Speriamo non sia vero

Robrider

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Ciao a tutti , non è importante l'entità della cifra da pagare ,dopo tutto quando si va nei bike park si paga molto di più ma in questo caso si hanno i servizi , impianti di risalita , assistenza e assicurazione , piste curate e adatte e concepite per il fine a cui servono , è il concetto di far pagare che è sbagliato , io da qualche hanno nel periodo estivo mi reco nelle dolomiti e oltre a pedalare in scenari mozzafiato i trails sono assolutamente perfetti segnalati ed in alcuni casi con punti di assistenza attrezzati per i bikers ma non si paga nulla, anzi ,per loro tenere in ordine sentieri e strutture è fondamentalmente business perché vuol dire turismo , io ho percorso in parte i sentieri della sella ronda hero e sono perennemente segnalati non solo durante la gara e tenuti in maniera impeccabile come tutti gli altri del resto e bikers arrivano da ogni dove e non solo durante i giorni dell'evento , è questa la mentalità che bisognerebbe avere ovvero incentivare il turismo offrendo e non chiedendo, il ritorno economico lo si ha attraverso la ristorazione , gadget e servizi ...mia personale opinione ovviamente !!!:celopiùg:
 
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KATARRUSO

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Si Rob rider ha ragione. Nel trentino e molto considerato il settore bici e trekking.
Il fatto e che vorrebbero fare il pienone in Liguria.
Dove lo spazio disponibile e poco.
E lo si sfrutta all inverosimile.

Tantissimi fanno a meno di un sentiero perfetto e depilato.
I costi maggiori si hanno in grossi lavori.
Se servono mezzi a motore e ci sono alberi da abbattere.
Nonché ripristino frane ecc.
Hai voglia a dire dire.
Ma devono accordarsi comune regione ecc.
Sarebbe bellissimo se seguissero la stessa linea del trentino.
E se dio vuole spostare la filosofia trentina per l'outdoor in tutta Italia.
Allora davvero sto cacchio di paese riuscirebbe a valorizzare il suo più grosso bene.
!Il paesaggio!
Ps
Il british e talmente bello che chi ha della zucca alla fine del giro
dona molto volentieri perché è strasoddisfatto.
 

sembola

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C'è un equivoco di fondo in tutti questi ragionamenti a mio modo di vedere.

Una cosa è la sentieristica genericamente detta, che spesso insiste su viabilità secolare e dove la manutenzione ha tempistiche lunghe (viste anche i numeri di utenti). Altra cosa è il trail specificatamente preparato o il sentiero adibito di fatto a "pista", come quelli di Sestri o Finale, dove il passaggio di mezzi particolari ad alta velocità ed in alti numeri comporta una manutenzione continua. Insomma non si può mettere sullo stesso piano un percorso alpino o appenninico o i trail di Sestri...

Quanto al Trentino, io non lo prenderei ad esempio per quello che riguarda la mtb. Mi permetto di ricordare che stiamo parlando di una Provincia Autonoma a statuto speciale con una disponibilità di fondi che nessun'altra regione a statuto ordinario ha, e che ha promulgato una legge che vieta il passaggio delle mtb su tutti i sentieri alpini.
 

Robrider

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sul fatto che le provincie autonome abbiano più fondi a disposizione è sicuramente vero però è altrettanto vero che vengono gestiti e spesi in modo migliore sopprattutto per la gestione del territtorio proprio perché è la loro principale risorsa economica , per quanto riguarda il divieto alle mtb i sentieri proibiti in realtà sono veramente pochi e sono quelli che a causa del l'intenso traffico di turisti sarebbero in ogni modo impraticabili , io personalmente non ho mai riscontrato particolari problemi ,ad esempio su quasi tutte le cabinovie è possibile salire con la bike appresso ed alcuni rifugi sono attrezzati con officina e ricambistisca , qualcosa di simile inizia a prendere piede anche in Piemonte ed in Val d'Aosta soprattutto con i bike park e con la realizzazione di alcuni eventi !!! Mantenere in ordine i territori oltre che prevenire problemi può diventare fonte di guadagno e a volte bisogna avere il coraggio di investire senza dover sempre pretendere ,dopo tutto abbiamo già la risorsa pricipale il nostro territorio uno dei più belli al mondo :i-want-t:
 

KATARRUSO

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caro sembola se il sentiero non è chiuso alla viabilità normale.
e quindi non riservato ad uso esclusivo di ciclisti da corsa o semicorsa, nel senso di velocità di percorrenza.

