Straquoto ! Chi l'ha detto che le bici da gara devono essere nervose e reattive ?
Specialmente a fine gara quando la stanchezza compromette i riflessi, meglio avere una bike stabile che ti concede anche qualche errore di guida.
Inoltre appunto sui ripidoni e sul veloce ti permette di fare cose che magari non oseresti ... una delle peggiori sensazioni mai provate è proprio quella di avere la ruota ant. "sotto".
Poi come la mettiamo con il rake forcella ? Un angolo chiuso va meglio con un rake corto come la vecchia
REBA da 38mm piuttosto che la nuova con rake 45mm.
Cosa dobbiamo dire di una bike come la Superfly di Gary -GURU- Fisher che ha un angolo sterzo di 69° !!! !!! Non è forse una MTB RACE 1000% ?
IMHO preferire un angolo aperto non vuol dire non saper guidare ... anzi tutt' altro: vuol dire riuscire ad andare ancora più veloce. Solo per capirci: se mi accorgo di essere troppo veloce, tipo quando dici
"..azz ! adesso cado !" beh ... nel dubbio se frenare o lasciar andare .. io LASCIO ANDARE, la bike si scompone e derapa, ma l' anteriore è sempre ben piantato a terra. In quei momenti non vorrei MAI e poi MAI un angolo chiuso.
Ribadisco: le 29er hanno dei vantaggi che IMHO vanno "esaltati" non "castrati" con angoli chiusi o gommine lisce.
visto che prima si parlava di macchine da rally e berlingò, un contributo sull'angolo di sterzo, dal mondo macchine da corsa:
parlando di setup vetture da pista, che conosco meglio, il caster, ovvero l'angolo di inclinazione della sospensione anteriore, corrispondente all'angolo di sterzo delle bici, varia di valori molto elevati.
In macchine con molto peso sul posteriore (e in mtb tendenzialmente è così), come le porsche che hanno il motore a sbalzo sul posteriore, questo valore è estremamente accentuato. Il motivo è semplice: un angolo di caster elevato diminuisce gli svantaggi del toe out (divergenza delle
ruote sullo stesso asse), conservandone i vantaggi in termini di reattività, moltiplica il camer a ruote sterzate (la campanatura) proprio nel senso giusto per aumentare il grip in curva e fa alzare la ruota posteriore interna, conferendo più reattività alla coda, fondamentale se questa è pesante.
Quindi macchine da corsa con valori di caster molto diversi, possono girare sugli stessi tempi, con impostazioni di guida diverse, sulla stessa pista.
Nelle moto da corsa, prendete l'esempio della superbike: Bayliss correva con l'anteriore praticamente in piedi, un toro imbufalito, più che una moto, cosa che favorisce l'arrivare alla staccata all'ultimo momento, sbattere la moto dentro la piega, ma senza angoli di piega assurdi e rialzarla in fretta.
Corser dal canto uso usa angoli di sterzo più distesi, frena prima ed entra in curva prima, ma fa delle pieghe molto pronunciate e con uno stile molto rotondo. Eppure è veloce pure lui...
Ergo, non omologhiamoci sull'assetto, certo, una bici svelta aiuterà nel lento, ma nel veloce, a parità di pilota, potrebbe risultare più lenta.
Per quanto riguarda me, che non sono certo un campione di tecnica di guida, cerco una bici che mi porti un po' ovunque, faccio cross country, al max giro per su sentieri molto accidentati, ma sempre cross-country e voglio sfruttare al meglio lo stile rotondo che le 29er consentono.
Inoltre, se non erro, la stumpjumper dovrebbe avere il movimento centrale più in basso della emd/air, di conseguenza il baricentro è più basso: per questo sarà comunque agile, anche se le mie piedivelle, già segnate, si scheggieranno sempre di più! :DD