Ciao Muldox!
Complimenti per il test, è esattamente la mia bici e lo aspettavo da tempo!!!
Possiedo proprio la bici provata (taglia L, io sono 1.81") da Ottobre 2010, ci ho sempre fatto da allora almeno 2 uscite a settimana belle toste, con qualsiasi situazione metereologica e sui percorsi più impegnativi e cattivi della zona.
Posso insomma dire di conoscerla e bene e sono rimasto A BOCCA APERTA nel notare che avete rilevato quasi gli stessi meriti/difetti che gli riscontro io!!
Ciò significa che sapete veramente fare bene il vostro mestiere! Grandi!
Copio-incollo un po' di stralci del test, penso che le mie impressioni possano risultare utili ad altri utenti:
Reggisella telescopico: "sotto l'effetto del peso del biker si riabbassava-lentamente (sulle salite scorrevoli, mentre su quelle sconnesse scendeva in modo ben più repentino)"
Succedeva anche a me, inizialmente pensavo che il problema fosse nel reggisella CrankBrothers, poi mi sono accorto invece che la sella montata di serie (credo SDG) è piuttosto leggerina di costituzione; stando ben seduto il peso del biker tende a fletterla nel mezzo; ciò crea contatto con la levetta che libera l'abbassamento del reggisella (azionato da un comando remoto a cavo posto sul manubrio).
SOLUZIONE 1: modificare leggermente l'inclinazione della sella all'indietro (1/2°), quel minimo che basta per non essere scomodi (provatelo sul piano) e d'altro canto non toccare la levetta per via della flessione della sella.
SOLUZIONE 2: (la adotterò più avanti) Cambiare sella, con una più rigida. Tra l'altro dopo un po' di mesi questa di serie ha iniziato a scricchiolare un po' (e sì che peso 76 kg, non 100). Consiglio quelle con lo scasso centrale, quella di serie infatti sulle lunghe salite sedute dopo un po' non fa più passare il sangue e ti va in cancrena il pisello! Inoltre con lo scasso non ci sarebbe il problema della levetta che va a toccare nel sottosella, dato che c'è la fessura...
"quando il gioco si fa duro (salita ripida, lunga e continua) richiede una buona gamba per portare su gli oltre 15 Kg della Meta. Sul tecnico, a maggior ragione se anche ripido, la forcella non abbassabile ma forse ancor-più il propedal impostabile su due sole posizioni (aperto/chiuso) sono fortemente condizionanti."
Non sarei così drastico, una volta fatta l'abitudine si sale quasi dappertutto, al limite si deve mollare qualche metro prima di quanto eravamo abituati con bici più leggere, ma con le quali su certi tratti saremmo dovuti scendere a spingere lo stesso...
Mi ha sempre stupito positivamente in salita, soprattutto quelle tecniche. Tengo sempre il pro-pedal chiuso quando salgo, bobba poco ma quel minimo aiuta a non affaticare il fondoschiena per le asperità del terreno. Inoltre non sento minimamente la necessità di avere una forcella abbassabile, basta spostarsi un po' + avanti sulla sella e usare un po' le braccia, ma niente di estremo, lo stesso sarebbe con altre bici. E poi la Lyric R funziona benissimo, non rimpiango affatto la regolazione dell'escursione, con relativo cavo in più, maggiore manutenzione e possibilità di rottura... Less is more.
"le coperture Maxxis Ardent sono un ottimo compromesso fra scorrevolezza e tenuta"
La gomma anteriore (2.4") è perfetta, tiene bene su ogni terreno. Quella posteriore (2.25") secondo me è sottodimensionata, ho bucato diverse volte finchè ci ho messo una camera d'aria da DH e ora non buco più, ma la tassellatura è insufficiente e su ghiaia/terriccio/fango si pattina che è un piacere. Ok, tutta palestra per la guida, però non vedo l'ora che si consumi del tutto per passare a 2.4" anche dietro! E chissenefrega del peso.
