Preoccupazioni sulla crisi

mi spiace che ci sia così tanta gente che pensa che l'acquisto di una bicicletta(sopratutto una mtb di un certo valore) sia un punto d'arrivo! " mi informo, scelgo il modello che più mi piace, trovo il miglior prezzo, ed ecco fatto!" ....questo é solo il punto di PARTENZA! adesso incomincia il divertimento che sarà tale finchè la tua bicicletta sarà in ordine ed accordata come un violino!!!
la crisi porterà sicuramente a spendere MEGLIO e non necessariamente MENO, lo sportivo intelligente si affida ad un preparatore serio e affidabile!, non rischia la salute per quello che dovrebbe essere un hobby, per quello che dovrebbe NON essere uno stress, ma che dal quotidiano stress dovrebbe distoglierlo.....

monterosabike ha scritto:

E vedo il dollaro tornare al suo posto, nei prossimi 3 mesi....

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Ciao

ci sono troppe variabili in gioco, di cui molte dipendono dal gioco "dei grandi vecchi" della finanza mondiale: vi siete chiesti perchè Lehman è stata fatta fallire e le altre no?

Poi ci sono le elezioni in USA, il costo del petrolio, le possibili scelte europee nei confronti dei contenimenti delle emissioni di CO2.

personalmente non scommeterei molto sul fatto che il dollaro debba scendere a breve, così come non sono convinto che il dollaro "fosse al suo posto" quando fino a pochi mesi era esageratamente basso ... se l'america andava male, l'europa non è che andasse così meglio ...

marco

ciclo record ha scritto:

adesso incomincia il divertimento che sarà tale finchè la tua bicicletta sarà in ordine ed accordata come un violino!!! .....

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Certo, nessuno nega che continueranno ad esistere i biker che non sanno regolarsi il cambio......
Ma molti faranno di necessità virtù ed inizieranno a farsi la normale manutenzione; pensa che per uno stressato bancario, stare ad accordare un violino può essere una fonte di distnsione, e anche mezz'ora passata a registrere al decimo di millimetro la distanza fra pinza e disco può essere un buon modo per rilassarsi.
tanto più che la televisione offre programmi inguardabili e non sempre è possibile dedicarsi all'altra attività più amata dai biker .

Il mondo sta cambiando e anche il commercio tradizionale italiano dovrà adeguarsi ai tempi, purtroppo o per fortuna a seconda da come lo si guarda.
La crisi accelererà solo questo processo!

Come ho scritto più volte, tra i Dealer sopravviveranno quelli che sapranno innovare offrendo servizi a valore aggiunto ANCHE a coloro che non sono propriamente clienti ma che potenzialmente potranno diventarlo

bhe, sintetizzando alle brutte, questo è il capitalismo.
grosso squilibrio nello spostamento del denaro con conseguente necessità di bruciare il denare in eccesso, e l'unico modo per farlo è la crisi.
si crea un momento di recessione fisiologico per poi tornare ad accumulare.
è ciclico.

mi preoccupa di più il fatto che più andiamo avanti più gli squilibri si fanno grandi e di conseguenza più gravi saranno le crisi.

Crested B ha scritto:

Daccordissimo. Ottima sintesi di Valore Aggiunto.
Purtroppo per mancanza di una certa profondità di cultura imprenditoriale alcuni delaer che si sentono sotto stress per la questione prezzo si convincono che quello sia il problema.
Nulla di più sbagliato e di piu' pericoloso. Ridurre il prezzo significa dovere PER FORZA ridurre il servizio.
Entrare in questo gioco significa suicidarsi iniziando una lotta alla sopravvivenza tipo Tarzan che si strozza sott'acqua col coccodrillo per avere solo uno dei due che torna a galla malconcio giusto in tempo per trovare un'altro coccodrillo che rompe e ricominciare!
Quando i dealer capiranno che il Valore Aggiunto è quello che li protegge, cosi' come si legge qui sopra, allora il gioco diventerà piu' chiaro e soprattutto più sostenibile.
Un distributore NON ha bisogno di dealer che scontino ma di persone che sappiano aggiungere valore al prodotto.

