E finalmente arrivato il momento di raccontare unesperienza entusiasmante in bici, un tour epico che occupa tutto il giorno, un giro che bisogna ripetere almeno una volta allanno e che non può mancare nel carnet di ogni biker che si vuole definire tale: la famosa, fantasmagorica e terribile DOBBIACO LIENZ (o S. Candido Lienz per i più pavidi)!
Si consiglia di immaginarsi il racconto letto con voce fantozziana per una miglior resa!
Prima settimana di agosto, il momento tanto temuto da tutti i biker è arrivato, domani è in programma la Dobbiaco Lienz.
Tutti i biker, proprio cosi, perché questi quasi 50 km in leggera discesa sono un vero spauracchio.
Per le mogli, specialmente se non allenate, perché stare in sella tutte quelle ore non è cosa facile e può causare disturbi al fondoschiena non abituato.
Per i mariti, specialmente se allenati, perché stare in sella tutte quelle ore (quando da soli in un ora e mezza tutto sarebbe finito), non è cosa facile e può causare disturbi mentali vari.
Per i bambini, perché partono gasatissimi, ma subito dopo cominciano i problemi: abbiamo fame, abbiamo sete, mi è scesa la catena, sono caduto, dobbiamo fare pipi e tutto questo succede regolarmente ogni 10 min, moltiplicato per ogni bambino partecipante!
Fatte queste debite premesse, ritorniamo alla prima settimana di agosto. Le previsioni sono ottime, è appena passata una perturbazione e si prospetta una bella giornata limpida, ne troppo fresca, ne troppo calda, lideale per una giornata in bici, insomma.
Quattro famiglie, provenienti da toscana, veneto e alto adige, con un numero imprecisato di bambini e ragazzi di ogni età, si trovano allingresso del camping Olympia fra Dobbiaco e Villabassa alle 9 di mattina, pronti a partire per questa straordinaria avventura.
Ma .manca qualcuno già, le donne con i bimbi più piccoli dove sono?
Improvvisamente spuntano due auto!
In auto? Con un colpo di mano dellultimo minuto, le pavide mogli hanno caricato le bici in auto e annunciano che preferiscono partire direttamente da S. Candido, cosi da evitare il temibile gran premio della giornata, la sella di Dobbiaco, 40 m di dislivello spalmati su 3 km!
La scusa naturalmente è quella di far risparmiare un po di energie ai figli più piccoli.
Che in effetti di energie ne hanno il doppio di loro.
Ma cosi è, ormai conosciamo la grande sportività delle nostre adorate mogliettine e ci diamo appuntamento a S. Candido.
Quel che rimane del gruppo parte cosi dal campeggio e appena usciti dal bosco compare subito, a freddo, la prima e più grande asperità della giornata, 10 m di dislivello da superare di slancio, ma evidentemente lo slancio non basta a tutti e cè chi deve scendere per spingere la bici.
Un po alla volta ci si riprende da questa terribile rampa, si supera la stazione di Dobbiaco e in piccoli gruppi si segue la bella ciclabile fra i prati verso S. Candido.
Eccoci alla stazione mentre già torme di ciclisti si avviano verso la ciclabile come formiche operaie al lavoro
Il resto della truppa ha scaricato le bici, ricompattiamo i ranghi e possiamo partire per lavventura
Le bionde ne approfittano per cominciare a chiacchierare, del resto si sa, se le donne non fanno uscire dalla bocca almeno quelle 20000 parole al giorno si sentono depresse!
Noi invece risparmiamo fiato e ci godiamo il magnifico panorama dellalta pusteria.
Siamo partiti da neanche dieci minuti e subito ecco la prima sosta, dovuta ad uno dei millemila motivi di cui sopra, cosi almeno si ha il tempo di fotografare con calma.
Si riparte, in breve si passa il confine (che sulla ciclabile non si vede) e si passa in Austria, dove ci fermiamo ad ammirare delle belle sculture in legno piazzate lungo la ciclabile
Si prosegue sempre il leggerissima discesa seguendo il corso della Drava e prima del paese di Sillian si trova lenorme parco giochi degli gnomi, dove una pausa per far riposare i bimbi è dobbligo
E veramente un parco molto bello, con minigolf, percorsi di funi sugli alberi,
scivoli giganti e molto altro per tutte le età (non nego che un paio di giri sullo scivolo giallo me li concedo sempre, per accompagnare mio figlio, naturalmente )
Non è neanche mezzogiorno, ma uno spuntino per riprenderci da questi primi dieci km ci vuole, cosi possiamo ripartire riposati da questa bella sosta. Dopo breve, però, veloce fermata al passaggio a livello (incustodito ), dove passa il treno che ci riporterà, fra qualche ora, a S. Candido
Non passa neanche un altro km, e compare sulla sinistra un temibile cartello, felicità degli amanti del cioccolato ma visto con molta diffidenza dagli sportivi salutisti: lo spaccio della Loacker,
strategicamente situato lungo una delle ciclabili più percorse dEuropa e subito ci tuffiamo verso il moderno edificio.
