Sono sempre in terra!!

YouTube - Spot Chupa Chups 2009 : Mr. Chuck e il pilota di caccia - Life less serious

gandhi85 ha scritto:

detto in poche parole una persona che scrive sul forum per infastidire gli altri affermando il contrario di cose ben risapute con lo scopo di provocare una reazione...

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GRAZIE FESS.
Non ci sarei arrivato.

Gian1880 forse non sei un Troll però i post non li leggi manco per sbaglio, oppure non è nel tuo interesse rispondere.
Boddi dira...

Gian1880 ha scritto:

se non sei un troll, e dunque tutti gli altri "santi" del forum hanno ragione, ritiro le cose dette.

però, consiglio, prendi le cose con più filosofia. arrabbiarsi fa male alla salute e, inoltre, eviti di far scoppiare delle risse "forumendole"

dunque, per il tubo sella: take it easy


ahahahah...che scesone!!!!

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anche se, come giustamente detto da Zero-7, vi sono parecchie incongruenze... mah, chissà, potrebbe essere tutto un piano

amadei valter ha scritto:

GRAZIE FESS.
Non ci sarei arrivato.

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di nulla

Gian1880 ha scritto:

t nn riesco a seguire i movimenti della bici sullo sconnesso

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Conosco un po' i sentieri attorno a Genova, quali sono quelli che fai di solito e in quali tratti trovi maggiori problemi a condurre la bici???
Tanto per capire con quale tasso tecnico trovi difficoltà....

pur da newbbie del forum ho notato un attacco poco umoristico ma soprattutto uno scarso interesse nel risolvere realmente la questione... cioè... gli altri ti hanno fatto delle domande per aiutarti (altezza, taglia mtb, pneumatici, sentieri) ma di risposte... ti sei focalizzato solo sulle battute... qui mi pare di capire che vogliano aiutarti!

Gian1880 ha scritto:

Ciao a tutti!!! :) vi pongo il mio problema...in parole povere nn riesco a gestire la frenata così mi ritrovo a fare le discese in velocità per poi volare a un qualche ostacolo serio,tipo sassi grossi...:( ho una meta 666 e vengo da 7anni di moto da strada dove usavo il freno motore per aiutarmi nelle frenate ma siccome nella bici nn c'è nn riesco a gestirla...quello davanti nn lo tocco perchè penso che nn si debba usare in discesa e quello dietro è poco modulabile nella frenata cioè...o poco o troppo forte....e poi uso i pedali con attacco forse è meglio usare quelli senza??? ah...vado in bici da poco più d un mese...consigliatemi vi prego...grazi e a tutti in anticipo...:)

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In un certo senso io ho il "problema" opposto. Cioè sono 2-3 mesi che giro in MTB e non sono mai caduto! Cadere almeno una volta mi farebbe togliere il pensiero, no ??!?!?!
Ora qui le cose sono due:o ho una fortuna assurda, o sono il miglior biker di tutti i tempi....

RobSalento ha scritto:

In un certo senso io ho il "problema" opposto. Cioè sono 2-3 mesi che giro in MTB e non sono mai caduto! Cadere almeno una volta mi farebbe togliere il pensiero, no ??!?!?!
Ora qui le cose sono due:o ho una fortuna assurda, o sono il miglior biker di tutti i tempi....

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magari, diciamo, sei un biker attanto che usa la testa

non è cosa da poco

ADexu ha scritto:

Conosco un po' i sentieri attorno a Genova, quali sono quelli che fai di solito e in quali tratti trovi maggiori problemi a condurre la bici???
Tanto per capire con quale tasso tecnico trovi difficoltà....

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Gian1880 ha scritto:

ringraziando tutti coloro che sono stati disponibli e che mi hanno consigliato ho deciso di levarmi da questo forum tanto per essere preso in giro da gente ignorante nn ne ho voglia.pensavo fosse un forum serio ma mi sbagliavo.

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Ti consiglio per lo meno di aspettare la risposta di ADexu..

Poi fai te..

buona sera
anche io sono un frequentatore del terreno...oggi tanto per dire ho assaggiato un po' di asfalto (non è stato piacevole considerando che ho il gomito sx che duole da bestia )
comunque me la sono andata pure a cercare
perciò volevo chiedervi due cose per non ripetermi
in pratica a cosa serve il manual di preciso? anche con lo skate o lo snow si fa, però in una mtb per tenerla su non ho capito bene se devo continuare a pedalare e come devo bilanciare
vi spiego: mentre alzo il nose continuo a pedalare in modo tale che tengo la ruota ant alzata e la mtb procede in avanti e fin qui è una questione di trovare la pedalata giusta senza cadere all'indietro
ma ho scoperto, mio malgrado, che la direzione che prende appena ci si sbilancia un po' cambia repentinamente (e infatti sono caduto di brutto )
allora volevo anche chiedervi oltre allo scopo del manual anche il modo di bilanciare bene la biga. se non ho capito male il manubrio ha un ruolo importante in questo o mi sbaglio?
perchè se non dovesse servirmi a niente evito volentieri di grattuggiarmi per terra :)

ciao

Gian1880 ha scritto:

....in quanto vado da solo in bici faccio sempre il sentiero dal piazzale dell'elicottero che arriva a via solferino..

