Regole dell'escursionista in bike?

microciclo

Biker velocissimus
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Scusate l'intromissione ma vorrei portare il mio piccolo contributo a questa interessante ma a mio avviso intempestiva e precipitosa discussione. Lodevole è la buona volontà di tutti di volersi responsabilizzare, soprattutto quando la moltitudine è propensa a fregarsene delle regole, però.....però a mio avviso adesso sarebbe un clamoroso autogol, mi spiego meglio:

In assenza di una nostra vera rappresentanza forte e che possa interloquire con chi di merito e che di conseguenza possa far valere i nostri diritti e far rispettare i doveri, potremmo incorrere nel rischio di comunicare solo la nostra volontà di regolamentazione, ecco potrebbe essere fatale se qualcun altro(esempio la SAT di ARCO) usando questo nostro/vostro nobile tentativo si senta in dovere o abbia interesse nel proporle in nostra vece, in sede di discussione noi stessi avremmo dato una sottospecie di mandato perchè impossibilitati nel rappresentatarci; in soldoni la scusa sarebbe che le istituzioni non possono mettersi a trattare con tanti piccoli gruppi o peggio con singolarità, ed allora chi avendo una certa esperienza nel settore approfitterebbe immediatamente di questa nostra condizione di debolezza.

Detto questo fa sempre bene di ricordare prima di tutto il rispetto per la montagna e gli escursionisti :-) quest'ultima categoria mi vede come membro effettivo :-)
 

nonnocarb

Redazione
11/11/03
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Merano
www.meranobike.it
bummi ha scritto:
Com'è possibile che nè il CAI, nè la federazione ciclismo abbiano reagito in alcuna maniera dinnanzi alla vergognosa delibera della provincia di Trento?
bummi

Semplicemente perchè l'hanno appoggiata, la federazione ciclismo era presente alle discussioni e la SAT è il CAi in trentino.
 
marco10 ha scritto:
nel secondo link c'è il testo inserito dal diretur

Sisi ho visto, ma pur non mettendo in dubbio che quello sia il testo "ufficiale" vorrei averne completa certezza prima di scrivere qualsiasi cosa. Potrebbe essere una bozza portata in sede di discussione e modificata in sede di pubblicazione (succede spessissimo).
Comunque grazie tante.
bummi
 

monorotula

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carb level ha scritto:
Semplicemente perchè l'hanno appoggiata, la federazione ciclismo era presente alle discussioni e la SAT è il CAi in trentino.

La sat è una sezione del cai come le altre, e non è detto che a livello centrale non ci sia una presa di posizione critica nei confronti della delibera. Stiamo lavorando per questo, purtroppo il cai è una struttura elefantica, con una staticità terribile, non confidate in tempi brevi.
 

601

Biker serius
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Lago di Garda
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Un topic bellissimo!!!
Per me le regole sono semplici da stendere, come anche la maggior parte di voi ne ha già stilate e indicate molte sempre e comunque parliamo di rispetto della natura che ci circonda, non disturbare la fauna, non uscire dai sentieri tracciati etc...Importantissimo secondo me sono anche le regole per la nostra sicurezza anche se sicuramente chi frequenta il sito le conosce e già le usa.
Quindi protezioni, controllo accurato della bike etc.. ma perchè non facciamo una cosa bella, scriviamo queste regole dieci venti trenta l'importante che siano accettate da tutti qui nel forum e poi vediamo il dafarsi! Sicuramente non serviranno per cambiare la legge in trentino ma però chiedere che le regole per la mtb vengano esposte all'inizzio di tutti i sentieri magari ci mostrerebbe agli occhi dell'ente (in questo caso potrebbe essere la provincia di TN) delle persone che sotto il casco hanno qualcosa.
 
monorotula ha scritto:
La sat è una sezione del cai come le altre, e non è detto che a livello centrale non ci sia una presa di posizione critica nei confronti della delibera. Stiamo lavorando per questo, purtroppo il cai è una struttura elefantica, con una staticità terribile, non confidate in tempi brevi.

