[Sondaggio] Sentieri: fino a che punto è lecito modificarli?

  • Cominciano a vedersi in giro le prime bici con il nuovo motore Bosch SX, la drive unit per le ebike leggere del marchio tedesco. Dopo la Canyon Neuron ON Fly è la volta della Mondraker Dune. Andiamo a vedere nel dettaglio le differenze fra il CX full power e l’SX, quanto quest’ultimo sia potente e quale autonomia offre con la sua batteria standard di 420WH.
    Iscriviti al canale se non l'hai ancora fatto (clicca qui).


marco

Not
Membro dello Staff
Diretur
29/10/02
43.081
18.323
113
52
Monte Bar
www.mtb-mag.com
TC
KM Percorsi
Bike
Diverse
mmm forse ho capito male le domande. rileggendole mi sento piu per la prima ora. cioe' se vado in mtb o a piedi e trovo un ramo che posso spostare lo sposto di lato al sentiero ma non vado di proposito a spostare sassi o rami enormi. d'altra parte non vado di proposito a pulire gli itinerari dalle foglie. se ci sono le lascio stare ed amen. tanto sono biodegradabili. ho letto male. sono per la prima.

biodegradabili? :smile:
Un albero caduto blocca il sentiero. Se tutti la pensassero come te i sentieri sarebbero tutti bloccati, invece c'è qualcuno che passa e, dopo l'inverno, li toglie per permettere il passaggio.

Chi dice che vuole i sentieri naturali (con foglie, rami, sassi caduti) non sa che lavoro ci sia dietro per creare e tenere aperto un sentiero. Un sentiero sparisce dopo qualche anno se nessuno lo mantiene, dato che la vegetazione se lo riprende.
 

bikerciuc

Biker infernalis
Il sentiero naturale, spesso, ha una storia.
Quasi tutti quelli che esistono in valle rappresentano l'antica viabilità di collegamento tra le borgate e/o alpeggi presenti a diverse quote sulla montagna.
E' un patrimonio e si sta perdendo, perchè con l'abbandono di molte realtà dedite all'agricoltura montana tanti sentieri stanno scomparendo soffocati dalla vegetazione e dai danni che gli eventi meteorici causano ad ogni manufatto umano.
Già il sentiero è spesso un manufatto umano così come lo sono le architetture spontanee, o i piloni votivi ed ogni altra traccia lasciata dagli antichi abitanti delle terre alte.
Sono favorevole a tutti gli interventi manutentivi e primo tra tutti quello di ripristino degli scoli utili a regimare le acque piovane che sono spesso la prima causa di danneggiamento del fondo prima di motociclisti e bikers.

Le polemiche sull'uso del soffiatore per pulire sono sterili come il blaterare di tutti quelli che sostengono che le mandrie in monticazione facciano più danni del turismo... sono posizioni integraliste assurde che non tengono conto della storia, o meglio, finiscono per travisarla nell'idealizzazione di un pensiero orrifico come quello del non poter toccare il rametto in quanto visto come dissacrazione del suolo sacro.

Bisogna fare dei distinguo e magari fare lo sforzo di mettersi nei panni di coloro che, con dura fatica, hanno costruito i muretti a secco o posato la lastricata di una mulattiera di montagna. Gli interventi manutentivi sono sempre utili e persino in ambito dei più fervidi assertori della conservazione integrale e filologica in tema di restauro (di beni architettonici e/o artistici) sono sempre ben visti.
Il rimaneggiamento per trasformare una mulattiera in un pistino per scendere a cannone è altrettanto sbagliato che il principio di non toccare i rami perchè "sacralmente depositati dalla natura sul terreno".

I sentieri sono poi realtà variabili che molto cambiano al cambiare delle stagioni ed al variare degli andamenti metereologici, spesso finiscono per avere un'anima anche loro, ma il bello sta anche nel saperne cogliere le sfumature di carattere che si percepiscono ogni volta che si ripercorre un itinerario noto. Snaturare significa appianare le capacità di variazione metereologica di un sito, si toglie una placca di roccia, si accumula un po' di terra e finisce che le differenze tra freddo/caldo/asciutto/bagnato/nevoso si appianano, non scompaiono ma sono meno percepibili, il sentiero, in qualche modo si asfalta. Questo è sbagliato perchè se da un lato rende più sicuro l'uso dall'altro tende ad ammazzarne l'anima di cui prima ho detto.

