E' una delle prime cose che ci insegnano o che leggiamo quando si comincia ad andare in MTB: la traiettoria! Scegliere con un colpo d'occhio la traiettoria migliore (soprattutto in discesa) e seguirla per evitare di ritrovarsi in punti pericolosi o particolarmente dissestati. Tuttavia per esperienza noto che quasi mai la traiettoria scelta mantiene le aspettative. Mi capita infatti di buttarmi sul lato del sentiero migliore, ma che progressivamente va a peggiorare, mentre quello che sembrava il lato da evitare pian piano migliora. A quel punto bisogna scegliere: meglio rimanere sul lato dove si è, magari rallentare per non perdere eccessivamente il controllo della bici oppure zig-zagare alla perenne ricerca del passaggio più pulito.
Nel primo caso c'è il rischio di dover rallentare progressivamente fino a fermarsi se il tratto diventa ingestibile o se ci sono ostacoli improvvisi. Nel secondo caso la guida diventa più sporca e lenta ed è difficilmente attuabile quando si è in compagnia di amici che ci seguono o peggio ancora se si sta disputando una gara e si corre il rischio di tagliare la strada ad altri concorrenti. Voi come fate? Mantenete la traiettoria che avete scelto all'inizio limitandovi a minime correzioni o tendete a zig-zagare alla perenne ricerca del fondo più pulito possibile?
Nel primo caso c'è il rischio di dover rallentare progressivamente fino a fermarsi se il tratto diventa ingestibile o se ci sono ostacoli improvvisi. Nel secondo caso la guida diventa più sporca e lenta ed è difficilmente attuabile quando si è in compagnia di amici che ci seguono o peggio ancora se si sta disputando una gara e si corre il rischio di tagliare la strada ad altri concorrenti. Voi come fate? Mantenete la traiettoria che avete scelto all'inizio limitandovi a minime correzioni o tendete a zig-zagare alla perenne ricerca del fondo più pulito possibile?