Quale sistema ammortizzante?

Comaz15

Biker dantescus
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ilmioalterego ha scritto:
Comaz15 ha scritto:
Uòtz??? Vuoi sapere se il monocross si blocca in frenata? Mah? teoricamente sì.
ecco, parliamone. Quale teoria dice ciò? :razz: :-)
Tempo fà (mi sembra sull'altro forum) si era già "studiato" a fondo il problema partendo dall'utilità del meccanismo che svincola la pinza del freno dal baccio della sospensione (commercializzato come "Brake Therapy").
Mi sembrava che si fosse giunti ad una conclusione chiara per quanto riguarda il monoshock (che in frenata tendeva a comprimersi o ad estendersi... non ricordo), mentre c'era ancora un po' di confusione riguardo al quadrilatero.

Ciò non toglie che si possa affrontare nuovamente il problema: se i risultati sono gli stessi significa che è giusto (o che si sono commessi gli stessi errori :smile: ), altrimenti ci sarà qualcosa su cui discutere! :sad: oo[]
 

ilmioalterego

Biker infernalis
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Comaz15 ha scritto:
Ciò non toglie che si possa affrontare nuovamente il problema: se i risultati sono gli stessi significa che è giusto (o che si sono commessi gli stessi errori :smile: ), altrimenti ci sarà qualcosa su cui discutere! :sad: oo[]
l'unica spiegazione un minimo convincente che conosco sulle differenze in frenata tra monopivot e 4 bracci e' quella che trovi qui: dougal.co.nz
Pero' non mi convince appieno.
 

ilmioalterego

Biker infernalis
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Comaz15 ha scritto:
mikebiker ha scritto:
prova questo sito qua è + semplice ed in italiano cmq poco dettagliato

http://www.corbezzoli.it/articoli1.htm#biammortizzata

è tratto da uno speciale di BDM del '98 (???).

Effettivamente ci sono un po' di cose che andrebbero riviste tipo la traiettoria rettilinea con l'Horst link...
...ed inoltre il paragrafo "rising rate" e' un po' sul confuso....
curioso il fatto che l'horst link venga dato come condizione necessaria e sufficiente per avere una sospensione attiva in pedalata, e poi si dica che il comportamento in pedalata va valutato solo in base al punto d'infulcro dei foderi bassi sopra al movimento centrale.
 

Daniele79

Biker popularis
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Ho pensato un pò all'influenza della frenata sul sistema ammortizzante, a prima vista il problema si pùo suddividere in due parti :
1) A ruota bloccata o ad andatura blanda tutti i sistemi in cui l'impianto frenante non "bypssa" un fulcro (nei sistemi a 4 braccia senza host con pinza su foderi alti un fulcro viene "bypassato" lavorando in paralelo con l'impianto) non dovrebbero esserci interazioni freno-ammortizzatore quindi quei casi con giunto host e i monoshok.
2) durante la decelerazione ad andatura sostenuta "l'energia" accumulata dal momento di inerzia della ruota viene trasmessa al sistema ammortizzante mediante 2 forze: una diretta tangente al disco nel verso della rotazione applicata alla pinza l'altra parallela ed opposta alla prima che parte dal mozzo della ruota, prendendo il caso più semlice, un monoshok, queste forze generano una momento (coppia) che tende a chiudere l'amortizzatore, una cosa simile dovrebbe accadere nei sistemi a parallelogramma però bisogna tener conto della posizione dei fulcri e della pinza.
Tutto questo dovrebbe accadere in teoria in pratica non so se la ruota ha una massa sufficente a rendere significative queste forze, comunque anche se è piccola la loro influnza la si può verificare rigirando sottosopra la bici e facendo girare la ruta velocemente (nel senso di marcia) a questo punto bloccandola con il freno si dovrebbe notare una improvvisa compressione dell'ammortizzatore (almeno per il monoshok) o almeno spero.
Anche il punto 1) è più teorico che pratico (avendolo provato) dato che praticamente a ruota bloccata senza esagerare con la leva del freno il sistema continua ad ammortizzare anche se risulta più "duro".
 

30x26

Biker marathonensis
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Daniele79 ha scritto:
2) durante la decelerazione ad andatura sostenuta "l'energia" accumulata dal momento di inerzia della ruota viene trasmessa al sistema ammortizzante mediante 2 forze....queste forze generano una momento (coppia) che tende a chiudere l'amortizzatore, una cosa simile dovrebbe accadere nei sistemi a parallelogramma però bisogna tener conto della posizione dei fulcri e della pinza.
Tutto questo dovrebbe accadere in teoria in pratica non so se la ruota ha una massa sufficente a rendere significative queste forze.... facendo girare la ruota velocemente (nel senso di marcia) a questo punto bloccandola con il freno si dovrebbe notare una improvvisa compressione dell'ammortizzatore (almeno per il monoshok) o almeno spero.

perimentato adesso su una specialized fsr del 98.
modalita' della prova:
bici appesa saldamente per il canotto sella, senza ammo, carro tenuto in posizione di sag da un cordino che ovviamente non oppone nessuna resistenza in compressione, ruota anteriore poggiata a terra.
risultato:
pedalando a mano col massimo rapporto (oltre 90rpm) ed inchiodando all'improvviso lo spostamento della biella in compressione e' minimo, direi max 5mm. credo che con l'ammo montato (una resistenza in compressione) lo spostamento sarebbe pressoche' inesistente.
inoltre c'e' da considerare che la decelerazione impressa alla massa della ruota e' enormemente superiore a quella riscontrabile nella realta' (da 40 a 0km/h in pochi centesimi).
ho anche rifatto la prova con la bici appesa libera di oscillare (ruota ant. sollevata). in tale situazione il carro non si comprime e la bici tende a ruotare in avanti. la rotazione non e' enorme, ho provato a simularla con la spinta di una mano sul mozzo posteriore: serve veramente poca forza per riprodurre una rotazione simile a quella della pinzata improvviva.
tutto cio' parrebbe confermare che le forze in gioco in questo tipo di simulazione sono veramente limitate, probabilmente inavvertibili da un ammortizzatore.
ciao.
 

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