Proposta di legge sulla rete sentieristica Emilia-Romagna

sembola

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Evidentemente nella sezione cui eri iscritto non c'era interesse e/o disponibilità personale per certe attività, nel topic sull'attività MTB all'interno del CAI è stato spiegato abbastanza bene quali sono le dinamiche dell'associazione. La situazione della sezione di Siena è estremamente differente, e credo che si possa dire lo stesso anche per moltissime altre sezioni in tutta Italia.


Questo comunque non cambia le cose, se la tua ex sezione non "produce" attività di tipo sentieristico sua sponte sarà difficile che lo possa fare in forza di legge. Questo però apre delle strade per coloro che siano dotati di buona volontà e di capacità, sia nei confronti del CAI stesso sia nei confronti degli enti locali interessati alla sentieristica...
 

Tonweya

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ma infatti nei sentieri nn ci vado mai ...

allora il problema può derivarti non certo da questa proposta di legge, che riguarda la sentieristica. C'era già un'altra legge, che riguarda le strade forestali, che però non conosco a fondo e sulla quale ho sentito varie voci.

EDIT: forse però qualche strada sterrata verrà considerata facente parte della rete sentieristica (mi vengono in mente alcuni esempi relativi ai miei dintorni)
 

capataz

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Sulla proposta di legge ho sentito in questi giorni molti luoghi comuni e diverse inesattezze, sia da parte dei bikers sia da parte degli enduristi, insomma c'è parecchia confusione e, forse, poca voglia di informarsi.
Credo sia utile riprendere alcuni concetti di contorno per inquadrare bene il contesto in cui questa legge si colloca

a. la legge norma i percorsi che fanno parte del catasto dei sentieri regionale, consultabile sul sito http://sentieriweb.regione.emilia-romagna.it/sentieriweb_swm/ Un sentiero che non sia contenuto in questo database non è oggetto della legge.



b. Sul territorio esistono diversi percorsi segnati con la bandierina bianco-rossa o tabelle segnavia che però non fanno parte automaticamente del catasto: per questi sentieri la normativa non vale;



c. il segno bianco-rosso indica i sentieri "escursionistici", la definizione "sentieri CAI" è errata e fuorviante. Il CAI è un soggetto che gestisce la manutenzione di un certo numero (comunque corposo) di sentieri: molti altri sentieri sono gestiti da altri enti (ad esempio i Parchi) o anche da privati, pur essendo segnati col simbolo bianco-rosso;


d. la paura che con questa legge si cerchi di andare ad inserire tutti i sentieri nel catasto è immotivata: i sentieri semmai tenderanno a diminuire poichè la loro gestione è onerosa e le risorse, sia pubbliche che private, per tenerli in ordine sono sempre più scarse. I volontari (CAI o non CAI) sono pochi.


e. Inoltre inserire un sentiero nel catasto non è una operazione immediata e scontata: serve un documento da presentare alla provincia in cui devono essere indicate le motivazioni (ambientali, storiche, paesaggistiche) che lo giustificano e soprattutto un ente/soggetto che ne curi la manutenzione nel tempo e ne risponda in caso contrario (vedi ad esempio la normativa in vigore in provincia di Parma http://www2.provincia.parma.it/page...IDSezione=14710&IDOggetto=25231&Tipo=GENERICO ).


e circa i divieti per i mezzi motorizzati:



f. i divieti per i mezzi a motore sono già in vigore da anni e questa legge aggiunge ben poco (se non l'inasprimento delle sanzioni) rispetto alle norme contenute nelle Prescrizioni di Massima e Polizia Forestale ( http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/foreste/documenti/pmpf/pmpf.pdf art.81-82 ) in cui era sostanzialmente già proibito circolare con i mezzi a motore nella viabilità forestale. Il fatto che poi nessuno faccia rispettare tali norme non cambia la sostanza.


ciao
 
Ringrazio per la precisione e la completezza.
Aggiungo poche note.
Il disegno di legge stabilisce una modalità precisa per riaprire percorsi che sono stati impropriamente chiusi. Questi percorsi sono stati chiusi per tutti non solo per ciclisti e enduristi.
Contribuisce a completare le norme che consentono ai comuni di fare applicare i divieti per i veicoli a motore già vigenti.
Rimane da affrontare il problema non risolto della protezione sostanziale da fornire agli agricoltori che, non avendo provveduto a chiudersi dentro a recinti invalicabili, subiscono danni sistematici da mezzi motorizzati e vedono vanificati i propri sforzi di manutenzione degli accessi e dei drenaggi. Chi utilizza il territorio in modo sostenibile deve prima di tutto erificare se può accedere poi contribuire in modo sostanziale e concreto (attività e/o soldi) a mantenerlo fruiibile.
Senza norme assistiamo a ampie zone completamente chiuse, deviazioni insensate di percorsi storici, sparuti agricoltori con danni ingenti, grande lavoro per avvocati, nessuno sviluppo di forme di offerta turistica sostenibile. Non credo sia possibile godere del territorio senza darsi dei limiti e contribuire a ripristinare quello che si usa.
 
