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Preoccupazioni sulla crisi

Crested B

<b>Importatore Niner</b>
12/5/07
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Springfield
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Ciao ragazzi

prima di tutto mi scuso per questi giorni di black out dove partecipo poco alla vita del forum.
Giuro che mi manca: il gruppo 29er è molto piacevole, con gente davvero in gamba e un livello di discussione tecnica di civiltà e di democrazia davvero raro.

E' che sono qui immerso con i miei fogli elettronici e comincio ad essere preoccupato per quello che sta accadendo...se va avanti così i prezzi di TUTTI i prodotti andranno alle stelle.

Il problema e' particolarmente importante per i prodotti di gamma alta dato che l'aumento percentuale sara' simile un po' per tutti ma il valore assoluto dell'aumento per i prodotti di livello superiore comincerà a diventare davvero importante.

C'e' una cosa che mi preoccupa di più: sta aumentando TUTTO e questo porterà molti di noi a ragionare seriamente se è proprio il caso di permettersi un giocattolo nuovo oppure no.
La passione è forte e per alcuni di noi fortissima, ma chi ha famiglia comincia davvero a dover scegliere tra la full e la retta dell'asilo del piccolo.

Molti in questa condizione invece che cambiare la bici penseranno ad aggiornamenti e miglioramenti, ma questo secondo voi inciderà sulla diffusione delle 29er perche' obbliga ad un cambio di telaio forcella e ruote?

Come la vedete voi?
 

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rovermtb

Moderatur Beatus
Da quello che vedo e sento i consumi extralusso non stanno risentendo di questo momento particolare... non voglio generalizzare, ma come sempre è la massa di famiglie/dipendenti che soffrono di più le conseguenze.
Sul fronte acquisti è difficile fare una previsione: è vero che i consumi probabilmente subiranno una contrazione, ma in queste fasi non è raro che il consumatore tiri di più la cinghia giorno dopo giorno, per poi farsi il giocattolino a fine anno, come fosse una sorta di premio di consolazione.

Per quanto riguarda il cambio EUR/USD, imho ci siamo abituati troppo bene negli ultimi 2 anni...
 

rovermtb

Moderatur Beatus
Per quanto riguarda il cambio EUR/USD, imho ci siamo abituati troppo bene negli ultimi 2 anni...

Mi quoto da solo e voglio tenere appositamente questo commento separato dal precedente discorso perché non voglio assolutamente parlare del caso specifico, ma è solo una considerazione generale.....

Come consumatore, mi farebbe molto arrabbiare sentire e vedere un produttore che ora vorrebbe alzare i listini in EURO a causa del rafforzamento del dollaro: a memoria, non ho mai sentito nessuno fare una riduzione dei listini quando è avvenuto il contrario.

Ma tanto così sarà e lo farà chiunque: lo farà chi ha mantenuto costanti i listini in questi anni (aumento dell'inflazione assorbito dal rafforzamento dell'eruo) come chi li ha aumentati dimenticandosi del tasso di cambio EUR/USD.... e chi ha fatto il furbo continuerà a farlo....

Ripeto, ho solo "sfruttato" la discussione, non c'è nessun doppio senso o frecciatina al caso specifico.... spero davvero di non venir frainteso!
 
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sembola

Moderatur cartesiano
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Moderatur
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Siena
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una nera e l'altra pure

Dimentichi una terza categoria: quella dei produttori che hanno alzato i prezzi in dollari per recuperare parte del differenziale di cambio, o quelli che già da almeno un anno hanno i listini in euro...

Detto questo, non ci sono nè furbi nè scemi. Il prezzo lo fa l'acquirente, se compera il prezzo è giusto, se non compra è eccessivo.
 

bikocò

Biker assatanatus
5/5/06
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Campenave
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allo stato attuale,non è chiara la piega che potrebbero prendere gli eventi:ad esempio la benzina è calata di un buon 20% e questo,a parte l'evidente risparmio immediato,dovrebbe raffreddare anche i prezzi della vendita al dettaglio.questo significa che chi ha un'entrata costante,potrebbe trovarsi a risparmiare anche qualcosa.....
 

vaitus

Biker perfektus
16/3/06
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Rallon - TCX - Lurcher - Tricross
Molti in questa condizione invece che cambiare la bici penseranno ad aggiornamenti e miglioramenti, ma questo secondo voi inciderà sulla diffusione delle 29er perche' obbliga ad un cambio di telaio forcella e ruote? si

Come la vedete voi?
male, se è vero che i prezzi aumenteranno e che gli effetti della crisi finanziaria attuale fra qualche mese si rifletteranno sull'occupazione, i consumi di beni voluttuari non potranno che risentirne. spero di sbagliarmi.
 

