Tassa sul sudore
- Creatore Discussione enzo steppa
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pessimo titolo direi.
è un obolo che chiede la federazione per partecipare alle gare FCI a chi non si vuole tesserare FCI o ente convenzionato
non ci vedo niente di scandaloso in verità, diciamo che era anomalo il sistema dei vari enti indiscriminatamente accettati all'attività federale, negli altri sport che conosco ci vuole la tessera della federazione per partecipare alle gare.
è un obolo che chiede la federazione per partecipare alle gare FCI a chi non si vuole tesserare FCI o ente convenzionato
non ci vedo niente di scandaloso in verità, diciamo che era anomalo il sistema dei vari enti indiscriminatamente accettati all'attività federale, negli altri sport che conosco ci vuole la tessera della federazione per partecipare alle gare.
Personalmente vedo la questione tessera come un modo politico per fare cassa e cercare di coprire il buco di bilancio della FCI, visto che il CONI ha ridotto i fondi a tutte le federazioni.
Ho organizzato parecchie gare di mtb, sia di FCI che di EPS, in altri sport la tessera è stata introdotto per altri scopi.
Quello che fa arrabbiare la gente non è tanto il tesseramento in se, ma la contropartita. Anche io ho sempre fatto sport dove il tesseramento federale era obbligatorio, ma in cambio avevo sempre per esempio l'assicurazione medica, qui mi pare di aver capito che non ci sia nulla, quindi mi pare comprensibile che a molti questa cosa puzzi di tassa. Il solito politicante di turno che poi sbraita che non è una tassa puzza lontano un miglio di coda di paglia, con quel "pagate adesso, vedremo dopo cosa offrirvi". Se mi "vendi" qualcosa, prima mi mostri il prodotto, non dopo. Ditemi per cosa usarete i soldi, e poi deciderò se darveli.
certamente è un modo per fare cassa, ma l'anomalia di base rispetto agli altri sport a mio parere era la possibilità di partecipare alle gare senza tessera federale. Se la tessera federale (che l'assicurazione ovviamente la comprende, evitando qui di discuterne le coperture) fosse obbligatoria forse la FCI avrebbe anche meno problemi di cassa.
Ora questa card effettivamente non è una cosa molto limpida, è evidentemente una "toppa"... si vede che il potere politico degli enti non consentiva per ora di obbligare gli atleti alla tessera FCI... ma quella è la direzione.
Sposto la discussione in "gare ed eventi" in quanto potenzialmente interessante per molti.
Personalmente non capisco il problema. Se un un EPS ha una base sostanziale sul territorio, fatta di società che organizzano e di tesserati che vi partecipano, per loro non cambia nulla... se mi tessero per una società aderente all' EPS "A" vuol dire che mi interessa l'attività che fa quella specifica società all' interno di quello specifico EPS, per dire un trofeo o un campionato. Se l'interesse è invece quello di partecipare a molte gare di altri EPS, allora che senso ha tesserarsi per "A"?
Insomma, non capisco come si possa conciliare la botte piena dell'autonomia con la moglie ubriaca della reciprocità.
A me pare che la proliferazione degli EPS risponda principalmente a logiche di potere e poco a reali esigenze locali. D'altronde la Costituzione garantisce il diritto di associazione ed è logico che faccia gola la possibilità di incassare contributi dal CONI. Quello che è un po' meno logico è volere autonomia totale i giorni pari ed la reciprocità con gli altri EPS e la stessa FCI nei giorni dispari. Dopo la dissoluzione della Consulta, che stabiliva una "piattaforma" comune che garantisse lo scambio dei tesserati nelle rispettive gare, era solo questione di tempo prima che si arrivasse alla resa dei conti.
@fitzcarraldo358 la "card" non è per partecipare alle gare FCI, ma per partecipare alle gare FCI, AICS o UISP da parte dei tesserati di altri EPS. Non mi meraviglierei se qualche altro EPS aderisse alla convenzione.