Fra assaggi, shopping, caffè e specialità varie passa unaltra oretta
e finalmente si riesce a mettere daccordo tutti per ripartire. Dopo qualche km ecco un altro passaggio a livello, anche qui abbellito da una scultura in legno.
Di nuovo il treno che ci riporterà a S. Candido
Si continua lungo la bella valle verso Lienz e si fa conoscenza con i locals
Ancora una scultura in legno
E un punto di sosta per ciciclisti
Si continua per qualche altro km, sempre in leggera discesa e con bei panorami sulle dolomiti di Lienz, quando si arriva ad un centro sportivo con piscina.
La giornata è calda, i ragazzi non sanno resistere e in un attimo rimangono in costume (sempre portarsi il costume sulle ciclabili, mi raccomando!)
E approfittano del grande scivolo per gettarsi in acqua
Mentre i genitori si rilassano davanti a grandi coppe di gelato
Dopo un tempo indefinito si riparte, e lungo la strada incontriamo anche chi riesce a bucare sullasfalto perfetto della ciclabile
La valle si chiude un po e con un paio di discesine più veloci nel bosco, raggiungiamo finalmente la piscina comunale di Lienz, dove termina la ciclabile.
Donne e bimbi festeggiano il compimento dellimpresa
Ormai sono le 5 di pomeriggio e continuiamo fino alla stazione dove fra breve partirà il treno che ci riporterà in Italia, chi ha noleggiato la bici a S. Candido la può riconsegnare anche qui, dove sistemata sugli appositi carrelli, tornerà alla base, in effetti lorganizzazione è perfetta.
Noi invece sistemiamo le nostre bici negli appositi vagoni
E prendiamo posto nelle comode carrozze austriache, pulite e ben curate, e ancora una volta il confronto con le fs risulta purtroppo impietoso.
In una oretta scarsa arriviamo in stazione a S. Candido, sono quasi le sette di sera, scarichiamo le bici e qui capiamo che il colpo di mano mattutino delle donne aveva un senso, loro infatti caricano le bici in auto e tornano comodamente in campeggio, mentre a noi toccano gli ultimi dieci km di pedalata.
Ma la giornata è splendida e la ciclabile al tramonto ancora di più e ci rimettiamo volentieri in moto
Passiamo sotto ai favolosi baranci di S. Candido
Con gli ultimi raggi del sole che ci riscaldano seguiamo la ciclabile per Villabassa.
E alle otto finalmente siamo di ritorno al camping Olympia, dove lultimo sole allunga le ombre a dismisura.
Alla sera per una ragione o per laltra siamo tutti stanchi, ma felici di avere passato questa bella giornata di pedalate e divertimento insieme e di avere sconfitto la "terribile" Dobbiaco - Lienz o-o
Si consiglia di immaginarsi il racconto letto con voce fantozziana per una miglior resa!
Prima settimana di agosto, il momento tanto temuto da tutti i biker è arrivato, domani è in programma la Dobbiaco Lienz.
Tutti i biker, proprio cosi, perché questi quasi 50 km in leggera discesa sono un vero spauracchio.
Per le mogli, specialmente se non allenate, perché stare in sella tutte quelle ore non è cosa facile e può causare disturbi al fondoschiena non abituato.
Per i mariti, specialmente se allenati, perché stare in sella tutte quelle ore (quando da soli in un ora e mezza tutto sarebbe finito), non è cosa facile e può causare disturbi mentali vari.
Per i bambini, perché partono gasatissimi, ma subito dopo cominciano i problemi: abbiamo fame, abbiamo sete, mi è scesa la catena, sono caduto, dobbiamo fare pipi e tutto questo succede regolarmente ogni 10 min, moltiplicato per ogni bambino partecipante!
Fatte queste debite premesse, ritorniamo alla prima settimana di agosto. Le previsioni sono ottime, è appena passata una perturbazione e si prospetta una bella giornata limpida, ne troppo fresca, ne troppo calda, lideale per una giornata in bici, insomma.
Quattro famiglie, provenienti da toscana, veneto e alto adige, con un numero imprecisato di bambini e ragazzi di ogni età, si trovano allingresso del camping Olympia fra Dobbiaco e Villabassa alle 9 di mattina, pronti a partire per questa straordinaria avventura.
Ma .manca qualcuno già, le donne con i bimbi più piccoli dove sono?
Improvvisamente spuntano due auto!
In auto? Con un colpo di mano dellultimo minuto, le pavide mogli hanno caricato le bici in auto e annunciano che preferiscono partire direttamente da S. Candido, cosi da evitare il temibile gran premio della giornata, la sella di Dobbiaco, 40 m di dislivello spalmati su 3 km!
La scusa naturalmente è quella di far risparmiare un po di energie ai figli più piccoli.
Che in effetti di energie ne hanno il doppio di loro.
Ma cosi è, ormai conosciamo la grande sportività delle nostre adorate mogliettine e ci diamo appuntamento a S. Candido.