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Se ho capito bene allora scendi sotto le mura dello sperone, passi di fianco al campo di tiro con l'arco e vai giù per la crosa acciottolata che ti porta giù sotto le mura delle chiappe (non ridete voialtri, esistono davvero!) fino alla base del ripetitore RAI e poi giù nella pineta fino all'imbocco di via chiodo, per arrivare giù a manin/solferino poi su asfalto..... è quello il percorso?
Se così fosse lo conosco benissimo, il primo tratto è praticamente in piano e spero che lì tu non abbia problemi, subito dopo il tiro con l'arco la pendenza non è trascurabile anche se non preoccupante, quando finisce il lastricato però è parecchio rovinato e devi scegliere se buttarti subito a destra nel canalone o seguire il lastricato con quel gradino abbastanza alto che ti fa scendere su sassi smossi..... in entrambi i casi devi dosare molto bene l'anteriore, che è fondamentale per non prendere troppa velocità in modo da arrivare sul bordo dei gradoni molto lento e poi mollare l'anteriore quando butti giù la ruota. L'altro tratto in cui fare attenzione è a fianco ai campetti di calcetto dove il gradino e molto alto e copiando rischi di lasciare un paio di denti del 44 sullo spigolo, allora o lo salti ma occorre molta maestria vista la traiettoria molto stretta e lo spazio d'arresto ridottissimo oppure sai già che subito oltre il gradino sulla sinistra sbuca un tubo in cemento per circa 20 cm sul quale puoi appoggiare la ruota anteriore e scendere il gradino senza farti male e senza rompere niente, davanti alla base del ripetitore poi c'è l'altro sentierino con tratti ripidi e molto stretto, anche lì devi arrivare molto lento sul tratto ripido e poi mollare controllando la velocità solo col posteriore o rischi di far scivolare la ruota anteriore sulle radici e le contropendenze, una volta superato quel tratto il resto poi non presenta difficoltà particolari se non qualche sasso nascosto se per caso è pieno di foglie.
Se puoi contatta qualcuno della tua zona e cerca di uscirci assieme, a vedere gli altri si impara sempre un sacco.... qualche mese fa ho fatto un'uscita sui forti c'era un tuo concittadino con una bici come la tua presa da pochissimo e con la quale si era sempre limitato a pedalare sul sentiero dell'acquedotto, quando ha visto me ed altri fare qualche passaggio più tecnico sui crinali pian piano si è convinto e, quando mi ha chiesto se quel tratto l'avrebbe potuto fare anche lui gli ho detto "quella bici questo tratto lo fa da sola....", ha chiesto un paio di suggerimenti, si è concentrato, è sceso sul sentiero ed è arrivato giù sorridente!!! Se vedi come si fa e capisci alla fine ci riesci, tranquillo che ci riesci
Ah, per quanto riguarda le gomme, visto che le ho usate entrambe, preferirei una High Roller da 2,5 all'anteriore, dato che ha un'ottima tenuta laterale, e una ADvantage da 2,20 al posteriore che ha un bel volume d'aria, è abbastanza scorrevole e si controlla molto bene in derapata ma non ha la stessa tenuta laterale dell'HR.

@Quell'uomo: la mia domanda sui sentieri frequentati non era per sgamare il troll, ma per sapere a che livello trovavva difficoltà, se cade in pianura sul piazzale del Righi allora la situazione era preoccupante, se cade sulla T rovesciata (il crinale che viene giù dal monte Fasce su un crinale ripido e pieno di sassi e gradoni anche alti) allora per un neofita sarebbe stato anche troppo tecnico per delle capacità di guida limitate. Il percorso che ha indicato ha dei tratti abbastanza difficoltosi per chi inizia...



[edit]: aggiungo testimonianza fotografica

ADexu ha scritto:

@Quell'uomo: la mia domanda sui sentieri frequentati non era per sgamare il troll, ma per sapere a che livello trovavva difficoltà, se cade in pianura sul piazzale del Righi allora la situazione era preoccupante, se cade sulla T rovesciata (il crinale che viene giù dal monte Fasce su un crinale ripido e pieno di sassi e gradoni anche alti) allora per un neofita sarebbe stato anche troppo tecnico per delle capacità di guida limitate. Il percorso che ha indicato ha dei tratti abbastanza difficoltosi per chi inizia...

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bene Adexu, meglio così. comunque, anche se non voluta, è stata la prova del 9.

una volta chiarito il fraintendimento per me le cose sono chiuse

porgo nuovamente le mie, sentite, scuse a chi si è offeso

ADexu ha scritto:

@Quell'uomo: la mia domanda sui sentieri frequentati non era per sgamare il troll, ma per sapere a che livello trovavva difficoltà, se cade in pianura sul piazzale del Righi allora la situazione era preoccupante, se cade sulla T rovesciata (il crinale che viene giù dal monte Fasce su un crinale ripido e pieno di sassi e gradoni anche alti) allora per un neofita sarebbe stato anche troppo tecnico per delle capacità di guida limitate. Il percorso che ha indicato ha dei tratti abbastanza difficoltosi per chi inizia...

