Eccomi amici cari, scusate il ritardo, ma sto giro mi ha un po provato, sapete l'età. A proposito come diceva gianky ad un certo punto ci siamo sentiti come i papà che portavano a spasso i bambini tanta la differenza evidente di passo tra i due blocchi. Ma noi "vecchietti" avevamo sulle gambe anche il Vulcano del sabato e questo secondo me ha inciso non poco.
Cmq ore 9 punto 00 al raduno dell'autostrada divenuto oramai un punto di ritrovo di tutti. Ieri c'erano all'appuntamento una decina di audi cabrio in procinto di un raduno credo.
Sigaretta per il Vupi prima di salire in auto e dopo caffettino e via sparati verso L'Aquila, si arriva a sella di Corno e stranamente il TomTom diceva che Colle di Corno era a 10 chilometri mentre in pratica eravamo alla meta, bho!!!.
Dopo consulto rapido (tre gps in azione e non si trovava l'inizio), si inizia a salire, a salire, a salire, le auto che si vedono a fondo valle sulla provinciale sono sempre più piccole, ma il fondo è buono e padalabile benissimo. Il Vupi come sempre prende il via (ma che ce mettrà nelle sigarette ?? bho) e in solitaria arriva al 9 km della salita, seguito da Matts, seguiamo un po' a rilento il gianky ed io, ma indomiti li tallionamo.
Dopo il 9 kmsi sale ancora ma più dolcemente, si prosegue per un piano tra zig zag di sentieri in saliscendi continuo, come ti sembra di trovare la discesa, subito invece ti ritrovi a pedalare per salire, fino ad incontrare la discesa vera, una discesa però a detta di tutti abbastanza pericolosa per via del fondo friabile con sassetti tipo spiaggia, e la bici che da un momento all'altro sembrava volesse fuggire per conto suo, mi son sentito non molto tranquillo, quindi stop, abbasso di sella, stacco pedali e riprendo a scendere, cmq una brutta sensazione, mi ricordava la gara di bracciano quando sul fango si scendeva e sembrava di pedalare sulle saponette.
A fondo valle un bel rettilineo ci ha fatto toccare i 45 47 orari a quasi tutti, anche senza rendersene conto.
Tutti felici e contenti si riprende a pedalare, ignari di quello che ci aspettava, una salita ammazzacristiani, veramente tosta (almeno per me) che per fortuna abbiamo fatto a metà per poi fermarci a mangiare e ripartire riposati. In cima panorami e paesaggi da favola ci ripagano appieno di tutte le fatiche, un posto veramente da tornare a rivisitare in compagnia di più gente, tra l'altro (caro Mario) c'e' a mezza strada un rifugio per cacciatori con annesso caminetto che abbiamo trovato pieno di gente. C'era chi arrostiva a rotta di collo espandendo per aria un profumo che nn vi dico, abbiamo deciso di allontanarci piu velocemente possibile onde evitare crisi di fame :-P .
Ad un certo punto la mia ruota posteriore perde un raggio dal lato pignoni, e per poco rischio di rimanere bloccato sul monte in quanto il residuo del raggio si era incastrato e storto in un modo che a raccontarlo non ci si crede, abbiamo perso almeno una mezz'ora buona per riuscire (senza toglierlo) a portarlo in una posizione che non desse fastidio al movimento della ruota.
Qualche altro chilometro tra saliscendi interminabili, fango e solchi tracciati da jeep per poi trovarsi all'ultima discesa. Si ridiscenda per la prima salita fatta, ad andatura più allegrotta visto il fondo migliore della prima facendo 9 km tutti d'un fiato fino alle macchine.
Che dire un tour veramente maschio ed allenante che come avrete notato non mi ha fatto nemmeno intervenire ieri sera sul forum tanto era la stanchezza accumulata.
Ho preparato l'album da consultare QUI.
Un saluto a tutti.
Enrico.
Cmq ore 9 punto 00 al raduno dell'autostrada divenuto oramai un punto di ritrovo di tutti. Ieri c'erano all'appuntamento una decina di audi cabrio in procinto di un raduno credo.
Sigaretta per il Vupi prima di salire in auto e dopo caffettino e via sparati verso L'Aquila, si arriva a sella di Corno e stranamente il TomTom diceva che Colle di Corno era a 10 chilometri mentre in pratica eravamo alla meta, bho!!!.
Dopo consulto rapido (tre gps in azione e non si trovava l'inizio), si inizia a salire, a salire, a salire, le auto che si vedono a fondo valle sulla provinciale sono sempre più piccole, ma il fondo è buono e padalabile benissimo. Il Vupi come sempre prende il via (ma che ce mettrà nelle sigarette ?? bho) e in solitaria arriva al 9 km della salita, seguito da Matts, seguiamo un po' a rilento il gianky ed io, ma indomiti li tallionamo.
Dopo il 9 kmsi sale ancora ma più dolcemente, si prosegue per un piano tra zig zag di sentieri in saliscendi continuo, come ti sembra di trovare la discesa, subito invece ti ritrovi a pedalare per salire, fino ad incontrare la discesa vera, una discesa però a detta di tutti abbastanza pericolosa per via del fondo friabile con sassetti tipo spiaggia, e la bici che da un momento all'altro sembrava volesse fuggire per conto suo, mi son sentito non molto tranquillo, quindi stop, abbasso di sella, stacco pedali e riprendo a scendere, cmq una brutta sensazione, mi ricordava la gara di bracciano quando sul fango si scendeva e sembrava di pedalare sulle saponette.
A fondo valle un bel rettilineo ci ha fatto toccare i 45 47 orari a quasi tutti, anche senza rendersene conto.
Tutti felici e contenti si riprende a pedalare, ignari di quello che ci aspettava, una salita ammazzacristiani, veramente tosta (almeno per me) che per fortuna abbiamo fatto a metà per poi fermarci a mangiare e ripartire riposati. In cima panorami e paesaggi da favola ci ripagano appieno di tutte le fatiche, un posto veramente da tornare a rivisitare in compagnia di più gente, tra l'altro (caro Mario) c'e' a mezza strada un rifugio per cacciatori con annesso caminetto che abbiamo trovato pieno di gente. C'era chi arrostiva a rotta di collo espandendo per aria un profumo che nn vi dico, abbiamo deciso di allontanarci piu velocemente possibile onde evitare crisi di fame :-P .
Ad un certo punto la mia ruota posteriore perde un raggio dal lato pignoni, e per poco rischio di rimanere bloccato sul monte in quanto il residuo del raggio si era incastrato e storto in un modo che a raccontarlo non ci si crede, abbiamo perso almeno una mezz'ora buona per riuscire (senza toglierlo) a portarlo in una posizione che non desse fastidio al movimento della ruota.
Qualche altro chilometro tra saliscendi interminabili, fango e solchi tracciati da jeep per poi trovarsi all'ultima discesa. Si ridiscenda per la prima salita fatta, ad andatura più allegrotta visto il fondo migliore della prima facendo 9 km tutti d'un fiato fino alle macchine.
Che dire un tour veramente maschio ed allenante che come avrete notato non mi ha fatto nemmeno intervenire ieri sera sul forum tanto era la stanchezza accumulata.
Ho preparato l'album da consultare QUI.
Un saluto a tutti.
Enrico.