Personalmente apprezzo molto i riordini fatti dalla squadra di operai forestali della bassa val di Susa, tra cui c'è Vincenzo che dopo aver letto sul forum un po' di miei scritti non manca mai di informarmi delle novità e delle ultime tracce ripristinate. Loro lo fanno per mestiere e senza il secondo fine di renderli percorribili alla bici piuttosto col pedone, essendo però degli amanti della montagna ci si rende conto in fretta che i sentieri, dopo che sono passati loro, ritornano a lucido tanto da poterne cogliere aspetti singolari del tracciato originale che magari avevi perso fino a quel momento. Ci si rende conto che è un lavoro fatto con passione (oserei dire con amore) e per questo non è mai al di sopra delle righe...è ben fatto e basta.

Sta agli utenti, pedoni o ciclisti che siano, comprendere il significato e le ragioni della sussistenza di un sentiero naturale...e nel percorrere antichi percorsi creati per altri usi ci sta anche di dover fare qualche metro a piedi di fronte a qualche passaggio troppo duro per noi.
 

spiri

Biker paradisiacus
17/4/10
6.984
362
0
treviglio
sites.google.com
Bike
liberazione, ettore, la meravigliosa, celestina
biodegradabili? :smile:
Un albero caduto blocca il sentiero. Se tutti la pensassero come te i sentieri sarebbero tutti bloccati, invece c'è qualcuno che passa e, dopo l'inverno, li toglie per permettere il passaggio.

Chi dice che vuole i sentieri naturali (con foglie, rami, sassi caduti) non sa che lavoro ci sia dietro per creare e tenere aperto un sentiero. Un sentiero sparisce dopo qualche anno se nessuno lo mantiene, dato che la vegetazione se lo riprende.

si infatti quello che intendevo era che per i sentieri e' corretto che chi lo fa lo sappia fare. cioe' le autorita'. non le persone che privatamente si metto a fare pulizia senza sapere come agire con il rischio di fare piu' danni. e' ovvio che la pulizia ci deve essere ma quello che volevo dire e' semmai posso partecipare alla pulizia "concordata" ma non mi autoseleziono a farlo. forse mi ero espresso male.

per biodegradabili intendevo decomposizione tramite batteri ... si lo so ci vuole un casino di tempo era per dire :celopiùg:
 

spiri

Biker paradisiacus
17/4/10
6.984
362
0
treviglio
sites.google.com
Bike
liberazione, ettore, la meravigliosa, celestina
Il sentiero naturale, spesso, ha una storia.
Quasi tutti quelli che esistono in valle rappresentano l'antica viabilità di collegamento tra le borgate e/o alpeggi presenti a diverse quote sulla montagna.
E' un patrimonio e si sta perdendo, perchè con l'abbandono di molte realtà dedite all'agricoltura montana tanti sentieri stanno scomparendo soffocati dalla vegetazione e dai danni che gli eventi meteorici causano ad ogni manufatto umano.
Già il sentiero è spesso un manufatto umano così come lo sono le architetture spontanee, o i piloni votivi ed ogni altra traccia lasciata dagli antichi abitanti delle terre alte.
Sono favorevole a tutti gli interventi manutentivi e primo tra tutti quello di ripristino degli scoli utili a regimare le acque piovane che sono spesso la prima causa di danneggiamento del fondo prima di motociclisti e bikers.

Le polemiche sull'uso del soffiatore per pulire sono sterili come il blaterare di tutti quelli che sostengono che le mandrie in monticazione facciano più danni del turismo... sono posizioni integraliste assurde che non tengono conto della storia, o meglio, finiscono per travisarla nell'idealizzazione di un pensiero orrifico come quello del non poter toccare il rametto in quanto visto come dissacrazione del suolo sacro.

