Salita Sterrata Ripida: scivolamento ruote

  • Cominciano a vedersi in giro le prime bici con il nuovo motore Bosch SX, la drive unit per le ebike leggere del marchio tedesco. Dopo la Canyon Neuron ON Fly è la volta della Mondraker Dune. Andiamo a vedere nel dettaglio le differenze fra il CX full power e l’SX, quanto quest’ultimo sia potente e quale autonomia offre con la sua batteria standard di 420WH.
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Ciao a tutti.
Nella salite molto ripide sterrate, quindi di terra e qualche sasso, come vi posizionate sulla bici per evitare lo slittamento della ruota posteriore e l'impennamento di quella anteriore?

Domenica durante una salita molto ripida ho dovuto sganciare e mettere giu i piedi quasi in cima alla salita in quanto la ruota posteriore ha iniziato a slittare, con conseguente ginocchiata bella forte sul manubrio... (che dolore).

Vi alzate in piedi e portate il "culo" indietro o stare seduti piegati in avanti?

Perchè se ci alziamo in piedi la ruota post. slitta, se stiamo seduti non riusciamo a spingere molto... c'è anche il problema dell'impennare... se stiamo troppo indietro col peso la ruota davanti si alza... Azz che casino...

Come vi comportate?
Grazie


:duello:
 

alcast

Biker superioris
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Secondo me, ma sono poco più che un neofita, la posizione in piedi non è consigliabile proprio perché la spinta sui pedali non è costante.

Meglio seduti con un rapporto agile e una pedalata rotonda e costante che sfrutti al limite il grip della posteriore. In questo senso i pedali automatici aiutano.
 

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Secondo me, ma sono poco più che un neofita, la posizione in piedi non è consigliabile proprio perché la spinta sui pedali non è costante.

Meglio seduti con un rapporto agile e una pedalata rotonda e costante che sfrutti al limite il grip della posteriore. In questo senso i pedali automatici aiutano.

Il problema è che anche seduti si scivola... io ho pedali SPD e domenica è scivolata la ruota post. proprio da seduto... Il problema è che quando ti fermi sei finito, l'unica è andar poi su a piedi, non riesci più a riagganciare e ricominciare a pedalare tutto in equilibrio, soprattutto con rapporti molto agili...
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Quando il fondo è incoerente alzarsi sui pedali è impossibile, per cui l'unica è stare seduti e pedalare quanto più possibile rotondi.

L' alleggerimento dell'anteriore dipende anche dalla geometria e dalla posizione del manubrio, ma su pendenze elevate è inevitabile. L'unica è cercare di rimanere più centrali possibile in modo da mantenere una buona trazione e contemporaneramente un minimo di carico sull'anteriore.
 

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Quando il fondo è incoerente alzarsi sui pedali è impossibile, per cui l'unica è stare seduti e pedalare quanto più possibile rotondi.

L' alleggerimento dell'anteriore dipende anche dalla geometria e dalla posizione del manubrio, ma su pendenze elevate è inevitabile. L'unica è cercare di rimanere più centrali possibile in modo da mantenere una buona trazione e contemporaneramente un minimo di carico sull'anteriore.

Capito, quindi: seduti, rapporto molto agile con pedalata rotonda, giocare col busto avanti indietro per bilanciamento...


:il-saggi:
 

zeromeno

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punta della sella
il segreto è -poi- nell' utilizzare il rapporto corretto;cioè non troppo leggero,per evitare che la gomma slitti, ma il massimo rapporto che si riesce a spingere anche con RPM ''bradipe'' (30-40)e cercare di sfrurrare la rotondita' della pedalata che a quate rpm si riesce ad esprimere.

poi è una questione di geometrie e gomme...
 
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samuelgol

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Quando il fondo è incoerente alzarsi sui pedali è impossibile, per cui l'unica è stare seduti e pedalare quanto più possibile rotondi.

L' alleggerimento dell'anteriore dipende anche dalla geometria e dalla posizione del manubrio, ma su pendenze elevate è inevitabile. L'unica è cercare di rimanere più centrali possibile in modo da mantenere una buona trazione e contemporaneramente un minimo di carico sull'anteriore.