è ovviamente un sentiero percorribile dal vecchietto in ciabatte e cagnolino al seguito.

ora chi gli vieta di camminare sul sentierino ?
ma renderlo (a pagamento) per una cinquantina di spostati di testa.

la situazione liguria si conosce.
E una lotta al metro quadrato.
Specie se il metro quadro può fruttare.

gli unici sentieri ad uso esclusivo e riservato a bici sono:
bike park (con alcune limitazioni)
percorsi gara fettucciati
terreni privati

se una cosa è pubblica è pubblica.
chi mette mano per passione a un sentiero con chiederà mai soldi.
ma braccia.
quelle aiutano.

La situazione di finale che è di una ricettività molto alta.
Presenta il vantaggio di accogliere molti "forestieri" spesso stranieri.
E più abituati a pagare per un servizio buono.

E poi se pagano l'obolo di 1 euro.
a chi lo versano?
al furgonaro?
in hotel?
mettiamo un casello ogni trail?

esiste una regione liguria. esiste un assessorato allo sport.
esiste uno al turismo.

facciamo 2+2....

più sentieri mantenuti piu turisti piu soldi.
Ok che i soldi veri te li porta l'inglese o il tedesco che si ferma 4-5 giorni.
E meno ne porta il poveraccio che alle 6 di sera se ne va.

lo ripeterò ...
è un discorso senza fine
hai fatto un sentiero bene benissimo.
ma chi te lha chiesto?
chi ti ha autorizzato?
e mo vuoi i soldi per un lavoro abusivo su terreno demaniale.

e quel terreno e tuo,come mio come quello degli zappatori
 

MassyB_rider

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caro sembola se il sentiero non è chiuso alla viabilità normale.
e quindi non riservato ad uso esclusivo di ciclisti da corsa o semicorsa, nel senso di velocità di percorrenza.

è ovviamente un sentiero percorribile dal vecchietto in ciabatte e cagnolino al seguito.

ora chi gli vieta di camminare sul sentierino ?
ma renderlo (a pagamento) per una cinquantina di spostati di testa.

la situazione liguria si conosce.
E una lotta al metro quadrato.
Specie se il metro quadro può fruttare.

gli unici sentieri ad uso esclusivo e riservato a bici sono:
bike park (con alcune limitazioni)
percorsi gara fettucciati
terreni privati

se una cosa è pubblica è pubblica.
chi mette mano per passione a un sentiero con chiederà mai soldi.
ma braccia.
quelle aiutano.

La situazione di finale che è di una ricettività molto alta.
Presenta il vantaggio di accogliere molti "forestieri" spesso stranieri.
E più abituati a pagare per un servizio buono.

E poi se pagano l'obolo di 1 euro.
a chi lo versano?
al furgonaro?
in hotel?
mettiamo un casello ogni trail?

esiste una regione liguria. esiste un assessorato allo sport.
esiste uno al turismo.

facciamo 2+2....

più sentieri mantenuti piu turisti piu soldi.
Ok che i soldi veri te li porta l'inglese o il tedesco che si ferma 4-5 giorni.
E meno ne porta il poveraccio che alle 6 di sera se ne va.

lo ripeterò ...
è un discorso senza fine
hai fatto un sentiero bene benissimo.
ma chi te lha chiesto?
chi ti ha autorizzato?
e mo vuoi i soldi per un lavoro abusivo su terreno demaniale.

e quel terreno e tuo,come mio come quello degli zappatori
Stra' quoto!!!
 

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una nera e l'altra pure
[MENTION=105333]Robrider[/MENTION]: permettimi ancora di fare dei distinguo.

Il fatto che i soldi il Trentino li spenda bene non ha alcun valore fuori dal Trentino stesso. Se in Toscana quei soldi non ce li ho, è ben difficile che possa spenderli, bene o male non conta: non ci sono.

Quanto ai divieti, non sono stati istituiti come dici in funzione della frequentazione ma delle caratteristiche fisiche del sentiero (larghezza e pendenza), coll'assurdo che i sentieri molto larghi e poco pendenti (facili e quindi molto praticati dagli escursionisti a piedi) sono leciti ed altri, ripidi o stretti ma deserti sì. Che poi la Forestale faccia finta di nulla perchè ha cosa più importanti a cui pensare o perchè è stata convinta a farlo dagli operatori economici è un altro discorso, ma le cose stanno così: salvo le fantomatiche (perchè mai rese pubbliche) zone di deroga in bici non puoi girare. In Veneto è anche peggio, i sentieri alpini son tutti vietati, punto e basta.