Bisogna fare dei distinguo e magari fare lo sforzo di mettersi nei panni di coloro che, con dura fatica, hanno costruito i muretti a secco o posato la lastricata di una mulattiera di montagna. Gli interventi manutentivi sono sempre utili e persino in ambito dei più fervidi assertori della conservazione integrale e filologica in tema di restauro (di beni architettonici e/o artistici) sono sempre ben visti.
Il rimaneggiamento per trasformare una mulattiera in un pistino per scendere a cannone è altrettanto sbagliato che il principio di non toccare i rami perchè "sacralmente depositati dalla natura sul terreno".

I sentieri sono poi realtà variabili che molto cambiano al cambiare delle stagioni ed al variare degli andamenti metereologici, spesso finiscono per avere un'anima anche loro, ma il bello sta anche nel saperne cogliere le sfumature di carattere che si percepiscono ogni volta che si ripercorre un itinerario noto. Snaturare significa appianare le capacità di variazione metereologica di un sito, si toglie una placca di roccia, si accumula un po' di terra e finisce che le differenze tra freddo/caldo/asciutto/bagnato/nevoso si appianano, non scompaiono ma sono meno percepibili, il sentiero, in qualche modo si asfalta. Questo è sbagliato perchè se da un lato rende più sicuro l'uso dall'altro tende ad ammazzarne l'anima di cui prima ho detto.

Personalmente apprezzo molto i riordini fatti dalla squadra di operai forestali della bassa val di Susa, tra cui c'è Vincenzo che dopo aver letto sul forum un po' di miei scritti non manca mai di informarmi delle novità e delle ultime tracce ripristinate. Loro lo fanno per mestiere e senza il secondo fine di renderli percorribili alla bici piuttosto col pedone, essendo però degli amanti della montagna ci si rende conto in fretta che i sentieri, dopo che sono passati loro, ritornano a lucido tanto da poterne cogliere aspetti singolari del tracciato originale che magari avevi perso fino a quel momento. Ci si rende conto che è un lavoro fatto con passione (oserei dire con amore) e per questo non è mai al di sopra delle righe...è ben fatto e basta.

Sta agli utenti, pedoni o ciclisti che siano, comprendere il significato e le ragioni della sussistenza di un sentiero naturale...e nel percorrere antichi percorsi creati per altri usi ci sta anche di dover fare qualche metro a piedi di fronte a qualche passaggio troppo duro per noi.
in esplicito cio' che volevo dire :celopiùg:
 

Guanoz

Biker ultra
28/11/09
617
1
0
Bogliasco (GE)
Visita sito
Un sentiero ordinato facilita la progressione non solo in bici ma anche a piedi, quindi non vedo perchè non dovrebbe essere 'sistemato'. Ben venga se oggi, senza invadenza particolare di elementi estranei alla zona, c'è che si prodiga nel migliorare un sentiero e la sua percorrenza, fosse essa a piedi che in bici che a cavallo.
Purtroppo devo dire che dalle mie parti, in cui ci sono sentieri piuttosto difficilotti e davvero molto discontinui come pedalabilità, è dilagata l'usanza poco bella di riempire con pietre o ancora peggio ghiaia passaggi che prima inevitabilmente ti obbligavano a scendere di sella... questo no buono!
 

Billo

Biker spectacularis
18/1/05
20.214
142
0
46
Nella Fucina di eroi.
Visita sito
Bike
1 Front race-1 Front enduro-1 BDC
io ho votato la terza "non mi pongo grossi limiti". Se il sentiero risulta abbandonato e ovviamente senza snaturarlo. in ogni caso, mai transizioni nel mezzo.
 

