Rapporti con gli automobilisti

666 le demon

Biker dantescus
24/8/05
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REGGIO EMILIA...E...INFERNO
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mtb Trek Superfly 20er-Specialized Fat Boy e bdc Specialized Tarmac
Sinceramente non ho un gran rapporto con questi automobilisti...dalle mie parti girano criminali impatentati e forse anche autorizzati:idea:...a fare quello che vogliono...il pedone che passa sulle strisce pedonali è diventato un fastidio figuriamoci il ciclista di qualsiasi genere che deve muoversi...certo manca il rispetto da ambedue le parti...perchè anche chi esce con la bici fa le sue cazzate e bisogna ammetterlo...la differenza sta...che il ciclista fa meno danno...mentre chi guida auto o camion si appropiano diritti...provocando gravissimi incidenti a ciclisti o pedoni...è purtroppo un dato di fatto che ogni giorno in Italia muoiono :medita:innocenti per questi coglionazzi!!
 
Salve a tutti
quando siete in bike quale e' il vostro rapporto con gli automobilisti?
Io quando sono in auto cerco sempre di moderare la velocita' quando capita di sorpassare dei ciclisti e cerco di dare sempre la precedenza ma purtroppo quando sono in bici cambia tutto,sembra che in giro ci siano pazzi scatenati in auto che cercano in tutti i modi di buttarti "nel fosso" anche a strada completamente libera.
Non conto nemmeno piu' le varie litigate con loro in mezzo alla strada ed i vari vaff.....o!!!
Anche perche' non sempre capita di pedalare in fuoristrada.

A proposito del rapporto tra ciclisti e auto:

Quella delle biciclette, vittime seriali sulla strada, è la categoria più esposta ai rischi della circolazione, assieme ai pedoni”, ha dichiarato il presidente Giordano Biserni, illustrando i dati dell’ISTAT che l’ASAPS rielabora per la redazione dell’Annuario della Sicurezza Stradale 2011.
Nel corso del 2009 i ciclisti che hanno perso a vita sulle strade italiane, secondo i dati ufficiali recentemente pubblicati, sono stati in tutto 295 (quasi due gruppi di corridori del Giro d’Italia) di cui 243 uomini e 51 donne fra i conducenti, con 14.804 feriti: gli incidenti ai velocipedi rappresentano il 3,9% del totale, ma le due ruote senza motore fanno totalizzare l’8,3% dei morti complessivi e il 5,2% dei feriti.

Numeri da paura!!

Stefano :i-want-t:
 

calmocalmo

Biker cesareus
30/8/08
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Salento
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BiXs Sauvage 100
Vado molto d'accordo con gli automobilisti, io stò nei boschi e loro sulla strada...

Io ho gli terrati più vicini a 6Km da casa, poi altri a circa 8Km.
In ogni caso raggiungo i posti usando strade rurali piuttosto tranquille.
I problemi li ho comunque nel raggiungere le strade rurali, si tratta di soli 500mt dall'uscio di casa, 4/5 isolati di villette in periferia, dove me ne sono capitate e me ne capitano di tutti i colori. 500mt che di solito faccio molto adagio, all'andata perchè faccio riscaldamento ed al ritorno perchè sono spompato, quindi 15Km/h e non di più.
Eppure un'uscita su tre rischio di restare spalmato sull'asfalto o sul cofano di qualche auto.
E la modalità è sempre la stessa.
Tu sei in bici? Devi dare la precedenza alle macchine!
Perchè? Perchè sei in bici e le bici devono fermarsi sempre e comunque!

Questo naturalmente succede quando vado in bici, ma altrettante occasioni di fare il botto mi capitano anche quando vado in macchina, perchè c'è sempre il dritto di turno che crede di essere nel diritto di tagliarti la strada.

In ogni caso è sempre una questione di mancanza di educazione, non stradale, ma di civiltà.

Naturalmente quando raggiungo gli sterrati (isole felici degli MTBikers), degli automobilisti non me ne frega più un tubo, penso a godermi la MTB e basta.
 