[MENTION=12704]KATARRUSO[/MENTION]: Di nuovo :-) sono d'accordo in linea di teoria. Nella pratica il punto è che il grosso dei quattrini non li porta la bici, e quindi è improponibile (economicamente e politicamente) pensare che siano le istituzioni ad accollarsi le spese di manutenzione aggiuntive e specifiche per quell' uso , per quanto potrebbe piacere a qualcuno. Per cui non resta che il volontariato o i contributi da parte dei (pochi, oggettivamente) operatori commerciali, ammesso che la cosa sia economicamente sostenibile. Perchè se il sentiero è pubblico ma la manutenzione è privata, o i clienti del privato sono tanti e rendono il gioco valevole della proverbiale candela, oppure un bel giorno il privato tira giù il bandone...


Ad ogni modo, e lo ripeto, il problema è l'equivoco tra il sentiero "generalista" e quello "specifico". Io parlo del secondo.
 

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Ancora con sti mezzi motorizzati.....caro Ragno....oltre ai mezzi motorizzati metti in mezzo anche gli escursionisti (pochi x fortuna) che lasciano resti di fuochi e bottiglie rotte in mezzo ai sentieri e quantaltro. Tornando al pedaggio.....se mettono una ..chiamiamola tassa su i sentieri, chi vuole paga e chi non vuole va da unaltra parte.....come sulle strade, se vai sull'autostrada paghi altrimenti vai sulla statale..e ti ammiri il panorama. Ciao Ragno
 

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@Robrider: permettimi ancora di fare dei distinguo.

Il fatto che i soldi il Trentino li spenda bene non ha alcun valore fuori dal Trentino stesso. Se in Toscana quei soldi non ce li ho, è ben difficile che possa spenderli, bene o male non conta: non ci sono.

Quanto ai divieti, non sono stati istituiti come dici in funzione della frequentazione ma delle caratteristiche fisiche del sentiero (larghezza e pendenza), coll'assurdo che i sentieri molto larghi e poco pendenti (facili e quindi molto praticati dagli escursionisti a piedi) sono leciti ed altri, ripidi o stretti ma deserti sì. Che poi la Forestale faccia finta di nulla perchè ha cosa più importanti a cui pensare o perchè è stata convinta a farlo dagli operatori economici è un altro discorso, ma le cose stanno così: salvo le fantomatiche (perchè mai rese pubbliche) zone di deroga in bici non puoi girare. In Veneto è anche peggio, i sentieri alpini son tutti vietati, punto e basta.


@KATARRUSO: Di nuovo :-) sono d'accordo in linea di teoria. Nella pratica il punto è che il grosso dei quattrini non li porta la bici, e quindi è improponibile (economicamente e politicamente) pensare che siano le istituzioni ad accollarsi le spese di manutenzione aggiuntive e specifiche per quell' uso , per quanto potrebbe piacere a qualcuno. Per cui non resta che il volontariato o i contributi da parte dei (pochi, oggettivamente) operatori commerciali, ammesso che la cosa sia economicamente sostenibile. Perchè se il sentiero è pubblico ma la manutenzione è privata, o i clienti del privato sono tanti e rendono il gioco valevole della proverbiale candela, oppure un bel giorno il privato tira giù il bandone...


Ad ogni modo, e lo ripeto, il problema è l'equivoco tra il sentiero "generalista" e quello "specifico". Io parlo del secondo.


