Bitstreamer ha scritto:
> caro Pixel, va che questa volta tocca a te fare il report, lazzarone !!!!
>
> --
> BitStreamer(38,MI,120*,100-140,*)
Mi sa che allora mi tocca... Speravo di lasciar fare a qualcuno più bravo...
Ieri sera abbiamo fatto la passeggiata a Montorfano ma non la canonica
Cabiate Montorfano, un traciato diverso molto diverso, completamente
diverso.
-Forse però è meglio andar con ordine nella descrizione-
Bit è arrivato a casa mia (luogo scelto per il puntello) con un precisione
tale da far impallidire anche il gatto o uno svizzero...
Io non ero pronto quindi l'ho fatto salire... si è trovato di fronte uno
spettacolo poco decoroso: tutto ciò che andava messo nello
zaino sparso sul
tavolo della cucina.
Visto che non avevamo fretta ce la siamo presa con calma e siamo partiti
circa un quarto d'ora dopo.
Neanche il tempo di uscire dal cancello che il cielo ha cominciato a
piangere... Attraversiamo il paese sotto gocce rade ma corpose, quando
imbocchiamo la strada che entra nel bosco il vento comincia a farsi forte e
i primi fulmini ci accolgono: bit comincia a mostrare meno ottimismo sulle
condizioni meteorologiche e propone una sosta.
[..]
La curva nel bosco prima della salita era come non l'avevo mai vista: Le
foglie strappate dagli alberi si rincorrevano in turbini di vento come
fiocchi di neve gialla, quasi un assaggio di autunno.
Salita trai fulmini sullo sterrato - mai provato a pedalare con luce
stroboscopica?
Da Pozzolo a Brenna abbiamo optato per il bitume; la strada sul pianoro
trai campi era illuminata a tratti a giorno dai numerosi lampi - Paura? -
forse un poco ma il vedere quel panorama bucolico violento e naturale non
lasciava spazio a paure o a stizza per la pioggia che nel frattempo si era
fatta violenta e nemmeno le forti folate di vento che impedivano di
procedere in maniera rettilenea ci potevano fermare.
Quando arriviamo al bar praticamente abbiamo giusto il tempo di scendere
dalla bici per renderci conto che il temporale è passato: piove ancora ma si
tratta solo di rimasugli.
Si riparte, municipio, discesa sterrata e sconnessa verso il vallone e via
verso la stazione (costeggiando il ruscello). Da qui sempre per boschi e
parti arriviamo ad Alzate poi un piccolo tratto di bitume - ormai non piove
più - passiamo davanti ai bastardi di nero su n**o (fabbrica che scarica nel
ruscello certi liquami - io non ho detto niente ma lascio intendere alla
vostra fantasia) - saliamo verso Verzago per poi tornare nei boschi. Il
fondo ora è abbastanza viscido ma non piove più, un po' a turno testiamo
l'efficacia delle ortiche che qua e la crescono lungo il sentiero.
Siamo finalmente a
Montorfano. Qui il fondo torna ad essere asfalto e ci
accorgiamo che è poco bagnato.
Non vediamo il cimitero e ciò ci costa una salita ripida in più ma subito
dopo ci godiamo la discesa, siamo sulla strada da Cantù-Montorfano, ci siamo
quasi, imbocchiamo la strada sterrata che porta al parcheggio del lido, bit
riconosce il luogo solo quando gli dico: "di solito sbuchiamo da li". Siamo
dietro al lido ancora pochi metri. Io cambnio completamente modo di andare e
percorro il tratto lungo la riva a fuoco fino alla spiaggetta designata.
Si parcheggiano le bike, ci si cambia e finalmente si guadagna l'acqua.
Il bagno è qualcosa di epico, si potrebbe descriverlo minuziosamente a
Davide van de Sfross per fargli comporre una nuova canzone: spenta l'ultimo
led di bit è il cielo a rischiarare la riva, sopra di noi è ormai sereno ma
sopra il Monte Bolletto ci sono ancora le nubi temporalesche che continuano
a lampeggiare. L'acqua è calma, quasi ferma, calda e cristallina, è talmente
piacevole che il bagno sembra durare troppo poco - questa volta mi astengo
dal rendervi partecipi alle mie emozioni, per chi c'era bene per gli altri
ranges - si sentivano solo i rumori del bosco di notte, calma e pace.
Spuntino! Chi mi conosce di persona sa che sono più insaziabile forse anche
del gatto.
Bit desidera una birra: passiamo in rassegna tutti i locali da montorfano a
casa trovandoli tutti regolarmente chiusi. A Brenna dopo che scopriamo che
anche il bar che all'andata ci aveva accolti per la fine temporale ha
esaurito l'orario d'apertura mi si intruffola in mente un altro sentiero,
"un'allungatoia", chiedo a bit se ha autonomia a sufficienza e lui mi
risponde di si, è fatta.
Allungatoia:
Pozzolo - Cascina Sant'Antonio - Fontana del Guerc - Cascina Sant'Isidoro.
Trattasi di un sentiero a tratti "gippabile" a tratti percorribile solo da
due
ruote in giù. Il temporanle lo aveva reso più insidioso tanto che sono
riuscito a far scodare la bici su una curva (niente congratulazioni non l'ho
fatto di proposito). Fino alla fontana del Guercio è +o- d'obbligo andare
@manetta se no non c'è gusto. Alla fontana si fanno un paio di guadi e poi
si ripiega su casina Sant'Isidoro. Da qui mancano un paio di Km a fine giro,
sono in gran parte su bitume e scorrono con calma sotto le ruote.
A quanti non hanno partecipato e in cuor loro sanno che avrebbero potuto
farlo: Peggio per voi vi siete persi un giro probabilmente irripetibile, il
temporale che sembra essere il cruccio della passeggiata si è rivelato un
valore aggiunto (esentasse :P ).
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