Tipologia FORCELLA > Minor affaticamento nella guida

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
    Iscriviti al canale se non l'hai ancora fatto (clicca qui).


NicoB

Biker extra
26/3/08
793
0
0
Milano
Visita sito
Non credo di aver trovato nelle diverse discussioni in cui ho cercato nessun elemento utile a risolvere questi miei dubbi.
Pertanto apro un topic specifico nel quale mi auguro si possano descrivere le proprie esperienze per trovare forse una risposta al quesito di partenza.
Non ho nessuna verità da proporre ma solo sensazioni portate dell'uso di diversi elementi ammortizzanti.

In sostanza la domanda è: esiste una correlazione fra tipologia di forcella (non setting, bensì TIPOLOGIA / MODELLO) e affaticamento della parte superiore del corpo del pilota nella guida?
Per quel che mi riguarda parlo di guida stile DH-FR su percorsi quindi relativamente tecnici/accidentati ma direi che il discorso dovrebbe essere valido in assoluto.
La cosa mi interessa particolarmente perchè quello che mi fa più girare le palle durante una giornata di riding è che dal pomeriggio comincio realmente a stancarmi e non mi godo forse come dovrei le ultime discese.
Non è un problema di allenamento, o forse lo è anche, ma certamente non è solo quello perchè a parità di condizione fisica sento comunque delle differenze sostanziali (braccia, mani, spalle che non reggono).

Porto la mia esperienza a riguardo.

La forcella con cui in assoluto ho notato il minor affaticamento in una giornata full di riding è, udite udite, il Monster. Non ce n'è. Peserà pure più di 5 chili ma realmente arrivo a fine giornata non dico riposato ma veramente poco affaticato.
Elementi di riflessione:
- Il Monster è la forcella più grossa, pesante, rigida (credo) che abbia mai provato. Pesa 2 chili abbondanti in più di una moderna doppia piastra da DH. Quindi è circa il 60% più pesante.
- Tra la Monster di cui sopra e, nell'ordine una 888rc2x 2006 e una 888WC 2007, pur tutte e 3 con funzionamento impeccabile la prima mi da un senso di affondamento più "idraulico" e meno "da molla". Non so come spiegare la sensazione ma il Monster dà più l'impressione di essere veramente una forcella idraulica (io che vengo dalle moto vi garantisco che la differenza si sente).

Questa stessa riflessione nel confronto fra FOX36VANR 2007 (molla-olio) e 55ATA Micro 2008 con cartuccia 2009 (aria) - tutte due quindi monopiastra. Pur trovandomi benissimo a livello di guida con la 55ATA, a livello di affaticamento mi stanco di più.
Ora, di nuovo:
- La 36 è più grossa, pesante e rigida della 55.
- La 36 è una forcella molla-olio con sensazione "idraulica", la 55 è ad aria.

Altre persone con cui ho parlato dicono per esempio nel confronto FOX40 - Boxxer - 888 che la prima è quella che stanca di meno, indipendentemente dal perfetto funzionamento delle altre 2.
Anche qui, pare quindi che le dimensioni contino. Però già forse escludiamo il peso come elemento determinante visto che la 40 pesa certamente meno della 888.

Morale:
- Non credo possa essere solo una questione dimensionale, ma pare che la stazza (solo diametro degli steli? o anche altro?) sia sintomo di minor affaticamento.
- Il funzionamento idraulico pure: FOX40 e Monster (a detta di molti) sono le forcelle con l'idraulica più raffinata.

Allora le questioni potrebbero essere:
Innanzitutto cosa causa l'affaticamento? Le vibrazioni? Se sì, c'è una differenza fra alte e basse frequenze? Una forcella più rigida aiuta in questo senso? Il molla-olio ben congeniato porta ad un comportamento idraulico meno "faticoso" delle camere d'aria o di altri sistemi a molla meno evoluti? Altro?

C'è qualcuno (bikers-piloti) in grado di portare un contributo per la propria esperienza e/o qualche tecnico-fisico che possa trovare una correlazione "scientifica" fra le circostanze che ho citato?