Mi sono inserito in questa discussione per condividere opinioni e punti di vista e non per alimentare polemiche e quant'altro ed è mia consuetudine ascoltare e rispettare il pensiero di tutti , questa discussione come ha detto giustamente @KATARRUSO potrebbe non aver termine , ma riassumo brevemente il mio concetto in poche righe , parlando di Finale perché allora non far pagare l'ingresso alle spiagge libere , ci sono quelle attrezzate a pagamento date in concessione ,come accade per i bike park mentre il resto dei sentieri su territorio demaniale sono pubblici di libero accesso proprio come le spiagge libere !!! Riguardo al Trentino che utilizza i fondi che ha a disposizione per tutelare al meglio un territorio unico al mondo nonché patrimonio dell'umanità non mi pare poca cosa , le regole che vietano il transito a mezzi meccanizzati ,tra i quali è compresa la MTB ,come ha specificato @sembola sono fondamentalmente 2 ovvero tracciati con oltre il 20% di dislivello e tracciati con larghezze inferiori all'ingombro trasversale della bicicletta sul terreno , con possibilità da parte degli enti locali di fare delle eccezioni ove lo ritengono opportuno , se alcuni sentieri sono vietati posso garantire che lo sono anche per motivi di sicurezza perché molto esposti e dal fondo sdrucciolevole, sia in inverno che in estate i soccorritori rischiando loro stessi la vita e usando non pochi soldi pubblici salvano sciatori , alpinisti e in alcuni casi bikers perché non rispettano divieti e limiti pur di osare , ad ogni modo qualche mese orsono su alcune riviste del settore proprio la Val di Fassa in Trentino ha fatto un sacco di pubblicità sul turismo estivo legato alla MTB quindi non mi sembrano cosi contrari e ostici, detto ciò e concludo aldilà che si chiedano o no pochi euro di tassa , iniziativa condivisibile o no ,senza approfondire a chi vadano questi soldi , è il concetto di fondo che a mio avviso non è corretto il turismo va incentivato , che si tratti di bikers o quant'altro , convincendo le persone valorizzando e proponendo nel miglior modo le proprie risorse come sta facendo ad esempio il ponente Ligure con una delle ciclabili lungo mare più belle d'Europa , se non erro oggi stesso inaugurano l'ultimo tratto , ottimo esempio di opera pubblica che ha creato turismo e posti di lavoro senza chiedere nulla a chi ne usufruisce !!!! :celopiùg:
 

KATARRUSO

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[MENTION=12704]KATARRUSO[/MENTION]: Di nuovo :-) sono d'accordo in linea di teoria.
Nella pratica il punto è che il grosso dei quattrini non li porta la bici, e quindi è improponibile (economicamente e politicamente) pensare che siano le istituzioni ad accollarsi le spese di manutenzione aggiuntive e specifiche per quell' uso , per quanto potrebbe piacere a qualcuno.
Per cui non resta che il volontariato o i contributi da parte dei (pochi, oggettivamente) operatori commerciali, ammesso che la cosa sia economicamente sostenibile.
Perchè se il sentiero è pubblico ma la manutenzione è privata,
o i clienti del privato sono tanti e rendono il gioco valevole della proverbiale candela,
oppure un bel giorno il privato tira giù il bandone...


Ad ogni modo, e lo ripeto, il problema è l'equivoco tra il sentiero "generalista" e quello "specifico". Io parlo del secondo.

è proprio quello il punto.
se c'è un numero x di sentieri?
E il comune;la regione l'assessorato allo sport ecc...
Lo riservassero in esclusiva alle bici.
con tutto l'annesso e connesso,

guide soccorso, segnaletica.
campi scuola ecc ecc...

ne trarrebbero un vantaggio economico spaventoso.

l'afflusso di turisti sarebbe spropositato.
a vantaggio della stessa amministrazione e del settore turismo in genere.

ci sono molti sport che hanno spazi dedicati.
tantissimi sono ad entrata libera e gratuita.

alcuni sport più da signori richiedono un certo sborso di soldi, per poter essere praticato in maniera dignitosa.

un sentiero a pago, è teoricamente aperto all'utilizzo del pazzo in DH che scende a 80 all'ora e pure al turista in ciabatte e costume da bagno che si fa un giretto tranquillo.

e non avranno mai la stessa fruizione anche se pagano uguale.
semplicemente se i furgonari si consorziassero.
e verserebbero una quota del loro incasso ai manutentori.
che a volte sono loro stessi.
si auto investirebbero i loro guadagni.

e non sarebbe la solita storia della liguria spenna polli :celopiùg:

se il furgone ha incassato 120 euro al giorno.
versa 7-10 euro in un fondo comune pro sentieri.
se sono volontari..... si ripagano le spese giusto dei materiali di consumo....

:il-saggi:altrimenti col giro che c'è ci sarebbe un extra introito:il-saggi:

e il povero cristo che viene in liguria privatamente senza hotel.
arriva al monte scarica la macchina e inizia a salire in bici.
Come lo agganciano per l'obolo?
Fanno la casettina a inizio trail?

