Secondo me è leggermente differente.
Queste aziende industriali non è vero che non valgono più nulla... valgono esattamente come la scorsa settimana. Il prezzo di scambio delle loro azioni è diminuito, ma questo non comporta nessun effetto diretto sulla loro produzione.
Gli effetti sulla produzione (e quindi lavoro per i dipendenti) c'è nel momento in cui calano le vendite perché nessuno compra più. Con la crisi generale, poi vi è un effetto sui consumi in generale e quindi ecco che le imprese industriali (anche solide) cominciano ad accusare contraccolpi.
Quello che voglio dire è che in questi momenti si creano forti speculazioni (e qui sì voglio utilizzare questo termine nella sua connotazione dispregiativa) dove pochi "grandi" cercano di fare vere e proprie fortune sulle spalle di tanti "piccoli"... L'economia reale invece è qualcos'altro, ma spesso viene confusa con la quotazione di borsa
Discorso completamente diverso per le aziende finanziarie, magari piene fino al collo di futures sottoscritti in tempi non sospetti