Test sulle riviste

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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muldox ha scritto:
Rick Deckard ha scritto:
Sui test strumentali ci si potrebbe intavolare una discussine infinita (macchine, strumentazione, metodo, tipologia, eccetera) e si finirebbe anche in questo caso in territorio "soggettivo".
Ciao

Se le procedure/macchine utilizzate sono le stesse come è possibile finire in campo "soggettivo"? :|

Bisogna vedere come decido di attuare il test, e come interpretare i dati. E' l'utilizzatore che decide il tutto, quindi siamo in campo di soggettività, non essendoci "authority" riconosciute in materia. Essendo "io" che decido come fare il test e come interpretare i dati, potrei decidere di far emergere un prodotto piuttosto che un altro...

...e non perché uno mi stia più simpatico di un altro, forse semplicemente perché ritengo che un aspetto lo sia più di altri (pensando, in buona fede, che l'utilizzatore tipo cui mi riferisco sia quello "dominante" sul mercato).
Non so se mi sono spiegato, e neppure capito!

:razz:
 

tuttibrutti

Biker superis
12/11/02
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san cesareo (roma)
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Scusate posso dire la mia da pseudo biker che caccia un mucchi di soldi?
Per me anche i test strumentali su riviste specializzate sono strumentalizzati, alcune riviste parlano bene di alcuen marche mentre tacciono su altre, per esempio la forka roch shox sembra che sia la migliore sul mercato quando invece prodotti tipo manitu o marzocchi sono allo stesso livello se non superiori, eppure di queste forke se ne sente parlare solo su forum tipo questi, le riviste mettono il solito articolino che dicono tutto e non dicono niente, mentre per la marca americana r.s. fanno poemi infiniti,la nuova world cup da la sid competition dell scorso anno che differenza c'è? a parte il louck out sullo sterzo e il coloreverde acido secondo me non cambia assolutamente niente, ma le riviste ci stanno presentando questo nuovo prodotto da soli 1200€ come se fosse la scoperta dell'america, da giugno ad oggi o contato su le riviste maggiori del settore 30 articoli su questo spaventoso prodotto che dovrebbe cambiare la vita di ogni biker ma mi facciano il piacere, scrivete cose più utili anche se vs singolari pareri ma risposte sul comportamento del componente in ogni condizione delle risposte strumentali non mi interessa.
Ripeto mia modesta opinione
 

Pe

Biker velocissimus
30/10/02
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per adesso roma...
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@rick e a tutti gli addetti al settore...

io sono un biker e stradista che nel 2002 per i suoi hobby (e sottolineo HOBBY) ha speso circa 7000,00 euro; includendo anche ferie e week-end lunghi dedicati alla bici!... in pratica sono parte attiva di chi manda avanti tutto il settore!

posso dire di non fidarmi assolutamente della stampa italiana, anzi devo dire che per i discorsi di massima e teorici e analitici sono attendibili e condivisibili... ma in ogni caso si parla di filosofia... di massimi sistemi!

Ok, quando dici che i test "a secco" sono soggetti a carichi non necessariamente "obiettivi" ti posso seguire, però come ha detto molto intelligentemente IUPPAREPPA, fammi il tuo test soggettivamente obiettivo e rendimi cosciente delle assunzioni che hai fatto, così io biker per hobby con un cervello funzionante in testa (perchè spero si parli di un lettore di questo tipo); potrò trarre le mie soggettive conclusioni! e spendere di conseguenza i miei soldi!

Ovviamente anche su riviste italiane si trovano articoli molto interessanti; non lo voglio negare anche perchè sennò mi sentirei un cog...ne a camprarle ogni volta che passo dall'italia, ma devo dire che le descrizioni asettiche prendono il sopravvento!!

Spero che gli addetti al settore la prendano come una critica costruttiva; io personalmente prendo info su internet (pagine private e forum vari) e da contatti con biker conosciuti bene o meno!!

@tuttibrutti: si spera che i test a rottura, curve di compressione ecc ecc, siano effettuati da tester di un certo livello qualitativo; magari esterno alla rivista, per cui si spera che sia esterno ad influssi commerciali!
 

iuppareppa

Biker paradisiacus
1/11/02
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Maranello
www.ciclonatura.eu
Ciao a tutti :D
Cerchiamo di puntualizzare un fatto: ci sono tanti fattori estermi da considerare, purtroppo per chi fa i test.
Per il discorso test si faceva notare che non esiste un ente che stabilisca dei parametri di valutazione fissi e validi per tutti. Quindi non ci sono standard; avete presente il caos che c'era nei freni a disco all'inizio? Uguale :???:
Comunque anche qua ci sarebbbero delle considerazioni legate al costo di un test: i macchinari vanno acquistati o noleggiati :(
 

