Terremoto...

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più che buoi direi pecoroni! Caxxxo! ma si credono che siamo ancora negli anni '60 quando si pensava "l'hanno detto in tv, quindi è vero!"?
purtoppo però al mondo c'è ancora molta gente senza o con poco senso critico, che si lascia "guidare" da una classe dirigente (non solo politica!) che NON prende decisioni se prima non fà un'indagine sui consensi della gente (io lo chiamo marketing). scusate l'OT

In linea di teoria sono d'accordo.

Ma per tornare all' argomento, purtroppo su una cosa c'è poco da discutere: se le aziende non riaprono alla svelta, rischiano di non riaprire mai più.
 

Rockyluca

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In linea di teoria sono d'accordo.

Ma per tornare all' argomento, purtroppo su una cosa c'è poco da discutere: se le aziende non riaprono alla svelta, rischiano di non riaprire mai più.

Certo! Siamo tutti d'accordo, ma ci sono altri modi e non solo quello di far firmare liberatorie ai dipendenti. Per esempio, come già scritto, snellire le procedure e sveltire i controlli per dare l'agibilità! Trovo inutile tutte queste "rassegne" che i politici fanno nelle zone terremotate per testimoniare la loro vicinanza ( e cercare consensi!). Che se ne stiano in aula a legiferare (cosa tra l'altro per la quale sono profumatamente pagati) decreti e leggi per snellire la burocrazia alle volte veramente pesantissima e lentissima
 

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Certo! Siamo tutti d'accordo, ma ci sono altri modi e non solo quello di far firmare liberatorie ai dipendenti. Per esempio, come già scritto, snellire le procedure e sveltire i controlli per dare l'agibilità! Trovo inutile tutte queste "rassegne" che i politici fanno nelle zone terremotate per testimoniare la loro vicinanza ( e cercare consensi!). Che se ne stiano in aula a legiferare (cosa tra l'altro per la quale sono profumatamente pagati) decreti e leggi per snellire la burocrazia alle volte veramente pesantissima e lentissima

Ho il sospetto che in questo caso la burocrazia c'entri poco, infatti dopo il primo terremoto sembra che le verifiche dell' agibilità fossero stata fatte da privati e senza alcuna burocrazia. E questi sono i risultati.
 

Rockyluca

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Ho il sospetto che in questo caso la burocrazia c'entri poco, infatti dopo il primo terremoto sembra che le verifiche dell' agibilità fossero stata fatte da privati e senza alcuna burocrazia. E questi sono i risultati.

Perdonami Sembola se insisto (solo per il "piacere" del confronto dialettico)
secondo te perchè si sono chiamati dei privati per certificare l'agibilità?
per velocizzare la pratica? e allora vedi che c'è di mezzo ancora l'inefficiente burocrazia che non da risposte rapide a chi chiedi di ricominciare a vivere!
 

Billo

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perchè i tecnici del genio civile sono pochi, e a detta loro, poco pagati. però mi sembra strano che un professionista certifichi l'agibilità, ma non so come siano gestite queste cose in queste situazioni.
 

sembola

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Perdonami Sembola se insisto (solo per il "piacere" del confronto dialettico)
secondo te perchè si sono chiamati dei privati per certificare l'agibilità?
per velocizzare la pratica? e allora vedi che c'è di mezzo ancora l'inefficiente burocrazia che non da risposte rapide a chi chiedi di ricominciare a vivere!

Billo ha chiarito in maniera esauriente il problema, ripeto in questo caso la burocrazia c'entra ben poco.

Fermo restando che non si può escludere che la certificazione fosse corretta in quanto in assenza di danni.
 

Tc70

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...ma alla fine qualcuno pagherà...vedrete che con le denunce e col tempo...qualcuno pagherà...e se fossi io mi metterei la mano sulla coscienza ed andrei a costituirmi...l'agibilità l'ho firmata,il danno (e grave) l'ho combinato...e quindi sono responsabile di morti di innocenti....:celopiùg:
 

sembola

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...ma alla fine qualcuno pagherà...vedrete che con le denunce e col tempo...qualcuno pagherà...e se fossi io mi metterei la mano sulla coscienza ed andrei a costituirmi...l'agibilità l'ho firmata,il danno (e grave) l'ho combinato...e quindi sono responsabile di morti di innocenti....:celopiùg:

Se ti riferisci a chi ha fatto le verifiche dopo il primo terremoto è tutto da vedere: come ho già scritto è da dimostrare che i capannoni sono crollati per lesioni causate dal primo terremoto e non rilevate, e non "solo" per il secondo sisma.