:fantasm::fantasm:

respect
 

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Mi sono inserito in questa discussione per condividere opinioni e punti di vista e non per alimentare polemiche e quant'altro ed è mia consuetudine ascoltare e rispettare il pensiero di tutti , questa discussione come ha detto giustamente @KATARRUSO potrebbe non aver termine , ma riassumo brevemente il mio concetto in poche righe , parlando di Finale perché allora non far pagare l'ingresso alle spiagge libere , ci sono quelle attrezzate a pagamento date in concessione ,come accade per i bike park mentre il resto dei sentieri su territorio demaniale sono pubblici di libero accesso proprio come le spiagge libere !!!
Non te lo vorrei dire, ma esistono spiagge "libere" per le quali si paga l'accesso :spetteguless:

Riguardo al Trentino che utilizza i fondi che ha a disposizione per tutelare al meglio un territorio unico al mondo nonché patrimonio dell'umanità non mi pare poca cosa , le regole che vietano il transito a mezzi meccanizzati ,tra i quali è compresa la MTB ,come ha specificato @sembola sono fondamentalmente 2 ovvero tracciati con oltre il 20% di dislivello e tracciati con larghezze inferiori all'ingombro trasversale della bicicletta sul terreno , con possibilità da parte degli enti locali di fare delle eccezioni ove lo ritengono opportuno , se alcuni sentieri sono vietati posso garantire che lo sono anche per motivi di sicurezza perché molto esposti e dal fondo sdrucciolevole, sia in inverno che in estate i soccorritori rischiando loro stessi la vita e usando non pochi soldi pubblici salvano sciatori , alpinisti e in alcuni casi bikers perché non rispettano divieti e limiti pur di osare , ad ogni modo qualche mese orsono su alcune riviste del settore proprio la Val di Fassa in Trentino ha fatto un sacco di pubblicità sul turismo estivo legato alla MTB quindi non mi sembrano cosi contrari e ostici, detto ciò e concludo aldilà che si chiedano o no pochi euro di tassa , iniziativa condivisibile o no ,senza approfondire a chi vadano questi soldi , è il concetto di fondo che a mio avviso non è corretto il turismo va incentivato , che si tratti di bikers o quant'altro , convincendo le persone valorizzando e proponendo nel miglior modo le proprie risorse come sta facendo ad esempio il ponente Ligure con una delle ciclabili lungo mare più belle d'Europa , se non erro oggi stesso inaugurano l'ultimo tratto , ottimo esempio di opera pubblica che ha creato turismo e posti di lavoro senza chiedere nulla a chi ne usufruisce !!!! :celopiùg:
Insomma, in Trentino amano il turismo della mtb, purchè vada sulle piste ciclabili o sulle forestali. Grazie, ma non fa per me, i miei pochissimi soldi li porto volentieri altrove :medita:



è proprio quello il punto.
se c'è un numero x di sentieri?
E il comune;la regione l'assessorato allo sport ecc...
Lo riservassero in esclusiva alle bici.
con tutto l'annesso e connesso,

guide soccorso, segnaletica.
campi scuola ecc ecc...
Ho il sospetto che questa soluzione, che sarebbe la più logica e la più gestibile, alla fine non sia minimamente praticabile. Vuoi perchè "a me che mi frega, io scendo da dove voglio", vuoi perchè "qui ci sono sempre andato a piedi/in moto e continuo ad andarci, prendimi la targa", vuoi perchè c'è il non piccolo problema della proprietà del fondo.
 
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Non te lo vorrei dire, ma esistono spiagge "libere" per le quali si paga l'accesso :spetteguless:


Insomma, in Trentino amano il turismo della mtb, purchè vada sulle piste ciclabili o sulle forestali. Grazie, ma non fa per me, i miei pochissimi soldi li porto volentieri altrove :medita:




Ho il sospetto che questa soluzione, che sarebbe la più logica e la più gestibile, alla fine non sia minimamente praticabile. Vuoi perchè "a me che mi frega, io scendo da dove voglio", vuoi perchè "qui ci sono sempre andato a piedi/in moto e continuo ad andarci, prendimi la targa", vuoi perchè c'è il non piccolo problema della proprietà del fondo.