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ZioTeddy

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Riaccendo questo topic, chiedendo a [MENTION=591]capataz[/MENTION] se ha notizie in merito, in quanto la scorsa settimana si sono presentati al CAI di Parma alcuni consiglieri regionali che hanno proposto la legge.
 

capataz

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Riaccendo questo topic, chiedendo a @capataz se ha notizie in merito, in quanto la scorsa settimana si sono presentati al CAI di Parma alcuni consiglieri regionali che hanno proposto la legge.
Diciamo che come bikers possiamo stare (per ora) tranquilli: è stato talmente efficace il forcing dei motociclisti e dei sindaci che li sostengono che ci sono già le prime marce indietro sui divieti ai mezzi a motore, quindi figuriamoci le bici.
Il CAI E/R ha comunque proposto un emendamento che ci riguarda per precisare che è comunque vietato costruire strutture non autorizzate sui sentieri della REER. Personalmente lo condivido, ma al momento è solo una proposta di un'associazione.

Resta la profonda amarezza per il forte appoggio che hanno avuto i motociclisti da parte dei sindaci del nostro appennino: è triste vedere che le persone che dovrebbero dare una speranza di sviluppo a territori spopolati e con mille problemi non trovino di meglio che fare quattro calcoli elettorali e appoggiare chi conta di più (nelle urne) invece di guardare avanti.

E' come se l'Alto Adige avesse deciso 30 anni fa di imperniare il proprio progetto si sviluppo sull'Enduro. Che geni.
 

ZioTeddy

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Grande [MENTION=591]capataz[/MENTION]... sempre in prima linea su queste tematiche.
Sul discorso delle strutture non autorizzate mi trovo in piena sintonia con il pensiero del CAI.
Sul discorso mezzi motorizzati, ho già detto il mio pensiero qui e in altri post. Oltremodo ho avuto una forte discussione con un assessore del mio comune che ha appoggiato due associazioni che fanno 4x4 e enduro... Il succo del discorso è che le poltrone valgono di + di un bene collettivo: i nostri sentieri. Oltremodo c'è da mettere sul piatto l'ignoranza (nel senso che ignora) che accomuna questa gente su tematiche come queste.
Mi vien da pensare che in questo momento invece di mettere dei divieti che poi vengono ignorati regolarmente, sarebbe meglio che gli enti preposti comincino ad educare almeno le generazioni future (aka futuri fruitori) su queste tematiche.
 

ZioTeddy

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Riesumo questo post postando questo articolo: http://www.gazzettadiparma.it/prima...ova_legge_regionale_E_il_Cai_si_arrabbia.html

Se ciò corrisponde al vero, anche se ci sono parecchie tematiche un po campate x aria, direi che si sta cercando un punto d'incontro con tutte le parti interessate.
Deve ammettero, pur contraddicendomi negli ultimi post, che x quanto sia i motori girerebbero comunque e che le forze messe in campo per arginare taluni comportamenti sarebbero gli stessi. alla fine è giusto trovare una via di mezzo dove non si preclude tutto a chi la vede in maniera diversa (da me), ma sempre tutelando il territorio e le persone che ne usufruiscono: proprio su quest'ultimo forse la cosa migliore è quella di non lasciare nulla al caso da parte nostra, ovvero che se ci sono comportamenti lesivi o potenzialmente lesivi verso persone o cose (vedi sentieri) di non nascondersi dietro quel muro chiamato "omertà". Denunciare coloro che si comportano in questa maniera, si evita di avere problemi nei tempi futuri sia per le categorie interessate che per i nostri sentieri....
 