Per quanto riguarda la progettazione e realizzazione ovviamente sarà da verificare se sono state seguite le disposizioni in vigore al momento della costruzione.
 

Tc70

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Se ti riferisci a chi ha fatto le verifiche dopo il primo terremoto è tutto da vedere: come ho già scritto è da dimostrare che i capannoni sono crollati per lesioni causate dal primo terremoto e non rilevate, e non "solo" per il secondo sisma.

Per quanto riguarda la progettazione e realizzazione ovviamente sarà da verificare se sono state seguite le disposizioni in vigore al momento della costruzione.


Bhè all'inizio eran da dimostrare anche le morti del caso Eternit....però alla fine dopo molto tempo qualcuno ha pagato....e credo che anche qui...in fin dei conti...
Ma chissà perchè...i capannoni sono crollati...non occorre essere ingegneri per capirla....nessuno ci ha pensato prima? Bisognava proprio causare altro dolore???
Che li paghiamo a fare (e anche profumatamente),tutti questi tecnici e ingegneri privati o no...se per far ripartire l'economia danno un altro ok e viene un'altra scossa di quelle toste...dobbiamo aspettarci ancora morti??
E' una grossa responsabilità...chissà in quanti se la caricheranno sulle spalle dopo l'accaduto...:celopiùg:
 

Billo

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Tc70, ti faccio un esempio:
devo chiedere il rilascio dell'abitabilità di un condominio costruito nel 1970.
Fra le varie documentazioni da allegare c'è anche il certificato di collaudo ed idoneità statica del tempo in cui è stato realizzato.
Io lo allego perchè l'ho ritrovato negli atti depositati ai tempi in Comune. Esiste quindi un collaudo redatto dall'Ing. MARIO ROSSI (nome fittizio) che nel 1975 ha eseguito un sopraluogo e con i dati che gli furono forniti dall'allora progettista ha verificato che la struttura fosse stata realizzata come da progetto e con i materiali da progetto. Mica però vado a fare una verifica statica dell'edificio...non è il mio compito ne mi viene richiesto. Lo stesso vale per l'abitazione dove abito, e per quelle attorno a me. Sono state certificate e collaudate in base alla normativa antisismica vigente all'epoca, e di quei documenti ne prendiamo atto. Suppongo che lo stesso sia avvenuto per i capannoni crollati...ossia che siano stati realizzati secondo le normative vigenti all'epoca,che vuoi perchè forse vetuste, vuoi perchè i materiali di un tempo non sono come quelli di adesso, sono crollati. Con molta probabilità, se fai fare un accertamento statico alla tua abitazione, come alla mia, con le attuali normative, ti verrà consigliato di andare a dormire in auto...
 

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Bhè all'inizio eran da dimostrare anche le morti del caso Eternit....però alla fine dopo molto tempo qualcuno ha pagato....e credo che anche qui...in fin dei conti...
Ma chissà perchè...i capannoni sono crollati...non occorre essere ingegneri per capirla....nessuno ci ha pensato prima? Bisognava proprio causare altro dolore???
Che li paghiamo a fare (e anche profumatamente),tutti questi tecnici e ingegneri privati o no...se per far ripartire l'economia danno un altro ok e viene un'altra scossa di quelle toste...dobbiamo aspettarci ancora morti??
E' una grossa responsabilità...chissà in quanti se la caricheranno sulle spalle dopo l'accaduto...:celopiùg:

Anche stavolta Billo mi ha preceduto e si è spiegato in maniera molto chiara. Sicuramente, e qui concordo con te, verranno fatte le bucce alle strutture per verificare appunto se erano state progettate e costruite nel rispetto delle normative dell'epoca, e saranno cazzi amari perchè quand'anche alla fine venisse fuori che era tutto regolare le persone coinvolte avranno dovuto spendere migliaia di euro in avvocati e perizie per difendersi.

Però mi permetto di ripetere: dal punto di vista puramente logico occhio a fare due più due. E' tutto da dimostrare che una struttura ha ceduto perchè progettata o realizzata male o che era stata danneggiata dal primo sisma.


