Mòlle;5508366 ha scritto:
Penserei di esser stato un pirla ad aver pagato un qualcosa che avrebbe dovuto essere in garanzia senza esserne certo.
Comunque non mi sto assolutamente fossilizzando ma basando sui fatti e i fatti non indicano nessuna malafede da parte di Biond, ti ho venduto una bici, l'hai provata, ti è piaciuta, l'hai pagata stop. Perché si continua a giustificare l'ignoranza in fatto di bici di BZK (ignoranza che però non gli ha impedito di smontarla sia pur in minima parte) e non si pensa anche solo per un attimo che Biond possa non capire una mazza di bici per cui potrebbe benissimo non essersi accorto del difetto?
Non si può accusare di malafede Biond solo perché si pensa, si presuppone, si credeva... La bici era coperta dalla garanzia di Sportler e tale garanzia doveva essere attivata, dove sta la malafede? nel non ricordarsi dove Biond avesse acquistato la bici? Era in garanzia no? Quindi il problema dove sta? Che non ha consegnato contestualmente alla bici la documentazione della garanzia? E perché allora BZK non l'ha pretesa? O si giustifica tutti o non si giustifica nessuno, non si può giustificare la fretta di uno e condannare la dimenticanza di un altro. Dimenticanza che non avrebbe pregiudicato nulla se la garanzia fosse stata attivata nel modo corretto tra le altre cose.
Perchè il mio concetto di buona fede è probabilmente diverso dal tuo (non che il mio sia migliore, per carità). Io nella possibilità di aver venduto qualcosa di difettoso mi prodigo per la risoluzione del problema, tanto più se lo stesso è in garanzia; e se l'acquirente si risente, immediatamente propongo la restituzione del denaro (mi è successo una sola volta, ma è successo! Peraltro non presentava nessun difetto e feedback positivo ricevuto dal nuovo acquirente!) e sono molto lontano dal concetto: "la bici l'hai vista, l'hai provata e se c'è un problema siccome io non ci capisco una mazza, sono .azzi tuoi!". Il fatto che il bene potesse essere difettoso lo hai supposto tu stesso considerando che
"Biond possa non capire una mazza di bici per cui potrebbe benissimo non essersi accorto del difetto?".
Dal punto di vista legale non c'è dubbio, purtroppo, è stato incauto e l'ha pagata, mi pare anche abbastanza: il 20% in più di quanto ritenuto onesto per le proprie tasche, quindi chiaramente mazziato!
Ma, torno a ripetere, a meno di smentita da parte di BIOND (che sono certo arriverà presto) stante il fatto, mai smentito dal venditore, che il cavo era lasco all'atto della prova del mezzo, per quanto mi possa sforzare, non riesco a credere che il venditore, nonchè proprietario della bici per un lungo periodo di tempo (e suppongo anche utilizzatore della stessa, anche se non è detto) possa non essersi accorto del difetto.
Naturalmente la mia è una opinione basata esclusivamente sulle dichiarazioni di entrambi e che può essere smontata in un attimo ma esclusivamente dai protagonisti della vicenda.
Forse sbaglio, ma io una pacca sulla spalla di BZK gliela dò volentieri, sottolineando, come altri hanno fatto prima di me, di godersi la bici che tanto una revisione all'ammo prima o poi ci sarebbe stata comunque.
P.s.: non dovresti predicare imparzialità senza essere per primo tu ad esserlo (imparziale); continui a dire che BZK ha smontato l'ammo quando più volte ti ha ripetuto di non averlo fatto, ma di aver proceduto, come da manuale d'uso, al solo tentativo di regolazione della tensione del cavo. Tu manderesti in
Shimano in garanzia un cambio XT che non ti sale sull'ultimo rapporto o gli daresti prima una tiratina al cavetto?
p.s.2 dimenticavo: dici che mandarla in garanzia non avrebbe pregiudicato nulla? Secondo me sbagli! Pago una bici €.1.100,00 alla prima uscita riscontro un difetto che ne pregiudica l'utilizzo, la devo mandare in assistenza per tramite del venditore e pensare di stare diciamo almeno un mesetto prima che torni indietro. A me pare una bella scocciatura.