Personalmente non capisco il problema. Se un un EPS ha una base sostanziale sul territorio, fatta di società che organizzano e di tesserati che vi partecipano, per loro non cambia nulla... se mi tessero per una società aderente all' EPS "A" vuol dire che mi interessa l'attività che fa quella specifica società all' interno di quello specifico EPS, per dire un trofeo o un campionato. Se l'interesse è invece quello di partecipare a molte gare di altri EPS, allora che senso ha tesserarsi per "A"?
Insomma, non capisco come si possa conciliare la botte piena dell'autonomia con la moglie ubriaca della reciprocità.
A me pare che la proliferazione degli EPS risponda principalmente a logiche di potere e poco a reali esigenze locali. D'altronde la Costituzione garantisce il diritto di associazione ed è logico che faccia gola la possibilità di incassare contributi dal CONI. Quello che è un po' meno logico è volere autonomia totale i giorni pari ed la reciprocità con gli altri EPS e la stessa FCI nei giorni dispari. Dopo la dissoluzione della Consulta, che stabiliva una "piattaforma" comune che garantisse lo scambio dei tesserati nelle rispettive gare, era solo questione di tempo prima che si arrivasse alla resa dei conti.
@fitzcarraldo358 la "card" non è per partecipare alle gare FCI, ma per partecipare alle gare FCI, AICS o UISP da parte dei tesserati di altri EPS. Non mi meraviglierei se qualche altro EPS aderisse alla convenzione.
sì certo, lo avevo anche scritto nel mio primo post.
quoto il tuo discorso in toto.
aggiungo anche che il titolo (del quale non conosco la paternità, ma non importa) è un pessimo e ormai classico esempio di comunicazione volta alla polemica qualunquista, fatto apposta per attirare chi si vuole lamentare del governo, chi vuole dare addosso ai ciclisti che disturbano gli automobilisti, e in definitiva fomentare i vari hater da social forum. becero click baiting.
Ultima modifica:
Concordo con la teoria di avere una tessera federale unica, ma normalmente un tesseramento “restituisce” al tesserato qualcosa di più di un semplice numero. Anch’io faccio altri sport per i quali pago la tessera federale, ma questa mi fornisce almeno l’assicurazione...
Per quel che riguarda invece il discorso di questa cosiddetta “tassa sul sudore”: per chi non facesse gare ma volesse magari fare corsi con istruttori federali, la tessera sarebbe obbligatoria?
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Per quel che riguarda invece il discorso di questa cosiddetta “tassa sul sudore”: per chi non facesse gare ma volesse magari fare corsi con istruttori federali, la tessera sarebbe obbligatoria?
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Vorrei sapere se su giri organizzati da semplici amatori (o amanti o semplici cittadini) della bici come in reltà tipo FIAB...se pure loro,per far una cicloescursione devono pagarsi i 25 eur di tassa...
Dalla pagina FB di amatorilombardia:
BIKE CARD
In questi giorni alcuni “soloni” sui Social hanno scritto di tutto e di più in merito all’accordo FCI , ACSI e UISP, accusando la Federazione di volere ripianare i propri debiti a spese degli amatori.
Oggi è stato pubblicato su un giornale un articolo pieno di errori , di superficialità e di omissioni , l’autore dimostra di non conoscere il mondo amatoriale e di capirne poco di ciclismo. Gli atleti tesserati in Italia con la Federazione e gli Enti sono circa 200.000 , di questi circa 140.000 (70%) essendo tesserati FCI/ACSI/UISP non dovranno versare nulla.
