Non si può certo dire che la Pole Machine sia una bici che passa inosservata. La prima volta che la vidi, lo scorso anno al Garda Bike Festival, restai con quell’espressione del tipo, “wow, cos’è quella roba?”
La Machine è un mezzo estremo sotto tutti gli aspetti. Design, geometria e tecnica scelta per la produzione, in ogni di questi settori Pole ha voluto distinguersi con scelte e soluzioni fuori dal coro.
Prima di entrare nel vivo della recensione credo sia necessaria una breve introduzione per comprendere meglio il motivo per il quale Leo Kokkonen, fondatore e progettista del giovane brand finlandese, si sia esposto con un progetto così ardito e radicale.
Nel mondo della MTB sappiamo che ci sono alcuni brand che si spartiscono il grosso del mercato, sono gli stessi che poi ci fanno anche irritare per la frequenza di...
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