Sinalunga Bike

SCUBIKER

Biker poeticus
14/10/08
3.659
8
0
Sinalunga (SI)
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Ciao, gara molto lunga (56-58km) e molto varia. La dividerei in due parti: la prima veloce e scorrevole su sterrati, la seconda più lenta tecnica ed impegnativa su sentieri e single treck. A mio avviso la gara è molto dura perchè il percorso è a "denti di sega", con più o meno ripidi saliscendi dall'inizio alla fine. Anche per me quest'anno sarà il primo ufficialmente in gara (gli anni scorsi avevo fatto il breve), ma l'ho fatta diverse volte in prova e tutte le volte arrivo molto provato :smile:! Veniamo alla descrizione:
Partenza velocissima su asfalto per alcuni chilometri, poi comincia un tratto sterrato che sale sempre più decisamente. Qualche centinaio di metri d'asfalto e poi giù in picchiata lungo una discesa. Niente di particolarmente impegnativo, ma insidiosa (il fondo è tufo, quando è secco si polverizza come sabbia, l'anteriore tende a sprofondarci destabilizzando il manubrio, quindi meglio fare un minimo d'attenzione), poco oltre una nuova breve discesa ancora più ripida ed insidiosa (oltre al tufo soffice vi è abbondante ghiaia, quindi occhio). Si arriva a Petroio e poco dopo si gira a destra su un single trek tecnico in salita (probabilmente molti qui scenderanno creando un pò di ingorgo). In cima alla salita lo sterrato si apre nuovamente ridando velocità alla gara. Arrivati a Piazza di Siena comincia un divertente single trek molto pietroso, dapprima in pianura e poi in discesa. Breve tratto d'asfalto e siamo a Trequanda. Discesone sterrato, ma compatto e poi si risale nel bosco. A questo punto comincia la parte più impegnativa che, tranne per brevi tratti, non ci lascerà più fino alla fine. Single trek tortuosi e voloci corrono lungo il bosco. Si affronta la ripida salita al monte Cucco (mai riuscito a farla in sella fino in cima :cry:!), altri saliscendi e siamo a Collalto. Qui ci aspetta un tratto d'asfalto che ci permetterà di rifiatare. Quando ci ributtiamo nel bosco ci attende la discesa più impegnativa (credo ci siano le fasce di protezione), l'ultimo tratto è davvero mooolto ripido ed in contropendenza, io mi ci sono ribaltato due volte ed in una ci ho piegato il cambio (io però non sono un discesista, quindi non faccio testo, può darsi che per molti non sia niente di particolarmente impegnativo). Dopo una salita arriviamo a Farnetella, nuova discesa nel bosco dopodichè ci attende la ripida salita del Curcello, che io odio perchè arriva in un momento in cui le energie migliori sono già finite da un bel pò. Si ridiscende fino a Scrofiano e qui una ripidissima salita per i borghi ci porta in cima al paese e poi di nuovo giù nel bosco fino alla chiesetta della Madonna del Soccorso (mai nome fu più adatto). Salita tecnica fino ai vigneti e nuova discesa veloce fin dentro il bosco. Percorriamo il sentiero fino al frantoio, da qui una salita (su asfalto) ci porta al Santuario della Madonna del Rifugio sopra Sinalunga: è fatta! Discesa sotto le mura del paese e, finalmente, l'ultima salita che ci porta nella piazza. Da qui è una volata: si imbocca la discesa, si devia per un ultimo sentiero, dopodichè si arriva alla parte bassa del paese. Chi ha fiato può fare la volata verso il traguardo, che è ad un paio di chilometri tutti in pianura.
Come vedi è una gara molto movimentata ed allo stesso tempo veloce. Difficilmente si trovano punti dove rifiatare, la meccanica delle bici viene molto stressata (soprattutto il cambio), quindi è bene che alla partenza il mezzo sia settato in modo ottimale.
Gomme: il semitassellato va bene (io uso due crossmark), anche se in molti punti all'anteriore farebbe comodo qualcosa di più "mordace" e gripposo. Diverso se piove, in tal caso il terreno (soprattutto nel bosco) diventa pesante e colloso (in inverno mi diventano "ciambelle" pure le Nobby Nic) e la gara diventa davvero molto dura. Comunque speriamo che Giove Pluvio ci voglia bene.
Spero di esserti stato d'aiuto.
Ciao ed in bocca al lupo.
 

achille

Biker grossissimus
Non spaventatevi ..nulla di particolarmente tecnico da impesierire, direi che da quel punto di vista è facilina. Unico problema è un pò più lunga di una GF classica e porta continuamente a spingere per cui ... dosate le forze.
 

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Biker poeticus
14/10/08
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Sinalunga (SI)
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Non spaventatevi ..nulla di particolarmente tecnico da impesierire, direi che da quel punto di vista è facilina. Unico problema è un pò più lunga di una GF classica e porta continuamente a spingere per cui ... dosate le forze.