Partiamo dai conti, il “neo” Consiglio Federale ha spulciato i bilanci degli ultimi quindici anni ed ha effettuato un lavoro di rivisitazione delle poste contabili, eliminando molti residui attivi che venivano riportati da anni, definendo questi importi inesigibili. In pratica parliamo di importi che le società o gli atleti dovevano versare alla federazione a vario titolo. In secondo luogo la società di certificazione del bilancio ha deciso per una nuova riclassificazione del bilancio 2016 eliminando quale posta attiva il magazzino (la merce esiste e parliamo di circa mezzo milione di euro 500000€) inoltre è stato inserito a bilancio per la prima volta una posta passiva, il residuo ferie dei dipendenti parliamo di oltre € 90.000.
Quest’anno , lo si può leggere sul sito Federale, in occasione dell’ultimo Consiglio è stato approvato un piano pluriennale di rientro che non contempla alcuna voce attiva derivante dalla cessione delle Bike Card, il bilancio 2017 si prospetta in utile , in linea con le attese del piano e gli interventi promossi per il 2018 lasciano tranquilli sul raggiungimento degli obiettivi programmati.
Gli introiti derivanti dalla cessione delle Bike Card saranno interamente reinvestiti per la creazione di una serie di servizi a disposizione del mondo amatoriale:
• Gestione unica della giustizia sportiva;
• Creazione e gestione di un database dell’elenco degli atleti autorizzati allo svolgimento delle manifestazioni che sarà messo a disposizione degli enti e degli organizzatori per semplificare il lavoro di segreteria in occasione dello svolgimento delle manifestazioni;
• Creazione e gestione di un elenco degli atleti inibiti a partecipare alle manifestazioni perché non etici;
• Creazione e gestione dell’elenco degli atleti ex agonisti .
Eventuali residui saranno poi reinvestiti sul settore giovanile agonistico e non saranno quindi utilizzati per ripianare alcunché.
La FCI ha due obiettivi primari nei confronti del mondo amatoriale: la SALUTE e la SICUREZZA dei tesserati.
In questi ultimi anni abbiamo chiesto agli E.P.S. , Enti di Promozione Sportiva, di impegnarsi a divulgare alle loro strutture territoriali l’importanza del rispetto delle “regole del gioco”, regole dettate dalle norme emanate dallo Stato e dalle Regioni.
Troppo spesso si sente dire, “ mi affilio o mi tessero ad un Ente perché la Federazione ha troppe regole” , la Federazione si limita ad applicare le norme previste dal legislatore , purtroppo alcuni Enti non sono stati così attenti , oppure non sono riusciti a trasmettere questi importanti e fondamentali valori alle loro periferie.
Per questo motivo, per tutelare gli Atleti , abbiamo deciso un intervento “forte” , il mondo amatoriale vede oltre alla Federazione tanti Enti che affiliano società e atleti, forse alcuni di questi Enti si sono distratti e hanno dimenticato la loro missione , infatti la loro attività principale è diventata quella di fare tesserati praticando una serie di sconti sul costo del tesseramento e delle affiliazioni , peggiorando le coperture assicurative, (ad esempio aumentando le franchigie ) e hanno affiliato alcune società che organizzano manifestazioni che non rispettano nemmeno le più elementari regole previste dal Codice della Strada con il solo obiettivo di fare “cassa”.
Nel corso del 2017 la Federazione in più occasioni è dovuta intervenire con gli alcuni Enti , potendo disporre solo dell’arma della “moral suasion” per segnalare la presenza alle loro manifestazioni di atleti non etici e del mancato rispetto delle norme più elementari di sicurezza (scorte ecc…)
Se gli Enti esclusi dall’accordo dimostreranno nel corso del 2018 di applicare le regole previste per
lo svolgimento delle manifestazioni e nei confronti degli atleti non etici, se si impegneranno per la tutela della SALUTE e della SICUREZZA dei loro tesserati , mettendo lo SPORT al primo posto, sicuramente potranno ridiscutere nel 2019 un accordo dai nuovi contenuti.
GIANANTONIO CRISAFULLI
Consigliere Federale Delegato al Settore Amatoriale.
BIKE CARD
In questi giorni alcuni “soloni” sui Social hanno scritto di tutto e di più in merito all’accordo FCI , ACSI e UISP, accusando la Federazione di volere ripianare i propri debiti a spese degli amatori.
