News Sospeso per doping il campione del mondo master Stefano Lanzi

dang67

Biker cesareus
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Desio
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Orbea Oiz M60
Non voglio svilire gli sport di fatica ma per loro stessa definizione sono i più soggetti a casi di doping e non voglio dire che in altri sport non esista solo che i top player hanno più rischi che vantaggi a sputtanarsi…

Sono i più controllati.
Ma nei tempi d'oro l'epo lo davano anche ai calciatori per farli correre di più. ;-)
 

BOGIA NEN

Biker ciceronis
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PASTURANA PIEMONTE
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CANNONDALE SCALPEL 2022
Sono i più controllati.
Ma nei tempi d'oro l'epo lo davano anche ai calciatori per farli correre di più. ;-)
Allora tutti i più forti corridori sarebbero dei fenomeni a calcio o basket… dai è evidente che serve qualche dote in più…
Non nego che esista il doping anche lì dico che in uno sport come il calcio ottieni dei ‘’marginal gain’’ in uno come il ciclismo ben altro…
Ci sono calciatori come Cassano che con la panza da birra in serie A magari entravano gli ultimi 5 min ti risolvevano la partita con una punizione… nel ciclismo non esiste… non nascondiamoci dietro a un dito…
 

drmale

Biker perfektus
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Brescia
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Allora tutti i più forti corridori sarebbero dei fenomeni a calcio o basket… dai è evidente che serve qualche dote in più…
Non nego che esista il doping anche lì dico che in uno sport come il calcio ottieni dei ‘’marginal gain’’ in uno come il ciclismo ben altro…
Ci sono calciatori come Cassano che con la panza da birra in serie A magari entravano gli ultimi 5 min ti risolvevano la partita con una punizione… nel ciclismo non esiste… non nascondiamoci dietro a un dito…
Io non sono nemmeno un po' d'accordo, per quanto poco possa contare il mio pensiero. Nel calcio e nel basket, come in ogni sport ad altissimo livello il doping è diffuso ed essenziale. La possibilità di migliorare forza e potenza, velocità, accelerazione, resistenza e riflessi, tramite la chimica, da risultati esagerati. Certo la mancanza di passaporto biologico e persino di sistematiche analisi del sangue in questi sport rende difficile intercettare le sostanze e le metodiche utilizzate. Inoltre la capacità economica di basket, calcio, football, rugby è talmente elevata a livello mondiale, da poter finanziare ricerche di prodotti di gran lunga meno reperibili con gli esami antidoping. Non dimenticare che la parola doping viene da dopamina che è un neurotrasmettitore, cioè una sostanza chimica che agisce sulla trasmissione del segnale neurologico, che sta alla base delle nostre capacità motorie, come rapidità e le abilità.
La storia che nel calcio conta soprattutto il talento è smentito dall'enorme numero di medici, nutrizionisti, preparatori atletici che ruotano intorno al calcio.
 
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BOGIA NEN

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Io non sono nemmeno un po' d'accordo, per quanto poco possa contare il mio pensiero. Nel calcio e nel basket, come in ogni sport ad altissimo livello il doping è diffuso ed essenziale. La possibilità di migliorare forza e potenza, velocità, accelerazione, resistenza e riflessi, tramite la chimica, da risultati esagerati. Certo la mancanza di passaporto biologico e persino di sistematiche analisi del sangue in questi sport rende difficile intercettare le sostanze e le metodiche utilizzate. Inoltre la capacità economica di basket, calcio, football, rugby è talmente elevata a livello mondiale, da poter finanziare ricerche di prodotti di gran lunga meno reperibili con gli esami antidoping. Non dimenticare che la parola doping viene da dopamina che è un neurotrasmettitore, cioè una sostanza chimica che agisce sulla trasmissione del segnale neurologico, che sta alla base delle nostre capacità motorie, come rapidità e le abilità.
La storia che nel calcio conta soprattutto il talento è smentito dall'enorme numero di medici, nutrizionisti, preparatori atletici che ruotano intorno al calcio.
Ripeto non nego il doping negli sport non di fatica.Tu puoi anche dare una botte di dopamina a Bolt e magari ci hanno pure provato ma non gli hanno fatto fare manco il portaborse.
Il fatto che il ciclismo nelle sue espressioni ‘’pedalate’’ sia uno sport di fatica è propio il suo bello ma è anche la caratteristica che lo rende così vulnerabile al doping
Facci caso nelle discipline gravity o anche nell’XC moderno dove la guida oramai la fa da padrona i casi sono molto meno diffusi.
Non è che siccome è il nostro sport dobbiamo per forza di cose fare del benaltrismo che si tratti di pro o di amatoracci della domenica.
Un vanto che ripetiamo come un mantra è ‘’sono i più controllati’’ ma guarda caso ci cascano sempre propio perchè il gioco vale la candela
 

