alour mi sento tirato in ballo perché è un argomento che mi attizza e mi unisco anch'io all'inutile spreco di tempo macchina(quello del nostro cervello però) per elucubrare su inutili parole e pensieri che frullano nella testa di VOI bikers :-D:
premetto un paio di cose per chiarezza, definizione di rischio dal De Mauro Paravia:
<i>- possibilità prevedibile di subire un danno, un evento negativo, un inconveniente, una perdita e sim., come conseguenza del proprio comportamento o di difficoltà oggettive; circostanza o evento a cui è connessa tale possibilità, situazione critica in cui ci si trova: su questa strada ghiacciata c’è il r. di scivolare, affrontare un r., esporsi a un grave r.; correre un r., affrontarlo volontariamente o trovarsi in una situazione rischiosa; un r. calcolato, previsto, messo in conto -</I>
Ne consegue che il rischio in se non cambia ma cambia la percentuale di rischio, cioè dovessi fare un salto tra il tetto di un palazzo di 10 piani(puro esempio) ed un altro di eguale altezza, distanti un solo metro tra loro, correrei un rischio mortale ma con bassa percentuale di accadimento dell'evento fatale, saltando con una zavorra da 50 Kg il rischio sarebbe comunque lo stesso ma con maggiore probabilità di successo(dell'accadimento negativo) ed in italiano corrente si direbbe con maggior rischio(ma badate bene ci si riferisce comunque a percentuali di rischio, il rischio di morire rimane appunto lo stesso)
Ok 'na pippa inutile direte, non proprio e spiego qui di seguito il motivo, prima di tutto occorre però dire che il rischio è insito in ogni azione ed un evento, come Pe saprà senz'altro, non può essere definito impossibile, ma solo improbabile, ancora n'altra pippa? Forse ehheheheh...
Questo per dire che anche pedalando sull'asfalto c'è il rischio di cadere a terra e farsi molto male, mi è successo in curva per un leggerissimo strato di polvere che rendeva scivoloso l'asfalto..
un mese di stop a causa delle gravi escoriazioni
Ok detto questo, dato un passaggio tecnico in discesa(di questo mi sembra si parlasse) chi corre meno rischi? O Meglio chi corre una minore percentuale di rischio e come si può abbassarla(non abbatterla per l'appunto)? Quello con la bici da cross country o quello con la bici free o addirittura quello con la dh?
Troppo generico il problema, se semplificassimo si potrebbe dire quello con la bici più carrozzata, ma sarà vero?
Dipende dalle impostazioni di alcune variabili e la più grossa è il pilota, cioè prendendone ad esempio uno che in discesa è un "fermone" pur dotandolo di un mezzo aggressivo probabilmente avrà una maggiore probabilità di rischio(caduta) rispetto al professionista che in bici è un "manico" e che quel passaggio lo divora anche con la bici ultraleggera.
Ed allora il paragone va fatto a parità di pilota, e di capacità di guida, senza dubbio però la risposta però resta incerta finché non è stato definito altro, cioè se costui decidesse di chiudere il passaggio nello stesso modo allora sicuramente il rischio(la percentuale) sarebbe maggiore per il mezzo leggero ma se lui volesse impostarlo a parità di impegno? Fatte 100 le capacità di guida di una persona allora supponiamo che questi decida di passare uno spot con impegno 80, sia col mezzo leggero che con quello aggressivo, allora la percentuale di rischio sarebbe comunque la stessa ed ovviamente l'ostacolo sarà superato con maggiore agilità e quindi velocità col 2 ciclo, ma il rischio si alzerebbe cioè a parità di percentuale di rischio potremmo avere una caduta ad esempio a velocità maggiore.....
insomma la risposta non è univoca e dipende molto da come si valorizzano alcune variabili(lo so Pe sto a fa l'ingegnere programmatore) se però intendiamo uscire e pedalare in compagnia indi per cui il mezzo pesante ed aggressivo verrebbe ampiamente sottoutilizzato naturalmente la risposta è che a parità di rischio avremmo una molto minore possibilità che l'evento traumatico possa accadere.
Spero di non essere stato prolisso e noioso.
Ciaveza tutti
e buone feste!