... vuoi perchè forse vetuste, vuoi perchè i materiali di un tempo non sono come quelli di adesso, sono crollati.
O magari perchè all' epoca della costruzione la zona non era considerata sismica e le strutture erano dimensionate di conseguenza.
 

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Anche stavolta Billo mi ha preceduto e si è spiegato in maniera molto chiara. Sicuramente, e qui concordo con te, verranno fatte le bucce alle strutture per verificare appunto se erano state progettate e costruite nel rispetto delle normative dell'epoca, e saranno cazzi amari perchè quand'anche alla fine venisse fuori che era tutto regolare le persone coinvolte avranno dovuto spendere migliaia di euro in avvocati e perizie per difendersi.

Però mi permetto di ripetere: dal punto di vista puramente logico occhio a fare due più due. E' tutto da dimostrare che una struttura ha ceduto perchè progettata o realizzata male o che era stata danneggiata dal primo sisma.



O magari perchè all' epoca della costruzione la zona non era considerata sismica e le strutture erano dimensionate di conseguenza.


Ok,quello che dice Billo è giusto e anche quello che dici tu....non dico il contrario anzi...a questo punto però ho na paura matta di stare in casa mia...anche perchè ho trovato questo :paur::paur:...nonostante si dice di star tranquilli...

http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&frm=1&source=web&cd=4&ved=0CF0QFjAD&url=http%3A%2F%2Finformare.over-blog.it%2Farticle-il-vero-incubo-degli-esperti-e-il-vulcano-marsili-106203717.html&ei=KZbPT6K7MbPT4QS4tYn_Cw&usg=AFQjCNHEsiOpF1Ksy3h40uCz31cdcIUxag&sig2=yWFV-z2d_jy9iIm8f6yXCw
 

Rockyluca

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Se non erro,la normativa utilizzata fino al sisma in abruzzo,era del 74. Poi bambini,non dimentichiamoci:siamo in Italia.
BEN DETTO!
tutto questo giro di parole per dopo arrivare dove io volevo portare il ragionamento:
siamo in Italia e quindi è permesso far firmare agli operai una liberatoria perchè l'economia deve ripartire... CHE FACCIANO UN CONTROLLO COME SI DEVE DELLE STRUTTURE IN TEMPI BREVI !
Poi, una volta accertata l'agibilità, si potranno fare le indagini per stabilire eventuali responsabilità, invece di paralizzare l'economia finchè si è fatto chiarezza...
 

panzer division

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intanto Squinzi, nuovo condottiero di confindustria, ribadisce a chiare lettere qualche sia il "suo" problema principale ora

tratto da ansa.it:
"Nell'area si produce un po' di più dell'1% del nostro Pil, rischiamo qualche frazione di punto di Pil soltanto a causa del terremoto".


io capisco che si debba ripartire in fretta.
ma la fretta per ora è stata a discapito della sicurezza, ed ha generato morti. e questo non è tollerabile, mai in nessun caso.

se c'è da stabilire l'agibilità delle strutture industriali e civili, che venga fatto velocemente e seriamente. qui ci sono in gioco vite umane.
se però anche qui le cose vengono fatte all'italiana (e mai termine fu più esatto in questo caso) allora son dolori....

purtroppo ho letto che alcune aziende straniere che avevano produzioni in emilia, hanno già trasferito queste produzioni in altre fabbriche, italiane od estere....
 

tarcy

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chi ha certificato l'agibilità l'ha fatto in seguito ad una scossa di terremoto. gli è stato chiesto di dichiarare che i danni subiti (passato) non avessero causato possibili cedimenti strutturali. purtroppo però nessuno poteva certificare che con una nuova violenta scossa (futuro) non si sarebbero potuti avere danni anche maggiori e/o crolli. il futuro non è prevedibile. certo, l'alternativa esiste sempre ed è quella di impedire il ritorno delle persone (in questo caso lavoratori) in strutture NON rispondenti a normative antisismiche (o più restrittive rispetto a normative obsolete).
in questo caso avremmo avuto certamente meno morti (con il senno di poi), ma anche montagne di manifestazioni per reclamare il diritto al lavoro nei giorni precedenti la seconda violenta scossa.
non è dunque facile trovare il giusto equilibrio, non lo è in assoluto e lo è ancor meno quando si tratta di prevedere terremoti.
 