Crested B

<b>Importatore Niner</b>
12/5/07
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Springfield
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Ciao Rover. Ti quoto in pieno e sopratuttto sono amareggiato per quello che sta succedendo al barile di petrolio anche se pure quello è 'ammortizzato' dall'aumento del dollaro.

Per il resto, se i prezzi aumentano non vedo modo di non aumentarli.

Il movimento in realtà è piu' complesso.
I fornitori americani hanno DUE aumenti da gestire.
1-un aumento delle materie prime.
2-un aumento della manodopera soprattutto in oriente dove molti erano davvero abituati troppo bene.

su questi due aspetti se ne aggiunge un terzo.
Dato che americani sono in crisi più di noi hanno una gran paura (giustificatissima) che i volumi di vendita caleranno. Nella loro logica quindi nel timore di non coprire i costi fissi data la riduzione dei volumi stanno aumentando il prezzo dei prodotti anche di più di quello che non giustifica l'aumento della manodopera e della materia prima..probabilmente causando una ulteriore contrazione della domanda.

Ecco quindi aumenti dei listini, che già arrivano PRIMA di dover gestire un cambio a cui non si è abituati.Il nostro problema quali distributori Niner è che noi tra l'altro siamo partiti l'anno scorso e abbiamo fissato i listini con il dollaro con cambi che sono dal 20% più bassi di ora.

Sai, faccio questo lavoro dal 1991 e ho visto un dollaro valere anche molto più di un euro.
Quello che non ho mai visto sono decine di banche in fallimento e gli stati che per evitare il panico comprano aziende che altrimenti sarebbero cenere nell'arco di una settimana.

Quello che penso io personalmente coincide un po' con il tuo primo post.
Il mercato dei paperoni non ne risentirà più di tanto, ma questo mercato non è abbastanza grande da tenere su un settore come il ciclismo.

Credo che i primi a rimetterci saranno i punti vendita che non sanno vendere valore aggiunto: la loro presenza sarà sempre meno giustificata.
Lo stesso avverrà per i distributori e per quelle fabbriche che producono prodotti senza caratteristiche peculiari.

Mi aspetto un bel pò di cambiamenti.

Pero' la cosa non mi spaventa particolarmente: se fossi uno che teme i cambiamenti non sarei qui a parlare di 29er!

Sto solo pensando che bisogna muoversi e che bisogna farlo in modo concreto e innovativo.
 

rovermtb

Moderatur Beatus
Detto questo, non ci sono nè furbi nè scemi. Il prezzo lo fa l'acquirente, se compera il prezzo è giusto, se non compra è eccessivo.

Concordo assolutamente da un punto di vista teorico, ed in parte da un punto di vista pratico.

Leggeri aumenti spalmati sulla "massa di consumatori" spesso non determinano un rifiuto all'acquisto da parte del compratore poiché:
- spesso minimi incrementi non si notano sul prezzo finale;
- talvolta il compratore è spinto da foga di acquisto o fedeltà al brand ed è più tollerante ad alcuni rincari;
- non di rado, fanno tutti così.

Fin tanto che la corda viene tirata e non si spezza il giochetto regge, sulle spalle dei tanti consumatori. Poi, solo quando l'aumento diventa esagerato o in particolari momenti (come può essere quello attuale), il consumatore arriva a rifiutare l'acquisto e qui torno a concordare con la tua affermazione!

Purtroppo, è nella zona grigia (fino al punto di rottura) che si distinguono le persone oneste (non sceme, ma oneste) dai furbi.
 

Crested B

<b>Importatore Niner</b>
12/5/07
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Springfield
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Scusa Rover, ma alla tua eta' con che bici giri tu?!
 

rovermtb

Moderatur Beatus

Io concordo pienamente nel ribaltare sul prezzo di vendita gli aumenti dei costi: ci mancherebbe, l'industria deve mica fare beneficenza al mercato! E' solo un po' fastidioso sentire sempre dei discorsi in questa direzione e mai in senso contrario...



