Tutto quello che avreste voluto sapere sul Covid ma non avete mai osato chiedere

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gx2

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cari #secivaccinassimotuttineusciremmo :mrgreen:

ecco a voi lo stato dell'arte (persino un po' edulcorato, aggiungo)

 

NenaGT89

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cari #secivaccinassimotuttineusciremmo :mrgreen:

ecco a voi lo stato dell'arte (persino un po' edulcorato, aggiungo)

Bravo cliente del sito, ora che hai fatto guadagnare soldi a "l'indipendente" che si arricchisce grazie alla tua boccolonaggine, ti senti meglio?
 
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fafnir

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cari #secivaccinassimotuttineusciremmo :mrgreen:

ecco a voi lo stato dell'arte (persino un po' edulcorato, aggiungo)

Dai che è quasi finita lo stesso anche se vi piace finire in terapia intensiva 26 volte di più
 

Zeus78

Biker perfektus
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anche sull'articolo risulta quanto i vaccini aiutino nell'evitare le conseguenze gravi della malattia...
che poi non siano una barriera per il contagio (anche se mi piacerebbe vedere uno studio serio, fatta da gente titolata per farlo, quanto questo sia vero) dovrebbe essere risaputo, anche se io credo che se non ci fossero stati i vaccini e con varianti così contagiose i numeri potrebbero essere mooooolto più alti, sia come contagi ma anche come decessi...
 

albasnake

Biker tremendus
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Sto ancora aspettando i tuoi numeri, quanti conosci finiti in ospedale per vaccino e quanti per covid? Quanti morti conosci di vaccino e quanti di covid?
Continui a non rispondere a questa domanda banale e preferisci scavare sul web e "quicosenza" invece di guardarti semplicemente intorno.
Il fatto che devi andarti a pescare in giro le informazioni che vuoi disperatamente usare dovrebbero fare riflettere qualunque persona con un minimo di buon senso. In queste situazioni ci si ferma un attimo a pensare.
Se cerchi a lungo trovi anche chi è morto affogato nel cesso
- leggiti gli interventi di questa pagina e giudica da te chi la butta in caciara
se non conosci l'entità delle manifestazioni che vanno avanti dallo scorso luglio in Italia e non solo, se non sai come si sono intensificate dal 15 ottobre, è chiaro che non puoi capire, se non hai visto le immagini del 18 ottobre a Trisete, chiaro che il pazzo sono io. Su Trieste ha mandato in onda un ottimo servizio Giordano a Fuori dal coro nella puntata del 19 ottobre

- si certo, egoisticamente parlando ringrazierei anche la "pandemia", ma non potrei mai farlo visti i danni che ha fatto ad altri; e non sono certo qui a lamentarmi per me, sono qui per scambiare informazioni e idee, così si impara tutti qualcosa, non tutti, solo chi ha qualcosa da imparare, in questo mi sa che siamo pochi, la maggior parte non ha assolutamente nulla da imparare, giusto?


- sul palo in frasca, tra i miei conoscenti da inizio pandemia 0 morti da vaccino, 0 morti covid, molti positivi, alcuni con la malattia, 1 ospedalizzato di recente controvoglia, vaccinato 3 dosi, spostato da un ospedale all'altro per 3 giorni e poi dimesso, sempre stato bene
contento? ora posso dirti che un caso non fa statistica o è un concetto troppo complottista?
io non salto di palo in frasca, io rispondo ai vostri attacchi, cercando di farvi ragionare, quando lo ritengo possibile; quando mi si dice che il vaccino va in direzione opposta rispetto al disagio sociale, cosa vuoi che ti risponda, se per tre la salute psicofisica di una comunità non è nulla più che il grado di rischio di prendere o meno una malattia, direi che c'è veramente poco da discutere;
per la cronaca, io mi sto pure leggendo qualcosa tra ciò che è stato consigliato
e ne ho anche già citati un paio di libri (Sub Limen di Povoleri e l'ultimo di Scardovelli) se ti interessa la posso ampliare molto la lista, ma la domanda resta quella sopra, c'è qualcuno qui che ritiene di avere ancora qualcosa da imparare?

