liberazione doveva essere e liberazione è stata il 25 aprile a palazzuolo con un giro che ti liberava da tutti gli impicci che la vita di tutti i giorni ci riserva.
E poi stavolta ci sono biker venuti da tutta italia
pur di partecipare al giro. Infatti ci sono venuti a trovare degli amici da sanremo e lo Zio da grande conoscitore nonchè guru della zona non poteva preparargli giro migliore di questo. Partiti da Palazzuolo ci dirigiamo per asfalto al passo della sambuca. sono 11 km di salita ma molto tranquilla come pendenza e per di più d'asfalto. Ma appena partiti subito una sosta al bar per far assaggiare ai graditi ospiti le leccornie del luogo, come si dice chi ben comincia...
Arrivati al passo della sambuca finalmente possiamo lasciare l'asfalto e salire al passo dell'altello per la comoda forestale del sentiero 739 e una presentazione dei nostri nuovi amici è d'obbligo
la salita all'altello presenta solo uno strappetto un po più duro
poi in cima spiana e diventa per un brevissimo tratto single track, lo zio in vista dell'imminente discesa comincia a scaldarsi slalomeggiando tra le piante
dalla cima dell'altello ci buttiamo giù per pratoni verso la discesa che io considero la più bella del luogo per il giusto mix di tecnicità, bellezza del posto e lunghezza, la val cavaliera
il contesto dove si scende è veramente particolare e unico, qui per esempio le pietre sembrano accatastate da un artista, ma in effetti la natura è un vero artista
lasciato alla casa Cavaliera il 739 prendiamo il 741 che scende fino al fiume rovigo qui facciamo una piccola deviazione a piedi di circa 15 minuti per andare a vedere la cascata del Tanagone detta anche la cascata del rovigo qui l'ambiente tra il verde acceso e il rumore assordante dell'acqua lascia senza parole
e poi la cascata che noi avevamo visto senza acqua ad ottobre oggi sembra tutta un'altra cosa, Cico che è arrivato prima di noi con i suoi urli
ci fa già pregustare lo spettacolo che ammireremo
e infatti eccola la, la cascata che noi avevamo visto senza acqua ad ottobre oggi sembra tutta un'altra cosa, peccato i due brutti ceffi sotto
l'acqua è pulita e corrente e c'è chi ne approfitta anche per fare il bucato anche se vedendo Nasy sembra che era da parecchio che non li lavava
riprese le bici terminiamo l'ultima parte di sentiero sul 711 che arriva alla Lastra . Da qui ci attende l'infernale salita a Casetta di Tiara 4 km di sgarratona di culo
con ramponi superiori al 25% che dopo 1 ora ci fanno arrivare a poggio roncaccio dove ci concediamo un po di meritato riposo
ma le bici scalpitano perchè c'è da fare l'ultima discesa che per noi sarà Lagune un crinale da sogno che tra l'altro troviamo tutto rimesso a posto e tirato a lucido non c'è nemmeno un legnetto in mezzo al sentiero mancava solo che ci avessero dato la cera
unica pecca se proprio si vuole trovare il pelo sull'uovo è che la discesa non è lunga perchè il sentiero termina a molino e da li a palazzuolo è tutto stradone e asfalto e purtroppo si perdono 200 mt di dislivello inutilmente ma tantè e poi noi ci consoliamo con un'altra bellissima cascata che troviamo per la strada del ritorno
Che dire alla fine giro duretto con 1500 mt di dislivello che si sentono anche di più a causa della durissima salita di casetta di tiara ma forse il giro più bello e vario che si possa fare a palazzuolo grazie alle due discese completamente diverse tra di loro e al paesaggio irreale della val di rovigo che rende questo angolo dell'appennino un luogo veramente particolare e unico.
E anche per stavolta è tutto.
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