Piegare in curva

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rikk93

Biker ciceronis
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no no x gamba in fuori non intendo quello.!! i piedi sono agganciati ai pedali mentre la gamba che dà sull'interno curva faccio in modo che il ginocchio vada all'infuori.. se guardi nel mio album foto la vedi.. :) :prost: non ce l'ho più come file..
Io non tuo foto album non vedo nessuna foto.. Mi dice che è vuoto..
Certo, il ginocchio all'infuori ci và se non togli il piede dal pedale, perchè serve a dare maggiore carica al'interno curva e a bilanciare il peso del corpo.. Però non mi piegare stile Valentino Rossi, eh!.. Che se poco poco scivoli, al posto della rotula ti ritrovi un bel sasso :-)..
Bye
 

Felix93

Biker poeticus
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Io non tuo foto album non vedo nessuna foto.. Mi dice che è vuoto..
Certo, il ginocchio all'infuori ci và se non togli il piede dal pedale, perchè serve a dare maggiore carica al'interno curva e a bilanciare il peso del corpo.. Però non mi piegare stile Valentino Rossi, eh!.. Che se poco poco scivoli, al posto della rotula ti ritrovi un bel sasso :-)..
Bye

ma no vabbè ovvio.. :D se non è una curva a parabola ovvio che no.. cmq come vuoto.?? O.o sul serio.??
 

NEMESI61

Biker dantescus
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Cioè... distendere la gamba per esercitare maggiore forza sul pedale o per toccare con il piede a terra e tenersi in piedi?
Se ti accorgi che ti stai per sfracellare, con la gamba distesa dovresti quantomeno evitare di dare una facciata a terra, poi a terra ci finisci comunque, ma è sempre meglio rotolare di fianco che stopparsi con un frontale.
Ciao.
 

Felix93

Biker poeticus
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Esatto, la seconda foto del tuo album è un buon esempio. Considera il ciotolo che stà alla destra della tua ruota anteriore e pensa di non poterlo evitare oppure pensa che ce ne siano molti in traiettoria... Riesci sempre a passere indenne da questa situazione?

certo, sono ancora qui x raccontarlo.. :D cmq si si.. la tecnica x affrontarle più o meno è quella ovvero bacino e busto meno inclinati rispetto alla bici, gamba infuori x stabilizzarmi meglio.. durante la curva poi ho piegato un pò di più perchè la curva era più stretta di quanto pensassi.. l'unico sbaglio che ho fatto è che ancora in quella fase lì stavo frenando, ma avevo visto all'ultimo che c'era una curva perchè non c'erano cartelli e la strada continuava e io volevo andare dritto ma all'improvviso mi è apparso uno correndo che mi ha detto di svoltare.. (10 o 20 metri prima della curva, sui 40 all'ora) la curva era un pò più di 90°..
 

rikk93

Biker ciceronis
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Se ti accorgi che ti stai per sfracellare, con la gamba distesa dovresti quantomeno evitare di dare una facciata a terra, poi a terra ci finisci comunque, ma è sempre meglio rotolare di fianco che stopparsi con un frontale.
Ciao.
Bhe, se non si corre troppo, appoggiando il piede si potrebe tentare di tirare a se il manubrio, raddrizzando così la traiettoria..
Bye
 

NEMESI61

Biker dantescus
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Stiamo parlando di tecnica sottovalutando un po troppo il mezzo e le componenti, perché quando esco con la Nomad, armata di RS Lyrik da160 e Nevegal da 2.35 tenuti a bassisima pressione, ce ne vuole per fargli perdere aderenza è uno schiacciasassi, mentre con la Deca le cose sono ben diverse e devo fare molta più attenzione a ciò che calpesto.
Ciao.
 

cervogia

Biker tremendus
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Nicolai ION 16, Marin Pine Singlespeed, BdC vintage by Pelizzoli e altro
E' una situazione piuttosto comune; oltre a quello che è già stato detto vorrei aggiungere che dovresti considerare di tenere un assetto più focalizzato al posteriore.
Su asfalto conta tanto l'anteriore che fa perno, in off l'anteriore è sempre ballerino ed occorre farlo "galleggiare".
Anch'io ho avuto gli stessi problemi nel passaggio sbk-enduro: quasi tutto quello che avevo imparato era andato a farsi friggere...


straquoto!!

ok non ho questa esperienza in mtb.. ma qualcosina rigurado la teoria sulla guida di una 2 ruote motorizzata la sò, a cui si aggiungono varie discussioni con chi guida i mezzi più disparati!!

su fondo pianeggiante e regolare cerco di avere una posizione, quindi un bilanciamento del corpo, il piu possibile vicino al 50-50...

su sterrato invece arretro un bel po, in modo da tenere l'anteriore un po scarico ed essere printo per un eventuale colpo di reni per superare un ostacolo!!

in queso modo bene o male me la sono sempre cavata.. e in piu in caso di curve con tanti, troppi sassi hoimparato una cosa.. sempre in stile crossistico: frenata violenta con il post piccola intraversata e via con la spigolatura!!!