come ti è già stato detto ho risposto, visto che continuate a scassare gli zebedei con questa cavolata irrilevante; il punto è che sono sempre e solo episodi, falsati dalla percezione che ognuno di noi ha della realtà (o bias che dir si voglia)
per capire cosa succede, l'unica cosa relativamente decente che possiamo avere sono i numeri statistici, e quelli raccontano la loro storia diversa, diversa dalla tua, e ovviamente anche dalla mia

gli articoli di cui sopra riportano episodi di cronaca che in un periodo normale sarebbero in prima pagina di molti giornali, ma non oggi, oggi queste informazioni non passano, perché siamo una società sana e non c'è nessun problema, a parte quello sanitario si intende
 

fafnir

Biker meravigliosus
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come ti è già stato detto ho risposto, visto che continuate a scassare gli zebedei con questa cavolata irrilevante; il punto è che sono sempre e solo episodi, falsati dalla percezione che ognuno di noi ha della realtà (o bias che dir si voglia)
per capire cosa succede, l'unica cosa relativamente decente che possiamo avere sono i numeri statistici, e quelli raccontano la loro storia diversa, diversa dalla tua, e ovviamente anche dalla mia

gli articoli di cui sopra riportano episodi di cronaca che in un periodo normale sarebbero in prima pagina di molti giornali, ma non oggi, oggi queste informazioni non passano, perché siamo una società sana e non c'è nessun problema, a parte quello sanitario si intende
La cavolata irrilevante è la differenza fra chi vive in un mondo surreale e chi vive nella realtà.
La statistica ti smentisce, la realtà ti smentisce, ti smentisci perfino da solo.
Sei aggrappato a casi isolati che trovi scavando nel web nelle tue giornate vuote oppure a quello che trovi nei siti di fake news.
Vedi come sei messo male vecio, riprenditi
 
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NenaGT89

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Ora chi ha allucinazioni può dire che "sono sempre e solo episodi", non è colpa di sostanze stupefacenti o altro, sono "sempre e solo episodi".

...che vede solo una persona.
 

cicciocappuccio

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gli articoli di cui sopra riportano episodi di cronaca che in un periodo normale sarebbero in prima pagina di molti giornali, ma non oggi, oggi queste informazioni non passano, perché siamo una società sana e non c'è nessun problema, a parte quello sanitario si intende
se guardo la prima pagina de la Repubblica trovo queste notizie:
- morte di Monica Vitti
- Sanremo
- Inflazione
- Nato vs Russia
- NoVax che intasano le procure con denunce

quale toglieresti per piazzare le notizie che ci hai fatto conoscere?
 

NenaGT89

Biker oversize lenta
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Vabbè, vi darò io una notizia che non è stata scritta da nessuno (maledetti giornalisti!).

Terremoto 3.7 in provincia di Parma ieri, ore 23.45, nessun ferito. Avvertita fino alle coste toscane.

Informazione manipolata! Non ci vogliono far sapere del terremoto!!!
 

ammericano

Biker cesareus
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con trepidazione ed ammirazione per i contributi di tutti, noto il traguardo dei 9000 post sempre più vicino. che sia chiaro a tutti! 9000 è solo una tappa intermedia! noi vogliamo i 10000 e non uno di meno.

AVANTI!
 

franz_quattro

⏏︎
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Vabbè, vi darò io una notizia che non è stata scritta da nessuno (maledetti giornalisti!).

Terremoto 3.7 in provincia di Parma ieri, ore 23.45, nessun ferito. Avvertita fino alle coste toscane.