Tonweya

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credo sia interessante leggere l'intervento di Ruggeri (pres. CAI E.R.) a riguardo

http://bologna.repubblica.it/cronac...l_cai_attacca_la_legge_sui_sentieri-64324467/

Concordo con quanto sostiene Ruggeri sulle problematiche dovute al passaggio di moto sui sentieri. Vorrei però porgli una domanda: dov'è che i volontari C.A.I. fanno manutenzione sui sentieri? Qui dalle mie parti non ne ho mai visto uno, e sì che ci sono spesso in giro. L'unica cosa che vedo manutenuto ogni tanto è la segnaletica bianco-rossa.
 

sembola

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Secondo me c'è un grosso equivoco sulla parola "manutenzione", cha ha significati completamente differenti a seconda di chi la pronuncia.

Per noi significa rendere un percorso quanto più possibile ciclabile, e quindi rimuovere tronchi e rami caduti, rifilare la vegetazione, rimuovere sassi caduti, etc. Per chi va a piedi significa solo mantenere aperto il sentiero e marcare i segnavia, visto che a piedi si passa comunque.

Il che risponde chiaramente a quanto obietta Tonweya...
 

Tonweya

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Giustissimo, però, almeno qui da me, se non taglio io quei bei spinoni che attraversano i sentieri, se vuoi passare a piedi devi fare esercizi di contorsionismo.
 

ZioTeddy

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Giustissimo, però, almeno qui da me, se non taglio io quei bei spinoni che attraversano i sentieri, se vuoi passare a piedi devi fare esercizi di contorsionismo.
Idem da me... e si parla oltremodo di zone che sono estremamente vicine alla "sede CAI" di zona. Uno schifo...

La cosa che + mi rattrista è la regolamentazione fatta alla ACDC (a caxxo di cane) sulla tematica dei mezzi motorizzati. Insomma, un tana libera tutti senza se e senza ma. Sicuramente, se si voleva fare un favore alle lobby motoristiche, così ce l'hanno fatta...
 

Ivan64

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Lobby motoristiche?? Ma se non riusciamo a trovarci in piu di 5 contemporaneamente.... Non esiste nessuna lobby, se la REER è stata modificata a vantaggio dei mezzi a motore, è merito principalmente di singoli che hanno sensibilizzato i sindaci dei comuni interessati dai sentieri!! Chi abita la montagna, non vede di buon occhio le limitazioni che imponeva la REER originale, e sempre chi abita la montagna, raramente è infastidito dal passaggio di moto, anche perchè spesso pure loro le usano regolarmente!
Da quel che ho capito dal testo finale (troppo incasinato) non è che ora potremo girare ovunque, anzi, dove ci sono divieti oggi troppo ignorati, i controlli e le sanzioni ci saranno eccome, piu di prima.... e in teoria anche noi enduristi iscritti al CER (comitato escursionisti su ruota), dovremmo allontanare le mele marce e se è il caso segnalare i comportamenti fuorilegge/assurdi a chi di dovere!! Sempre il CER, dovrà farsi carico della manutenzione di sentieri rovinati dal passaggio di moto! Tutto questo riguarda i sentieri inseriti nella REER e consentiti al passaggio di moto, per gli altri non cambia nulla, ma potranno essere inseriti nuovi sentieri che godranno poi della stessa legge!
PS: al CER potete aderire sicuramente anche Voi bikers, sia come singoli che come associazioni, e partecipare a decidere se questo o quel sentiero deve essere percorribile da mezzi a motore oppure no!

Tornando all'inizio, non so se la nuova REER sarà positiva per noi motorizzati, neppure se lo sarà per altri utilizzatori dei sentieri.... io spero sia utile e positiva per tutti..... unica cosa che vedo positiva sicuramente, è l'allontanamento() del CAI, che tramite alcuni loro dirigenti (locali), si son dimostrati veri e propri talebani!!

Buone pedalate!!
 

sembola

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Un'azione di lobbying da parte di motoclub e comuni interessati all' indotto c'è stata, nè più nè meno come (più in piccolo e meno organizzata) c'è stata da parte nostra ai tempi della prima bozza di legge.
"Fare lobby", cioè esercitare pressioni sui legislatori perchè i provvedimenti vadano nella direzione degli interessi di determinate categorie, è una legittima attività in qualsiasi paese democratico: solo in Italia viene additata come chissà quale nefandezza o interesse occulto. Forse perchè è più facile dare la colpa a "qualcun altro" di quello di male che poi accade...

Piuttosto il giudizio dovrebbe essre dato sulla sostanza dei provvedimenti, cioè sulla base di quello che dispongono. A me sembra che la legge segni un cambiamento epocale, cioè ammaini la bandiera della tutela di frote agli interessi economici, legittimi ma non per questo giustificabili o desiderabili per la collettività.
 

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