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Primo giro sulla neve ... e continuiamo a farci del bene ;-)

WilLupo

Biker assatanatus
Ieri approfittando della breve "finestra" di tempo decente siamo andati a Spoleto con l'idea di ripetere la discesa che avevo fatto una settimana fa, e.. sorpresa! Ci abbiamo trovato la neve, circa da quota 900 in su.
Sopra i 1000 era anche abbondante



Questo ci ha costretto a limitare drasticamente il giretto in quota che avevamo previsto, ma ci ha consentito di lasciare la nostra prima "traccia bianca" della stagione.


Suillo e Francy si sono sobbarcati senza protestare o-o i circa 150 metri di dislivello a spinta per raggiungere le creste, faticosissimi su neve abbastanza fonda e purtroppo un pò troppo riscaldata. La discesa successiva spero li abbia ripagati: una bella cresta libera dagli alberi e completamente vergine


Il resto della discesa si è svolto sul consueto tracciato: Castelmonte, Forcellone, Monteluco, corta + sentiero dh, un pò di neve qua e là ci ha deliziato fino a Monteluco, e in quanto al percorso dh devo dire che al secondo giro l'ho sofferto molto meno


Io purtroppo ero senza fotocamera quindi aspetto ansiosamente che Suillo si adoperi per farci vedere le sue foto
 

WilLupo

Biker assatanatus
Oggi con Coyote Irrequieto alla Crocetta sotto una nevicata fantasmagorica… a piedi? No no, in bici, freeride da duri :-P

Coyote mi chiama la mattina per avvertirmi che il tempo fa schifo. Più di così non può fare, lupo avvisato…
In effetti già in autostrada, tra Ajelli e Cucullo, trovo una bufera di vento e neve, e quando arrivo a Sulmona che c’è un cielo di un grigio… che se uno proprio non lo vuole capire… tutto intorno durante la notte la neve è scesa in basso.

Rinunciamo di buon grado al giro verso Rocca Pia perché dentro la valle esposta a nord di sicuro la situazione meteo è al peggio. Ci avviamo invece alla volta della Crocetta, senza scommetterci un soldo che arriveremo su, e già pioviccica fino fino, acqua gelata. Il sentiero è bellissimo, in pineta o attraverso coste coperte di erbe mediterranee, non è ripido e si pedala bene anche con le bici pesanti. Dopo un po’, però, come era scontato, si mette a nevicare, a pallini. Noi, su.


Ci sono dei bivi, ed ogni volta c’è una consultazione, ognuno saggia la voglia dell’altro di continuare. Risultato, si riparte all’insù. Il sentiero continua a zig zag su una spalla, si riesce a pedalare persino sui tornanti, fantastico! Ora c’è una forte luminosità, mi sembra quasi che uscirà un po’ di sole, invece siamo noi che stiamo uscendo da una nuvola bassa e ci troviamo sopra le nebbie di fondo valle e sotto la nuvolaglia incombente: intorno, tutte le sfumature del grigio.


Il sentiero si stringe, in terra c’è un po’ di neve e il terreno diventa scivoloso: non resta che spingere pazientemente le bici. Dopo un taglio di un ripido prato raggiungiamo un altro sentiero più accidentato e sempre spingendo ci infiliamo nella nebbia. Un escursionista sbuca sulla destra e prosegue velocemente davanti a noi che rimpiangiamo la sua leggerezza: ci rifaremo in discesa… ci rifaremo? Chissà! Lo incrociamo poco dopo, sotto la cima, lui scende, noi siamo alle prese con l’ultimo strappo, piuttosto roccioso e innevato, e scambiamo due chiacchiere.
Intanto, si è rimesso a nevicare, fitto e a falde stavolta. Alla croce di vetta, è proprio una bufera… ma quale vetta, che abbiamo intorno?!?


Tutto è più difficile: mettere le protezioni, persino sgonfiare le gomme. Mi tolgo i guanti e in un attimo ho le mani gelate. Come se non lo sapessi … penso ad altre vette, ad altre bufere, ad altri gesti di preparazione che ho nel dna: tutto è più difficile nella bufera, ed è salutare fare le cose coi guanti. Si ha voglia di fuggire via, ma in fondo, si tratta solo di un po’ di disagio. E bisognerà fare attenzione perché anche in discesa sarà tutto più difficile, siamo bagnati e freddi, impacciati nei movimenti.

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Poi giù. Coyote, che aveva espresso dei dubbi sulla prima parte della discesa, passa elegantemente la serie di gradini rocciosi e strettoie tra i massi, come se il terreno fosse del tutto asciutto. Io smonto un paio di metri e negozio qualche altro passaggio a piedate qua e là. Subito sotto, è più scorrevole: con la velocità, la neve sferza la faccia, ho le mani insensibili e faccio fatica a frenare. Nevica fitto, scendiamo sulla cresta, controvento, ce l’abbiamo in faccia. E’ un gioco da duri! Il sentiero è già piuttosto tecnico, il terreno innevato e la bufera non facilitano le cose. Faccio quello che posso per seguire Coyote sul tracciolino che fa lo slalom tra i ginepri. Nella nebbia, dentro la nevicata, mi sento fuori dal mondo, concentrata unicamente sul terreno e sulla traccia da seguire. Mi prende l’entusiasmo per questa discesa selvaggia, la sequenza di passaggi è entusiasmante ed è bellissimo essere qua sopra con questo tempo!


C’è un gran finale ripido e sassoso con curva a secco che provvedo a sbagliare, ma pazienza, ci lascio un segno per la prossima volta.
Siamo completamente bagnati: per essere più liberi nei movimenti siamo scesi senza giacca a vento.



Un grazie a Coyote per la giornata fantastica, assolutamente a sorpresa viste le condizioni. Percorso magnifico e ottima scelta, quando scegliere il percorso col tempo del genere non è per niente facile.
Ma grazie anche per il pranzo casereccio e… per le due banane
o-o o-o o-o
 

Coyote irrequieto

Biker dantescus
12/4/04
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Valle Peligna
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Grazie a te che mi hai letteralmente preso per i capelli, buttato giù dal letto e trascinato fuori sotto una tormenta di neve per vivere una giornata indimenticabile
PS: le bananeeee
 

WilLupo

Biker assatanatus
Coyote irrequieto ha scritto:
Grazie a te che mi hai letteralmente preso per i capelli, buttato giù dal letto e trascinato fuori sotto una tormenta di neve per vivere una giornata indimenticabile
PS: le bananeeee

Te le riporto appena sono mature

Ti devo due banane e un pranzo



Scherzi a parte, non mi è sembrato affatto di doverti trascinare!
Spero che tu non abbia trovato l'uscita troppo "estrema" :-P

 

Gasss

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WilLupo

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crips

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20/5/05
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In attesa

Germana che dire, con i tuoi resoconti riesci esattamente a trasmettere e a far rivivere a chi legge l'esatta atmosfera dei posti che visiti, hai mai pensato ascrivere libri .

Come è che vendi la bike? upgrade?
Ciao
 

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