In questo senso, potrei considerare questo elemento come uno dei principali per un futuro acquisto di una nuova forcella visto che non facendo gare, quello che mi interessa maggiormente è il buon funzionamento unito alla possibilità di divertirmi tutto il giorno.
 

andre_jacare

Biker velocissimus
3/4/08
2.398
1
0
Torino
Visita sito
Beh, nessuno che ha impressioni da fornire???????
;-)
Tiene conto che gran parte del forum è in ferie:bollicine:
Ho letto con grande interesse le tue esperienze...principalmente adesso (3 mesi) che sto usando il frontino in acciaio con forca 120mm con qr9mm(fox 32rl). E osando sempre di più arrivo giù con le spalle, e braccia distrutte... principalmente in discese ininterrotte dai 700m di dislivello in su.
Per questo trovo logico che una forca pesante in tutti sensi sia più stabile e quindi molto meno faticoso per le bracia/spalle. Poi adesso inizio veramente ad avvertire delle evidenti torsioni fastidiose nell'insieme forca-ruota, ad esempio nei cambi direzione per evitare o uscire dalle canaline scavate nei sentieri. Insomma, una forca/mozzo con pp20mm sotto questo aspetto mi sembra meno "faticoso" da guidare. Se poi ha la molla ancora meglio.
Però la mia esperienza è più "leggera", stelli da 32mm con escursioni fino a 140mm.
 

GPA

Biker dantescus
24/1/06
4.540
32
0
Vado Ligure
Visita sito
Il tuo racconto non è dissimile da quello di tanti altri.Molti si chiedono,come te,il perchè di un diverso affaticamento a parità di setting corretto su forke di analoga corsa. Diverso il discorso di Andre,che è,come dire, "piu' normale".
Cominciamo col dire che l'affaticamento specie degli avambracci è dovuto principalmente alle alte frequenze di vibrazione,che tradotto significa che è molto peggio fare un tratto pieno di buchette anche tipo quelle che si formano con le frenate,piuttosto che uno lungo il doppio,liscio come biliardo intervallato da salti corposi.Di conseguenza io,imho sia chiaro,penso che il peso della forka in se e per se non abbia importanza;quello che conta è il modo in cui si interfaccia con i piccoli urti frequenti,che fanno entrare in risonanza gli steli,che magari non riescono a lavorare perfettamente su tutti, e le tue braccia,che ne riportano le conseguenze relative. Di recente ho provato,su una discesa che conosco molto bene,ad indurire notevolmente la compressione low-speed (32 talas rlc) per valutare i benefici in termini di riduzione di affondamento in frenata e nelle curve veloci in appoggio.In effetti riuscivo a frenare meglio senza sbilanciamenti,riuscivo ad entrare e a restare piu' pulito negli appoggi,ma sono arrivato giu' con le braccia a pezzi grazie ai tratti pieni di buche ravvicinate e pietre smosse.
Per quanto attiene il discorso tecnico,in relazione alle forke da DH,preferirei parlasse chi ha piu' esperienza di me.La mia si limita alla 888 di mio figlio che abbiamo protonizzato di recente:ottimo funzionamento,ma lui,che comunque va molto poco,non ha riscontrato differenze dal punto di vista dell'affaticamento rispetto alla molla.
 

NicoB

Biker extra
26/3/08
793
0
0
Milano
Visita sito
Per quanto attiene il discorso tecnico,in relazione alle forke da DH,preferirei parlasse chi ha piu' esperienza di me.La mia si limita alla 888 di mio figlio che abbiamo protonizzato di recente:ottimo funzionamento,ma lui,che comunque va molto poco,non ha riscontrato differenze dal punto di vista dell'affaticamento rispetto alla molla.

Grazie per gli interventi.
Sarei interessato a qualche esperienza di chi utilizza il mezzo in condizioni FR-DH.
 

Classifica mensile dislivello positivo