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Alla fine, chi vorrà sopravvivere nel commercio (che siano bike o altro) si deve rendere conto che la merce si può prendere ovunque: da un rivenditore professionista, al supermercato oppure online, ma solo il primo può vendere un prodotto inteso come merce più servizio.
E' questo il valore aggiunto che il consumatore cerca!

io vendo macchine edili che partono da 50000 euro fino a 2000000 di euro,oggi confronto a tre quatto anni fa noto che il mio prodotto mantiene molto bene il mercato nonostante sia fra i piu' cari.La concorrenza che ha puntato su un prodotto più economico stà completamente affondando.Secondo me i prodotti che hanno una qualità indiscutibile andranno avanti,perchè almeno per quanto riguarda me preferisco spendere i miei denari dove so di avere qualità assoluta.

noi in negozio vendiamo anche attrezzatura fitness. ebbene, dallo scorso anno il listino prezzi al pubblico e aumentato del 25%!!!! io trovo inaccettabile un cosa così esagerata. un tapis roulant da 649 oggi si deve vendere a 769.... per fortuna i listini delle bici che vendiamo per ora sono allineati allo scorso anno, ma vedremo... negli anni ho comunque notato come la fascia di prezzo minima sia notevolmente aumentata. se 10 anni fa vendevamo moltissime bici sulle 500,000 lire, ora il prezzo "popolare" è sulle rockhopper da 790 euro. se prima le bike da 5milioni le ordinavamo sul venduto, ora è più che normale avere a magazzino 10/15 bike sopra i 2500 euro... secondo me un po la colpa è anche dell'euro che ha drogato il mercato, molti clienti hanno continuato a spendere pensando in lire a posto che in euro (io per primo, mai avrei speso 10milioni per un bici!!!) arrivando così a non avere più soldi liquidi. così, avanti coi finanziamenti anche per fare la spesa... è necessario un bel RESET o andremo a finire molto male.
ragazzi, ieri 3 pagnotte e un litro di latte 3,80 euro!!!!!!!!

rovermtb ha scritto:

Da quello che vedo e sento i consumi extralusso non stanno risentendo di questo momento particolare...

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Non direi, ho saputo da un conoscente (quindi non mio cugino) che la BMW di La Spezia ormai è da quasi due mesi che non vende più una macchina.

Crested B ha scritto:

Concordo. Per le 29er siamo fortunati che non ci sia stata all'inizio una ondata bi 29er da prezzo.
alcuni pensano che avrebbe aiutato i biker a cambiare.
Io penso che avrebbe ammazzato il prodotto per sempre.
Avremmo avuto 29er da 999 euro alla portata di tutti e nessuno si sarebbe stupito delle prestazioni, restando sulla sua 26.
Quando un prodotto parte deve essere INECCEPIBILE.
Con Niner capisco che non si può far felici tutti ma possiamo certamente aiutare molti biker a capire cosa possono dare queste bici.
Ancora una volta la qualità non è la strada piu' rapida nè la piu' semplice ma è il modo giusto per muoversi.
So che così arriveranno prodotti più economici che si troveranno la strada aperta.
Spero che quei clienti dopo un annetto con un prodotto 'entry level' decidano di provare una Niner e la differenza li aiuterà a vendere la propria 29er a un amico...che continuerà il giro l'anno dopo e avanti cosi'.

PS.. le macchine edili da 2000000 di Euro le vendi anche in blister da cinque?..

Ciao Gianni!!

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quando ho per le mani una trattativa cosi ti assicuro che prego affinchè sia almeno una!!!

monterosabike ha scritto:

Ragazzi, io penso che lo zoccolo duro degli appassionati ragioni così, però tutti cominceranno a stare attenti a DOVE acquistano qualcosa; e anche come e quanto costa la stessa cosa nei diversi negozi, tradizionali e on line.
Chi ieri poteva permettersi, una volta all'anno di andare dal rivenditore di fiducia ed acquistare senza farsi troppi problemi, sulla spinta emotiva, oggi farà come si fa da anni con le auto (o come fa chi può permettersi solo una Fiat o Ford o Renault); si documenterà, cercherà le offerte migliori, magari rinuncerà all'X9 per un X7 (scoprendo che va altrettanto bene) e magari comprerà il tutto in uno shop on line in Germania o in Irlanda del Nord.....
Io non vedo questa crisi così tragica, almeno in Italia sono 3 o 4 anni che gira così, ormai abbiamo fatto l'abitudine.
Sinceramente, se devo vedere la crisi dal mondo del lavoro che mi circonda, non la vedo. Mia moglie fa un lavoro che risente moltissimo delle crisi cicliche, e non ha mai lavorato tanto come quest'anno.
In ufficio (una piccola Banca), non c'è questo sentore di crisi "reale". Forse vado controcorrente, ma non la vedo così grigia.
E vedo il dollaro tornare al suo posto, nei prossimi 3 mesi....