Luciano

Biker popularis
3/11/02
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Segrate (MI)
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Sarà perchè sono un tecnico ed un drogato che amo sviscerare ogni aspetto delle cose ma dopo aver letto riviste americane , tedesche , e italiane sono arrivato alla considerazione che la rivista che vorrei non esiste.
Adoro le verifiche al banco alla tedesca sono asettiche ma se si sanno leggere i grafici sono la verità (si dà per scontato che vengano applicate come farebbero Ziff&Davis per i PC)
Le prove le chiamerei opinioni (Per capirci : L'opinione di Fede è + credibile del TG di Fede) e le affiderei a persone professioniste delle varie specialità (consci del loro tipo di interpretazione)
Definirei presentazione invece quello che una nota rivista italiana passa per test (in realtà un semplice servizio fotografico) e integrerei tutti quei dati fisici che nessuno ti dà mai : baricentro ,masse sospese(se un rettrotreno pesa 10 Kg su una bike di 15 è chiaro che indipendentemente dallo schema adottato non funzionerà mai), traiettorie sospensioni post., curve di compressione (come varia il rapporto escursione ruota/escursione ammo).
Non parliamo di intinerari (per fortuna c'è internet.

PS in altri campi fornire questi dati è normale e non è che la bici sia un
gicattolo ecconomico confrontato ad una moto

BUON ANNO IN BIKE RAGAZZZZZZZZZZI :-P :-P :-P :-P
 

Comaz15

Biker dantescus
1/11/02
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-COLLI EUGANEI- Padova
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Bike
Focus Sam²
Luciano ha scritto:
PS in altri campi fornire questi dati è normale e non è che la bici sia un
gicattolo ecconomico confrontato ad una moto

...ecco appunto! Secondo me sarebbe ora di innalzare un pelino la cultura tecnica del lettore medio: ormai le bici hanno una complessità e una raffinatezza tecnica (nonchè un prezzo) paragonabile a quello di una moto; quando uno compra una full non può non sapere come funziona un ammortizzatore, altrimenti 1° non sfrutta tutte le sue potenzialità e con quello che costano, a mio avviso, è un bello spreco; 2° sarà sempre in balia del mercato, delle tendenze, ecc: basta cambiare il colore di un componente perchè venga considerato "nuovo".
Certo questo processo di "culturizzazzione" prevede un impegno e una volontà da parte delle riviste per "spingere" il fenomeno: un po' come si è fatto col freeride (anche se il mercato ha fatto una buona parte): in un mondo dove sembrave esistere solo l'agonismo si sono buttate lì nuove proposte che la gente ha raccolto dapprima con diffidenza, ma poi con entusiasmo.
Così bisognerebbe fare anche con la tecnologia che riguarda le bici e i componenti: dapprima la gente potrà trovare gli articoli noiosi, ma poi si accorgerà che quando sarà ora di spendere i propri soldi non avrà più la necessità di affidarsi al negoziante (che troppo spesso ne sà meno di chi acquista) o al marchio blasonato (che si fà pagare il doppio degli altri) perchè sà già quello che vuole!
 

iuppareppa

Biker paradisiacus
1/11/02
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Maranello
www.ciclonatura.eu
Comaz15 ha scritto:
Luciano ha scritto:
PS in altri campi fornire questi dati è normale e non è che la bici sia un
gicattolo ecconomico confrontato ad una moto

...ecco appunto! Secondo me sarebbe ora di innalzare un pelino la cultura tecnica del lettore medio: ormai le bici hanno una complessità e una raffinatezza tecnica (nonchè un prezzo) paragonabile a quello di una moto; quando uno compra una full non può non sapere come funziona un ammortizzatore, altrimenti 1° non sfrutta tutte le sue potenzialità e con quello che costano, a mio avviso, è un bello spreco; 2° sarà sempre in balia del mercato, delle tendenze, ecc: basta cambiare il colore di un componente perchè venga considerato "nuovo".
Certo questo processo di "culturizzazzione" prevede un impegno e una volontà da parte delle riviste per "spingere" il fenomeno: un po' come si è fatto col freeride (anche se il mercato ha fatto una buona parte): in un mondo dove sembrave esistere solo l'agonismo si sono buttate lì nuove proposte che la gente ha raccolto dapprima con diffidenza, ma poi con entusiasmo.
Così bisognerebbe fare anche con la tecnologia che riguarda le bici e i componenti: dapprima la gente potrà trovare gli articoli noiosi, ma poi si accorgerà che quando sarà ora di spendere i propri soldi non avrà più la necessità di affidarsi al negoziante (che troppo spesso ne sà meno di chi acquista) o al marchio blasonato (che si fà pagare il doppio degli altri) perchè sà già quello che vuole!

Caro Comaz
Un tempo l'ignoranza determinava il potere di chi sapeva
Oggi, nella civiltà delle info, il potere lo ha chi ha le info prima degli altri e le sa discriminare dalla massa enorme a disposizione.
Diciamo che tutti hanno l'interesse che i bikers non si evolvano. Nel caso che succedesse verremmo subissati da informazioni inutili...
Questo per dire che: beata ignoranza. Nessun negoziante e nessuna ditta ha interesse a farti crescere se no perdono la possibilità di orientarti.
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