Se una spiaggia è a pagamento mi risulta un po' difficile definirla libera :nunsacci: per quanto riguarda il Trentino ognuno è libero di andare dove vuole , io mi limito ad esprimere la mia opinione , condivisibile o no , in base alle mie esperienze , la norma che regola il transito delle MTB , benché rigida , è superficiale riferendosi su pendenza e larghezza quindi difficilmente applicata e per tanto la situazione in pratica è un po' diversa e lo dimostra la tendenza saliente di turisti bikers !! Ad ogni modo di divieti espliciti alle MTB e ai fuori strada in genere c'è ne sono in varie zone d'Italia e non solo in Trentino
Buon fine settimana a tutti .
 

sembola

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Se una spiaggia è a pagamento mi risulta un po' difficile definirla libera :nunsacci:
Ma nemmeno "attrezzata data in concessione". Del resto anche anche le rovine archeologiche sono un bene demaniale ma che non è accessibile "liberamente", nel senso che si paga un biglietto per visitarlo.


per quanto riguarda il Trentino ognuno è libero di andare dove vuole , io mi limito ad esprimere la mia opinione , condivisibile o no , in base alle mie esperienze , la norma che regola il transito delle MTB , benché rigida , è superficiale riferendosi su pendenza e larghezza quindi difficilmente applicata e per tanto la situazione in pratica è un po' diversa e lo dimostra la tendenza saliente di turisti bikers !! Ad ogni modo di divieti espliciti alle MTB e ai fuori strada in genere c'è ne sono in varie zone d'Italia e non solo in Trentino
Sarà anche una "tendenza saliente", ma il turismo ciclistico del Trentino è completamente incentrato sulle piste ciclabili e sui percorsi forestali. Belli, per carità, in grado di soddisfare le esigenze della stragrande maggioranza di chi vi si reca, ma che è tutt'altra cosa dal girare per sentieri.
Ad ogni modo, ripeto che il modello di gestione ufficiale, ribadito più volte in sedi ufficiali è niente bici sui sentieri. Ai nostri fini, e meno che mai in questa discussione specifica, mi pare un metodo da prendere ad esempio, nè credo che il fatto che il Veneto faccia altrettanto sia un'attenuante.
 

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Ancora con sti mezzi motorizzati.....caro Ragno....oltre ai mezzi motorizzati metti in mezzo anche gli escursionisti (pochi x fortuna) che lasciano resti di fuochi e bottiglie rotte in mezzo ai sentieri e quantaltro. Tornando al pedaggio.....se mettono una ..chiamiamola tassa su i sentieri, chi vuole paga e chi non vuole va da unaltra parte.....come sulle strade, se vai sull'autostrada paghi altrimenti vai sulla statale..e ti ammiri il panorama. Ciao Ragno

un solo piccolo appunto:
adesso paghi già l'autostrada che sarebbe il bikepark
ora si ipotizza di far pagare anche la statale, cioè il sentiero di Finale (nella fattispecie)
quindi secondo la tua teoria io dovrei andare sulla comunale ??
 

Robrider

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Io non credo verranno mai attuate iniziative simili , ne a Finale ne altrove , regolamentare un pedaggio sui sentieri incontrerebbe non poche difficoltà pratiche e amministrative !!! Però confrontarsi su questo tema è sicuramente utile per sensibilizzare noi bikers in primis ,enti e amministrazioni preposti nel trovare soluzioni idonee :nunsacci:
 

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un solo piccolo appunto:
adesso paghi già l'autostrada che sarebbe il bikepark
ora si ipotizza di far pagare anche la statale, cioè il sentiero di Finale (nella fattispecie)
quindi secondo la tua teoria io dovrei andare sulla comunale ??
Scusami ma non volevo essere polemico, ho semplicemente detto una cosa ..così senza tanto ragionarla... Sono però convinto che una cosa così non verra mai attuata...Finale perderebbe una fetta di turismo e i commercianti non sarebbero d'accordo :arrabbiat: . Pertanto non fasciamoci la testa prima di rompercela....:il-saggi:
 

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Scusami ma non volevo essere polemico, ho semplicemente detto una cosa ..così senza tanto ragionarla... Sono però convinto che una cosa così non verra mai attuata...Finale perderebbe una fetta di turismo e i commercianti non sarebbero d'accordo :arrabbiat: . Pertanto non fasciamoci la testa prima di rompercela....:il-saggi:

figurati,
io credo che non verrà attuata per problemi logistici, però solo il pensiero che si sia pensata :medita:

ps: io il casco l'ho metto proprio per non rompermi la testa o-o
:il-saggi:
 

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