Gli atleti con le maglie delle varie nazionali che avete visto correre a Pietermaritzburg, non per forza sono andati a spese delle proprie federazioni (secondo la mia esperienza, sono andati tutti a spese proprie e dalla federazione hanno avuto solo la maglia, magari pagandosela pure...).
Secondo regolamento UCI, l'iscrizione della nazionale (esiste ovviamente un numero limite) è necessaria per far correre gli atleti che a discrezione delle varie federazioni hanno le capacità per poter correre in coppa ma per svariati motivi (età, infortuni, ecc.) non hanno i 20 punti UCI necessari per farlo. Un esempio lampante in tal senso è stato Fabien Barel, che causa infortunio non aveva i punti necessari, per cui ha corso con la maglia dell'equipe. Lo stesso è successo lo scorso anno per Gracia a Maribor.
A mio parere, la nazionale deve fare convocazioni esclusivamente per campionati mondiali e continentali, mentre in coppa al massimo può portare uno o due junior, solo se vi sono le prerogative tecnico-agonistiche, ovvero se l'atleta lo merita e magari può puntare a una medaglia ai mondiali o alla leadership in coppa. La coppa del mondo è per i semi-pro / pro e per i team, per cui gli atleti che vogliono correre a certi livelli o si cercano team che possono supportarli in tal senso, oppure si rimboccano le maniche e si creano un pacchetto di sponsor che gli consenta di correre la stagione da privateer.
Se la federazione comincia a comportarsi come i team, i team non hanno più ragione di esserci e quindi non avranno più interesse a fare attività, cercare sponsor, far crescere talenti, ecc., venendo così a mancare la base. Il rischio quindi è che il movimento imploda. Spero di esser stato chiaro.
Ciao
Romano "Rommel"