"sulle discese in stile "vert" le geometrie un po' particolari presentano il conto. La bici è infatti "alta" fra le gambe, e nei frangenti in cui è richiesta molta mobilità la sella è spesso d'impaccio (complice il telescopico...). Sui passaggi più difficoltosi si ha spesso la sensazione di-essere troppo alti e caricati sull'anteriore"
Purtroppo questo è vero, e secondo me è il difetto principale che posso imputare a questo mezzo. Qui c'è poco da fare, si impara a scendere più arrertati possibile sulle discese più estreme, si mollano i freni con circospezione e si spera di non volare in terra! Comunque vi garantisco che dopo qualche uscita di allenamento si riesce a spingere il proprio limite sempre più in là, e in poco tempo la bici non fa rimpiangere quasi nulla! Certi passaggi che riesco a fare ora li facevo solo con la biga da Freeride... Inoltre c'è di bello che un telaio così solido come quello della Meta 6 ti consente di violentarlo davvero senza ritegno senza paura di nulla.
"La bici ci è misteriosamente arrivata con la guarnitura dotata di rasamenti per scatole movimento centrale da 73 mm mentre quella della Meta è da 68 mm. Il risultato è che la guarnitura era "ballerina", cosa alla quale abbiamo ovviato aggiungendo due spessori"
Anche la mia! Dopo il primo mesetto di utilizzo ho iniziato ad avvertire un gioco nei pedali, il mio meccanico l'ha esaminata per bene e poi mi ha detto che dalla casa madre si erano dimenticati di includere degli spessori, probabilmente su tutti i modelli. Me li ha quindi montati segnalando loro il problema, e ora è a posto, il problema non si è più verificato.
Detto questo, sono CONTENTISSIMO della mia Meta 6 e la consiglierei veramente a chiunque.
Credo che, se dura quanto spero che duri, per la mia prossima bici resterò in casa Commencal, amenochè non ceda alle tedesche Canyon o Rose che hanno prezzi ad oggi imbattibili a fronte di una qualità invidiabile (anche se bici belle come Commencal non le fa nessuno! de gustius...)
CIAO!!!
Complimenti per il test, è esattamente la mia bici e lo aspettavo da tempo!!!
Possiedo proprio la bici provata (taglia L, io sono 1.81") da Ottobre 2010, ci ho sempre fatto da allora almeno 2 uscite a settimana belle toste, con qualsiasi situazione metereologica e sui percorsi più impegnativi e cattivi della zona.
Posso insomma dire di conoscerla e bene e sono rimasto A BOCCA APERTA nel notare che avete rilevato quasi gli stessi meriti/difetti che gli riscontro io!!
Ciò significa che sapete veramente fare bene il vostro mestiere! Grandi!
Copio-incollo un po' di stralci del test, penso che le mie impressioni possano risultare utili ad altri utenti:
Reggisella telescopico: "sotto l'effetto del peso del biker si riabbassava-lentamente (sulle salite scorrevoli, mentre su quelle sconnesse scendeva in modo ben più repentino)"
Succedeva anche a me, inizialmente pensavo che il problema fosse nel reggisella CrankBrothers, poi mi sono accorto invece che la sella montata di serie (credo SDG) è piuttosto leggerina di costituzione; stando ben seduto il peso del biker tende a fletterla nel mezzo; ciò crea contatto con la levetta che libera l'abbassamento del reggisella (azionato da un comando remoto a cavo posto sul manubrio).
SOLUZIONE 1: modificare leggermente l'inclinazione della sella all'indietro (1/2°), quel minimo che basta per non essere scomodi (provatelo sul piano) e d'altro canto non toccare la levetta per via della flessione della sella.
SOLUZIONE 2: (la adotterò più avanti) Cambiare sella, con una più rigida. Tra l'altro dopo un po' di mesi questa di serie ha iniziato a scricchiolare un po' (e sì che peso 76 kg, non 100). Consiglio quelle con lo scasso centrale, quella di serie infatti sulle lunghe salite sedute dopo un po' non fa più passare il sangue e ti va in cancrena il pisello! Inoltre con lo scasso non ci sarebbe il problema della levetta che va a toccare nel sottosella, dato che c'è la fessura...