Informazione manipolata! Non ci vogliono far sapere del terremoto!!!
Perchè c'è una guerra in corso .. Anno scatenato una guerra sotterranea

guerra_sotterranea??.png
 
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Koroviev

Il Re dei Troll / Il Signore delle forcelle
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con trepidazione ed ammirazione per i contributi di tutti, noto il traguardo dei 9000 post sempre più vicino. che sia chiaro a tutti! 9000 è solo una tappa intermedia! noi vogliamo i 10000 e non uno di meno.

AVANTI!

Se il mio amico non fosse bloccato col numero di post potremmo arrivare a 10 mila per le ore 14 di oggi :smile:
 

NenaGT89

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con trepidazione ed ammirazione per i contributi di tutti, noto il traguardo dei 9000 post sempre più vicino. che sia chiaro a tutti! 9000 è solo una tappa intermedia! noi vogliamo i 10000 e non uno di meno.

AVANTI!
Che fai, mi rubi il lavoro? :(

Perchè c'è una guerra in corso .. Anno scatenato una guerra sotterranea

Vedi l'allegato 508985
10 km soli? Tzé... dilettanti... 47km, siamo ancora più profondi!
 
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fitzcarraldo358

Biker incredibilis
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adesso i novax indiNNiati perchè a Sanremo i cantanti non sono obbligati ad essere vaccinati.

io però non ci capisco più niente, se c'è l'obbligo post indignati, se non c'è altri post indignati... ma quindi?
 
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albasnake

Biker tremendus
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adesso i novax indiNNiati perchè a Sanremo i cantanti non sono obbligati ad essere vaccinati.

io però non ci capisco più niente, se c'è l'obbligo post indignati, se non c'è altri post indignati... ma quindi?
più che altro ci si chiede che fine hanno fatto tutti quelli che si sono lamentati quando Dovak Djokovic era stato ammesso agli Open
 
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ymarti

Biker imperialis
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Da pillole di ottimismo di Paolo Spada-

Lettura molto interessante. In questi anni ho apprezzato e imparato tanto dalle sue riflessioni e dai suoi studi.

Gentili lettrici e lettori,

con i Numeri in Pillole di oggi, a due anni esatti dal primo caso di Covid-19 registrato in Italia, concludo la lunga serie di post da me pubblicati ogni giorno in questa rubrica.

Continuerò a seguire la pagina, alla quale resto legato, per la stima e l’amicizia con il suo fondatore e con i membri della redazione. È stata per me un’esperienza importante e intensa, fatta di scienza, passione e fratellanza, che non dimenticherò, e che certamente non si esaurisce stasera.

Continuerò a seguire anche, per mio stesso interesse scientifico, l’andamento dei numeri Covid, ad aggiornare i grafici – che troverete ancora allo stesso link – ed eventualmente a commentarli, qui o sul mio profilo.

Da domani però non troverete più il mio post su PDO come “notizia” serale: è anche questo un passo necessario – credo sarete d’accordo – e ormai maturo con i tempi. Dobbiamo entrare in una fase nuova, e intendo dare buon esempio, per quel niente che vale.

La situazione epidemica in Italia conferma la direzione descritta nelle scorse settimane: superato il picco della quarta ondata a metà mese, la curva di incidenza (slide 4) è ora più chiaramente in fase calante, comincia ad essere seguita – con il solito, previsto ritardo – dalle curve dei carichi sanitari (slide 5), e presto lo sarà anche da quella dei decessi (slide 6). La prevalenza relativa della variante omicron, al momento quasi totale nelle nuove diagnosi, si avverte ora anche nei numeri degli ospedali, con un effetto di riduzione più rapida degli ingressi in Terapia Intensiva, rispetto al numero complessivo dei ricoveri e dei decessi (slide 7), che risentono ancora sensibilmente delle conseguenze di delta.