Conosco bene le dinamiche interne al CAI...
Leggo nella tua firma il link al sito mtbcai.it, ne fai parte?
Che tu sappia esiste un organismo centrale del CAI per la MTB?

Il CAI nello specifico deve darsi una mossa se non vuole perdere quel minimo di credibilità che gli è rimasto, a maggio 2006 la delibera diventa esecutiva. Qui si sta facendo dell'autentico razzismo nei confronti della bici da montagna, uno strumento usato da milioni di appassionati.
La norma che la delibera va ad integrare è del 1993, un periodo in cui non c'era sicuramente l'abitudine a scendere lungo i sentieri come oggi. Sia la SAT, ma ancor di più la Federazione ciclismo hanno fallito proprio in questo. Non sono riusciti a far capire al consiglio provinciale che i tempi sono cambiati, che quella norma èanacronistica, che oggi gli appassionati si spingono ben oltre al 20% di pendenza (questo è uno dei limiti imposto dalla delibera)! I mezzi attuali permettono di divertirsi su pendenze e su terreni molto più impervi di un tempo.
La singolarità di questa norma è che non è dettata da motivazioni ecologiche (che avrebbero anche avuto una loro logica) ma esclusivamente da motivazioni ideologiche che vedono nei sentieri un elemento dedicato esclusivamente al passaggio a piedi.
Il Trentino, se continua con questo razzismo ostinato ed ingiustificato, finirà per diventare una regione boicottata dai MTBikers rinunciando in termini economici ad una grossa fetta di turismo estivo.
bummi
 

muldox

Biker nirvanensus
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Bike
Cube Stereo 29
bummi ha scritto:
....si sta facendo dell'autentico razzismo nei confronti della bici da montagna, uno strumento usato da milioni di appassionati......La singolarità di questa norma è che non è dettata da motivazioni ecologiche (che avrebbero anche avuto una loro logica) ma esclusivamente da motivazioni ideologiche che vedono nei sentieri un elemento dedicato esclusivamente al passaggio a piedi.....

E' esatto, e questo è decisamente l'aspetto più odioso e meno accettabile della vicendao-o
 

monorotula

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Purtroppo un organismo nazionale che si occupi di mtb nel cai ancora non esiste, siamo riusciti far riconoscere l'attività (che vuol dir poco), a inglobare le figure di accompagnatori mtb create ex novo, a estendere la copertura assicurativa alle attività mtb, ma l'unica commissione che abbia voce in capitolo è quella del convegno lpv (liguria piemonte valle d'aosta), forte più che altro delle numerose sezioni praticanti, con programmi ufficiali, e soprattutto con molti soci. la speranza è che la nostra esperienza si ripeta in qualche altra regione, dopodichè si può pensare ad un organismo nazionale, ma a quel punto probabilmente sarò già in pensione, ammesso che ce ne sarà una.
 

fiore

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regole...regole...regole, uffaaaa !! :sad:
lo sappiam tutti, danno fastidio ma ci vogliono....:?

prima che siano gli altri ad imporcele forse sarebbe meglio che s'adottasse, da parte di noi bikers, un comportamento tale da scoraggiare provvedimenti tipo i recenti presi in Trentino...:espulso!:

per eventualmente presentarsi davanti a qualcuno per difendere le ns ragioni non credo basti il "buon senso" (che tutti, sinceri o no, diciamo d'avere) ma servono regole comportamentali scritte, che poi siano quelle dell'IMBA o di "serpecora" non cambia niente, l'importante che ci sia questo bene/maledetto elenco :omero:

a quelle già dette aggiungerei anche un paio che mi sono imposto da rispettare:
- evitare di percorrere sentieri (specialmente già di per sè precari) dopo periodi di pioggia
- non apportare modifiche (artificiali e non) ai sentieri se non autorizzati
 

Bikefree

Biker superis
Wow, quante cose sono venute fuori !
Si è detto che bisogna darsi delle regole, l’IMBA, NORBA, il CAI, i pedoni, la cotica erbosa…
Penso si debba distinguere in :
1- danno ambientale