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-Bhe, io proverei a dire quanto sopra a molti dei miei colleghi ed a me stesso, che abbiamo cominciato a fare cassa integrazione a singhiozzo già da due mesi....

- Faccio acquisti on line da tempo, cercando di risparmiare dove posso. Purtroppo per molti è troppo facile " cavalcare " la tigre quando conviene, molti negozi applicano ricarichi spaventosi su prodotti "Made in Cina", acquistano materiali prezzati in dollari pagando in euro e rivendono in euro ovviamente con ulteriore ricarico, perchè non basta quello derivante dal cambio,con i guadagni che ne derivano ( basta fare 2 conticini con il $ a 0,70....). Per carità, è giustissimo, non ci si mette nel commercio per pettinare le bambole, ma sarebbe utile avere un comportamento più lineare.

- Spero che il dollaro non torni al suo posto, ma prenda una posizione equilibrata, non vorrei rivedere il petrolio a 150 $ e la verde a 1,50 euro...

Senza polemica

Esprimo la mia opinione senza entrare in discorsi di economia o macrofinanza che non sono in grado di affrontare.
A gennaio scorso ho deciso di regalarmi un giocattolino nuovo e già allora sono andato a caccia di un modello 2007 scontato... caccia che mi ha portato ad acquistare la full da affiancare alla vertex.
Se lo stesso discorso dovessi affrontarlo adesso cosa farei? Al 70% continuerei a guardare le bici online ed al 30% avrei sostituito la bici invece di comprarne una seconda.
Per quanto riguarda i beni di lusso capisco il ragionamento, ma le cifre in gioco rendono la MTB un lusso per noi comuni mortali non in generale; quando facevo mototurismo spendevo in un anno senza problemi (tra benzina, autostrada, alberghi, gomme...) l'equivalente di una top di gamma (e forse di più visto che la media in moto era di 25000 km/anno) solo dilazionato in diversi WE eppure nessuno mi faceva i conti in tasca tanto quanto dopo aver preso la vertex a 1600 euro... è tutto relativo...

Oggi, dopo un certo periodo a pedalare, ad aggiornarmi sul mondo MTB e dopo aver capito a fondo cosa cerco da una bici, mi stanno venendo altri pruriti (e visto che seguo la sezione 29"...) ma vi assicuro che me li sto facendo anche passare...
Quindi direi che la crisi si sente, o perlomeno ne ho preso coscienza.
Se queste considerazioni e sensazioni le applichiamo nel campo delle 29", penso che, come tutte le innovazioni, queste possano essere viste come incognite sulle quali non è il momento di rischiare e che quindi possano risentire maggiormente delle flessioni di mercato.

Crested B ha scritto:

Daccordissimo. Ottima sintesi di Valore Aggiunto.
Purtroppo per mancanza di una certa profondità di cultura imprenditoriale alcuni delaer che si sentono sotto stress per la questione prezzo si convincono che quello sia il problema.
Nulla di più sbagliato e di piu' pericoloso. Ridurre il prezzo significa dovere PER FORZA ridurre il servizio.
Entrare in questo gioco significa suicidarsi iniziando una lotta alla sopravvivenza tipo Tarzan che si strozza sott'acqua col coccodrillo per avere solo uno dei due che torna a galla malconcio giusto in tempo per trovare un'altro coccodrillo che rompe e ricominciare!
Quando i dealer capiranno che il Valore Aggiunto è quello che li protegge, cosi' come si legge qui sopra, allora il gioco diventerà piu' chiaro e soprattutto più sostenibile.
Un distributore NON ha bisogno di dealer che scontino ma di persone che sappiano aggiungere valore al prodotto.

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Concordo al 100 % e questo vale sempre !! Molti però continuano a fare finta di nulla Che ci vado a fare , io consumatore in un negozio dove ne sanno meno di me , sono quasi sempre con il giramento di p...e , e i prezzi sono pure più alti e il meccanico non è aggiornato e all'altezza ? Viceversa il consumatore dovrebbe apprezzare il valore aggiunto e capire che questo è si un costo in più ma poi alla lunga viene recuperato ampiamente.
Ai dealers deve essere richiesta maggiore professionalità e qui premo un tasto dolente... Il consumatore non è un fesso , nè un pollo da spennare ma il loro migliore investimento a lunga scadenza e per questo và coccolato.