No, infatti, passaggi tecnici particolarmente impegnativi (tipo "Re Ratchis" o "da piazza a piazza") non ce ne sono, ma è tutto il percorso nel suo insieme, la lunghezza ed i numerosi sali-scendi a renderla bella dura.
 

achille

Biker grossissimus
Per chi non c'è mai stato.
E' probabile cha la mattina presto fino alle 8,30-9,00 vi sia nebbia....non spaventatevi per la temperatura un pò rigida e non vestitevi pesante! appena la nebbia si alza arriva il sole e il ...caldo :-)
 

SCUBIKER

Biker poeticus
14/10/08
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Sinalunga (SI)
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Provato il giro sabato mattina. Terreno in buone condizioni! Le piogge di una settimana fa l'hanno compattato senza creare fango. Anche le due discese di cui parlavo all'inizio si presentano con un fondo bello compatto, niente a che vedere con il fondo soffice e sdrucciolevole che avevo trovato un paio di settimano fa.
 

kancro

Biker serius
19/9/06
214
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Centobuchi (AP)
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Provato il giro sabato mattina. Terreno in buone condizioni! Le piogge di una settimana fa l'hanno compattato senza creare fango. Anche le due discese di cui parlavo all'inizio si presentano con un fondo bello compatto, niente a che vedere con il fondo soffice e sdrucciolevole che avevo trovato un paio di settimano fa.

Quindi, se come sembra il tempo questa settimana terrà, posso venire con le mie Maxxis Larsen TT piuttosto usurate??

Teneteci informati ............ grazie.

A domenica
 

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Biker poeticus
14/10/08
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Sinalunga (SI)
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Quindi, se come sembra il tempo questa settimana terrà, posso venire con le mie Maxxis Larsen TT piuttosto usurate??

Teneteci informati ............ grazie.

A domenica

Vabbè, ora proprio usurate non esageriamo, considera che ci sono tante salite e discese, dove trazione e grip fanno comodo, oltre al fatto che circa la metà del percorso è nel bosco dove un pò di umidità c'è (ed anche alcuni tratti pietrosi). Quindi il semitassellato è ok. Se è usurato dipende da quanto è usurato e dal "manico" che uno ha. Poi io il larsen non l'ho mai provato. Per quanto mi riguarda monto due crossmark con cui ho fatto oltre mille chilometri e sono ancora in buone condizioni. Meno di così non andrei.
 

danny36

Biker tremendus
4/3/03
1.380
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Arezzo
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Bike
Scott Scale
provato domenica mattina, è secco e duro da fare paura e piogge non sono breviste. meglio così che se pioveva erano cacchi amari su quel percorso ho brutti ricordi con il fango.
per il resto confermo quanto già detto, la gara non è difficile come passaggi tecnici ma non è banale direi che è sul duretto questo per la distanza e gli innumerevoli strappi che ci sono. La gara vera inizia da metà in poi, ma il vero punto chiave è la salita dopo Farnetella, se si arriva cotti qui si perde un mucchio di tempo. Anche il finale non è banale, tanti strappetti da crampi che possono diventare veramente insidiosi se ci si arriva "finiti". Quindi direi che conviene dosarsi e lasciare qualche cartuccia per gli ultimi 10 km.
 