Insieme vi è però, come ricordato nelle scorse settimane, un effetto di sovrastima di entrambi, poiché molti soggetti ricoverati per altra patologia, e risultati occasionalmente positivi al tampone, finiscono nel conteggio (e non potrebbe essere altrimenti). Anche in precedenza si verificava tale evenienza, in misura marginale, mentre il fenomeno appare molto consistente in queste settimane, dopo la larga e improvvisa diffusione del virus, associata ad elevatissime percentuali di soggetti asintomatici (slide 40-41).

[Qualche giorno fa, un approfondimento apparso sul Corriere ha voluto escludere che il numero dei decessi sia “gonfiato”, portando a supporto l’eccesso di mortalità registrato negli scorsi mesi. Condividiamo l’intento, ma quel che sfugge è appunto il cambio rapido e significativo che omicron ha portato nelle ultime settimane. Non intendiamo certo dire (almeno, non noi) che il numero dei decessi sia artificiosamente gonfiato, ma che l’impatto diretto dell’epidemia sia al momento minore di quel che si registra, e che il decorso clinico dei pazienti etichettati come Covid sia ora meno frequentemente influenzato dall’infezione. Ci auguriamo di poterlo apprezzare nei prossimi mesi, proprio nelle curve di eccesso di mortalità (slide 10-11), sempre che non si debbano cominciare a notare (peggio: a confondersi) i segni nefasti del ritardo di diagnosi e cura delle altre malattie, dovuto al prolungato impegno ospedaliero. Si tratta comunque di analisi che richiedono tempo: la realtà è più veloce].

Covid resta una malattia seria, ancora capace di generare manifestazioni polmonari severe, quadri clinici gravi, e decessi. Lo dimostrano i numeri dei non-vaccinati, che continuano a occupare la gran parte delle Terapie Intensive Covid, nonostante essi siano una piccola minoranza nella popolazione (slide 22-23). La vaccinazione protegge però ancora molto bene dai rischi peggiori, e ha portato il tasso di letalità a livelli molto bassi (slide 25 e 33), che si ridurranno ulteriormente quando la separazione nei numeri tra fase delta e fase omicron sarà definitiva.

Paradossalmente, dobbiamo ammettere che, proprio nel momento in cui, pur vaccinati, siamo stati maggiormente esposti al contagio, grazie ai vaccini abbiamo compiuto con omicron il più decisivo passo verso l’uscita dall’emergenza. Non trascuriamo anche di notare che il rallentamento e poi la discesa attuali coincidono con il recupero di una più estesa copertura vaccinale, che era stata in parte perduta nei mesi autunnali (slide 21).

Complessivamente, dunque, resta la raccomandazione alla piena vaccinazione per tutta la popolazione, in particolare (a mio avviso, obbligatoriamente) per le decadi più mature, a protezione delle persone stesse, e della collettività. Tutte le altre misure e restrizioni sono destinate a scomparire, perché inefficaci o sproporzionate, o un mix di entrambe. Sono personalmente convinto che presto si dovrà fare a meno anche delle mascherine, il più possibile (ad esempio, nelle scuole), e che il ritorno alla normalità – non a una “nuova” normalità surrogata, ma a condizioni di vita molto simili alle precedenti – non sia lontano. Già ora noto con soddisfazione che molte idee che qui abbiamo a lungo sostenuto (il superamento delle zone a colori, la mitigazione delle regole scolastiche, l’eliminazione dei tamponi di uscita da quarantena e isolamenti ecc.) sono arrivate finalmente sul tavolo del decisore politico (e si noti: non perché il contagio sia ridotto, ma perché esse non sono più sostenibili, si ammette che un rischio possa divenire accettabile, e si dimostra che quello di “massima precauzione” non sia un concetto applicabile ad una pandemia; non lo è mai stato, tanto meno lo è adesso).