Bella discussione,
è da un anno che qui sul giornale locale leggo che il volume di rifiuti pro capite è in continua diminuzione a fronte di consumi minori, ma lavorando in un supermercato nel reparto di beni accessori vedo che questa crisi è molto meno marcata di quello che sembra. A mio avviso le risorse monetarie di ognuno di noi sì sono diminuite ma nel frattempo sono state anche riorganizzate, come qualcuno ha già fatto notare si risparmia dove non serve per mantenere vivi hobby o permettersi qualche giocattolo nuovo.
Negli ultimi cinque anni si sono battezzate ben più di una crisi e ben o male siam saltati fuori, tutto questo perchè secondo me la crisi è per chi tratta soldi virtuali, numeri elevatissimi da un calcolatore all'altro e nel momento che qualcosa va storto o si inceppa il meccanismo vien fuori che a fare le spese di questo sistema siamo noi.
Per come siamo fatti noi e per salvaguardare la nostra salute penso che difficilmente riusciremo a eliminare ciò che ci permette "temporanemaente" di distoglierci dai problemi quotidiani, che questo sia bici, tennis o altro ognuno di noi cercherà di proteggere il suo svago, nel dopoguerra (e lì soldi non ce n'erano) per mio nonno comunque andasse, la partita di carte e il bicchiere di vino con i coetanei erano regolari. A questo punto penso che la fantomatica crisi farà selezione sul bacino di utenti occasionali e simpatizzanti, oltre a ridurre il numero di sivende dal soldo facile o impreparati (se uno ha pochi soldi non vuole farsi fregare dal sivende x).
Poi la bici è anche un mezzo di trasporto ed è pur sempre più economica di un' automobile, quindi se uno deve risparmiare secondo me fa prima a mollare l'auto dove può arrivare in bici.

Rigurdo la macroeconomia qualcuno dice che i prezzi si debbono abbassare a causa della riduzione di domanda e conseguente ristagno dell'economia, altri dicono che i prezzi devono salire per coprire più spese a fronte di una bassa domanda con conseguente autoalimentazione del processo e ristagno dell'economia. Qualcuno mi può spiegare se c'è qualcosa che viene dopo?

non sono un grande esperto di economia, però come responsabile di prodotto (settore edilizia/termoidraulica), sono tenuto ad essere sempre informato sull'andamento dei costi/prezzi al consumo/ ecc ecc....
negli ultimi 18 mesi ho dovuto mettere mano al listino ben tre volte!!! mentre dal 2000 si era toccato solo due volte!!...la crisi c'è e si sente! e credo, aimè, durerà un po'!
il mercato americano, al quale siamo fortemente collegati (nel bene e nel male!), avrà una flessione importante che cesserà forse (speriamo) non prima di un paio d'anni....signori è inutile girarci tanto intorno...tu non puoi spendere più di quello che guadagni/produci!! e gli americani hanno fatto così fino a ieri! di fatto indebolendo il loro sistema bancario (l'ossatura economica di ogni paese) e di conseguenza il nostro (vista la connivenza!)....e non mi dilungo tanto su come hanno gestito l'economia dal dopoguerra ad oggi!
Per fortuna (almeno dal punto di vista economico!) i mercati emergenti (asia, medio oriente, africa, sud america) hanno basato le loro certezze sul mercato interno (vedi cina ad esempio) per cui, benchè anche loro risentiranno della crisi americana/europea, avranno cmq la forza di restare sulla cresta senza grandissime perdite...anzi; questa sarà la vera salvezza dell'economia occidentale! che però dovrà accettare "l'intrusione" massiccia di investitori medio-rientali/orientali, con tutto ciò che ne consegue...quindi, se volete vedere il bicchiere mezzo pieno...guardate ad est e non a ovest!
ora, chiedersi se il mercato del ciclo avrà delle ripercussioni, la risposta è sicuramente si...ma quali è difficile da dire; un aumento costante dei prezzi, di certo non aiuterà la crisi....ma del resto se aumentano i costi come si fa?....il mercato on-line dei ricambi probabilmente ne trarrà giovamento, ma non sono poi molti che almomento attingono da questo mercato...sicuramente il business on-line aumenterà.
e i dealer? si dovranno specializzare...basta negozietti di biciclette di scarso valore...se la vuoi vai al supermercato....ma dealer moderni, preparati, seri, con una gamma completa, dove l'amore per questo prodotto li porterà a non pretendere guadagni super...ma per fare questo i distributori dovranno adattarsi di conseguenza e così le case costruttrici! (infatti qualcuna ha iniziato a vendere solo on-line....anche se a me non piace, IMHO).

personalmente vi dico che era mia intenzione acquistare una modesta bici da strada per un utilizzo puramente invernale e invece doterò la mia 29er di copertoncini slick per uso stradale....