Citazione:
Originalmente inviato da marco fidanza
Agonismo e mtb non sono a mio avviso compatibili.Ti ritrovi ad andare a tutta,senza avere il tempo di guardarti attorno,osservare cio' che ti circonda.Arrivi alla fine distrutto e pensi" ho attraversato posti meravigliosi senza vedere niente,ho rischiato la VITA ad ogni discesa,ho la bici devastata e non ho piu' tempo e forze per risalire.Credo che il vero biker dovrebbe avere maggior rispetto per l'ambiente e spirito ludico lasciando le gare a chi ne fa una professione
Citazione:
Originalmente inviato da panzer division
ma che discorso è!!!!
il vero biker? e chi è quello vero? e quello falso?
un Fontana e meno vero di nonnocarb? o [MENTION=1523]nonnocarb[/MENTION] (il guru degli escursionisti del forum) è meno vero di Fontana?
un agonista non riesce a godere della sua prestazione in meno ai boschi?
torna a casa meno felice di me che la stessa domenica sono andato a funghi?
e quando io corro una enduro spacco sempre tutto , quasi muoio ad ogni discesa, e torno a casa col muso rispetto alla domenica dei funghi?
non condivido affatto.
la mtb è un bel gelato con tantissimi gusti, ed io me li voglio assaporare tutti.
Se posso dire la mia, in parte sono d'accordo con entrambi, e non è per un facile buonismo.
Mi spiego: credo che il concetto di marco si possa facilmente applicare per un sacco di biker (tra i quali mi metto tranquillamente anche io) per i quali affrontare a fuoco un trail significa mettersi a rischio, un pò per indole, un pò per "vocazione ciclistica" e un pò (perchè no) per capacità oggettiva.
Penso anche però che colui che può scendere a velocità "da mondiale" perchè è oggettivamente bravo, percepisca nella sua mente e sotto le
ruote ogni sassolino, dosso o avvallamento che percorre e "veda" il percorso che sta affrontando meglio di me anche se lo facessi a piedi. Magari non farà tanto caso al promontorio che si sporge sul mare, ma se è un "vero biker" (in questo sono d'accordo) è sicuramente uno in grado di scendere facendo pochissimo danno al terreno su cui si trova a prescindere dalla sua velocità perchè sa ciò che fa, invece di ararlo come ho visto fare ad alcuni (e poi vantarsi pure).