Oggi è stato pubblicato su un giornale un articolo pieno di errori , di superficialità e di omissioni , l’autore dimostra di non conoscere il mondo amatoriale e di capirne poco di ciclismo. Gli atleti tesserati in Italia con la Federazione e gli Enti sono circa 200.000 , di questi circa 140.000 (70%) essendo tesserati FCI/ACSI/UISP non dovranno versare nulla.
Partiamo dai conti, il “neo” Consiglio Federale ha spulciato i bilanci degli ultimi quindici anni ed ha effettuato un lavoro di rivisitazione delle poste contabili, eliminando molti residui attivi che venivano riportati da anni, definendo questi importi inesigibili. In pratica parliamo di importi che le società o gli atleti dovevano versare alla federazione a vario titolo. In secondo luogo la società di certificazione del bilancio ha deciso per una nuova riclassificazione del bilancio 2016 eliminando quale posta attiva il magazzino (la merce esiste e parliamo di circa mezzo milione di euro 500000€) inoltre è stato inserito a bilancio per la prima volta una posta passiva, il residuo ferie dei dipendenti parliamo di oltre € 90.000.
Quest’anno , lo si può leggere sul sito Federale, in occasione dell’ultimo Consiglio è stato approvato un piano pluriennale di rientro che non contempla alcuna voce attiva derivante dalla cessione delle Bike Card, il bilancio 2017 si prospetta in utile , in linea con le attese del piano e gli interventi promossi per il 2018 lasciano tranquilli sul raggiungimento degli obiettivi programmati.
Gli introiti derivanti dalla cessione delle Bike Card saranno interamente reinvestiti per la creazione di una serie di servizi a disposizione del mondo amatoriale:
• Gestione unica della giustizia sportiva;
• Creazione e gestione di un database dell’elenco degli atleti autorizzati allo svolgimento delle manifestazioni che sarà messo a disposizione degli enti e degli organizzatori per semplificare il lavoro di segreteria in occasione dello svolgimento delle manifestazioni;
• Creazione e gestione di un elenco degli atleti inibiti a partecipare alle manifestazioni perché non etici;
• Creazione e gestione dell’elenco degli atleti ex agonisti .
Eventuali residui saranno poi reinvestiti sul settore giovanile agonistico e non saranno quindi utilizzati per ripianare alcunché.
La FCI ha due obiettivi primari nei confronti del mondo amatoriale: la SALUTE e la SICUREZZA dei tesserati.
In questi ultimi anni abbiamo chiesto agli E.P.S. , Enti di Promozione Sportiva, di impegnarsi a divulgare alle loro strutture territoriali l’importanza del rispetto delle “regole del gioco”, regole dettate dalle norme emanate dallo Stato e dalle Regioni.
Troppo spesso si sente dire, “ mi affilio o mi tessero ad un Ente perché la Federazione ha troppe regole” , la Federazione si limita ad applicare le norme previste dal legislatore , purtroppo alcuni Enti non sono stati così attenti , oppure non sono riusciti a trasmettere questi importanti e fondamentali valori alle loro periferie.
Per questo motivo, per tutelare gli Atleti , abbiamo deciso un intervento “forte” , il mondo amatoriale vede oltre alla Federazione tanti Enti che affiliano società e atleti, forse alcuni di questi Enti si sono distratti e hanno dimenticato la loro missione , infatti la loro attività principale è diventata quella di fare tesserati praticando una serie di sconti sul costo del tesseramento e delle affiliazioni , peggiorando le coperture assicurative, (ad esempio aumentando le franchigie ) e hanno affiliato alcune società che organizzano manifestazioni che non rispettano nemmeno le più elementari regole previste dal Codice della Strada con il solo obiettivo di fare “cassa”.