Ora, secondo me il danno ambientale è limitato; non ho mai visto sentieri rovinati da una MTB a parte le piste DH ed alcuni percorsi FR con risalita assistita. Anche sulle piste da DH strutture artificiali, salti, paraboliche e quant' altro creano un danno ridotto rispetto allo scempio delle infrastrutture ormai "industriali" come impianti, piloni, innevatori, reti di sicurezza per i turisti dello sci (anche io sono sciatore). In un paese dove girano le moto da cross (si organizzano escursioni per enduristi tedeschi e svizzeri) e scorrazzano i quad anche dove sarebbe proibito, dove si organizzano escursioni in 4WD (manco fossimo in Africa), dove jeep di cacciatori o trattori a cingoli aprono inutili varchi nei boschi, non è proprio il caso di preoccuparsi delle nostre ruote grasse; e in effetti non ho mai sentito di lamentele in tal senso. E’ anche vero che, a volte, dove viene organizzata una gara si crea un percorso (per esigenze agonistiche) non rispettando la morfologia ambientale, e magari poi si evita di rimuovere fettucce e cartelli segnaletici, questo è sicuramente criticabile. Come è criticabile chi lascia rifiuti e pattume tipicamente ciclistico, tipo cheer packs di energetici o carta di barrette ad esempio.

2- sicurezza sui sentieri
Il problema esiste solo in discesa. Anche un singolo biker su una bici xc può, se non controlla la velocità nei pressi di una curva cieca o di una discesa, essere pericoloso per se stesso ed eventuali pedoni.
Il biker deve regolare la velocità in base alle proprie capacità, al tipo di percorso ed alla presenza di altra gente.

3- parchi naturali
Qui l’impatto ambientale è presente ma limitato ad aree dove esiste una flora e/o fauna da proteggere; ci sono percorsi percorribili in quasi tutti i parchi. Al Forum raduno non abbiamo certo deturpato l'ambiente.
Anche la sicurezza è in funzione del numero di turisti. Io sono stato in alta montagna su sentieri che, secondo le potenziali nuove normative, dovrei essere condannato al carcere ma, vi posso assicurare che quei sentieri non si sono lamentati al mio passaggio e gli unici danni li ho avuti io alla bici o al mio corpicino così misero in confronto di cotanta roccia; ovviamente limitavo la velocità o mi fermavo se incontravo pedoni.
*************
Infine penso necessiti separare chi impiega 3 ore per salire faticosamente e poi impiega 1 ora per scendere, magari a velocità ridotta visto le carenza discesisticha del mezzo, e chi in 4 ore fa 4 risalite meccanizzate e 4 discese a cannone con bici da 18-20 kg . Qui l’impatto ambientale e di sicurezza aumenta, in più c’è il fatto che gli escursionisti trovano più affinità con i bikers che arrancano faticosamente e vedono a malomodo un discesista bardato con pettorina e casco integrale.
Beninteso, anche a noi piace fare FR e, ogni tanto, ci concediamo risalite meccanizzate e discese coi biciclettoni, quindi non voglio rinchiudere i F-riders nei bike parks ma, il problema esiste maggiormente in questo caso. Chi organizza risalite pr FR dovrebbe prevedere sentieri dedicati come in molti casi già avviene, poi il singolo od il piccolo gruppetto di amici può organizzarsi e fare FR ovunque ma con attenzione per gli altri.
Un altro aspetto è la modifica artificiale del territorio per costruire salti o passerelle. Queste modifiche sono molto più visibili e raramente accettate, devono essere fatte con cautela e dove l’ambiente lo consente.

Ben venga l’idea di darci delle regole, un codice di condotta che serva da linea guida per noi bikers e per avere una risposta da dare alle istituzioni varie che vogliano limitarci ma, per favore, non autoflagelliamoci impedendo di uscire dai sentieri segnati o non girare quando è bagnato perché, ripeto, l’impatto è limitato e limitabile a casi particolari.
Queste regole dovrebbero scaturire anche da una discussione seria sul Trail building e Trail caring tenendo ben presente la nostra realtà; L’IMBA è nata in US dove il territorio ha caratteristiche ben diverse, in US hanno iniziato a chiudere i sentieri 20 anni fa , ora stanno aprendo anche i parchi naturali alle MTB. E’ sicuramente utili confrontarci tra forumendoli, discutere, proporre e coinvolgere le autorità prima che siano loro a decidere dal loro unico punto di vista cosa noi possiamo o non possiamo fare.

