E allora ditelo che mi volete fare felice
Assioma1: andare in MTB è bellissimo
Assioma2: giornate luminose e belle come quella di oggi rendono la pedalata ancor più piacevole
Assioma3: con gente così il divertimento è assicurato.
A Monteflavio eravamo 31....dico 31
Voglio subito ringraziare Hash perchè TUTTE le volte che organizza un giro è piacere allo stato puro. L'organizzazione è perfetta e fortunatamente tutto fila liscio.
Ma andiamo con ordine.
Coloro che hanno optato per il giro lungo si ritrovano puntualmente a Stazzano. Colazione e si parte per la salita bastarda che porta a Monteflavio. La conosco bene quella salita e, sapendo di dover fare ben 1600 metri di dislivello evito di forzare il ritmo. Resto sempre più sorpreso dalle qualità di scalatore di Alessandro. Chi lo vede per la prima volta andare in salita pensa: i soliti ragazzetti......partono a razzo e poi sono morti dopo pochi Km. Manco per niente....Alessandro parte a razzo e finisce a razzo. Voto 10+.
Arriviamo a Monteflavio in anticipo e troviamo la marea umana. Altro caffè in paese e comincia la nuova salita. Fin da subito un simpatico cagnolone decide di unirsi al gruppo che seguirà fino alla fine. Lui è il 32° partecipante.
Dimenticavo di dire che avevo rinunciato a fare la variante godereccia della Pineta in quanto Hash mi aveva detto che non si sarebbe fatto quel percorso. Ma lassù qualcuno mi ama.....
Saliamo sul Pellecchia e ad un certo punto ricompattiamo il gruppo. Alzo gli occhi e vedo la croce di Pizzo Pellecchia.
Eurekaaaaa
......mi viene in mente una supervariante giostrarola. Anellomancante è al mio fianco e gli rappresento la mia idea: si sale fino la Pizzo, poi creta e giu sui ST sgarrupati che conosco, Pineta e ancora ST fino al paese. A sergio gli si rizzano i capelli in testa dalla gioia (e diventa alto 2 metri e 50
). Espongo pubblicamente la mia idea e trovo diverse persone favorevoli a cui si illuminano gli occhi. Alla fine siamo in 11.
Proseguamo col gruppo compatto per pochi Km finchè ci si divide.
Il problema del mio gruppo è che neanche io avevo mai fatto la scalata del Pellecchia da questo lato e quindi non sapevo se si potesse arrivare agevolmente. Ma come detto, lassù qualcuno mi ama: troviamo subito un bellissimo sentiero nel bosco che ci porta dai 1100 metri del punto di partenza ai 1350 del Pizzo. Salendo sento diversi amici che ammirano la bellezza del sentiero che sarebbe bello da fare in discesa. Non sanno cosa li aspetta dall'altra parte
Una pausa a metà salita e finalmente ci si ritrova in cresta. La percorriamo fino al Pizzo e poi ci cerchiamo di raggiungere cima Pellecchia ma, faccio confusione con la traccia e giriamo in tondo un paio di volte. Quando i miei compagni cominciano a mandarmi qualche maledizione finalmente ritrovo, grazie all'aiuto di Sergio, la retta via. Ma prima di iniziare la vera discesa, breve pausa pranzo nel prato.
Chi le ha, si mette le
protezioni e ci si butta nel bosco. Prima parte ripida e poi comincia la porte tecnica: un continuo di gradoni doppi e tripli, tornanti, passaggi gajardi. Non mi divertivo così dai tempi delle giostre.
Ma la cosa che più mi fa piacere è vedere i miei compagni di avventura desiderosi di cimentarsi in passaggi complicati, felici come bambini, orgogliosi di essere li. Siamo 10 maschietti e una femminuccia. E come va la femminuccia: grande Martha
.
Il Presidente sta delirando ed ogni tanto, ammaliato da qualche passaggio caxxuto, torna indietro e lo ripete.
Arriviamo al rifugio, risaliamo verso la pineta e ci buttiamo in una nuovo ST che porta verso Monteflavio. Nuova giostraaaaaaaaaaa.
Nick mi raggiunge a valle e a momenti mi abbraccia.
Raggiungiamo Stazzano dalla discesona e ci ritroviamo tutti insieme al bar, dove ci raggiungono anche gli altri. Siamo tutti felici e sorridenti.
Che goduria amici. Mi avete reso proprio felice.
Le mie foto
[url]http://picasaweb.google.it/pippybiker/Pellecchia2010[/URL]#