"L’obiettivo del progetto Life Ursus è di consentire nell’arco di qualche decina di anni la costituzione di una popolazione vitale di almeno 40-60 orsi adulti"
Ho capito. Grazie dei chiarimenti.
Quanto all'obiettivo del progetto Life Ursus, che ho già accolto positivamente circa il successo sul piano puramente naturalistico del ripopolamento degli orsi in Trentino, credo che sia palese che "almeno 40-60 orsi adulti" sia da intendere come numero massimo di esemplari che il territorio possa sostenere.
Come ho già scritto l'orso é un animale esigente, ha bisogno di molte risorse alimentari, di molti spazi, ha meccanismi di accoppiamento e di riproduzione assai particolari, diventa confidente o problematico nei confronti dell'uomo.
Il Territorio del Trentino che ospita l'orso é molto circoscritto, eppure gli animali sono cresciuti di numero testimoniando la grande ricchezza ambientale e naturalistica di quei luoghi. Nonostante definiamo il Trentino come una regione fortemente antropizzata e legata al turismo di massa, l'orso ci dice, invece, che l'ambiente naturale del Trentino é eccellente, e ha un valore trainante anche sul piano sociale ed economico.
É palese, però, che inizia a mancare lo spazio, ci sono molti più orsi del previsto, e il problema non sembra essere la sostenibilità alimentare degli animali, ma semplicemente il bisogno di più spazio (anche in chiave riproduttiva) e, di conseguenza, rapporti sempre più delicati con gli uomini.
Da quanto sopra esposto, a mio modo di vedere, emerge chiaramente e inequivocabilmente che le linee guida dettate dal progetto Life Ursus sono state ampiamente disattese in riferimento alla gestione degli animali, con responsabilità che francamente non so a chi attribuire: politici, enti parco, altro.
In Abruzzo, come già sottolineato in precedenza, l'orso é questione interna ai parchi naturali che vengono lasciati in pace e liberi di operare senza intromissioni esterne.