BOGIA NEN

Biker ciceronis
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Io non sono nemmeno un po' d'accordo, per quanto poco possa contare il mio pensiero. Nel calcio e nel basket, come in ogni sport ad altissimo livello il doping è diffuso ed essenziale. La possibilità di migliorare forza e potenza, velocità, accelerazione, resistenza e riflessi, tramite la chimica, da risultati esagerati. Certo la mancanza di passaporto biologico e persino di sistematiche analisi del sangue in questi sport rende difficile intercettare le sostanze e le metodiche utilizzate. Inoltre la capacità economica di basket, calcio, football, rugby è talmente elevata a livello mondiale, da poter finanziare ricerche di prodotti di gran lunga meno reperibili con gli esami antidoping. Non dimenticare che la parola doping viene da dopamina che è un neurotrasmettitore, cioè una sostanza chimica che agisce sulla trasmissione del segnale neurologico, che sta alla base delle nostre capacità motorie, come rapidità e le abilità.
La storia che nel calcio conta soprattutto il talento è smentito dall'enorme numero di medici, nutrizionisti, preparatori atletici che ruotano intorno al calcio.
Medici preparatori atletici e nutrizionisti non ruotano attorno a qualsiasi sport? Anche nel ciclismo a livello amatoriale è molto diffuso il binomio preparatore/nutrizionista e che male c’è?
 

Maiella

Biker Maiellensis
3/2/15
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Maiella/Abruzzo
maiellacultura.blogspot.com
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Black Forest Pro/Whistler Pro by Focus
Ciò che accomuna un professionista ad un amatore (ma anche a corridori delle categorie giovanili) nel fare ricorso al doping é la sola iniziativa personale, frutto di una volontà soggettiva. Si capisce da quanto sia maldestra l'assunzione del dopante, spesso attraverso farmaci ottenuti in assenza di prescrizioni o prescritti per diagnosi fasulle. Il doping organizzato, studiato, addirittura eseguito con rigore scientifico, é qualcosa di ben diverso dall'isolato corridore professionista che non vince, che é un gregario, che ha come obiettivo solo un contratto rinnovato. Chi correva con Armostrong era obbligato a fare ciò che diceva il "capo", chi é stato coinvolto nell'operancion puerto era parte di un sistema promosso da un medico esperto nella materia. Oggi, per fortuna, il doping organizzato, anche e soprattutto nel ciclismo, é stato in massima parte debellato. Come dicevo all'inizio, amatori e professionisti che si dopano con i medicinali da banco, seguono una scelta personale. E dico io che sono dei poveri illusi.
 

sorriso61

Biker popularis
2/11/11
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brescia
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Fino a prova contraria,
questo atleta ha sbagliato nella parte burocratica. Non ha sbagliato a prendere un farmaco che gli è stato prescritto.
Fino a prova contraria.

Paradossalmente, se avesse compiuto correttamente la parte burocratica, avrebbe potuto correre (come ha cmq fatto) con una sostanza dopante in corpo con buona pace dei secondi. Con la differenza che in questo momento sarebbe un vincitore "pulito".
Come spesso capita, anche chi fa la parte del controllore si riempie di ridicolo.
se va ancora sul podio senza medicine vuole dire che è forte altrimenti è come quando bugno diceva che beveva tanti caffè non ha più vinto una gara,dai veso dal fich
 

sembola

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Siena
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una nera e l'altra pure
se va ancora sul podio senza medicine vuole dire che è forte altrimenti è come quando bugno diceva che beveva tanti caffè non ha più vinto una gara,dai veso dal fich
L'anno dopo la squalifica (a 31 anni) Bugno vinse il campionato Italiano.

Se poi si vuol credere che vincesse per la caffeina, in un periodo in cui Conconi imbenzinava tutto lo sport italiano, allora alzo le mani.
 
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