Opinione Quanto sei disposto a portare la bici a spalla?
- Creatore Discussione marco
- Data di inizio
A me non dispiace spallare. Il mio massimo sono stati 400 m di dislivello, circa un'ora. Possiedo anche l'hookabike.
Nel 2023 mi è capitato di fare anche un tratto attrezzato. Mi ero portato un cordino e un paio di moschettoni per assicurare la bici e calarla nei tratti rognosi. Da ex alpinista, la MTB mi piace viverla anche così.
Può essere che l'anno prossimo mi prenda anche una bici assistita perché ultimamente ho qualche problema fisico e sono consapevole che non potrò fare quel tipo di esperienze e percorsi. Oggettivamente, è improponibile spallare una fullpower.
Nel 2023 mi è capitato di fare anche un tratto attrezzato. Mi ero portato un cordino e un paio di moschettoni per assicurare la bici e calarla nei tratti rognosi. Da ex alpinista, la MTB mi piace viverla anche così.
Può essere che l'anno prossimo mi prenda anche una bici assistita perché ultimamente ho qualche problema fisico e sono consapevole che non potrò fare quel tipo di esperienze e percorsi. Oggettivamente, è improponibile spallare una fullpower.
Se avessi uno sherpa che me la porta su perchè no...
Ma non me lo posso permettere, sono povero. E sono anche vecchio per queste stron ate
Ma non me lo posso permettere, sono povero. E sono anche vecchio per queste stron ate
Approvo quanto scritto nell' articolo, il portage se posso lo evito, diciamo che oltre il 25% del dislivello totale cerco di non andare mai.
Il meno possibile
È come prendere la motosega e strusciarla sul tronco pet tagliarlo
Ps
Volevo fare un altro paragone ma siamo tra persone civili !
È come prendere la motosega e strusciarla sul tronco pet tagliarlo
Ps
Volevo fare un altro paragone ma siamo tra persone civili !
Io non disdegno ne Spallare ne spingere... in quanto io pratico montagna con la bici, non lo faccio solo per raggiungere le belle discese, ma per il piacere di raggiungere luoghi che altrimenti dovrei evitare. Se il concetto e' quello di solo bici...... allora bisogna evitare sia spallare che spingere, secondo me .... pero' si avrebbero molti limiti sopratutto sui giri Allmountain.
A ognuno la sua.... Con le pachidermiche che ora uso, ci si deve ingegnare, e piu o meno si riesce a fare un po' di tutto, magari con un passamani, Evitando le Ferrate chiaramente. In foto le pachidermiche.
Con le bici normali il mio massimo di Portage 900m d+ , sul M Amaro di Majella e il M. Rauchkofel in valle Aurina
A ognuno la sua.... Con le pachidermiche che ora uso, ci si deve ingegnare, e piu o meno si riesce a fare un po' di tutto, magari con un passamani, Evitando le Ferrate chiaramente. In foto le pachidermiche.
Con le bici normali il mio massimo di Portage 900m d+ , sul M Amaro di Majella e il M. Rauchkofel in valle Aurina
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..non mi son ancor mai caricato la biga a spalle..diciamo che il motivi vanno dal fatto che ho l abitudine di portar nella parte superiore dello zaino i "delicati" come occhiali,telefono,chiavi auto..e onde evitare sorprese,ma anche per una qual forma di pigrizia nel cercar un altro posto piu consono..fi ora quando mi capita la spingo..mi e gia capitato di spingerla x 1000mt di dislivello..nei tratti esposti o passaggi stretti o quasi verticali la sollevo e tengo con una mano posizionata sul tubo orizzontale a ridosso del tubo sella ,mentre la sella mi va per default sotto l ascella dandomi il controllo ma anche stabilita alla bici..Altra alternativa e stata anche di poggiare il naso della sella sopra la spalla usando lo spallaccio dello zaino per diminuire la pressione e non sentirne il peso..Ero un alpinista e camminare sui monti la reputo cosa normale..poi se la discesa merita(per non dir anche sicuramente gli ambienti)..trovo quasi noioso girar tutta l estate sulle solite 4 strade bianche e precludersi delle belle discese alpine solo perche non accompagnate da percorsi risalibili..anche perche in alta quota di strade bianche c e ne sono,ma sono molti di piu i luoghi raggiungibili previo sentieri non o parzialmente non ciclabili.Premetto:mi piace andar in mtb ma amo la montagna..nello stesso tempo cerco di evitare lunghi spostamenti in auto anche x questioni di tempo:preferisco aver 1 ora in piu da girare in mtb piuttosto che passarla a guidare l auto
Qualche anno fa feci il Piz Umbrail , da allora cerco di evitare il portage il più passibile .
Premetto che avevo, ed ho tuttora, una Endurona che stà sui 16Kg con tanto di doppia piastra oltre a 5Kg di zaino ; ora ho anche la ebike ma con quella il massimo dislivello che ho fatto con le ruote staccate da terra è stato dal pavimento al tetto dell'auto ! in realtà ho anche fatto la Bocchetta delle Mine dove c'era moto "spintonage" e poco portage , ma fortunatamente sulla ebike c'è il walk !
Premetto che avevo, ed ho tuttora, una Endurona che stà sui 16Kg con tanto di doppia piastra oltre a 5Kg di zaino ; ora ho anche la ebike ma con quella il massimo dislivello che ho fatto con le ruote staccate da terra è stato dal pavimento al tetto dell'auto ! in realtà ho anche fatto la Bocchetta delle Mine dove c'era moto "spintonage" e poco portage , ma fortunatamente sulla ebike c'è il walk !
Ultima modifica:
Quando giravo solo con bici da 12 kg il mio limite era comunque in linea con quello del diretur, quando ne valeva la pena. Ora che ho una bici da 20 kg non faccio neanche un metro. Vale la pena notare che per alcuni appassionati di portage tipo paiogs e company si potrebbe porre la domanda opposta: quanto sei disposto a pedalare per arrivare alla meta?
portata per quasi 4h una volta fino a raggiungere la vetta a oltre 3000m....la discesa meritava però, quindi è andata bene
In più di trent'anni di attività le occasioni di portage le posso contare sulle dita di una mano, e forse avanza qualche dito.
In futuro, spero di non dover finire la mano.
In futuro, spero di non dover finire la mano.
Il top è quando ti fai parecchio portage soffrendo come un cane e arrivato il momento di scendere, ti accorgi che hai cannato la valutazione del percorso e ti fai a piedi pure mezza discesa per non rischiare la vita...
Ovviamente la sintesi è che era meglio andare a piedi e sei stato un pirla, ma naturalmente si posta orgoglioni le foto dell'impresa.
Ovviamente la sintesi è che era meglio andare a piedi e sei stato un pirla, ma naturalmente si posta orgoglioni le foto dell'impresa.
@marco: questo mi ricorda un raduno fatto nelle Orobie, qualche anno fa..Il top è quando ti fai parecchio portage soffrendo come un cane e arrivato il momento di scendere, ti accorgi che hai cannato la valutazione del percorso e ti fai a piedi pure mezza discesa per non rischiare la vita...
Ovviamente la sintesi è che era meglio andare a piedi e sei stato un pirla, ma naturalmente si posta orgoglioni le foto dell'impresa.
Tutto ciò mi ha ricordato un recente post di Bike Snob.
Can we finally admit that mountain “bikes” aren’t bikes anymore and that “mountain biking” is no longer cycling? Everything about it – from the driving to the trails to the equipment designed to isolate you from the terrain to the obsession with getting air and not letting your tires touch the ground – seems to be motivated by a profound desire to avoid anything that feels like actually riding a bike.
Can we finally admit that mountain “bikes” aren’t bikes anymore and that “mountain biking” is no longer cycling? Everything about it – from the driving to the trails to the equipment designed to isolate you from the terrain to the obsession with getting air and not letting your tires touch the ground – seems to be motivated by a profound desire to avoid anything that feels like actually riding a bike.
Portare la bici in spalla per me non è solo una scocciatura ma a volte anche questione di sicurezza....
Arrampicarsi con la bici su tratti impervi vuole anche dire rischiare di cadere con conseguenze per te e per la bici poi non sempre prevedibili....e c'è comunque da tornare a casa.
Nel tempo il portage lo evito anche perchè ho capito che si allontana di troppo da quello che per me ormai rappresenta un uscita in MTB.
Le volte che ancora lo faccio sono poche e ben calcolate :
Arrampicarsi con la bici su tratti impervi vuole anche dire rischiare di cadere con conseguenze per te e per la bici poi non sempre prevedibili....e c'è comunque da tornare a casa.
Nel tempo il portage lo evito anche perchè ho capito che si allontana di troppo da quello che per me ormai rappresenta un uscita in MTB.
Le volte che ancora lo faccio sono poche e ben calcolate :
- So dove sto andando e quanto è dura/fattibile la parte a piedi
- So come è la discesa e che quindi una volta arrivati su è fatta
- Devo essere in uno stato di massima tranquillità per interpretare l'uscita nel modo giusto.
La risposta è: Dipende.
Non mi da fastidio un po' di portage e/o spintage, se lo sforzo viene ben ripagato da quello che segue e dall'esperienza in toto! Tuttavia, il limite lo metto in termini di tempo e non di metri D+, diciamo mezz'ora di portage (ho l'Hook-a-bike) più un'altra mezz'ora di spinta (in casi eccezzionali ripetibili un paio di volte).
Per alcuni tra i più bei giri alpini, il portage è la condizione "sine qua non" per fare esperienze impagabili
poi "de gustibus" 
PS: Mi è capitato però che in alcune esperienze esplorative sono andato ben oltre l'orettta... purtroppo
Non mi da fastidio un po' di portage e/o spintage, se lo sforzo viene ben ripagato da quello che segue e dall'esperienza in toto! Tuttavia, il limite lo metto in termini di tempo e non di metri D+, diciamo mezz'ora di portage (ho l'Hook-a-bike) più un'altra mezz'ora di spinta (in casi eccezzionali ripetibili un paio di volte).
Per alcuni tra i più bei giri alpini, il portage è la condizione "sine qua non" per fare esperienze impagabili
poi "de gustibus" PS: Mi è capitato però che in alcune esperienze esplorative sono andato ben oltre l'orettta... purtroppo