Tc70

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chi ha certificato l'agibilità l'ha fatto in seguito ad una scossa di terremoto. gli è stato chiesto di dichiarare che i danni subiti (passato) non avessero causato possibili cedimenti strutturali. purtroppo però nessuno poteva certificare che con una nuova violenta scossa (futuro) non si sarebbero potuti avere danni anche maggiori e/o crolli. il futuro non è prevedibile. certo, l'alternativa esiste sempre ed è quella di impedire il ritorno delle persone (in questo caso lavoratori) in strutture NON rispondenti a normative antisismiche (o più restrittive rispetto a normative obsolete).
in questo caso avremmo avuto certamente meno morti (con il senno di poi), ma anche montagne di manifestazioni per reclamare il diritto al lavoro nei giorni precedenti la seconda violenta scossa.
non è dunque facile trovare il giusto equilibrio, non lo è in assoluto e lo è ancor meno quando si tratta di prevedere terremoti.

Quoto...;-)
 

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Se non erro,la normativa utilizzata fino al sisma in abruzzo,era del 74.
Non solo, ma oltre alle normative sono cambiate anche le classificazioni delle aree in funzione del rischio sismico...


siamo in Italia e quindi è permesso far firmare agli operai una liberatoria perchè l'economia deve ripartire...
Per quello che ho avuto modo di leggere, è una furbata senza capo nè coda che non vale assolutamente nulla. In Italia la responsabilità civile e penale non è derogabile, vale per una gara di mtb, figuriamoci se può valere per la vita delle persone...


CHE FACCIANO UN CONTROLLO COME SI DEVE DELLE STRUTTURE IN TEMPI BREVI !.
Son belle parole, ma tu come faresti? Perchè il Genio Civile non ha i mezzi per farlo, e se assoldiamo degli ingegneri per farlo siamo daccapo a tredici, non c'è garanzia che si faccia l'interesse della collettività e non quello di chi paga e spinge per riaprire...
Come scrive Tarcy, è difficile trovare un equilibrio; o per citare le parole di Einstein, c'è sempre una soluzione semplice per i problemi complessi, peccato che sia sbagliata.
 

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BEN DETTO!
tutto questo giro di parole per dopo arrivare dove io volevo portare il ragionamento:
siamo in Italia e quindi è permesso far firmare agli operai una liberatoria perchè l'economia deve ripartire... CHE FACCIANO UN CONTROLLO COME SI DEVE DELLE STRUTTURE IN TEMPI BREVI !
Poi, una volta accertata l'agibilità, si potranno fare le indagini per stabilire eventuali responsabilità, invece di paralizzare l'economia finchè si è fatto chiarezza...

però la cosa è paradossale, poichè son convinto che i capannoni siano stati realizzati con i crismi dell'epoca (non si parla di guerre puniche eh) e che "sicuramente" hanno avuto un collaudo statico.
quindi, anche per un accertatore, che dopo la prima scossa si è trovato con: collaudi statici eseguiti ai tempi della realizzazione, e comunque, una struttura (suppongo) visivamente sana ed idonea, non è semplice dare un giudizio.
è ovvio che, ad oggi, vista la instabilità dell zona, è meglio chiudere, ma se un capannone ha tutte "le carte in regola", come fai? o li chiudi tutti, fino a data da destinarsi e costringi gli imprenditori ad adeguarli alle attuali normative, il che significa chiudere.
è come se in ogni condominio dove abitiamo, poichè realizzato con la precedente normativa, fossimo obbligati ad adeguarci alla attuale. vuoi scommettere che lo farebbero davvero in pochi?
 

