Anche questa volta si rischia di non intendersi semplicemente perchè, anche se siamo tutti bikers, abbiamo bighe talmente diverse e frequentiamo posti talmente diversi da farci avere punti di vista diametralmente opposti:
se vado in Trentino o in Alto Adige (ammesso che riesca a trovare un sentiero dovve non vi sia il divieto alle mtb) trovo generalmente un ambiente incontaminato, curato, manutentato, ben segnalato, ecc. ecc., quindi farò la massima attenzione a non spostare nemmeno un sasso o piegare un filo d'erba
.
Se mi troverò a fare una marathon, ovunque ciò dovesse accadere, farò tutto il possibile per ottimizzare la prestazione, quindi anche derapare se è il caso (e anche se non è il caso, visto che lo trovo comunque divertente
) e lo stesso immagino accade praticando il DH o il FR (immagino, dato che non sono discipline che pratico o conosco).
Se poi sono a fare uno dei mille giri nella mia zona, allora il problema non si pone: per fare alcuni giri aspettiamo che apra la caccia perchè praticamente gli unici a fare un po' di manutenzione sono i cacciatori e, se non fosse per loro (e per noi) i sentieri più ameni sarebbero già chiusi da tempo, quindi qualche sgommata/derapata non può certo fare danni, anzi....
I sentieri più noti ed accessibili, invece, SONO TOTALMENTE DEVASTATI DAI MOTOCICLISTI che la derapatina di una biga non lascia e non toglie assolutamente nulla al DISASTRO generale, ma generalmente buche e sassi disseminati dalle moto rendono la guida talmente impegnativa da rendere improponibile mettersi anche a derapare
: quando ad ogni tornante rischi di piantare l'anteriore in una buca che ieri non c'era o su una pietra smossa, non è proprio consigliabile pensare anche a derapare (almeno con la mia front).
Dunque, leggendo chi dice che non derapa per rispettare l'ambiente, stento a capirlo ma lo invidio molto: deve essere bello poter uscire tutti i giorni in posti dove persino una biga riesce ad avere un impatto sull'ambiente......
Quanto a me, appena domenica scorsa ho toccato con mano ciò di cui stiamo parlando: salita dell'Eremita (per chi la conosce è la prima sterrata della GF Antica Carsulae); è uno stradone imbrecciato senza particolari difficoltà e domenica, percorrendolo in salita, siamo stati superati da un gruppo di motociclisti; da quel momento in poi, dopo ogni dosso abbiamo trovato buche fresche fresche, causate dalle moto che saltavano sfruttando la rampa naturale offerta dal dosso e poi, ricadendo col gas aperto, incidevano in profondità il fondo con la ruota motrice. Noi, che generalmente quello stradone lo scendiamo "a tutta" e derapando a volontà, non riusciremmo a causare la benchè minima modifica al fondo nemmeno a volerlo fare di proposito, al massimo possiamo spostare qualche manciata di breccia ad ogni curva.