Con omicron, il paradigma deve necessariamente cambiare, perché il virus circola ora a dispetto di tutto, e ognuno ne verrà in contatto, nell’80-90% dei casi in modo del tutto asintomatico. L’inevitabile, piccola quota di infezioni più gravi va contenuta con la vaccinazione – in primis di chi rischia di finire in ospedale – e non più assoggettando tutti quanti a test, tracciamenti, quarantene e limitazioni che hanno effetto ormai solo marginale sulla diffusione del virus, mentre incidono pesantemente sulla vita delle famiglie e sul lavoro. Probabilmente, mantenere un livello di circolazione, e dunque di immunità nella popolazione, oltre a quello fornito dalla vaccinazione, è anche l’unica garanzia di non incappare ogni inverno in nuove ondate paralizzanti, gestendo nel tempo i carichi sanitari – fuori dall’emergenza, una volta per tutte.

Sia chiaro: chi ha sempre sostenuto queste tesi, con sprezzo del pericolo proprio e altrui, ha sempre avuto torto. Sono acquisizioni che solo l’estensione della vaccinazione, anche obbligata dal Green Pass, e la salvifica mutazione di omicron, hanno reso realmente accessibili. Guardiamoci da chi ha sparso il seme della negazione, minimizzando il problema, quando il problema era enorme, perché sono gli stessi che non sapranno riconoscerne i segni, qualora dovessero ripresentarsi, con nuove varianti più infide, o nuove diverse minacce.

E guardiamoci pure da chi non ha saputo adattarsi, chiudendosi in ritirata dalla vita, o difendendo i propri giacigli di privilegio e potere, o facendo leva sulle paure e l’ignoranza per misero tornaconto commerciale. Guardiamoci soprattutto da chi ha creduto di avere sempre ragione, perché non l’ha avuta quasi mai. Tra le tante sventure di questa pandemia, verrà utile la più limpida consapevolezza dei limiti delle informazioni che ci giungono, dai media tradizionali e dalla rete, di come esse siano confuse, inaffidabili, soggette a ritardi, a manipolazione, a trascuratezza, e a personalismi di ogni specie. Prendiamone atto con maturità, perché anche con queste conviviamo da tempo, e anche da queste possiamo difenderci.

Si comincia finalmente a parlare degli effetti più nascosti che questa pandemia ha generato, quelli sulla psiche dei nostri concittadini (giovani e non), e presto dovremo fare i conti anche con le più profonde ricadute economiche e sociali, al momento oscurate da una temporanea, e pur comprensibile, bolla di ottimismo finanziario. Restiamo un Paese anziano, logoro e pigro, appesantito dalla burocrazia e incredibilmente lento, in troppi ambiti, oltre che diviso, individualista e polemico, e ancora profondamente iniquo nei diritti e nelle opportunità. C’è ancora molto da fare, ma almeno il peggio di questa storia, pur considerata l’attitudine del virus a mutare, ce l’abbiamo alle spalle.

È tempo di riappacificazione, di riconoscere le debolezze e le miserie, e di non infierire. È stato un periodo duro per tutti, la guerra è finita, deponiamo le armi. Dobbiamo avere compassione, non acrimonia, e smetterla di cercare nemici. Siamo tutti qui per così poco tempo: cerchiamo di starci serenamente, lasciamo un buon segno di noi, e diamoci una mano l’un l’altro. (A proposito, bisogna tornare a farlo davvero: non rinunciamo per sempre alla stretta di mano, e all’abbraccio. Per cosa viviamo, se non per i gesti di amore, di vicinanza, di calore? Al diavolo il virus, l’essere umano è migliore).

Dunque, vi abbraccio tutti con affetto. La luce è diversa da qualche giorno – l’avete notato? – l’inverno comincia a ritirarsi, e i buoni mesi arriveranno presto. Sono sinceramente contento di aver fatto questo lungo tratto di strada con tutti voi che avete incrociato queste righe, e sarò lieto di tornare a trovarvi qui in futuro, confidando che sia davvero più sereno per tutti. Se non altro, un giorno potremo raccontarci di questi lunghi mesi bui, di come eravamo tutti quanti, di cosa abbiamo passato, e delle sere quando uscivano i numeri.

Un caro saluto

Paolo Spada


 
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