Forse ho scritto troppo, forse è meglio l’anarchia totale…
 

renè

Biker novus
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Ser pecora ha scritto:
Visti anche i recenti problemi che i bikers hanno nei confronti della "società" ( http://www.bike-board.net/community/forum/showthread.php?t=28509 ), mi chiedevo se non fosse il caso di darsi delle regole in quanto "escursionisti in bici", ovviamente in ambiente montano. Sia dal punto di vista del rispetto del'ambiente, sia dal punto di vista delle regole nel comportamento nei confronti degli altri utenti della montagna.
Nel forum ci sono già delle realtà di pochi volenterosi che si occupano di trail building, e "educazione all'escursionismo" (bikefree, monorotula e la sua sez.cai). La realtà però mi pare molto frammentata. Non sarebbe il caso di cominciare a prendere coscienza dei nostri diritti e dei nostri doveri e di darsi concretamente delle regole? Anche per avere delle proposte concrete da far valere in un dibattito con certi organi?
Ciao, sono "nuovo" del forum, sono convinto che sia la "società" ad avere problemi con i bikers non il contrario... Si è già parlato di buon senso e concordo in pieno. Da chi getta cartacce per strada in città non ci si può aspettare che, assunte le vesti del biker, rimetta in tasca la carta della barretta. Avere una "identità", essere considerati (noi bikers) come un soggetto unitario in modo da poter dialogare con enti ed istituzioni non è male ma non sono ottimista, trovo difficile che, chi non pedala per sentieri, possa ascoltare senza pregiudizi.
saluti. Renè
 

Ser pecora

Diretur Heiliger Geist
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Diretur
16/6/03
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renè ha scritto:
Ciao, sono "nuovo" del forum, sono convinto che sia la "società" ad avere problemi con i bikers non il contrario... Si è già parlato di buon senso e concordo in pieno. Da chi getta cartacce per strada in città non ci si può aspettare che, assunte le vesti del biker, rimetta in tasca la carta della barretta. Avere una "identità", essere considerati (noi bikers) come un soggetto unitario in modo da poter dialogare con enti ed istituzioni non è male ma non sono ottimista, trovo difficile che, chi non pedala per sentieri, possa ascoltare senza pregiudizi.
saluti. Renè

La "società" che ha problemi con i bikers però è organizzata. Non si parla del pedone ignorante che butte le cartacce, ma di quelli che sono soci della Sat o del Cai e che se possono ti chiudono i sentieri. Perchè se al sattino da fastidio incrociare il biker in picchiata, si rivolge alla sua sezione e si mettono in moto. Tu come bikers al contrario a chi ti rivolgi?

Benvenuto:-o
 

renè

Biker novus
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Ser pecora,
...sono d'accordo, non abbiamo nessun organismo rappresentativo. Facciamo, almeno molti di noi credo, parte di clubs e società sportive ma a livello "istituzionale", passami il termine, manca qualcosa che ci rappresenti.
Ho letto in alcuni commenti che non contiamo molto a livello di numeri e... di soldi; non sono completamente in sintonia con queste affermazioni: il nostro è uno sport che fa girare parecchia grana. In paesi un poco più lungimiranti, si veda la Francia, lo hanno capito e ci accolgono con rispetto e servizi.
Le regole e un organismo rappresentativo sono, a mio avviso, istanze diverse non necessariamente connesse. In mancanza di regole scritte, si usa il buon senso ed il rispetto per gli altri (che poi sono ciò che viene codificato dalle regole scritte); in mancanza di un organismo rappresentativo...non si può fare altro che alzare gli occhi al cielo e... :azz-se-m: in attesa che, fiutato il business, ci diano la possibilità di organizzarci.
Grazie dell'ospitalità e saluti a tutti.
renè
 