Nel corso del 2017 la Federazione in più occasioni è dovuta intervenire con gli alcuni Enti , potendo disporre solo dell’arma della “moral suasion” per segnalare la presenza alle loro manifestazioni di atleti non etici e del mancato rispetto delle norme più elementari di sicurezza (scorte ecc…)
Se gli Enti esclusi dall’accordo dimostreranno nel corso del 2018 di applicare le regole previste per
lo svolgimento delle manifestazioni e nei confronti degli atleti non etici, se si impegneranno per la tutela della SALUTE e della SICUREZZA dei loro tesserati , mettendo lo SPORT al primo posto, sicuramente potranno ridiscutere nel 2019 un accordo dai nuovi contenuti.
GIANANTONIO CRISAFULLI
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Mah, secondo me no. Non è agonismo. Se proprio sono i tesserati Fiab a dover fare la tessera per fare gare FCI-AICS-UISP.Vorrei sapere se su giri organizzati da semplici amatori (o amanti o semplici cittadini) della bici come in reltà tipo FIAB...se pure loro,per far una cicloescursione devono pagarsi i 25 eur di tassa...
Sul WhatsApp del mio gruppo girava la voce che al Tg4 avessero detto che la "tassa" era per tutti quelli che andavano in bici... Hanno già cominciato la campagna elettorale...
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Personalmente non sono così addentro (per scelta) alle questioni (beghe) politiche del ciclismo.
Faccio notare che ogni anno a inizio stagione c'è la solita solfa del tesseramento, degli accordi bilaterali, della consulta, del reciproco riconoscimento ecc.ecc......eccccheppalllleeeee!!!!!
Faccio notare che ogni anno a inizio stagione c'è la solita solfa del tesseramento, degli accordi bilaterali, della consulta, del reciproco riconoscimento ecc.ecc......eccccheppalllleeeee!!!!!
B
barth
Ospite
@sembola.
Non riesco a togliere il post con questo stesso oggetto che ho inserito nel forum pomeriggio, questo gia' esisteva puoi provvedere cosi evitiamo un doppione, grazie.
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tassa del sudore? fra un po metteranno la tassa per l'aria che respiriamo
ma una TASSA per le gran cassate che che sparano no ?
quelle si che fanno male fanno male a tutti ci tritano i campasisi
ma una TASSA per le gran cassate che che sparano no ?
quelle si che fanno male fanno male a tutti ci tritano i campasisi
http://www.federciclismo.it/it/arti...-e-uisp/5c6157d0-8468-4609-bc01-9ad5b8aedcb3/
Comunicazione ufficiale FCI, mi sembra decisamente chiara
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Comunicazione ufficiale FCI, mi sembra decisamente chiara
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grande grazie ora e chiaro, poco fa al tg5 dicevano che dovevano fare la tessera
tutti gli amatoriali che vanno in bici hanno fatto vedere la citta di ferrara e intervistavano i cittadini dicendo che non vanno piu in bici se devono fare la tessera. dovremmo inviarla al tg5 questa pagina
Vorrei sapere se su giri organizzati da semplici amatori (o amanti o semplici cittadini) della bici come in reltà tipo FIAB...se pure loro,per far una cicloescursione devono pagarsi i 25 eur di tassa...
Da quello che ho capito io si.
Io la cura ce l'avrei... zero tesseramenti e zero partecipazione agli eventi.
Anche la tessera FCI, quella UISP e quella di qualunque EPS
La "tessera aggiuntiva" non ha nessuna assicurazione, ma per poter fare la "tessera aggiuntiva" occorre essere preventivamente tesserati con altro EPS, e quinsi assicurati. Anche se queste assicurazioni son poca cosa...
Qualsiasi attività condotta in nome e per conto di una ASD richiede o il tesseramento nominale dei partecipanti oppure, in casi specifici, un'assicurazione collettiva giornaliera.
@barth il post che hai aperto può rimanere aperto, la domanda che facevi era più ampia rispetto alla questione di cui si tratta qui