Olerbiker

Biker popularis
13/2/10
45
16
0
Malnate
Visita sito
Bike
Orbea Occam AM30
ricordiamoci che ci spesso troviamo a transitare in ambienti molto delicati, percio' ritengo sia utile ( non solo per noi ciclisti )pulire da rami e pietre mobili, ma non ammetto modifiche che alterino significativamente il tracciato, sopratutto se si passa su terreni o prati con una vegetazione pregiata.
Non amo i soffiatori, quindi sono per il rastrello.
 
lavorando a stretto contatto con l'ambiente montano/i sentieri/i muretti a secco sono dell'idea che é giusto fare manutenzione, e se le condizioni lo consentono anche di fare piccole modifiche...qui nell'estremo ponente ligure siamo molto legati ai sentieri e cerchiamo di mantenerli + natural possibile...
 

solitone

Biker perfektus
9/7/10
2.700
150
0
Moncalieri
www.youtube.com
Bike
Scott Genius 900 tuned
Condivido le opinioni di paperp e (udite, udite! :-) ) bikerciuc.

Con bikerciuc avevamo avuto uno scambio un po' contrastato su un tema molto simile tempo fa. Il modo con cui ha espresso qui il suo punto di vista lo trovo però molto più chiaro e corrisponde perfettamente al mio (tranne l'inciso sulle mandrie ;-) )

Anche se mi sento più vicino al concetto di interventi puramente conservativi, sono anche d'accordo con l'idea di paperp: piuttosto che lasciare i sentieri in uno stato di abbandono, come spesso oggi si trovano, è comunque meglio un recupero fatto dai biker a fini ludici.

:prost:
 

muldox

Biker nirvanensus
30/10/02
26.102
467
0
Valtellina
Visita sito
Bike
Cube Stereo 29
Ho l'impressione che qualcuno non abbia letto molto attentamente la risposta numero 3: non si parla di rendere facile un sentiero tecnico, ma di intervenire solamente in pochi punti per mantenere una certà "uniformità". In altre parole: sentiero flow che improvvisamente presenta delle rocce dove rischi un'impuntata o magari di sfasciare il cambio, dopodichè nuovamente flow. In quei casi a me non pare un sacrilegio rimuovere qualche sasso, cosa che fra l'altro non vedo come possa infastidire pedoni, cacciatori, contadini o chicchessia.

Agli integralisti del "non vanno toccate neppure le foglie": i sentieri non sono nati da soli, e privarli di qualsiasi tipo di manutenzione significa semplicemente farli scomparire. Il processo può avvenire più o meno lentamente a seconda di diversi fattori (quota, clima, tipo di fondo etc.), ma è inesorabile.
 
  • Mi piace
Reactions: ecox

Becciu

Biker serius
24/4/10
267
44
0
Piacenza
Visita sito
Mi metto tra i moderati conservatori.
Va da se che se ci si sforzasse un po' più spesso di usare buon senso ed intelligenza, l'Italia sarebbe piena di casi in cui essere più indulgenti con lavori più radicali! :-)
 
Ho votato "pulirli togliendo brevi tratti tecnici". Pulendo troppo però si deve tenere conto dell'acqua piovana che ha il brutto vizio di scavare. A proposito di scavi, non avete idea di quanta gente scenda col freno post. tirato, il risultato sono sentieri con sezione a V! E quegli imbecilli con le moto da cross? Butterei chiodi se non rischiassi di forare anch'io e tutti gli altri in bici.
 
Ho l'impressione che qualcuno non abbia letto molto attentamente la risposta numero 3: non si parla di rendere facile un sentiero tecnico, ma di intervenire solamente in pochi punti per mantenere una certà "uniformità". In altre parole: sentiero flow che improvvisamente presenta delle rocce dove rischi un'impuntata o magari di sfasciare il cambio, dopodichè nuovamente flow. In quei casi a me non pare un sacrilegio rimuovere qualche sasso, cosa che fra l'altro non vedo come possa infastidire pedoni, cacciatori, contadini o chicchessia.