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Ho lavorato a Genova per 14 anni e quei sentieri li ho fatti e rifatti per tanti anni posso solo dire che sono difficilissimi.
Secondo me la zona che sta indicando sono le discese presso il Forte Richelieu dove ci sono tanti lastroni di pietra. Oppure potrebbe essere la zona che dallo Sperone porta al Puin.
Cmq a Genova ci pedalo ancora..... se vuoi contattami in PM magari facciamo qualche uscita insieme.

Ciao Logreq

Gian1880 ha scritto:

sapresti consigliarmi qualche percorso tranquillo dalle mie parti?

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Già che sei al piazzale di Righi puoi salire all'osteria delle baracche e proseguire sul sentiero delle farfalle, occhio che un paio di tratti sono esposti e molto vicini al dirupo per cui o sei sicuro al 100% o è meglio scendere e spingere per qualche metro senza alcuna vergogna, prosegui finchè non trovi un contenimanto del sentiero fatto con rete metallica e fune d'acciaio, lì prendi a sinistra a spinta, all'inizio c'è un pezzetto ripidissimo e poi continui a spingere fino alla sterrata militare (quella che va dal richelieu al diamante) così nel frattempo ti studi il percorso, sulla militare sali ancora in sella (percorso duro in salita per il fondo e la pendenza) e quando arrivi alla biforcazione prendi a sinistra verso il fratello minore. Una volta lì riprendi fiato e, se vuoi, sali sulla cima di fronte al forte dove c'è una piccola fortificazione e si vede il diamante, dai una sbirciata giù e vedi una traccia moooolto ripida e sconnessa, rinunci a scenderci assolutamente (un giorno però potrai riuscirci....) e torni indietro da dove sei salito. il tratto di sentiero fra il fratello minore e la sterrata militare è molto divertente e piuttosto tecnico anche se non troppo difficile, una buona palestra per imparare a fare l'occhio alle traiettorie migliori.... anche lì occhio ai tratti esposti. Tornato sulla militare non seguirla ma segui il crinale a sinistra della sterrata dove vedi la traccia di un single, all'inizio è in piano ma poi prende sempre più pendenza per diventare ripida e difficile nel tratto che torna sulla militare, falla con la sella bassa finchè ti senti sicuro e poi prosegui a piedi, così intanto ti studi anche quella per le prossime volte. Da lì non segui di nuovo la militare ma ti butti a sinistra nel sentiero in discesa che prima avevi fatto a spinta, sempre sella bassa e massima attenzione, dove non te la senti piede a terra!!! Nel ritornare sul sentiero delle farfalle l'aggancio con questo fallo a piedi, anche se prima o poi imparerai anche quel passaggio, ma per ora sarebbe un brutto capitombolo di sicuro, il primo tratto del sentiero delle farfalle ora a ritroso è un po' in salita, se indovini la traiettoria giusta sulle roccie a monte lo fai tutto in sella altrimenti..... occhio poi di nuovo ai tratti e sposti e giù in discesa per l'osteria fino a righi, dove rifiati e sei pronto per fare il percorso sotto le mura come ciliegina sul giro!
Se invece vuoi arrivare fino a valle su sentiero quando arrivi al sentiero dell'acquedotto anzichè andare a righi prendi a sinistra e prosegui fino a una curva a sinistra con un tombino in cemento sul lato a valle, da lì inizia un sentiero che segue il crinale e ti porta fino a staglieno, anche se di solito è un po' sporco e naturlamente non ti consente di fare il tratto sotto le mura.
Mi rendo conto che non è un giro facile, richiede un discreto livello tecnico e anche una gamba un minimo allenata, ma può essere un'ottima palestra a due passi da casa nella quale puoi vedere di volta in volta i progressi nel superare passaggi via via più difficili. Per fare la gamba invece puoi pedalare sul sentiero dell'acquedotto fino alla presa d'acqua vicino a creto e tornare indietro, difficoltà tecnica bassa ma al rientro sei in leggera discesa e fai velocità e comunque il posto è molto bello.
Come già detto però se puoi esci con altra gente, impari prima, acquisisci più sicurezza e soprattutto in caso di guai non sei da solo.
Un altro bel giro che puoi fare sull'altro versante è il Ratti, salendo da apparizione o dalla madonna del monte fino a camaldoli-cava italcementi-ratti e rientro da quezzi con scalinate finali fìno alla valbisagno.....

Ti allego una traccia con Google Earth del giro con rientro da staglieno, c'è una piccola variante dove prosegui il sentiero delle farfalle fino alla picchiata che ti ricollega al sentiero dell'acquedotto che attraversi per proseguire sul crinale, anche quel tratto in picchiata non è impossibile ma non è per niente banale.....

Sentiero verso il fratello minore



sul Ratti



Un'altra volta parliamo della discesa dal Cordona......