Infatti non volevo assolutamente riferirmi a te. E lo dico da ignorante non sapendo la tua/vostra storia, ma era ed è un discorso assolutamente in generale.



Su questo concordo... un po' come sta avvenendo in tutti i settori, ritengo sia necessario ed opportuno che il mercato sia composto da operatori ad alto valore aggiunto ed è giusto che questi vincano la sfida!!
 

zazà

Biker ciceronis
Premetto che non sono assolutamente un esperto di economia, però, leggendo qua e la, mi è parso di capire che ciò che ci attende (macroeconomicamente) non è una inflazione dei prezzi, ma una recessione (che dovrebbe consistere in un calo della produttività dei sistemi economici), che certamente NON è un bene, ma che almeno dovrebbe portare con se una deflazione dei prezzi (vedi per es. il petrolio il cui prezzo è crollato negli scorsi giorni).
Chiedo venia se ho scritto qualche strafalcione.

P.s.
per quanto mi riguarda prima di rinunciare ad acquistare mtb (bene notoriamente essenziale alla sopravvivenza ed al mio equilibrio psico-fisico) vado a giro in mutande
 

Aldone

Biker marathonensis
Io sono un NON-consumatore.... ho preso la mia MTB usata perché il prezzo di listino era fuori budget e tutta l'attrezzatura (principalmente vestiario) la prendo con gli sconti sui fine stock od i modelli dell'anno precedente...

Così come stà imparando a fare un sacco di gente, nessuno compra più i vestiti a prezzo pieno, aspettano tutti i saldi, etc.
L'unica cosa che si vende ancora bene è il cibo perchè quello lo devi comprare ogni giorno.

Diciamocelo, se hai uno stipendio normale, dei figli, un mutuo, l'asilo (privato perchè al pubblico non c'è posto) etc, NON ti puoi permettere una MTB top di gamma.
5 anni fa da single/fidanzato col mio stipendio potevo permettermi quasi tutto, ora sposato con un bimbo con lo stesso stipendio è già tanto se arrivo alla fine del mese.
 

rovermtb

Moderatur Beatus

Premetto che pure io, avendo comunque studiato economia, mi occupo di tutt'altro rispetto alla MACROeconomia.

Comunque in parte hai detto correttamente: se c'è meno domanda e l'offerta è comunque alta, si può instaurare un meccanismo di riduzione dei prezzi.
Ciò non accade quando anche la domanda si riduce e questo provoca un incremento del prezzo finale perché questo dovrà scontare maggiori costi fissi di produzione avendo una produzione totale in numero di pezzi inferiore.

Tutto questo in maniera molto semplificata: nella realtà ci sono moltissime variabili e speculazioni (termine inteso non nel senso dispregiativo).

 

Crested B

<b>Importatore Niner</b>
12/5/07
2.975
2
0
Springfield
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Rover, concordo pienamente. Ci sono però dei vincoli pratici che creano delle barriere di operatività e che obbligano a strade che si vorrebbero evitare davvero.
Per chi vende bisogna fare un listino stagionale e cercare di NON variarlo se possibile durante la stagione. Purtroppo quindi i prezzi vengono rivisti con scalini di dodici mesi. Una variazione graduale quando ci si trova davanti a cambiamenti pesanti è difficile, a meno di non variare il listino durante l'anno due o tre volte come minimo. Bruttissima cosa, soprattutto col magazzino dei negozi e con la confusione che verrebbe fuori.
 

gas29

Aziende
14/9/04
5.210
-168
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Monghidoro
www.gasventinove.com
zazà;2469951 ha scritto:
P.s.
per quanto mi riguarda prima di rinunciare ad acquistare mtb (bene notoriamente essenziale alla sopravvivenza ed al mio equilibrio psico-fisico) vado a giro in mutande
Ragazzi, io penso che lo zoccolo duro degli appassionati ragioni così, però tutti cominceranno a stare attenti a DOVE acquistano qualcosa; e anche come e quanto costa la stessa cosa nei diversi negozi, tradizionali e on line.
Chi ieri poteva permettersi, una volta all'anno di andare dal rivenditore di fiducia ed acquistare senza farsi troppi problemi, sulla spinta emotiva, oggi farà come si fa da anni con le auto (o come fa chi può permettersi solo una Fiat o Ford o Renault); si documenterà, cercherà le offerte migliori, magari rinuncerà all'X9 per un X7 (scoprendo che va altrettanto bene) e magari comprerà il tutto in uno shop on line in Germania o in Irlanda del Nord.....
Io non vedo questa crisi così tragica, almeno in Italia sono 3 o 4 anni che gira così, ormai abbiamo fatto l'abitudine.
Sinceramente, se devo vedere la crisi dal mondo del lavoro che mi circonda, non la vedo. Mia moglie fa un lavoro che risente moltissimo delle crisi cicliche, e non ha mai lavorato tanto come quest'anno.
In ufficio (una piccola Banca), non c'è questo sentore di crisi "reale". Forse vado controcorrente, ma non la vedo così grigia.
E vedo il dollaro tornare al suo posto, nei prossimi 3 mesi....
 

