Bene eccomi di nuovo al lavoro in questo schifio di ufficio. Purtroppo la delusione è stata tantissima. Domani posterò foto e farò resoconto dettagliato dove verranno svelati retroscena piccanti, ma cosa dico destabilizzanti per la democrazia familiare di Achille. Saprete tutti come mai è arrivato così fresco anzi freschissimo dopo 135 km percorsi sotto l'acqua e al gelo. Io sono uno dei reduci della mitica DSB 2004 quindi so cosa significa trovarsi con la neve sulla testa e l'acqua che per ore ti penetra fin nelle ossa a temperature bassissime, per cui ieri mattina, quando mi sono svegliato alle 6.40 per fare colazione alle 7.00 ed ho aperto la finestra della camera, appena visto l'acqua che correva sull'asfalto, e scrosciava di brutto, ho già avuto la sensazione che non sarei partito. La voglia era tanta, tanti km fatti per arrivare a Bad Goisern, tante ore, soldi spesi, tante aspettative, la passione per la mtb, l'evento tanto atteso, ma un terribile ricordo LA DSB 2004, una tragedia, e dire che all'epoca partimmo che non pioveva e la temperatura era accettabile, il maltempo ci colse solo dopo essere partiti, invece qui eravamo già con la pioggia dalla sera prima. Però dicevo, troppe le speranze di farla, e le aspettative e poi quando tornerò lassù? Riuscirò a prendermi un giorno di ferie? Insomma preparo la borsa, mi vesto con salopette estiva, maglia estiva, giubbino autunnale, giubbino antipioggia traspirante, e un giubbino impermeabile nello zainetto, guanti invernali e guanti estivi per un eventuale ricambio. Tutto questo con la speranza flebile che di li a un paio di ore il tempo potesse migliorare un pò, quantomeno rallentare la pioggia tanto da permetterci di partire. Arriviamo a Bad Goisern in pulmann, scendiamo e sento le prime gocce di pioggia battente e gelida sul viso, e capisco che le speranze sono solo illusioni, stessa acqua della DSB 2004, in quota di sicuro mi aspetterebbe il gelo, e rivivere quella situazione non mi entusiasmava proprio, va bene l'off road, va bene l'avventura, ma rischiare di rovinarsi la salute proprio no. Nel 2004 arrivai semi assiderato, stavolta sarei stato scemo visto che un esperienza l'avevo già fatta. Achille, Andrea.Mate e Jack474 erano partiti per l'extreme, quando scendiamo dal pulman troviamo Andrea.Mate che si era ritirato, tremava come una campanella, quasi come me nel 2004, lo copriamo con una coperta, alcuni dei nostri decidono di partire lo stesso per il 114 km, quelli del 58 decideranno solo al momento cosa fare. Il resto della brigata tra mugugni di qualche moglie che voleva rimanere a Bad Goisern con i mariti, decide di andare a fare una gita a Salisburgo. Io e il Presidente decidiamo di andare nel nostro stand per attendere Jack e Achille e fare da supporto quelli che decideranno di partire negli altri due percorsi. Il nostro stand che doveva fare degustazione di vino verdicchio e dolci tipici, fino alle 16.00 sarà solo ricovero per bici e per i ns bikers, metà stand era stato fracassato la notte dalle raffiche di vento. Arriva anche Jack474 ritiratosi, molto deluso e teso, era partito anche lui con tanto entusiasmo, e vedere sfumare un impresa contro la propria volontà non è affatto piacevole. Nel frattempo molti DEL PERCORSO extreme si ritirano, tremano tutti di brutto, infangati alla grande, si capisce che non è proprio il caso di gareggiare. Alcuni dei nostri partono sul 114km, vado alla partenza con l'ombrello, piove di brutto, inizia il conto alla rovescia, mi prende proprio male, musica, lo speaker che grida in austriaco non so cosa, lo schermo gigante che trasmette le immagini, mi viene qualche dubbio se sto facendo una cavolata a non partire, Poi lo start e via che sono partiti. Non resta che aspettare. Dopo un pò ecco che nello stand dove nel frattempo vedevamo i numerosissimi che si ritiravano, ecco arrivare i due Soricetti padre e figlio che erano venuti in pulman con noi, si erano ritirati, sono due che pedalano parecchio, praticamente vivono con la bici anzi di bici, erano in pessime condizioni, il padre tremava non riusciva a parlare, un colore cadaverico, il figlio sembrava quasi inconsciente, tremava e sembrava un ebete. Li indirizzo subito alle docce. Se si sono ritirati loro mi sono detto la cosa non è proprio bella. Poi ecco Daniele il cinghialotto ritiratosi anche lui, un duro, una pellaccia, lui ci sorprende perchè su di lui pensavamo che il 100 km lo avesse portato a termine e invece STOP anche lui, trema meno del duo Soricetti, ma non è brillante per niente, si capisce dal fatto che non sorride, lui che ha sempre il sorriso in ogni momento, anche il Presidente mi bisbiglia che secondo lui Daniele ha sofferto parecchio, non è il solito Daniele. Ci dice sempre Daniele che anche gli altri dell'Avis sul 114 km si sono ritirati e sono andati direttamente a Gosau in bici. Con Jack andiamo sotto il tendone nella piazza, a seguire sullo schermo gigante le immagini della gara con il passaggio dei bikers nelle grotte