin
una cacata pazzesca. E proprio da questo stradone insulso e deturpato dalle ruspe che siamo saliti per arrivare alla nostra vetta di giornata il Monte Navegna partendo dal bellissimo paesino di Castel di Tora
il sentiero è pedalabile allo 0,001%
ma questo sarebbe il male minore oramai ci siamo abituati, il brutto è che è stato tutto devastato dalle ruspe che lo hanno reso anche molto sdrucciolevole e per questo si fa fatica anche a camminare vista la pendenza dato che invece di fare un sentiero hanno pensato bene di farci una pista da discesa libera
dritto per dritto e scegliendo rigorosamente la parte più penduta
fortuna il lago sotto di noi che ci allievia il calvario
nei tratti più ripidi, cioè sempre
si sfiora il cappottamento
mentre dove si respira un po siamo al 30%
guardate Brunetta letteralmente piegato in due si è abbassato di mezzo metro sembra quasi un nanetto
finalmente dopo 1000 metri di dislivello Brunetta può far sentire per la prima volta le proprie natiche alla bici nuova
ma sarà una toccata e fuga
, il mandriano alla partenza ci aveva avvertito ed aveva ragione: ma che la portate a fare la bici con voi lasciatela qui che è meglio
però c'è da dire che dopo la fonte il sentiero assume più le caratteristiche di montagna e anche se si spinge l'ambiente diventa bello e merita tutto
arriviamo così alla tanto agognata croce, il Tottero e Andrea mettono i panni a stendere
e finalmente si scende per il 333 che in questa parte è anche sentiero Italia
Prima parte molto bella e panoramica
a cui segue un tratto tecnico con tornanti anche esposti
peccato però che da colle Mogano a Fonte le Forche diventi molto incostante e sebbene la pendenza non sia mai eccessiva ci costringe molte volte a scendere di sella a causa delle troppe pietre. Ma tantè da Fonte le Forche ci tuffiamo nel fosso di Valloppio e questa parte è davvero carina e divertente in quanto alterna alcuni passaggini tecnici a tratti più filanti e qualche gradone, in più il sentiero costeggia il fosso in un ambiente davvero notevole
Il sentiero termina ad Ascrea e qui alcuni del gruppo ci lasciano chi per problemi meccanici chi di lavoro e noi invece sempre per il 339 risaliamo il fosso dell'obito per poi lasciare lo stradone e prendere la deviazione a sx che ci porterà a Certo Piano. Questo sentiero è molto bello e assomiglia moltissimo al Casentino, sembra infatti proprio di stare nella foresta della Lama o giù di li
Stavolta poi il sentiero è veramente pedalabile all'80%
be questo è il 20%
la difficoltà maggiore sono le foglie e i rami sul sentiero che ci costringono ad un po di equlibrismo
e in men che non si dica siamo nuovamente a fonte le forche
Imbocchiamo così il 334 che dopo un po di colli e valli e un sopraffino single track tutto pedalato tra gli arbusti
co porta all'imbocco dell'ultima discesa di giornata La Mirandella. Si tratta di un single track abbastanza scorrevole ma piacevolissimo
sempre con vista Lago
anche se non bisogna mai distrarsi sennò diventa vista terra
e con finalino molto incazzato
che ci riporta nuovamente ad Ascrea da dove con un Urban con scale e controscale tra il paese prima e poi su piacevole strada asfaltata lungolago poi ritorniamo alle auto a Castel di Tora. E per ultimo ma non ultimo il raviolo del bar della trucida
a completare una bellissima giornata uammera
e anche per stavolta è tutto
tutte le foto qui:
https://plus.google.com/photos/115018898203313426787/albums/6129321738236210577
e la traccia gps se a qualche matto venisse la voglia di salire per il 332
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