Ma si dai, scriviamo due righe sulla Roc d’Azur….
Finalmente ci son tornato, per la seconda volta dopo la prima nel 2006 quando feci la classica della domenica. Ogni anno mi riproponevo di andarci, ma l’anticipo con cui è necessario decidere mi ha sempre fatto desistere. Quest’anno è stata la volta buona, insieme a BorgaMTB, ma memore dell’esperienza 2006 ho preferito partecipare alla Marathon del Venerdì (meno gente, meno code, e soprattutto un bel po’ di km in bici a compensare i 600+600 fatti in auto), arrivando giovedi e ripartendo alla domenica.
Giovedi dedicato al viaggio (7h!!!) e alla visita dell’area espositiva: poca gente, abbiamo girato tutto con calma e soddisfazione. Ritiro numeri senza problemi, e alla faccia degli allarmismi neanche ci hanno chiesto il certificato medico. Da segnalare, fortissimo vento di Mistral.
Venerdi, marathon! In sintesi, gara difficile più che dura, senza un attimo di respiro tra salite da capre e sentieri da ammazzarsi. Fatta tutta insieme a BorgaMTB, venendo aspettato all’inizio e aspettando alla fine, tanto non ci correva dietro nessuno…
Partenza alle 8.45 dall’ultima griglia, con un bellissimo l’effetto “ombre lunghe” nelle prime salite con il sole ancora basso. Al primo scollinamento mi son tornate in mente alcune scene del 2006…. La Francia sarà anche la patria del gravity, ma quelli che avevo intorno erano veramente degli impediti!!!
Gente priva di ogni minima nozione tecnica, totalmente incapace, che si buttava giù a casaccio venendo sballotata di qua e di la del sentiero, cadendo di continuo e rischiando di prendere sotto quelli davanti, o farsi prendere sotto da quelli dietro. Veramente dei pazzi, da aver paura. In questo contesto, complici l’adrenalina, il divertimento e la freschezza, la prima discesa l’ho fatta veramente a cannone prendendo un bel po’ di rischi, forse troppi.
Salite e discese, salite e discese, una dietro l’altra, continuamente in coda e spesso fermi. Per di più tra l’assenza di punti di riferimento (sei sempre nel bosco) e la mancanza di informazioni certe sul percorso, non hai la minima idea di dove sei o che giro stai facendo. Insomma nei primi 40km mai un momento x rifiatare, mai un attimo per guardarti intorno, dovevi sempre essere attento alle discese e – soprattutto – ai francesi.
Insomma, dopo tre ore così non ne potevo più, mi girava la testa dalle curve e dai bivi. Alla fine mi è venuto il nervoso… meno male che verso il Col du Valingarde la strada larga in leggera salita consentiva di pedalare con più costanza. Avevo bisogno di scaricare la tensione e lo stress, e non ho trovato modo migliore che dare un accellerata da paura, proprio di cattiveria…
Da qua in poi le gambe hanno iniziato a girare meglio (il percorso diventava in alcuni tratti meno ostico e il traffico di gente meno caotico), ma verso il Col du Bougnon abbiamo trovato i primi (esagitati) del percorso più corto (partiti alle 12 penso). Qua ho avuto veramente paura, perché da una parte c’eravamo noi del marathon stanchi e già rodati, dall’altra sti fenomeni che urlavano e volevano passare a tutti i costi da tutte le parti… e non nascondo che qualcuno forse è finito
ruote all’aria per causa mia (della serie: siamo tutti in coda su un sentiero dove ci si passa a malapena uno alla volta… a che serve prendere rischi?).
Meno male che poco dopo i percorsi si sono divisi ancora scendendo verso il mare. Ultimo salitone prima di S.Aygulf (me lo ricordavo peggio però…) e dopo ancora saliscendi incolonnati.
Dopo aver tanto porconato su salitacce e picchiate al limite, la classica passerella sulla spiaggia e sul sentiero dei contrabbandieri ti fa tornare il buonumore…
Gara finita in 7ore e rotti, abbastanza in scioltezza, facendo foto, guardandomi attorno e aspettando BorgaMTB in preda ai crampi (un grande, l’ha finita praticamente senza allenamento!
).
Nonostante la “calma” con cui l’ho presa sono arrivato a metà classifica… tanto per capire il livello medio dei partecipanti.
Qualche breve spunto in conclusione….
-questa marathon non si improvvisa. Ci vuole sì gamba, ma ancor di più testa ed esperienza, tecnica e lucidità fino alla fine. Per darvi un’idea, al sabato mi facevano male gli occhi da quanto li ho sforzati per mettere a fuoco tutti i sentieri, linee, traiettorie, curve, ecc…. I pericoli son dietro l’angolo, e non vengono solo dal percorso ma anche dai partecipanti (chiedere al Borga che ne ha investito uno franatogli al suolo davanti…). Tante salite ripide invogliano a strafare ma poi si pagano, meglio salire con calma a piedi.
-belli, curiosi e originali i ponti galleggianti sui canali. Promossi.
-bei panorami sul golfo e sulla costa all’inizio e alla fine. Grazie al mistral il cielo era talmente terso che si vedevano le alpi imbiancate di neve (150km più a est!!!)
-lavaggio e oliaggio bici finale di tutto rispetto… serviti e riveriti con grande rapidita. Servizio completo, meglio di così…
-maglietta finisher decente, meglio di quella del 2006.
-ristori ogni 10/15km, tanti e ben forniti
-da bocciare la mancanza di informazioni sul percorso (mappa, altimetria, gps): con un tracciato labirintico alla ricerca estrema del trail e della discesa tecnica era impossibile gestirsi; difficile anche dal punto di vista psicologico. Tanti anche i “giri dell’oca” utili solo a buttar su km dove più di qualcuno, esausto, tagliava.
-fiera grande, enorme, vivibile al giovedi e molto caotica al venerdi. Sabato e domenica ce ne siamo tenuti alla larga….
Concludo segnalando che, seppur ogni anno nel percorso cambia qualcosa, in linea di massima la sostanza non cambia. I percorsi delle varie gare corrono più o meno tutti sugli stessi sentieri…. quindi fatta una (la marathon) fatte tutte. Se dovete andarci, consiglio di fare come me. Correte al venerdi o al sabato (anche su uno dei percorsi più corti) e poi fatevi un giro sull’Esterel, il massiccio a est di Frejus: ambiente bellissimo e selvaggio, molto più della zona di gara, tanti sterrati e cercando bene anche tanti sentieri, bellezza naturali nascoste e decisamente poca gente (link:
http://www.themtbbiker.com/traversee-de-lesterel.html).
Traccia GPS se può interessare:
http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/11034
Link foto:
http://www.themtbbiker.com/foto---anno-2013.html
P.S.: curiosità. le foto satellitari di Frejus su Google Maps, le hanno fatte.... durante la Roc d'Azur!!! :-D (guardate Base Nature...
)