@ Kalium: d'accordo volentieri... Penso che durante l'inverno ci tornerò qualche volta. Quella del venerdì è stata un'improvvisata; normalmente anch'io esco nel we, ma con giornate come quelle di oggi, soprattutto sapendo cosa aspetterà nel fine settimana, scatta la sindrome del gatto ingabbiato. E' più forte di me. Buttare via le giornate per niente non rientra tra le mie aspirazioni. Insomma, tocca uscire!
La mia ultima volta risaliva a 5 anni fa.
Stamane c'erano tre gradi a Meduno e sferzava un discreto vento quando, alle 9 in punto, ho cominciato a pedalare. I miei programmi si sono rivelati, con il senno di poi, piuttosto ottimistici (pensavo a qualcosa di ancor più lungo, se solo ci fosse stato più tempo a disposizione...), ma posso dire di essere rimasto soddisfatto dell'uscita. Non ho incontrato anima viva fino a quando ho raggiunto malga Valinis (le mitiche amache non ci sono più, purtroppo!)... Da lì in avanti è stata un'apoteosi di tedeschi ed austriaci, tutti dediti al parapendio. Certo, con le condizioni di oggi non avrebbe potuto essere altrimenti; inizialmente non mi hanno badato più di tanto, ma dopo avermi visto scendere dalla cima del Valinis mi hanno omaggiato in modo a dir poco esagerato (io, che non sono certo un missile
). Sembrava che non avessero mai visto in vita loro un biker!
Vabbè, poco importa. Ho raggiunto subito la casera e mi sono chiesto se valesse la pena o meno proseguire per il Cjaurlec. L'ho fatto, ma inizialmente non è stato così esaltante. L'ambiente era splendido (si vede che è poco frequentato, non c'era neanche l'ombra di un rifiuto) ma ciclisticamente parlando si procedeva un pò a singhiozzo, tra molti saliscendi e qualche ravano tra le solite pietre. Carso, carso e ancora carso.
Poi, dalla cima alla casera è stato molto più divertente: pochissimi pezzi a piedi, quasi tutti concentrati nella parte finale.
Quindi, dal solito cancelletto ho preso il sentiero per Sottomonte: stavolta non mi sono fermato a fare foto, se non un paio di volte in alto... Volevo godermi la discesa senza smarronamenti aggiuntivi. E che discesa! Non me la ricordavo così impestata, ma il bullo mangiava e digeriva tutto senza problemi. La parte alta, volendo, è velocissima ed anche abbastanza scorrevole, ma leggermente esposta in alcuni punti. Poi, con il cambio di direzione, inizia il delirio: una pietraia infinita, con tanto di salti, radici, ecc. Insomma, il solito sentiero "scorrevole" tra le crode...
Utilissimo per fare tecnica e, in fin dei conti, anche molto divertente. Se riesco a farlo tutto in sella io significa che è alla portata di chiunque... Meglio con un cancello, però...
Qualche foto:
malga Valinis e, dietro, i monti Rest, Valcalda e Verzegnis
la cima del Valinis, con una vista infinita sulle prealpi carniche, dal gruppo del Cavallo al Frascola!
il Cjaurlec dal Valinis; poco avanti il sentiero si trasforma in una picchiata. Troppo bello!
Casera Valinis
Flight of Icarus (spero per lui di no
)
sul sentiero per il monte Cjaurlec
faggeta in abito autunnale
sulla piccola cima del Cjaurlec
dal Cjaurlec, lungo la parte iniziale del rientro a casera Valinis
sulla parte alta del sentiero per Sottomonte: poco avanti inizia la danza sulle rocce. Sullo sfondo, Meduno ed il M.te Raut.
@ bossanova: mi spiace che alla fine hai dovuto gettare la spugna, ma -come detto in premessa- il giro intendo tornarlo a fare, quindi... Stay Tuned.
Ciauzz!