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torno sull'argomento, in quanto operaio ho il dente particolarmente avvelenato per quanto accaduto ai miei colleghi emiliani.

qui sotto metto un link del sito comedonchisciotte.org

nel link c'è un articolo che parla di come e perchè alcuni operai sono stati "invitati" a tornare dentro al lavoro in capannoni non sicuri

e troverete un documento originale diffuso dalla CIGL.
non vi dico cosa è.... se vi interessa aprite il link e leggete.
non è un documento sindacale. non è scritto dalla CIGL.
è stato solo diffuso da tale organizzazione

e se volete leggere bene il documento cliccate due volte sullo scan del foglio che vedrete, in modo da ingrandirlo per poter leggere tutto.
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10395

riporto qui in commento scritto da
Evelina Santangelo
Fonte: www.nazioneindiana.com


"delle parole di Nadia (operaia dell’Eurostets): «in una tenda puoi andare a dormire ma mica a lavorare… Ma si lavora per vivere, mica per morire…»

delle parole del cugino di un operaio rimasto sotto le macerie di un capannone della Haemotronic di Medolla): «Biagio non era per niente convinto di tornare al lavoro, ma non voleva perdere il posto…»

delle parole di due operai meridionali della Haemotronic di Medolla: «i soldi, tutto per il soldi… lavorare come cani e morire come cani».

Voglio ricordarmi delle parole di Michail, un operaio polacco che si è salvato dal crollo di un capannone della Bbg di Mirandola: «Avevo trovato casa e lavoro e ho perso tutti e due, non c’è più futuro in Italia per me e mia moglie».

Voglio ricordarmi dei musulmani che pregano per Mohamed, operaio della Meta di San Felice, «che non voleva tornare a lavorare, lo hanno obbligato».

E ricordarmi di Kumar che, come ripete il rappresentante della comunità dei sikh, «è dovuto andare a lavorare perché non poteva perdere il posto».

E ricordarmi di Pavel, romeno, che si è salvato dal crollo del capannone della Meta, e dice: «Non mi hanno obbligato, ma come fai a dire di no quando anche il padrone va dentro?»

Perché in queste parole, in questi brandelli di storie e spaccati di esistenze c’è in nuce un pezzo di biografia del nostro paese, del paese reale.

ps. Vorrei che queste testimonianze prese dai giornali e qui pubblicate fossero intese come un modo di custodire una memoria ancora viva che ci riguarda tutti, perché domani probabilmente non se ne ricorderà più nessuno."

anzi.... ancora un commento
quello di
Alessandra Daniele
Fonte: www.carmillaonline.com


"Su 24 vittime del terremoto in Emilia, più della metà sono operai. Tornati al lavoro troppo presto, dentro capannoni troppo poco sicuri. Ai lavoratori è stato chiesto di pagare il prezzo più alto per la crisi, e lo stanno pagando anche con la vita.

Come mai?

Dei complottisti che s'ingegnano a spiegare le ragioni fantageofisiche del terremoto, dei millenaristi fuori tempo massimo che studiano gli allineamenti astrogeologici, ce n'è uno che voglia spiegare questo, che voglia rispondere a questa domanda del millennio?
Come mai, come mai, sempre in culo agli operai?

Perché a ogni crisi si cercano i soldi sempre dove ce n'è di meno, si chiede di pagare sempre a chi ha già pagato, si spedisce a morire per primo, in una trincea o in un capannone, sempre chi ha già avuto una vita più dura?

Se la differenza di classe è solo un'illusione ottica data dall'allineamento fra Urano e Stocazzo, perché dei morti sotto le macerie più della metà sono operai?

Come mai, anche senza terremoti, quello dei morti sul lavoro sembra sempre un bollettino di guerra?

Perché è una guerra.

Una guerra negata dai media mainstream, come tutte le guerre contemporanee chiamate ''missioni di pace'', una guerra le cui vere ragioni predatorie vengono spacciate per l'imprescindibile difesa di dogmi altisonanti, come per le guerre di tutti i tempi. Nel cinquecento si moriva per la Consustanziazione. Oggi si muore per il Pareggio di Bilancio.

Una guerra di classe, che sta diventando un massaro di classe, perché, come in tutte le guerre contemporanee, alll'aggredito non viene riconosciuto il diritto di provare a difendersi, senza essere bollato come terrorista.

Se il terremoto non si può prevedere con esattezza, lo sfruttamento dei lavoratori invece sì, e con una precisione matematica. Eppure anche quello dai più è ormai considerato un' ineluttabile conseguenza delle leggi di Natura, un sottoprodotto delle congiunzioni astrali.
Eppure la verità è là fuori. Chi possiede denaro e potere li mantiene e li accresce sfruttando il lavoro altrui. A prescindere da nazionalità, religione, o segno zodiacale. Se la terra trema, chi possiede denaro e potere delocalizza.

E i lavoratori muoiono"
 
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