In pratica, per concludere, tutte le proprietà private (o quasi) non possono vietare l'accesso.
E cmq l'accesso vietato deve essere specificato con un cartello omologato giusto??
E se c'è qualche discussione con un ominide che faccio vado al comune a controllare
Ve bene come riassunto??
Lo stampo e me lo porto in bici allora!
Certo non è facile cmq capire il limite perchè spesso senza scavalcare alcun recinto ci si trova poi a dover saltare una staccionata per dover non entrare ma "uscire" da un terreno, accorgendosi in ritardo di essere un una proprietà privata! Beh cmq se si trova una proprietà recintata, ammesso che non sia una recinzione abusiva è meglio non saltare no??
ciao!
Io ti posso dire come agisco io:
-Se non c'è nessuno a cui chiedere:
Solitamente se c'è da scavalcare qualcosa non scavalco (a meno che non mi trovi in mezzo alle montagne e il prezzo da pagare sarebbe un giro assurdo per aggirare la recinzione; accaduto solo una volta in 15 anni).
Se però mi trovo nel caso limite che la via (sentiero, mulattiera o altro che sia) che il cancello sbarra, pare palesemente una via di transito pubblica... (dopo tanti anni, si riescono a distinguere le vie private da quelle pubbliche, sapendo da dove vengono a dove vanno, cosa collegano in pratica) mi azzardo pure.
-Se c'è qualcuno a cui chiedere:
Solitamente basta chiedere con un minimo di educazione e le risposte sono quasi sempre positive.
Poi dipende anche qui; se sono negative provo a chiedere "Ma scusi, non ci dovrebbe essere servitù di passaggio?" E in base alla risposta mi regolo, se vuole fare particolarmente lo "str...o" allora magari torno indietro, dicendo però "ah si, va bene non passo, però domani voglio andare al comune per sentire cosa dicono..."
Finora non mi è mai servito, anzi... quelle volte che ho superato una sbarra, un cancello o altro (però in strade che appunto mi parevano palesemente non private) se più avanti incontravo qualcuno a cui chiedevo, senza alcuna prestesa: "Ah scusi, quel cancello..." prima che possa continuare, quasi sempre mettono le mani avanti (come se non fosse poi tanto regolare): "Ah si, quello è per le bestie, sennò scappano..."
Poi (essendo amante della continua esporazione del nuovo) qualche volta ci sono pure finito in qualche podere recintato, l'attraversamento del quale era l'unica "salvezza" per tornare nel mondo della civiltà dopo aver attraversato un tratto di foresta vergine; incontrato il padrone mi sono sempre giustificato e ha sempre capito, una volta che gli spiego dove cavolo mi sono ritrovato a passare e le peripezie vissute...