Agli integralisti del "non vanno toccate neppure le foglie": i sentieri non sono nati da soli, e privarli di qualsiasi tipo di manutenzione significa semplicemente farli scomparire. Il processo può avvenire più o meno lentamente a seconda di diversi fattori (quota, clima, tipo di fondo etc.), ma è inesorabile.
E' vero, i nostri nonni i sentieri li pulivano perchè li usavano per vivere, molti integralisti ho l'impressione che siano nati in città :-)
 

tasi

Biker novus
abbiamo toccato un bell'argomento , e si vede nettamente come il popolo dei biker sia ben diviso, tuttavia i puristi integralisti sembrano essere oltre il 50%. vedremo. Secondo me catalogare le varie possibilita' d'intervento e' limitativo. Non so voi, ma io abito a Padova, abbiamo i ns Colli Euganei, sono piccini ma tecnici, ed essendo un'oasi nella pianura padana sono frequantati da persone di Rovigo, Ferrara, Venezia, Vicenza e naturalmente Padova , siano essi pedoni escursionisti, mtbiker,e MOTO sebbene sia PARCO REGIONALE. Da quando han tolto il sequestro del mezzo a motore in dolo , la situazione e' degenerata...si vedono a volte piu' moto enduro/cross che mtb. Avete mai visto un motociclista imbracciare picco e zappa per fare manutenzione? io no. Il risultato? sentieri storici e single track disastrati. Sentieri promiscui o ex-novo (seppur per certi tratti) nati sulla spinta di entusiasti neofiti dh/freeride sono individuati dalle moto e "arati" in salita e discesa. Noi a scenderli ormai ci si ammazza...e le piogge tropicali degli ultimi anni fanno il resto. Il ns Ente Parco e' latente e vergognosamente accondiscendente. Percio' se e' concesso e tollerato alle moto di devastare la Natura di pubblica proprieta'...capisco ed approvo chi si sbatte sistemando i sentieri e cerca di modificarli senza essere troppo invasivo nei confronti della natura. Giustamente i sentieri non nascono da soli e sono frutto dei ns predecessori..che non avevano bici. Per me e' lecito pulire foglie(quelle sono il minor dei mali anche se servono per proteggere ), togliere rami/alberi caduti o in procinto di farlo, sassi smossi che un giorno te lo trovi qua' e la settimana dopo di la', togliere alberelli arbusti nati ben dopo il sentiero stesso (si chiama manutenzione), e se un tratto tanto dritto in pendenza diventa pericoloso xke'l'acqua nelle canale delle moto diventa ruscello ...beh, colmare le canale, creare delle scoline efficaci di tanto in tanto, che deviino l'acqua fuori dal sentiero e magari rallentare la velocita' inutile di percorrenza con varianti (ove possibilie) che contestualmete rendono il sentiero piu' divertente e sicuro(per noi e quindi per i pedoni pure)..oltre che tecnico..che male si fa? Io voglio bene alla mia terra, approvo molto chi usa solo materiali trovati in loco, pietre e tronchi al 99% gia' morti (anche se durano meno).Tutti i bancali che si trovano in giro per improvvisare rampette spesso ridicole e malfatte non hanno senso di essere..ma per fortuna sono biodegradabili. Dico che molti dei puristi integralisti fanno mtb solo perche' altri si sbattono per loro sistemando i loro trail preferiti ...qual'ora pero'un giorno non trovassero altro che rovi ed acacie nel mezzo, canale ed alberi...di certo non lascerebbero il manubrio per il falcetto nemmeno per rinunciare ad un allenamento (che poi si fatica e si brucia calorie lo stesso!)e mai ripristinerebbero il sentiero come in origine ...ma farebbero strade asfaltare per "ovviare" all'inconveniente. Di certo non dobbiamo a questa filosofia l'evolversi od il mantenimento del ns sport. Io sono del partito del FARE, per carita' anche del contestare e discutere , ma fare con la schiena e mani (ne avete due anche voi vero?) , ognuno per le proprie possibilita' ed attrezzatura. Suggerirei a qualsiasi ente sportivo che pratica offroad di dedicare statutariamente un monte ore all'ordinaria manutenzione dei sentieri di pertinenza o limitrofi , sarebbe un'ottima cosa per divertirsi assieme in natura, migliorare la sicurezza dei NS sentieri e, termino, ricordo che + i trail sono puliti/sicuri e divertenti + la gente e' soddisfatta e si avvicina alla pratica del ns sport + piu' si vendono bici .
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo