Quanto è sicuro pedalare in solitaria?

sembola

Moderatur cartesiano
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una nera e l'altra pure
Sono l'unico che leggendo questo post ... si è toccato i m@roni ? :D

Toccarsi le pxxxe non serve a nulla. Molto meglio essere preparati ad affrontare i problemi possibili (e/o probabili) e nel contempo cercare di evitarli. Per dire, saper riparare anche in emergenza (quindi avere capacità, attrezzi e ricambi) ma anche cercare di evitare le situazioni di rischio di fare danni al mezzo...
 

ste-d

Biker superioris
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Il primo anno che comprai la MTB uscivo sempre da solo perchè non avevo nessun compagno di avventura. Tra l'altro non conoscendo quasi nulla del territorio montano che mi circonda sono proprio partito all'avventura dotato di un iphone con "Motionx Gps" (permette di consultare la cartina anche offline) leggendo preventivamente qualche info su internet e spulciando le carte su openstreetmap. Piano piano ho esplorato quasi tutto quello che c'è da esplorare nella mia zona poi per fortuna da un anno a questa parte si sono comprati la bici anche 3 miei amici e adesso non esco più da solo.
Devo dire inoltre che nel 99% dei giri che ho fatto da solo non ho incrociato anima viva durante il mio percorso. A volte ci ripenso e devo ammettere che a posteriori sono stato abbastanza incoscente (all'inizio nemmeno avevo il casco) a percorrere alcuni single track dove in caso di bisogno mi arebbero ritrovato dopo chissà quanto tempo. Tuttavia devo confessare che trovarsi da solo in un bosco con il rumore del vento tra le foglie ha un misto di fascino e suggestione veramente emozionante!
 

mach1

Biker superioris
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Toccarsi le pxxxe non serve a nulla. Molto meglio essere preparati ad affrontare i problemi possibili (e/o probabili) e nel contempo cercare di evitarli. Per dire, saper riparare anche in emergenza (quindi avere capacità, attrezzi e ricambi) ma anche cercare di evitare le situazioni di rischio di fare danni al mezzo...

il danno al mezzo tra virgolette è comunque il minore dei mali e quello che mi fa meno paura. Dover scendere da 1500 metri a 200 a spinta non è il sogno della mia vita ma se capita una volta amen, la cosa più rischiosa al limite è se arriva il buio.
Sono i problemi fisici quelli che secondo me sono i più pericolosi, dagli infortuni più o meno lievi, alle cadute, alla crisi di fame inattese, al colpo di calore o di freddo. Fatti venire una crisi di fame ( che può arrivarti anche improvvisa in un giorno in cui non sei particolarmente in forma ) a fondovalle tra due salite tipo di 4 km al 10% e vediamo in che modo ne esci. Io me ne sono beccate in pianura, nemmeno troppo lontano da casa e sono arrivato a casa strisciando. Se sei in due magari hai più possibilità che al tuo amico sia avanzato del cibo o puoi mandarlo avanti a prenderti un panino o qualcosa in zona tanto per dire.
 

Oniriko77

Biker augustus
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se c'è un momento in cui mi sento tranquillo e libero da tutte le ansie è proprio quando mi levo dal traffico e giro da solo con la MTB, le strade trafficate mi fanno molta più paura e penso proprio che la percentuale di incidenti anche gravi sia sbilanciata verso un tragitto urbano o comunque asfaltato.
 

mach1

Biker superioris
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se c'è un momento in cui mi sento tranquillo e libero da tutte le ansie è proprio quando mi levo dal traffico e giro da solo con la MTB, le strade trafficate mi fanno molta più paura e penso proprio che la percentuale di incidenti anche gravi sia sbilanciata verso un tragitto urbano o comunque asfaltato.

c'è di buono che se ti tirano sotto per strada nel giro di 5 minuti ci son già 10 persone che si son fermate a soccorrerti. Se nel caso peggiore prendi una radice in un bosco cadi e non riesci più a muoverti puoi star lì anche giorni prima che ti trovino, sempre che qualcuno sa dove sei andato.
 

johnnycrow

Biker superis
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...Fatti venire una crisi di fame ( che può arrivarti anche improvvisa in un giorno in cui non sei particolarmente in forma ) a fondovalle tra due salite tipo di 4 km al 10% e vediamo in che modo ne esci. Io me ne sono beccate in pianura, nemmeno troppo lontano da casa e sono arrivato a casa strisciando. Se sei in due magari hai più possibilità che al tuo amico sia avanzato del cibo o puoi mandarlo avanti a prenderti un panino o qualcosa in zona tanto per dire.
Verissimo che può capitare, ma se non hai cibo dietro (o hai già esaurito quello che avevi), allora è un errore di programmazione del giro. Anche a me è capitato di affrontare un calo di zuccheri in un un'uscita invernale con sentiero parzialmente innevato (che non è un granché, ma dalle mie parti è comunque poco frequente), ma avevo una banana con me, e mi sono ripreso senza problemi.
 

Oniriko77

Biker augustus
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c'è di buono che se ti tirano sotto per strada nel giro di 5 minuti ci son già 10 persone che si son fermate a soccorrerti. Se nel caso peggiore prendi una radice in un bosco cadi e non riesci più a muoverti puoi star lì anche giorni prima che ti trovino, sempre che qualcuno sa dove sei andato.

ma che discorsi sono ? portiamoci dietro la dispensa sennò ci viene la crisi di fame e non riusciamo più a tornare a casa, smettiamo di usare la bici che facciamo prima, non andiamo più in auto, chiudiamoci in una bolla di vetro sennò ci facciamo male.
non ho mai avuto incidenti gravi in fuoristrada ma sono stato investito 3 volte in 20 annni con la bici da corsa o comunque su strada vedi te !

sono sorpreso che da un lato leggo ste cose e dall'altro si esaltano sempre gesta eroiche in bici, salti, giri epici in montagna e competizioni di 24h
 

vero85

Biker urlandum
21/9/12
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Ledro
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Nella mia zona d'estate il problema non esiste proprio...a tutte le ore trovi bikers che vanno e che vengono un po'ovunque...mentre in primavera e autunno-inverno tendenzialmente non gira un cane. Io generalmente esco da sola, con il cell che uso da gps e per le chiamate, con batteria al 100%, e lasciando detto a qualcuno orario di partenza, presunto rientro e percorso. Mi porto sempre una o due barrette x sicurezza, borraccia bella piena, sali e a seconda della stagione giacca e guanti lunghi o antivento, brugolette, camera d'aria...penso che sia sufficiente anche perche', se sfiga vuole che la bici si rompe, posso sempre andare a piedi. Nel caso di cadute il discorso e'diverso...se si e'in grado di telefonare tutto ok, ma se cosi'non fosse, si spera nel passaggio di qualcuno.
 

mach1

Biker superioris
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Verissimo che può capitare, ma se non hai cibo dietro (o hai già esaurito quello che avevi), allora è un errore di programmazione del giro. Anche a me è capitato di affrontare un calo di zuccheri in un un'uscita invernale con sentiero parzialmente innevato (che non è un granché, ma dalle mie parti è comunque poco frequente), ma avevo una banana con me, e mi sono ripreso senza problemi.

ti posso garantire che se l'hai risolta con una banana non era una cotta come si deve. se ti prendi una cotta come si deve non ti muovi manco a spinta ma forse le cotte vere, per il tipo di sforzo, son più cose che capitano ai bitumari che in mtb.

ma che discorsi sono ? portiamoci dietro la dispensa sennò ci viene la crisi di fame e non riusciamo più a tornare a casa, smettiamo di usare la bici che facciamo prima, non andiamo più in auto, chiudiamoci in una bolla di vetro sennò ci facciamo male.
non ho mai avuto incidenti gravi in fuoristrada ma sono stato investito 3 volte in 20 annni con la bici da corsa o comunque su strada vedi te !

sono sorpreso che da un lato leggo ste cose e dall'altro si esaltano sempre gesta eroiche in bici, salti, giri epici in montagna e competizioni di 24h

se è per quello io sono sempre andato in bici da corsa e non m'è mai successo niente, uso la bici in città e non m'è mai successo niente. Magari dalle mie parti guidano meglio, magari in strada mi prendo meno rischi di te ( incluse anche cose come il rallentare comunque a un incrocio anche se teoricamente ho la precedenza ) magari son stato solo più fortunato, magari è perchè in mtb ci vado da poco ma io certe volte mi sento più al sicuro per strada con le auto che su un sentiero e senza nessuno nei paraggi. Non dico che debba essere così per tutti, dico solo la mia esperienza che è una tra le tante. Poi appunto bisogna vedere anche uno dove va a pedalare e con che capacità.
 

sembola

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il danno al mezzo tra virgolette è comunque il minore dei mali e quello che mi fa meno paura. Dover scendere da 1500 metri a 200 a spinta non è il sogno della mia vita ma se capita una volta amen, la cosa più rischiosa al limite è se arriva il buio.
Sono i problemi fisici quelli che secondo me sono i più pericolosi, dagli infortuni più o meno lievi, alle cadute, alla crisi di fame inattese, al colpo di calore o di freddo. Fatti venire una crisi di fame ( che può arrivarti anche improvvisa in un giorno in cui non sei particolarmente in forma ) a fondovalle tra due salite tipo di 4 km al 10% e vediamo in che modo ne esci. Io me ne sono beccate in pianura, nemmeno troppo lontano da casa e sono arrivato a casa strisciando. Se sei in due magari hai più possibilità che al tuo amico sia avanzato del cibo o puoi mandarlo avanti a prenderti un panino o qualcosa in zona tanto per dire.
Se rileggi il mio intervento precedente vedrai che ho parlato di essere preparati ad affrontare i problemi e nel frattempo cercare di evitarli. Nel tuo esempio della crisi di fame questo si traduce nel cercare di evitarla (alimentandosi in maniera corretta prima e durante il giro) e nel portare sempre qualcosa di scorta dietro. Se poi uno esce senz'acqua, senza abbigliamento, senza crema solare, senza cibo, senza protezioni o senza il cervello attaccato allora non c'è compagnia che tenga.

c'è di buono che se ti tirano sotto per strada nel giro di 5 minuti ci son già 10 persone che si son fermate a soccorrerti. Se nel caso peggiore prendi una radice in un bosco cadi e non riesci più a muoverti puoi star lì anche giorni prima che ti trovino, sempre che qualcuno sa dove sei andato.
Il rischio complessivo (probabilità x entità delle conseguenze) è decisamente superiore per strada: più probabile essere investiti, più probabile riportare conseguenze gravi. Non è una consolazione sapere di essere soccorsi alla svelta quando sei morto.
 

menollix

Biker superioris
Toccarsi le pxxxe non serve a nulla. Molto meglio essere preparati ad affrontare i problemi possibili (e/o probabili) e nel contempo cercare di evitarli. Per dire, saper riparare anche in emergenza (quindi avere capacità, attrezzi e ricambi) ma anche cercare di evitare le situazioni di rischio di fare danni al mezzo...

Dai che era per ridere :smile:

Anch'io esco quasi sempre da solo.
Avviso sempre dove vado, mi porto dietro attrezzi / ricambi / giacchettina d'emergenza una o 2 barrette e tengo il cervello collegato.

Poi ovvio che se deve capitare capita...ed è x quello che mi tocco le p@lle :D
 

scudo80

Biker tremendus
15/8/12
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Lodi
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Anch'io esco spesso in solitaria
Personalmente trovo utile l'app del training camp....l'avvio e la morosa sa dove sono! [emoji33]
Certo che siamo sempre monitorati!!

Scherzi a parte. ..concordo sul fatto dell'alimentazione e qualche attrezzo per le emergenze (kit x le forature, smagliacatena, attrezzo multiuso)
Ma credo che la cosa più importante sia quella di non sottovalutare il percorso e le proprie capacità. ..se non lo si conosce abbastanza bene, piuttosto lascia stare. Soprattutto in zone di montagna il rischio sale notevolmente
 

seeger

Biker serius
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in tre anni, se non erro, abitando in una zona topica per i giri, sono venuto a conoscenza di due casi nefasti (evito i dettagli, uno proprio di pochissimi giorni fa che potrebbe essere preso come esempio della sf*ga tripla carpiata che puo sempre capitare

cmq, se l'interesse e' quello di farsi ritrovare, anche se non necessariamente e' sufficiente.... (SGRATTT) , basta utilizzare la funzione offerta da un po tutti gli smartphone: la localizzazione in remoto, possibile sia con apple che android che windows mobile, con le varie app gratuite piu o meno integrate

basterà aprire un browser (programma con cui si naviga in internet) ed accedere ad una pagina messa tra i preferiti per vedere la posizione del telefono da localizzare
 

markxxx79

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un frontino e un fullino
sinceramente mi sento più sicuro ad uscire da solo in solitaria su un sentiero che in gruppo su asfalto come fanno i nostri cugi della bdc...

...logicamente oltre a accessori per riparazioni di emergenza , kway nello zaino , cell stracarico e una indicazione a voce alla moglie sulla tratta grossomodo che farò , se sono da solo rischi superflui o tratte sconosciute fatte a palla cerco di evitarle....


....il miglior ingrediente credo sia il buon senso , la prudenza e la preparazione.... come in tutte le cose e situazioni ... che sia andare in bici , in moto , fare una scampagnata a piedi ecc...




....oltre al fatto che mi son visto tutta la serie diu Mac Gyver 2 volte , più tutti gli episodi della serie di Bear Grylls... sia in giungla che in urban !!! :smile::smile::smile:
 

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Al 99% le mie uscite sono in solitaria. Curo l'alimentazione prima dell'uscita e ho sempre uno zaino con (quasi) tutto ciò che può servire.
A volte mi chiedo se ha senso portarsi tutto, ma finora ogni volta (poche in verità) che ho avuto bisogno, mi son detto che faccio bene a portarmi dietro lo zaino semipieno.

Aggiungo che sono prudente, che me la cavo bene con le riparazioni meccaniche (anche impreviste) e non sono un tipo che si fa prendere facilmente dal panico.
Ho cominciato però a interrogarmi sulle uscite in solitaria dopo aver visto il famoso video dell'incidente di Cedric Gracia.
La passata esperienza come volontario in ambulanza contribuirebbe certo a farmi affrontare la situazione, ma quando ti trovi distante da strade frequentate un problema può diventare di difficile gestione...

Come qualcuno ha detto l'uscita in solitario ha un sapore tutto suo, particolare.
Ma ammetto che per le ragioni riportate sopra talvolta non oso, non prendo rischi, e tendo ad andare abbastanza sul sicuro.
 

mach1

Biker superioris
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in tre anni, se non erro, abitando in una zona topica per i giri, sono venuto a conoscenza di due casi nefasti (evito i dettagli, uno proprio di pochissimi giorni fa che potrebbe essere preso come esempio della sf*ga tripla carpiata che puo sempre capitare

cmq, se l'interesse e' quello di farsi ritrovare, anche se non necessariamente e' sufficiente.... (SGRATTT) , basta utilizzare la funzione offerta da un po tutti gli smartphone: la localizzazione in remoto, possibile sia con apple che android che windows mobile, con le varie app gratuite piu o meno integrate

basterà aprire un browser (programma con cui si naviga in internet) ed accedere ad una pagina messa tra i preferiti per vedere la posizione del telefono da localizzare

ribadisco che non sempre quando si va per boschi e montagne hai campo, e se non hai campo non puoi comunicare la tua posizione ( ne telefonare in caso di necessità ). In più la pecca degli smartphone è che se giri con GPS e connessione dati sempre accesa l'autonomia è veramente poca
 

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CUT
La passata esperienza come volontario in ambulanza contribuirebbe certo a farmi affrontare la situazione, ma quando ti trovi distante da strade frequentate un problema può diventare di difficile gestione...


CUT

il prob è quello, di solito come volontari SI AIUTA, auto-aiutarsi è differente
 

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il prob è quello, di solito come volontari SI AIUTA, auto-aiutarsi è differente

Assolutamente corretto.
Ma era solo per dire che ho visto omaccioni con le gambe molli appena appare una singola goccia di sangue (loro o di chiunque altro).
Io ho visto cose che voi umani... :il-saggi:
 

sembola

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Ma credo che la cosa più importante sia quella di non sottovalutare il percorso e le proprie capacità...
Cosa che rientra pienamente nella "preparazione" che citavo in precedenza. Se fai un percorso fisicamente e tecnicamente alla tua portata già elimini tutta una serie di possibili problemi.


Assolutamente corretto.
Ma era solo per dire che ho visto omaccioni con le gambe molli appena appare una singola goccia di sangue (loro o di chiunque altro).
Io ho visto cose che voi umani... :il-saggi:
E si torna al discorso "preparazione". Inutile essere in dieci se nel malaugrato caso di infortunio nessuno sa quello che va fatto nè lo sa fare...

Comunque è innegabile che nelle uscite in solitaria occorre autolimitarsi da tutti i punti di vista.
 

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