Alla faccia delle nuvole e delle pioggie che flagellano il mondo intero oggi gran sole, gran caldo a tratti e gran giro "buccio de culo" come direbbe la Concu.
Alla fine solo 4 persone hanno deciso di sfidare la Tolfa e i suoi 52km; mi correggo, 3 persone è un androide. Quelli che non l'hanno voluta sfidare alla fine l'hanno sfidata lo stesso da un'altra parte, ma solo per 45km e il triplo del fango.
Partiamo con molta calma alle 9.40 in discesa... per la serie "quando apro il freezer sudo!" Un freddo polare! La vista annebbiata dalle cataratte che si stanno formando non mi permette di capire se le forme offuscate che vedo sui campi sono orsi o vacche. Neanche il tempo di focalizzare che arriva una pettata assurda a freddo. La Concu al fianco della sua comare Viò tra una chiacchiera e un altro milione di chiacchiere sparisce all'orizzonte come il sole al tramonto. L'amico di Fabio (Umberto, Alberto, Roberto... porca miseria non me ricordo, sempre così la prima volta che mi presento a qualcuno; d'ora in poi si chiamerà "l'amico di Fabio") le segue magneticamente. Più indietro due individui già arrancano; Fabio borbotta, smadonna, qualcosa sicuro tira giù dal cielo perchè i miei orsi polari si trasformano in visioni mistiche. Alla fine della salita l'amica Viò, saluta e torna indietro; cosa c'è di meglio di 2km di salita per scambiare 2 chiacchiere in allegria!? 2 chiacchiere in allegria senza i 2km di salita, mi pare chiaro...
Finalmente il percorso si ammorbidisce e ci porta in tutta tranquillità a Civitella Cesi. Io ora non so cosa sia successo, ma la fantomatica fontanella di cui parlavo è scomparsa davvero! C'è troppo traffico evidentemente, dovrebbero deviarlo da un'altra parte. Felici e ancora spensierati proseguiamo fino a raggiungere l'ex ferrovia Capranica-Civitavecchia. Fabio diventa felice come un bambino la sera di natale alla vista di gallerie, vecchie stazioni in rovina e il sempre spettacolare ponte sul Mignone. Gli brillano gli occhi... ancora non sa...
E' il momento delle due tanto chiacchierate gallerie:
Galleria del letame: Luce da minatore con retroilluminazione per me. Due luci per Fabio e l'amico di Fabio comprate dai cinesi per 5€, e si vede! Illumino di più io con gli occhi. Faro alogeno da 10000 watt per la Concu. Si entra in galleria e magicamente sembra pulita. Ma la magia svanisce presto tra un olezzo e l'altro e piano piano le
ruote arrancano sempre di più fino a fermarsi su una specie di terriccio morbido ma non appiccicoso; per me era terra, e finiamola qui, non voglio sapere altro! Presi comunque dal dubbio ce la facciamo a piedi con bici a braccetto in equilibrio sul muretto laterale, col rischio di perdere il già precario equilibrio per andare a esaminare da vicino il fondo.
Galleria di 2km: scorrevole, pulita, con qualche pozza. La Concu riesce a salire sul muretto e basta! Fosse stata da sola si sarebbe fossilizzata là sopra. Fabio non si è perso invece e ai nipoti mi toccherà raccontare la storia di quando prese l'elicottero senza saperlo.
Il bello viene ora. Una volta fuori la Concu(è sempre lei comunque, non ce sta niente da fa!) parte a tremila fermandosi poco dopo tra le imprecazioni: No! Che mer**a! Mi caco il ca**o! Siamo bloccati su 30 metri di fango e sabbie mobili. C'è chi avanza affondando disperato e chi in maniera goffa cerca di limitare i danni rimanendo in equilibrio e cercando di poggiare le
scarpe senza poggiarle. Alla fine del marasma le ruote sono ricoperte da uno strato di 2cm di granella di nocciole.
Succede poco nei restanti 30km. 30km di saliscendi durante i quali ho visto Fabio morire e resuscitare più volte di Gesù in persona. Gli altri due invece non li ho visti proprio più... Poi bicilavaggio nel fontanile per sciogliere via le incrostazioni, un'ultima salita tra il mistico e il blasfemo e poi giù in discesa fino alla meritata auto. Quasi dimenticavo, abbiamo anche affrontato la ormai famosa Curva del Porcamadosca: in discesa a velocità sostenuta e con squaraus di fango a sorpresa.
Gran bella giornata comunque, divertente e impegnativa. Grazie a tutti i compagni di avventura(capirai quanti so...). Più tardi le foto.
P.S. Romì, ma che sei matta che chiedi il cavatappi alla cassiera del bar!?