Una precisazione
si è iniziata questa battaglia sui tamponi poco precisi per dare il pretesto per punire* i non vaccinati con la loro abolizione
ma
chi si tampona spesso, anche se lo fa con tamponi poco precisi ha bassa probabilità di errore perchè, appunto, lo fa ripetutamente. Quante probabilità hai di pescare 6 dal dado se lanci una volta, quante probabilità di pescare UN 6 dal dado lanciandolo 5 volte? Dunque anche una probabilità di errore alta si riduce drasticamente con le ripetizioni. Purtroppo ho cancellato completamente dalla memoria quei pochi concetti di statistica imparati all'università
un ulteriore precisazione è che, sebbene come sempre all'ombra della narrazione mainstream, c'è dibattito sulla eccessiva ricerca dei positivi tramite pcr con ennemila cicli di amplificazione (non dichiarati e che variano da un laboratorio all'altro). Ormai è chiaro da infiniti studi che, finiti i sintomi, non si è più infettivi, ma i pcr continuano a trovare virus per giorni se non settimane bloccando persone assolutamente sane. AI fini statistici, se si è sempre contato in questo modo, va bene continuare così. Ai fini epidemiologici, inizia a diventare paradossale ed infatti, da qualche parte nel mondo non in italia, inizia ad essere messo in discussione. Dunque la scarsa precisione, ha anche meno impatto se consideriamo che i rari positivi al pcr e negativi al rapido sono anche poco (o nulla) infettivi, salvo che non siano nei 2-3 giorni pre-sintomi. Un sottoinsieme piccolo di un sottoinsieme piccolo che non sposta gli equilibri.
torno nell'angolino