Quoto in pieno, stare seduti, ma soprattutto curare la rotondità di pedalata che è fondamentale sia perchè ti aiuta a non spingere un rapporto troppo agile, sia perchè ti permette uno sforzo di pedalata uniforme e regolare tale da ridurre al minimo pressioni brusche che possono esseere le principali cause di slittamento.
 

criskey

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Anche in questo caso, il trucco è putroppo sempre lo stesso: allenamento.

Nel senso che ti trovi su una salita ripida nella quale sei al limite dell'aderenza e ogni tanto la ruota slitta e hai un rapporto troppo agile, hai già perso in partenza.

Il rapporto non deve essere il più agile, ovvero quello giusto per la gamba, perchè con quello se la ruota slitta non riuscirai a rimanere in sella. Oltre a questo, mantenere una trazione costante con rapporti troppo agili è pressochè impossibile anche se hai una pedalata molto rotonda. Anche con una cadenza esageratamente elevata non ottieni gli stessi risultati.

Devi usare rapporti più duri, ovviamente lo si può fare per un periodo limitato di tempo perchè stai andado oltre il tuo andare sostenibile. Io normalmente cerco di tenere duro, se riesco, fino a quando spiana un po, li scalo e faccio girare la gamba prima di rimettere duro per fare i pezzi più sconnessi e ripidi. E' l'opposto di quello che faresti se tu fossi su un fondo compatto.

Il discorso non ha senso infatti se ti trovi su una cementata o su un'altro terreno che ti offra molta aderenza, li senti solo la gamba e trova il rapporto più giusto.

Ovviamente le ruote devono essere sgonfiate un po se ti trovi in un terreno veramente ostico e come hanno detto in molto seduto in punta di sella e con il busto che si piega in avanti cercando l'equilibrio per non far alzare la gomma anteriore.

Il peso sull'anteriore serve solo quel tanto che basta per mantenere direzionalità, se ne sposti di più lo togli dalla trazione.

Questo è il mio metodo e con questo, molto spesso, sono riuscito a passare dove i miei colleghi si fermavano. :loll:
 

samuelgol

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Anche in questo caso, il trucco è putroppo sempre lo stesso: allenamento.

Nel senso che ti trovi su una salita ripida nella quale sei al limite dell'aderenza e ogni tanto la ruota slitta e hai un rapporto troppo agile, hai già perso in partenza.

Il rapporto non deve essere il più agile, ovvero quello giusto per la gamba, perchè con quello se la ruota slitta non riuscirai a rimanere in sella. Oltre a questo, mantenere una trazione costante con rapporti troppo agili è pressochè impossibile anche se hai una pedalata molto rotonda. Anche con una cadenza esageratamente elevata non ottieni gli stessi risultati.

Devi usare rapporti più duri, ovviamente lo si può fare per un periodo limitato di tempo perchè stai andado oltre il tuo andare sostenibile. Io normalmente cerco di tenere duro, se riesco, fino a quando spiana un po, li scalo e faccio girare la gamba prima di rimettere duro per fare i pezzi più sconnessi e ripidi. E' l'opposto di quello che faresti se tu fossi su un fondo compatto.

Il discorso non ha senso infatti se ti trovi su una cementata o su un'altro terreno che ti offra molta aderenza, li senti solo la gamba e trova il rapporto più giusto.

Ovviamente le ruote devono essere sgonfiate un po se ti trovi in un terreno veramente ostico e come hanno detto in molto seduto in punta di sella e con il busto che si piega in avanti cercando l'equilibrio per non far alzare la gomma anteriore.

Il peso sull'anteriore serve solo quel tanto che basta per mantenere direzionalità, se ne sposti di più lo togli dalla trazione.

Questo è il mio metodo e con questo, molto spesso, sono riuscito a passare dove i miei colleghi si fermavano. :loll:

In linea di massima concordo anche con te e infatti anche io parlavo di rapporto giusto, e non troppo agile e che in tal senso la rotondità di pedalata ti aiuta a spingere un rapporto più duro, perchè spingi e tiri in maniera uniforme, mentre se spingi solamente, non ce la fai a spingere un rapporto abbastanza duro e ti viene da tirare anzichè con le gambe, con le braccia con il risultato di far impennare l'anteriore.