superman

Biker perfektus
29/12/05
2.835
0
0
in mezzo al cemento
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La crisi reale c'è, e forte anche; crollano i consumi di fascia bassa ma tengono alla grande quelli di fascia alta. Per dire, AUDI ha venduto nel 2008 più auto che nel 2007. Oppure, a Milano vanno forte gli appartamenti da oltre 750.000 euro mentre sono fermi quelli sui 500.000 e girano veloce quelli da 250/300.000. Tranquillo CrestedB, chi è tanto folle da pagare l'alluminio 650 euro al chilo o più lo era ieri e lo sarà domani. Magari non prenderà poi il pezzettino di allumino grigio XTR ma userà la ragione prenderà un nero DEORE o un grigetto LX, ma quei 3 kili di alluminio li comprerà ancora. Diciamo che se un distributore/costruttore illuminato saprà offrire dei kit di montaggio con prezzi dei componenti allineati a quelli degli shop on line tedeschi o d'oltremanica avrà concrete possibilità di intercettare fasce di domanda attente al prezzo ma anche al prodotto di alto livello ed invogliate dalla semplicità nel mettere le mani con un solo acquisto su un pacchetto competitivo nel prezzo.
 

Ser pecora

Diretur Heiliger Geist
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Diretur
16/6/03
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Vico Road, Dalkey
www.prosecco.com

Sempre senza polemica.
Mi pare che sia stato di fatto così pressochè per tutti in Italia (in altri paesei europei ho notato che non è così).
Negli ultimi 2 anni, col dollaro debole i listini sono sempre aumentati.
Ora col dollaro che si rafforza i listini aumentano.
Sbaglio?
Mi piacerebbe che qualcuno che ne mastica di più mi spiegasse onestamente.
 

Skie

Biker serius
Da inesperto in materia economica ma liberista convinto, trovo che ultimamente la parte della catena distributiva che sta tra produttore(effettivo) e consumatore, abbia raggiunto una lunghezza inaccettabile con eccessive aggiunte al valore. Su questo ci si è marciato facendo passare ogni minima innovazione come la scoperta che cambia il mondo a cui ci si rivolge, e qui altri rincari... questo è doping del commercio e ora che la gente comincia a capire ciò che è veramente utile (più per la necessità di mancanza di fondi, che per intelligenza) porta a selezionare un prodotto in base alla qualità effettiva più che la percepita relativa al prezzo.
La cosa che ha portato alla crisi è stata che i broker si scambiavano carta straccia e aria fritta a prezzi fantasmagorici questo facendo profitti e fregando la gente che creava economia reale!!!
Spero che passata questa crisi, si capisca, che forse è meglio guadagnare un pò di meno ma vendere di più, distribuendo maggiormente la ricchezza (beninteso, sono sempre convinto che l'imprenditore debba comunque guadagnare per il rischio d'impresa e le sue capacità!!) tra la parte iniziale della catena e i distributori.
Fatto questo mio sproloquio, penso che le bike siano un bene di lusso soprattutto di gente comune e non super ricchi come quelli che comperano barche e diamanti (che non sono assolutamente in calo!!) quindi penso la flessione ci sarà ma spero che i costruttori e distributori facciano tesoro di questa fase per poi non ripetere l'errore di dopare il mercato con ricavi esagerati (bike da 7000€ di listino non credo abbiano modo di esistere se non per il valore aggiunto!!!)
Ho terminato i miei vaneggiamenti che non si riferiscono ne a crested (che non ho il piacere di conoscerlo) ne ad altri in particolare ma al mercato in generale!!!
Buona bike a tutti. Ciao Skie
 

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