Quel che rimane del gruppo parte cosi dal campeggio e appena usciti dal bosco compare subito, a freddo, la prima e più grande asperità della giornata, 10 m di dislivello da superare di slancio, ma evidentemente lo slancio non basta a tutti e cè chi deve scendere per spingere la bici.
Un po alla volta ci si riprende da questa terribile rampa, si supera la stazione di Dobbiaco e in piccoli gruppi si segue la bella ciclabile fra i prati verso S. Candido.
Eccoci alla stazione mentre già torme di ciclisti si avviano verso la ciclabile come formiche operaie al lavoro
Il resto della truppa ha scaricato le bici, ricompattiamo i ranghi e possiamo partire per lavventura
Le bionde ne approfittano per cominciare a chiacchierare, del resto si sa, se le donne non fanno uscire dalla bocca almeno quelle 20000 parole al giorno si sentono depresse!
Noi invece risparmiamo fiato e ci godiamo il magnifico panorama dellalta pusteria.
Siamo partiti da neanche dieci minuti e subito ecco la prima sosta, dovuta ad uno dei millemila motivi di cui sopra, cosi almeno si ha il tempo di fotografare con calma.
Si riparte, in breve si passa il confine (che sulla ciclabile non si vede) e si passa in Austria, dove ci fermiamo ad ammirare delle belle sculture in legno piazzate lungo la ciclabile
Si prosegue sempre il leggerissima discesa seguendo il corso della Drava e prima del paese di Sillian si trova lenorme parco giochi degli gnomi, dove una pausa per far riposare i bimbi è dobbligo
E veramente un parco molto bello, con minigolf, percorsi di funi sugli alberi,
scivoli giganti e molto altro per tutte le età (non nego che un paio di giri sullo scivolo giallo me li concedo sempre, per accompagnare mio figlio, naturalmente )
Non è neanche mezzogiorno, ma uno spuntino per riprenderci da questi primi dieci km ci vuole, cosi possiamo ripartire riposati da questa bella sosta. Dopo breve, però, veloce fermata al passaggio a livello (incustodito ), dove passa il treno che ci riporterà, fra qualche ora, a S. Candido
Non passa neanche un altro km, e compare sulla sinistra un temibile cartello, felicità degli amanti del cioccolato ma visto con molta diffidenza dagli sportivi salutisti: lo spaccio della Loacker,
strategicamente situato lungo una delle ciclabili più percorse dEuropa e subito ci tuffiamo verso il moderno edificio.
Fra assaggi, shopping, caffè e specialità varie passa unaltra oretta
e finalmente si riesce a mettere daccordo tutti per ripartire. Dopo qualche km ecco un altro passaggio a livello, anche qui abbellito da una scultura in legno.
Di nuovo il treno che ci riporterà a S. Candido
Si continua lungo la bella valle verso Lienz e si fa conoscenza con i locals
Ancora una scultura in legno
E un punto di sosta per ciciclisti
Si continua per qualche altro km, sempre in leggera discesa e con bei panorami sulle dolomiti di Lienz, quando si arriva ad un centro sportivo con piscina.
La giornata è calda, i ragazzi non sanno resistere e in un attimo rimangono in costume (sempre portarsi il costume sulle ciclabili, mi raccomando!)
E approfittano del grande scivolo per gettarsi in acqua
Mentre i genitori si rilassano davanti a grandi coppe di gelato
Dopo un tempo indefinito si riparte, e lungo la strada incontriamo anche chi riesce a bucare sullasfalto perfetto della ciclabile
La valle si chiude un po e con un paio di discesine più veloci nel bosco, raggiungiamo finalmente la piscina comunale di Lienz, dove termina la ciclabile.
Donne e bimbi festeggiano il compimento dellimpresa
Ormai sono le 5 di pomeriggio e continuiamo fino alla stazione dove fra breve partirà il treno che ci riporterà in Italia, chi ha noleggiato la bici a S. Candido la può riconsegnare anche qui, dove sistemata sugli appositi carrelli, tornerà alla base, in effetti lorganizzazione è perfetta.
Noi invece sistemiamo le nostre bici negli appositi vagoni
E prendiamo posto nelle comode carrozze austriache, pulite e ben curate, e ancora una volta il confronto con le fs risulta purtroppo impietoso.
In una oretta scarsa arriviamo in stazione a S. Candido, sono quasi le sette di sera, scarichiamo le bici e qui capiamo che il colpo di mano mattutino delle donne aveva un senso, loro infatti caricano le bici in auto e tornano comodamente in campeggio, mentre a noi toccano gli ultimi dieci km di pedalata.
Ma la giornata è splendida e la ciclabile al tramonto ancora di più e ci rimettiamo volentieri in moto
Passiamo sotto ai favolosi baranci di S. Candido
Con gli ultimi raggi del sole che ci riscaldano seguiamo la ciclabile per Villabassa.
E alle otto finalmente siamo di ritorno al camping Olympia, dove lultimo sole allunga le ombre a dismisura.
Alla sera per una ragione o per laltra siamo tutti stanchi, ma felici di avere passato questa bella giornata di pedalate e divertimento insieme e di avere sconfitto la "terribile" Dobbiaco - Lienz o-o