Occhio però ad essere troppo perentorio: quel che riesce a te, non può riuscire a parecchi altri che non hanno le tue capacità e il tuo tempo per allenarti. Tempo fa in una discussione simile, addirittura Paolo Alberati (alberati.paz) dava una ricetta simile ma ancora più estrema della tua (parlava addirittura del 44). Ora un consiglio come il tuo, se è tecnicamente ineccepibile, non è secondo me sostenibile dalla maggior parte di bikers, in quali non riuscirebbero comunque a recuperare manco quando la strada spiana (se spiana), andrebbero in irrimediabile affanno con rischio di crampi prematuri o di doversi comunque fermare a riposarsi. Allora il vantaggio di salire in sella senza fermarsi andrebbe ad annullarsi, quindi sarebbe meglio per loro trovare un'alternativa decentemente efficace, ma alternativa al rapporto duro.

Mi spiego?

Piccolo :offtopic: per Criskey: ieri ho cominciato la preparazione: causa pioggia due ore di rulli a far la maionese con i pedali come i criceti. Ci si vede il 02/08/2009, quando arrivo in cima al Quaternà ti aspetto per sbeffeggiarti :hahaha:, forse sarò su anche per la Sauris :spetteguless:
 

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Anche in questo caso, il trucco è putroppo sempre lo stesso: allenamento.

Nel senso che ti trovi su una salita ripida nella quale sei al limite dell'aderenza e ogni tanto la ruota slitta e hai un rapporto troppo agile, hai già perso in partenza.

Il rapporto non deve essere il più agile, ovvero quello giusto per la gamba, perchè con quello se la ruota slitta non riuscirai a rimanere in sella. Oltre a questo, mantenere una trazione costante con rapporti troppo agili è pressochè impossibile anche se hai una pedalata molto rotonda. Anche con una cadenza esageratamente elevata non ottieni gli stessi risultati.

Devi usare rapporti più duri, ovviamente lo si può fare per un periodo limitato di tempo perchè stai andado oltre il tuo andare sostenibile. Io normalmente cerco di tenere duro, se riesco, fino a quando spiana un po, li scalo e faccio girare la gamba prima di rimettere duro per fare i pezzi più sconnessi e ripidi. E' l'opposto di quello che faresti se tu fossi su un fondo compatto.

Il discorso non ha senso infatti se ti trovi su una cementata o su un'altro terreno che ti offra molta aderenza, li senti solo la gamba e trova il rapporto più giusto.

Ovviamente le ruote devono essere sgonfiate un po se ti trovi in un terreno veramente ostico e come hanno detto in molto seduto in punta di sella e con il busto che si piega in avanti cercando l'equilibrio per non far alzare la gomma anteriore.

Il peso sull'anteriore serve solo quel tanto che basta per mantenere direzionalità, se ne sposti di più lo togli dalla trazione.

Questo è il mio metodo e con questo, molto spesso, sono riuscito a passare dove i miei colleghi si fermavano. :loll:

Ho capito, grazie.
Per farmi un idea che pressione gomme usi su sterrato, quindi sentieri sottobosco con salite ripide e qualche discesina...
Io avevo le gomme a 2.5 circa, anche perchè per raggiungere il bosco ho dovuto fare un po di afalto...
 

samuelgol

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Ho capito, grazie.
Per farmi un idea che pressione gomme usi su sterrato, quindi sentieri sottobosco con salite ripide e qualche discesina...
Io avevo le gomme a 2.5 circa, anche perchè per raggiungere il bosco ho dovuto fare un po di afalto...

Oltre che dal terreno la pressione delle gomme è influenzata dal tuo peso e dal tipo di gomme che monti. Con camere sei a rischio pizzicata sotto i 2.3/2.4, peggio se sei pesante. Con i tubeless arrivi tranquillamente a 1.8 senza rischiare di stallonare, senza ovviamente pizzicare, ma con un'ottima aderenza sia in salita che in discesa. Meno di 1.8 io tendo ad evitare.
Ovviamente con una pressione come la tua (2.5) è normale avere poca aderenza, è già una pressione piuttosto alta.
 