sperando di vedere Achille unico della nostra comitiva rimasto. Vediamo un bikers transitare nelle grotte con tenuta estiva, maniche corte e pantalone corto, roba da matti. Sentiamo lo speaker poi dire in austriaco ed in italiano che in quota nevica e chi parte per il 58 lo deve fare solo se ben attrezzato. Partono anche quelli del 58km. Arriva anche The Mtb Biker che ci parla della sua disavventura anche lui si è ritirato, memore dell'esperienza della DSB non ha forzato gli eventi ed ha preferito ritirarsi finchè era lucido. Di Achille nessuna notizia, con Jack diciamo meglio non chiamarlo, forse sta ancora pedalando, meglio non disturbarlo, in quelle condizioni fermarsi a volte significa ritirarsi, la soglia psicologica è sottilissima e basta poco per farti alzare lo sguardo e farti sembrare tutto impossibile, d'altronde lui ha i nostri numeri e se c'erano problemi ci avrebbe chiamato. Verso l'ora di pranzo comprendiamo che la gara non finirà bene, i ritirati su tutti e due i percorsi sono tantissimi, arrivano uno dietro l'altro. Con grande sorpresa poi vediamo arrivare Diego e MaURIzio i due del 58 km, che sono riusciti a portare a termine la gara, Diego è stata una sorpresa perchè non voleva partire, è solo un anno che pedala e per lui è stata la prima avventura o disavventura del genere. Diego 349mo su 693 classificati e Maurizio 447mo su 693 classificati. Hanno salvato il nome del Gs Avis Bike Cingoli. Arriva l'amico di Offroad, anche lui forumendolo, ritirato anche lui, purtroppo vittima di una brutta caduta in discesa con conseguente rottura meccanica e ginocchio molto malconcio. E' tremante anche lui, lo ingozziamo di biscotti tipici cingolani che lo ravvivano un pò, ci dice che Offroad sta continuando, pensiamo che anche lui come noi da Bari di strada ne ha fatta tantissima. Quando alla fine si è ripreso un pò e si è asciugato, decide di andare in auto a riscaldarsi e ad aspettare Offroad. Poi passa dal nostro stand Wild con compagna scambiamo due chiacchiere anche lui ritirato. Nel frattempo tornano i nostri da Salisburgo ormai non piove più sono le 16.00 di achille nessuna traccia, ci portano i viveri 3 scatoloni di vino verdicchio, e pacchi di dolci tipici, iniziamo a distribuire alla lunga fila di bikers per lo più austriaci che attendono tutti tremanti ed infangati il lavaggio bici. Inutile dire che divorano i nostri dolci e scolano le nostre bottiglie di verdicchio. Una coppia di fidanzati addirittura dopo aver fatto il bis ed il tris di verdicchio inizia a pomiciare davanti al lavaggio bici. Ci arriva poi notizia che il 114 e il 200 km sono annullati. Con Jack e The Mtb ci domandiamo ma Achille dove cavolo stà? The Mtb lo chiama, lui non risponde poi richiama lui. Il contenuto della telefonata lo ha scritto Mtb, sorridiamo tutti e non ci resta che aspettare. Con altri bikers cingolani andiamo nel salone dei massaggi a ritirare la t shirt ed a riconsegnare il chip. Notiamo anche noi le cabine riscaldanti tipo incubatrici per i pulcini. Ho voglia di farmi fare un massaggio, ci sono un paio di massaggiatrici bonazze davvero quasi quasi mi denudo. Usciti dal salone massaggi mentre camminavo verso il nostro stand sento gridare scherzosamente in romagnolo verso di noi, alzo lo sguardo e vedo un essere che sembrava un royal marines, con un pastrano verde, tutto infangato, era Achille appena rientrato erano le 16.30 circa. Ci dice che lo han bloccato al 135 km. Era freschissimo per niente tremante, forse l'ultima mezzora senza pioggia sul lungolago lo hanno ravvivato un pò. Gli prendo la bici mentre lui riconsegna il chip e la porto al nostro stand, lo immortalo in un paio di scatti che domani pubblicherò insieme ad altre foto inedite della trasferta. Quando arriva nel nostro stand brindiamo col verdicchio. Siamo contenti per lui che ha pedalato dalle 5 in quelle condizioni per 135 km, una bella impresa anche se domani con le foto che vi mostrerò capirete come è riuscito a combattere il freddo e a rimorchiare anche il venerdi pomeriggio. Per me una bella trasferta perchè era una allegra compagnia anche se la nostra location Gosau era distante da Bad Goisern, però tanta delusione per la sfiga, maltempo dal venerdi sera al sabato sera. La classica nuvolona di fantozzi. Domenica mattina un sole splendente che ci mostra la bellezza dei luoghi e ci fa smadonnare ancora di più. Chissà se tornerò mai alla Salzkammerguth. Di certo non mi iscriverò più con tutto questo anticipo, e massimo 5 km l'alloggio da Bad Goisern. Rimane comunque quel qualcosa dentro che mi fa dire che devo ancora completare qualcosa nella vita, questo significa che conoscendomi è probabile che la Carolina (segretaria dell'organizzazione da me adescata anche qui ci sarà debita documentazione) mi vedrà ancora salvo imprevisti. Cicino si è superato, l'unico al mondo ad aver mangiato spaghetti con le cozze sulle dolomiti. Cozze di acqua dolce di torrente di alta montagna. Roba da non credere. Domani posterò qualche foto