"quando il gioco si fa duro (salita ripida, lunga e continua) richiede una buona gamba per portare su gli oltre 15 Kg della Meta. Sul tecnico, a maggior ragione se anche ripido, la forcella non abbassabile ma forse ancor-più il propedal impostabile su due sole posizioni (aperto/chiuso) sono fortemente condizionanti."
Non sarei così drastico, una volta fatta l'abitudine si sale quasi dappertutto, al limite si deve mollare qualche metro prima di quanto eravamo abituati con bici più leggere, ma con le quali su certi tratti saremmo dovuti scendere a spingere lo stesso...
Mi ha sempre stupito positivamente in salita, soprattutto quelle tecniche. Tengo sempre il pro-pedal chiuso quando salgo, bobba poco ma quel minimo aiuta a non affaticare il fondoschiena per le asperità del terreno. Inoltre non sento minimamente la necessità di avere una forcella abbassabile, basta spostarsi un po' + avanti sulla sella e usare un po' le braccia, ma niente di estremo, lo stesso sarebbe con altre bici. E poi la Lyric R funziona benissimo, non rimpiango affatto la regolazione dell'escursione, con relativo cavo in più, maggiore manutenzione e possibilità di rottura... Less is more.
"le coperture Maxxis Ardent sono un ottimo compromesso fra scorrevolezza e tenuta"
La gomma anteriore (2.4") è perfetta, tiene bene su ogni terreno. Quella posteriore (2.25") secondo me è sottodimensionata, ho bucato diverse volte finchè ci ho messo una camera d'aria da DH e ora non buco più, ma la tassellatura è insufficiente e su ghiaia/terriccio/fango si pattina che è un piacere. Ok, tutta palestra per la guida, però non vedo l'ora che si consumi del tutto per passare a 2.4" anche dietro! E chissenefrega del peso.
"sulle discese in stile "vert" le geometrie un po' particolari presentano il conto. La bici è infatti "alta" fra le gambe, e nei frangenti in cui è richiesta molta mobilità la sella è spesso d'impaccio (complice il telescopico...). Sui passaggi più difficoltosi si ha spesso la sensazione di-essere troppo alti e caricati sull'anteriore"
Purtroppo questo è vero, e secondo me è il difetto principale che posso imputare a questo mezzo. Qui c'è poco da fare, si impara a scendere più arrertati possibile sulle discese più estreme, si mollano i freni con circospezione e si spera di non volare in terra! Comunque vi garantisco che dopo qualche uscita di allenamento si riesce a spingere il proprio limite sempre più in là, e in poco tempo la bici non fa rimpiangere quasi nulla! Certi passaggi che riesco a fare ora li facevo solo con la biga da Freeride... Inoltre c'è di bello che un telaio così solido come quello della Meta 6 ti consente di violentarlo davvero senza ritegno senza paura di nulla.
"La bici ci è misteriosamente arrivata con la guarnitura dotata di rasamenti per scatole movimento centrale da 73 mm mentre quella della Meta è da 68 mm. Il risultato è che la guarnitura era "ballerina", cosa alla quale abbiamo ovviato aggiungendo due spessori"
Anche la mia! Dopo il primo mesetto di utilizzo ho iniziato ad avvertire un gioco nei pedali, il mio meccanico l'ha esaminata per bene e poi mi ha detto che dalla casa madre si erano dimenticati di includere degli spessori, probabilmente su tutti i modelli. Me li ha quindi montati segnalando loro il problema, e ora è a posto, il problema non si è più verificato.
Detto questo, sono CONTENTISSIMO della mia Meta 6 e la consiglierei veramente a chiunque.
Credo che, se dura quanto spero che duri, per la mia prossima bici resterò in casa Commencal, amenochè non ceda alle tedesche Canyon o Rose che hanno prezzi ad oggi imbattibili a fronte di una qualità invidiabile (anche se bici belle come Commencal non le fa nessuno! de gustius...)
CIAO!!!