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Biker extra
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Oltre che dal terreno la pressione delle gomme è influenzata dal tuo peso e dal tipo di gomme che monti. Con camere sei a rischio pizzicata sotto i 2.3/2.4, peggio se sei pesante. Con i tubeless arrivi tranquillamente a 1.8 senza rischiare di stallonare, senza ovviamente pizzicare, ma con un'ottima aderenza sia in salita che in discesa. Meno di 1.8 io tendo ad evitare.
Ovviamente con una pressione come la tua (2.5) è normale avere poca aderenza, è già una pressione piuttosto alta.



Io ho gomme schwalbe nobby nic anteriore e schwalbe racing ralph, entrambe camera d'aria...
Peso 75 kg.
 

criskey

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In linea di massima concordo anche con te e infatti anche io parlavo di rapporto giusto ...

Occhio però ad essere troppo perentorio: quel che riesce a te, non può riuscire a parecchi altri che non hanno le tue capacità e il tuo tempo per allenarti. Tempo fa in una discussione simile, addirittura Paolo Alberati (alberati.paz) dava una ricetta simile ma ancora più estrema della tua (parlava addirittura del 44).

WOW!! Il 44.

Il mio consiglio è quello di usare uno o due rapporti più duri rispetto al più agile. Il più delle volte è sufficiente. Immagino si stia parlando si salite superiori al 20%.

Cambiare la corona davanti è di solito impossibile in queste situazioni. Non c'è lo spazio per allegerire la pedalata e aspettare che la catena salga completamente sulla corona più grande.

Quindi immaginando una salita ripida e sconnessa ma che presenta punti di riposo (allegerimento della salita oppure fondo più compatto), cerco di gestirmi nel modo che ho spiegato ma giocando solo con il deragliatore posteriore. Con quello riescio a cambiare più velocemente e la catena non ne risente di meno.


Ora un consiglio come il tuo, se è tecnicamente ineccepibile, non è secondo me sostenibile dalla maggior parte di bikers, in quali non riuscirebbero comunque a recuperare manco quando la strada spiana (se spiana), andrebbero in irrimediabile affanno con rischio di crampi prematuri o di doversi comunque fermare a riposarsi. Allora il vantaggio di salire in sella senza fermarsi andrebbe ad annullarsi, quindi sarebbe meglio per loro trovare un'alternativa decentemente efficace, ma alternativa al rapporto duro.

Mi spiego?

:celopiùg:
Certo concordo con te sul fatto che dipende dall'allenamento. E infatti era la mia premessa.

Ad ogni modo oltre ad essere veramente molto allenante, ho dato questo consiglio a chi voglia superare punti che con altri metodi non è possibile superare. Se invece valuti che la tenuta è buona, e la gamba è cotta non è il caso di indurire il rapporto, ma di gestire le proprie forze e mantenere una pedalata rotona.

L'alternativa è comunque mettere il piede a terra ed io preferisco scoppiare sui pedali piuttosto che spingere a piedi la bici. ;-)

Piccolo :offtopic: per Criskey: ieri ho cominciato la preparazione: causa pioggia due ore di rulli a far la maionese con i pedali come i criceti. Ci si vede il 02/08/2009, quando arrivo in cima al Quaternà ti aspetto per sbeffeggiarti :hahaha:, forse sarò su anche per la Sauris :spetteguless:

:offtopic:
Guarda non mi parlare di condizioni meteo avverse. Mi trovo da 2 mesi in Germania del nord e non ti dico quanto difficile sia mantenere un minimo di allenamento. Non vedo l'ora di rifare queste bellissime gare!!! ;-)
 

criskey

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Ho capito, grazie.
Per farmi un idea che pressione gomme usi su sterrato, quindi sentieri sottobosco con salite ripide e qualche discesina...
Io avevo le gomme a 2.5 circa, anche perchè per raggiungere il bosco ho dovuto fare un po di afalto...

Come hanno detto molti il discorso dipende da molte variabili:
tipo di copertura, Tubeless o con camera d'aria, marca, modello;
sezione del pneumatico,
tipo di guida,
tipo di bici (full o front);
tipo di fondo,
peso.