La (in)sicurezza stradale​
Il tema della​
sicurezza della circolazione (che ovviamente non riguarda solo la mobilità ciclistica)
è particolarmente trascurato a livello istituzionale.
Molte persone affermano di non utilizzare quotidianamente la bici perché hanno
paura. O di
utilizzarla con un persistente senso d’
inquietudine, di insicurezza. E i dati oggettivi d’incidentalità,
purtroppo, non fanno che confermare ciò che, a livello di percezione soggettiva, è considerato
come un fatto acquisito.
Si manifesta, in altre parole, una correlazione diretta tra il livello di diffusione (
spostamenti in
bici su spostamenti totali = composizione modale
) e il livello di sicurezza (vittime per spostamento
= morti per utente/km
).

Questa correlazione può essere interpretata in due modi, non alternativi tra loro:​
a.​
si usa di più la bicicletta laddove le infrastrutture e la regolamentazione del traffico assicurano
elevati livelli di sicurezza a questa modalità di spostamento;

b.​
nei Paesi dove un’ampia quota di popolazione usa la bicicletta per gli spostamenti abituali,
i responsabili della sicurezza stradale dedicano maggiore attenzione alla sicurezza
dei ciclisti.
È interessante notare che i Paesi che registrano le maggiori quote di spostamenti su bicicletta
(Olanda, Danimarca, Germania) sono anche quelli dove, tendenzialmente, si determinano
più elevati livelli di sicurezza per i ciclisti.

Bisognerebbe imparare purtroppo dall'estero: e' brutto da dire, noi pur essendo un paese di grandi ciclisti, non abbiamo la cultura della bici di altri nostri vicini europei.

Stefano:i-want-t:

 

bajulera

Biker superis
17/12/10
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Scott Spark 27.5
Stefano
io e penso anche tu' viviamo in realta'(Emilia_Romagna)dove la cultura della bicicletta e' molto radicata e dove le amministrazioni comunali cercano di adoperarsi per gli spostamenti in bicicletta creando diverse "piste ciclabili"........
....ma come ho anche scritto in un altra discussione,non basta fare due righe per terra per creare una ciclabile sicura,anzi.
Nella mia citta esistono diverse piste ciclabili che da percorrere sono peggio di un sentiero in fuoristrada,mi viene da pensare che i ciclisti non le usano perche' ritenute poco sicure e gli amministratori locali non le migliorano perche' poco usate!!!!!!
 
Stefano
io e penso anche tu' viviamo in realta'(Emilia_Romagna)dove la cultura della bicicletta e' molto radicata e dove le amministrazioni comunali cercano di adoperarsi per gli spostamenti in bicicletta creando diverse "piste ciclabili"........
....ma come ho anche scritto in un altra discussione,non basta fare due righe per terra per creare una ciclabile sicura,anzi.
Nella mia citta esistono diverse piste ciclabili che da percorrere sono peggio di un sentiero in fuoristrada,mi viene da pensare che i ciclisti non le usano perche' ritenute poco sicure e gli amministratori locali non le migliorano perche' poco usate!!!!!!

A Piacenza finalmente, dopo tante lamentele e una maggiore presa di coscienza da parte di molti, iniziano a fare qualche pista ciclabile degna di questo nome. La strada e' quella giusta....speriamo!!

Stefano:i-want-t:
 

nemox

Biker velocissimus
28/10/06
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Io per lavoro faccio un troiaio di km all'anno con i mezzi più disparati: auto, furgone, camion pesanti e addirittura trattore quindi sono abbastanza abituato a vestire i panni "dell'altro". Perchè per strada c'è sempre "un altro" diverso da noi.
In giro c'è una miriade di individui che ci possono arrecare danno: l'anziano dai riflessi lenti, la donna poco avvezza alla guida, il camionista stanco dopo 10 ore di guida ecc ecc. Prendersela di volta in volta con ognuno di essi è poco utile.
L'unica cosa che riesco a mettere in atto è quella di adottare uno stile di prevenzione delle rogne ovvero: stare sempre molto attento a quello che fanno gli altri davanti, dietro, destra e sinistra. Interpretare i segnali che danno (irruenza, indecisione, sbadatezza, ecc) e agire di conseguenza. Essere meno d'intralcio possibile (perchè c'è poco da fare, una minoranza di bici in mezzo ad una maggioranza di auto sono sempre d'intralcio) e avvertire delle mie intenzioni nella maniera più vistosa possibile.

In questo modo mi pare di non incorrere in grossi problemi di convivenza con gli automobilisti.
Certo questo implica che tutta "la fatica" la faccia io, però la faccio volentieri se serve per salvarmi le chiappone! :mrgreen:
 
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