Marchi come Ferrari non sono frutto del business in quanto tale. Sono tali perchè dietro c'e' la storia di uomini che, con passione, lavoro e dedizione hanno inseguito e raggiunto i loro sogni.
Ferrari faceva macchine stradali unicamente perchè voleva avere i soldi per correre in pista. Tanto che, quando decise di vendere l'azienda, l'unica cosa di cui non era intenzionato cedere la gestione era il reparto corse. E questo costò ai cretini della Ford, che non lo capirono, l'acquisizione della Ferrari che invece andò alla Fiat, la cui dirigenza è storicamente più attenta a ingrassare le sue finanziarie (e a beccare aiuti di stato) che a fare auto.
Ma quanto costruito da Ferrari e dagli uomini che sceglieva, era talmente una spanna sopra, che nonostante tutto è sopravvissuto anche al management piemontese. Forse sopravviverà anche alla UE, ma è una sfida ardua.
Tanto per dire la lungimiranza del management Fiat, quando arrivarono negli anni 80 in Ferrari ci piazzarono uno dei loro papaveri arroganti alla marchionne che veniva dalla Fiat trattori. Non ha caso nel periodo fecero una delle peggiori vetture di sempre, la 348, per non parlare del povero Alboreto, aveva la macchina vincente e gliela modificarono a metà stagione per far vedere come erano toghi e nella seconda metà stagione sempre ultimi. Nonostante questo arrivò cmq secondo...
Lungi da me essere contro l'iniziativa privata, ma certo "business" in cui si esprime sa essere particolarmente dannoso.
Non a caso Lancia, nonostante la storia sportiva unica al mondo, non è sopravvissuta e Alfa Romeo vende solo dei suv e due berline anzichè essere a livello di BMW che quando l'Alfa è nata era solo una scoreggia.