Ma per tagliare la testa, posto che io uso peso circa come te e che uso copertoni tubeless da 2.1 o 2.0 per avere buona ottima tenuta vado sui 30 p.s.i. +/- 5.

Se però vuoi fare discese a bomba su terreni accidentati è meglio aumentare di 10 p.s.i per essere quasi sicuro di non pizzicare. :prost:

Ma lasciando stare i numeri, quello che conta è sentire come si comporta la bici sulle asperità. Con un po di sensibilità ti accorgi se hai pompato troppo o troppo poco mentre vai. In particolare quando passi sopra le asperità. Concentrati sul contraccolpo che ti restituisce la bici.

Una prova che poi faccio abitualmente, da fermo, è controllare come si deforma il copertone su una radice \ sasso \ scalino. E' tutto li il trucco, quanto vuoi che il copertone resista alla deformazione?

Il discorso è molto semplice se conosci già il percorso e se non sei in gara. Al limite puoi permetterti la pressione ideale per ogni parte del percorso pompando e spompando a seconda del caso.

In gara invece devi sceglierre il giusto compromesso in partenza e li è meglio affidarsi al manometro e all'esperienza che ti sei fatto nelle precenti uscite.

Ad ogni modo se guardi i copertoni dei trialisti capisci subito che per avere aderenza devi pompare poco sacrificando la scorrevolezza nei tratti compatti. Se il gioco vale la candela dipende da quanto ci tieni a fare tutto in sella e dal tipo di percorso. :celopiùg:
 

Elba.kb

Biker ultra
5/3/07
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Isola D'Elba
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Beh è ovvio che se non c'è la fai vai a piedi... ma io punto a fare quasi tutto in bici, perchè dover scendere???

Bravo!
Anch'io odio scendere e cerco di restare il più possibile sui pedali :-)
Se usi il rapporto giusto e ti bilanci bene sulla bici con un minimo di allenamento ti arrampichi alla grande.
Con la giusta tecnica non si scende mai perché si impenna la bici, si scende sempre perché manca aderenza al posteriore.
Il rapporto giusto è quello che ti da la possibilità di mantenere una pedalata uniforme ed una velocità tale da oltrepassare gli ostacoli o variare la cadenza nel caso di mancata aderenza sulla ruota.
Con un rapporto troppo duro avanzerai a scatti ed arriverai poco lontano, con un rapporto troppo agile non riuscirai ad avere la giusta velocità ed a variarla nel caso le asperità del terreno lo richiedano.
Naturalmente la posizione in sella è fondamentale per affrontare rampe tecniche e di grande pendenza, se sulla bici hai una posizione bassa sulla sella e alta sul manubrio non ti sarà certo di aiuto su questi tipi di percorsi, buone gomme e la giusta pressione di sicuro aiutano, quella giusta è quella che sedendo in sella consente alle ruote di copiare perfettamente il terreno, la puoi ottenere anche ad occhio senza uso del manometro ;-)

o-o
 
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Biker poeticus
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Capito, quindi: seduti, rapporto molto agile con pedalata rotonda, giocare col busto avanti indietro per bilanciamento...

:il-saggi:

Rapporto agile... non proprio: il rapporto e' agile perche' se fosse piu' duro magari non si sale :-) , in realta' il rapporto corretto e' quello che ti fa salire regolare, se *troppo agile* si puo' innescare l'effetto "pistone" con probabile perdita di trazione (o se il fondo "tiene", l'impennata).
 

Matteocm

Biker ciceronis
23/11/07
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Bergamo
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Bè questi ragionamenti sono perfetti... ma se la salità è veramente tosta.. le nn dietro nn fanno al caso tuo.. a te servono gomme belle tassellate tipo le Geax barro!!

Poi se la salita nn è tanto tosta e scivoli, devi avere una bella gamba.. che tenga la bici a quella velocità per tutta la salita.. anche se cambia di pendenza.

Se poi cadi dalla bici e nn riesci più a risalirci.. devi mettere la bici in leggero diagonale(in modo che quando parti riesci a mettrti perpendicolare alla salita) con la marcia da crociera(nn troppo molle altrimenti sei ancora a terra e se cambi tendi a rovinare il cambio, catena, pacco pignoni)..

Insomma tanto allenamento!
 

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