picasso70

Biker dantescus
6/10/07
4.689
6
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Montescudo (RN)
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Ciao, gara molto lunga (56-58km) e molto varia. La dividerei in due parti: la prima veloce e scorrevole su sterrati, la seconda più lenta tecnica ed impegnativa su sentieri e single treck. A mio avviso la gara è molto dura perchè il percorso è a "denti di sega", con più o meno ripidi saliscendi dall'inizio alla fine. Anche per me quest'anno sarà il primo ufficialmente in gara (gli anni scorsi avevo fatto il breve), ma l'ho fatta diverse volte in prova e tutte le volte arrivo molto provato :smile:! Veniamo alla descrizione:
Partenza velocissima su asfalto per alcuni chilometri, poi comincia un tratto sterrato che sale sempre più decisamente. Qualche centinaio di metri d'asfalto e poi giù in picchiata lungo una discesa. Niente di particolarmente impegnativo, ma insidiosa (il fondo è tufo, quando è secco si polverizza come sabbia, l'anteriore tende a sprofondarci destabilizzando il manubrio, quindi meglio fare un minimo d'attenzione), poco oltre una nuova breve discesa ancora più ripida ed insidiosa (oltre al tufo soffice vi è abbondante ghiaia, quindi occhio). Si arriva a Petroio e poco dopo si gira a destra su un single trek tecnico in salita (probabilmente molti qui scenderanno creando un pò di ingorgo). In cima alla salita lo sterrato si apre nuovamente ridando velocità alla gara. Arrivati a Piazza di Siena comincia un divertente single trek molto pietroso, dapprima in pianura e poi in discesa. Breve tratto d'asfalto e siamo a Trequanda. Discesone sterrato, ma compatto e poi si risale nel bosco. A questo punto comincia la parte più impegnativa che, tranne per brevi tratti, non ci lascerà più fino alla fine. Single trek tortuosi e voloci corrono lungo il bosco. Si affronta la ripida salita al monte Cucco (mai riuscito a farla in sella fino in cima :cry:!), altri saliscendi e siamo a Collalto. Qui ci aspetta un tratto d'asfalto che ci permetterà di rifiatare. Quando ci ributtiamo nel bosco ci attende la discesa più impegnativa (credo ci siano le fasce di protezione), l'ultimo tratto è davvero mooolto ripido ed in contropendenza, io mi ci sono ribaltato due volte ed in una ci ho piegato il cambio (io però non sono un discesista, quindi non faccio testo, può darsi che per molti non sia niente di particolarmente impegnativo). Dopo una salita arriviamo a Farnetella, nuova discesa nel bosco dopodichè ci attende la ripida salita del Curcello, che io odio perchè arriva in un momento in cui le energie migliori sono già finite da un bel pò. Si ridiscende fino a Scrofiano e qui una ripidissima salita per i borghi ci porta in cima al paese e poi di nuovo giù nel bosco fino alla chiesetta della Madonna del Soccorso (mai nome fu più adatto). Salita tecnica fino ai vigneti e nuova discesa veloce fin dentro il bosco. Percorriamo il sentiero fino al frantoio, da qui una salita (su asfalto) ci porta al Santuario della Madonna del Rifugio sopra Sinalunga: è fatta! Discesa sotto le mura del paese e, finalmente, l'ultima salita che ci porta nella piazza. Da qui è una volata: si imbocca la discesa, si devia per un ultimo sentiero, dopodichè si arriva alla parte bassa del paese. Chi ha fiato può fare la volata verso il traguardo, che è ad un paio di chilometri tutti in pianura.
Come vedi è una gara molto movimentata ed allo stesso tempo veloce. Difficilmente si trovano punti dove rifiatare, la meccanica delle bici viene molto stressata (soprattutto il cambio), quindi è bene che alla partenza il mezzo sia settato in modo ottimale.
Gomme: il semitassellato va bene (io uso due crossmark), anche se in molti punti all'anteriore farebbe comodo qualcosa di più "mordace" e gripposo. Diverso se piove, in tal caso il terreno (soprattutto nel bosco) diventa pesante e colloso (in inverno mi diventano "ciambelle" pure le Nobby Nic) e la gara diventa davvero molto dura. Comunque speriamo che Giove Pluvio ci voglia bene.
Spero di esserti stato d'aiuto.
Ciao ed in bocca al lupo.

Complimenti per la descrizione, degna del miglior giornalista!! Alla fine del racconto avevo il fiatone..... Sinceramente pensavo di andare a farla ma siccome sto cambiando mezzo o meglio l'ho già comprato nuovo e mi deve ancora arrivare, sto abbandonando l'idea di andarci con il vecchio (troppo vetusto e fragile per una gara del genere). Cmq buona gara a tutti.
 

SCUBIKER

Biker poeticus
14/10/08
3.659
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Sinalunga (SI)
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Complimenti per la descrizione, degna del miglior giornalista!! Alla fine del racconto avevo il fiatone..... Sinceramente pensavo di andare a farla ma siccome sto cambiando mezzo o meglio l'ho già comprato nuovo e mi deve ancora arrivare, sto abbandonando l'idea di andarci con il vecchio (troppo vetusto e fragile per una gara del genere). Cmq buona gara a tutti.

Ma no, perchè mai? Ci sono tanti modi per interpretare una gara, non è detto che si debba tirare alla morte per farla. Come ho scritto non ci sono passaggi tecnici particolarmente difficili o pericolosi da richiedere una superbici. Lo stress alla meccanica ed al cambio c'è se uno cerca di fare un bel tempo ed allora si lancia in velocità con cambiate repentine, rilanci nelle salite etc... Se ti fai il tuo giro tranquillo, sono convinto che la tua bici lo può fare benissimo (quale modo migliore per fargli concludere degnamente la sua carriera?) ed inoltre, a differenza di chi tira di brutto, avrai la possibilità di goderti i bellissimi paesaggi ;-).
Infine considera che le impressioni sono sempre soggettive, non è detto che quello che è faticoso per me lo sia anche per altri.
Vieni pure, non te ne pentirai.
Ciao

P.S.
Grazie per i complimenti.
 

danny36

Biker tremendus
4/3/03
1.380
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Arezzo
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Bike
Scott Scale
Sì, sono tesserato, ma da poco (aprile), ho anche fatto qualche gara (Merse, Follonica, Prato, Bibbona, etc...), ma le mie prestazioni sono modeste :oops:, corro più che altro per divertirmi. Può darsi che ci siamo visti ad una di queste gare.
Ciao

no allora non ci siamo visti perchè io faccio il trofeo FRW e poi guarda odio tutte quelle che hai detto a parte la val di merse che è carina ma le altre 3 al solo pensiero mi si accappona la pelle :smile:
 

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