Rudy63

Biker cesareus
Scusate se mi intrometto nella discussione, ma c'è qualcosa che non capisco. Quando fu creata questa sezione, da alcuni come me fu salutata con favore perchè (io, ma penso anche altri) era meno estrema, rispetto ad altre sezioni come FR e DH. La "goliardata" dei Mah?!Riders era in fondo un modo di dire che esiste un modo di andare in bici più "rilassato" o comunque diverso rispetto ad altre visioni della MTB (XC, FR, DH o quel che volete voi)
L'inizio di questo topic prometteva bene, in pratica diamoci delle regole di buon senso, comuni, che possiamo condividere e che rappresentino un minimo di civiltà e di convivenza sui sentieri. Sono bastati un paio di interventi e subito si sono sollevati pareri su bikers e pedoni, su strutture artificiali etc.
Quello che non capisco è cosa c'entri questo con la 'filosofia' dell'escursionismo. Io (noi) non scendo a pazzo per un sentiero non perché devo scansare i pedoni, ma perché molto probabilmente per la mia discesa troverò un biker che sale. Se incontro qualcuno lo saluto (e vengo generalmente salutato) e non lo vedo come un ostacolo. Non mi interessano le strutture perché mi piace scopire sempre posti nuovi, e così via...
Non so se sono stato spiegato (come si dice) ma molti degli interventi di questo topic potevano stare benissimo nella sezione FR&DH. Poi, intendiamoci, ognuno va in bici come meglio gli pare e - grazie a dio - scrive quello che vuole nei limiti del forum, ma ha senso avere una sezione sull'escursionismo se poi gli argomenti sono gli stessi che posso trovare in altre parti.
O mi sbaglio ?
 

muldox

Biker nirvanensus
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Bike
Cube Stereo 29
Rudy63 ha scritto:
....Non so se sono stato spiegato...

Risposta sincera? No :°°(:
Non ho proprio compreso dov'è il problema. Io penso che discutere dei comportamenti da tenere o evitare non sia affatto un tema estraneo a questa sezione.
 

Donatello

Biker superioris
16/11/04
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SLICE...
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Rudy63 ha scritto:
Scusate se mi intrometto nella discussione, ma c'è qualcosa che non capisco. Quando fu creata questa sezione, da alcuni come me fu salutata con favore perchè (io, ma penso anche altri) era meno estrema, rispetto ad altre sezioni come FR e DH. La "goliardata" dei Mah?!Riders era in fondo un modo di dire che esiste un modo di andare in bici più "rilassato" o comunque diverso rispetto ad altre visioni della MTB (XC, FR, DH o quel che volete voi)
L'inizio di questo topic prometteva bene, in pratica diamoci delle regole di buon senso, comuni, che possiamo condividere e che rappresentino un minimo di civiltà e di convivenza sui sentieri. Sono bastati un paio di interventi e subito si sono sollevati pareri su bikers e pedoni, su strutture artificiali etc.
Quello che non capisco è cosa c'entri questo con la 'filosofia' dell'escursionismo. Io (noi) non scendo a pazzo per un sentiero non perché devo scansare i pedoni, ma perché molto probabilmente per la mia discesa troverò un biker che sale. Se incontro qualcuno lo saluto (e vengo generalmente salutato) e non lo vedo come un ostacolo. Non mi interessano le strutture perché mi piace scopire sempre posti nuovi, e così via...
Non so se sono stato spiegato (come si dice) ma molti degli interventi di questo topic potevano stare benissimo nella sezione FR&DH. Poi, intendiamoci, ognuno va in bici come meglio gli pare e - grazie a dio - scrive quello che vuole nei limiti del forum, ma ha senso avere una sezione sull'escursionismo se poi gli argomenti sono gli stessi che posso trovare in altre parti.
O mi sbaglio ?


Sono d'accordo anch'io. Preferisco vedere un sorriso che risponde al mio saluto piuttosto che...
Poi ognuno la interpreta come meglio crede, ma alle regole dell'IMBA dovremmo avvicinarci tutti, più o meno...

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