Inoltre fattore fondamentale è la pressione delle gomme.. non so voi ma a me stravolge la bici a seconda del fondo!!
 

offROADisNOTaCRIME

Biker corsarus
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TARANTO-LECCE
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secondo me staccare i piedi devono sempre stare attaccati...

comunque la tecnica per affrontare "pietre in curva durante una piega" non è di facile spiegazione...

io mi sono reso conto ke più forte vai, + peso butti sull'anteriore, + sei energico nella guida con pietre mobili ed isolate (non su ghiaia dove invece bisogna essere pulitissimi e leggerissimi) e meglio si riesce ad andare...

quello ke faccio io è letteralmente buttare la bici a destra e a sinistra senza darle neanke il tempo di "finire la curva" praticamente cerco di anticipare il più possibile le traiettorie per potermi trovare quasi sempre dritto rispetto agli ostacoli...

se la velocità e poca, preferisco una guida pulita ed attenta fatta di rilanci dove possibile e di controllo a bassa vlocità quando ci sono molti ostacoli (tanto per recuperare c'è sempre tempo...)

se la pendenza è molta l'importante è far galleggiare la bici, come detto prima, impostare la traiettoria e far si ke la bici la segua alla lettera... logicamente la traiettoria impostata è quella + pulita e veloce... siamo biker si ma non masokisti!!


con velocità elevata e pendenza decente non estrema... (situazione di fondo scorrevole con pietre anke grosse ma isolate, fogliame e alcuni rami...) la tecnica è la sintesi di tutto quello ke ho detto...

velocità e marcia sempre in tiro... avere una marcia morbida ke fa frullare, non permette nessun tipo di appoggio in caso di recupero in situazione limite...il colpo di pedale è fondamentale...

elasticità muscolare per gambe e tronco, spalle e bicipiti... mentre polsi e mani devono essere ben serrati per poter recuperare in frazioni di secondi... (la cosa + brutta come sensazione è quando l'anteriore sbanda violentemente e si posiziona come in supermotard dura veramente pokissimo, ma se ci si spaventa il volo è assicurato... la manovra deve essere rapida ma millimetrica, bisogna raddrizzare e non controsterzare o-o) per ciò ke riguarda la guida, io cerco sempre l'anticipo, guida in attacco e non "dove vado vado", la pietra se va presa, va presa di ponte! cioè bisogna toccarla per meno tempo possibile + tempo ci si sta a contatto e + vai dove vuole lei (è come mettere il piede su delle biglie...) quindi il movimento è di minimo alleggerimento per permettere alla forca di non kiudersi o andare a pacco (parlo di 80-100mm settati morbidi per terreno molto sconnesso)... nello stesso momento quando si è sopra si spinge, si ricarica e si prosegue...

come dicevo è difficile da spiegare, ma principalmente il concetto è ke noi siamo in bici e da li ci dobbiamo passare o-o ossia + convinti e gasati si va e meno possibilità di far cagate ci sono...

quando dico gasati, non voglio dire euforici (in quella condizione ci si fa sicuramente male, perkè si guida non attenti e si pensa quasi di essere immortali... invece la concentrazione è fondamentale)

alex o-o

ps: scusate se non sono stato kiaro :-(
 

Borich

ModeraturDesaparecido
3/8/05
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Gianduja city
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http://www.youtube.com/watch?v=wBDGn3FHWrs
minuto 2.15.

piegare sui ciottoli implica semplicemente 3 cose:

1)spingere sul manubrio come a volerlo piegare.
2)spingere sul pedale esterno come a volerlo sfondare.
3)pelo.

è probabile che tu cada perchè sposti il peso indietro non carichi il manubrio.
ti consiglio comunque di dare un'occhiata ad alcuni video (es:earthed) dove si vede bene cosa bisogna(rebbe:mrgreen:) fare.
 

Danybiker88

Redazione
4/9/04
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Torino
www.picasawebweb.com
piegare sui ciottoli implica semplicemente 3 cose:

1)spingere sul manubrio come a volerlo piegare.
2)spingere sul pedale esterno come a volerlo sfondare.
3)pelo.

è probabile che tu cada perchè sposti il peso indietro non carichi il manubrio.
ti consiglio comunque di dare un'occhiata ad alcuni video (es:earthed) dove si vede bene cosa bisogna(rebbe:mrgreen:) fare.

Quoto quanto dice borich.
A questo, aggiungerei che per affrontare una curva (sia su fondo irregolare o cedevole) sia su fondo più compatto, è importante:

1) scegliere la traiettoria migliore: la scelta della traiettoria in curva è molto importante. Ogni curva va interpretata diversamente e bisogna capire dove passare. Se ad esempio c'è una radice o una pietra la curva va affrontata in modo da evitare l'ostacolo. Allo stesso modo se ci sono appoggi (canaline, avvallamenti, spondine naturali) può essere molto utile sfruttarle.
2) ammortizzare con braccia e gambe: più il fondo è irregolare, specialmente in curva, più bisogna lavorare con braccia e gambe per tenere la bici attaccata al terreno. Una curva su radici, se affrontata stando rigidi sulla bici, si trasforma in un volo epico. Se invece si ammortizzano le radici con le braccia e le gambe, tenendo le ruote incollata al terreno, si riuscirà ad evitare che la bici parta per la tangente.
3) pompare la bici. Schiacciare la bici verso il terreno quando si affronta la curva è il modo migliore per aumentare la tenuta delle ruote. La posizione di piega è quella che illustrava borich: manubrio schiacciato verso il suolo per far grippare la ruota anteriore, piede esterno verso il basso e baricentro all'esterno per caricare il posteriore. La bici si piega mentre il bacino si porta all'esterno della curva, sulla perpendicolare del pedale esterno. Quello che bisogna imparare a fare, specialmente quando il fondo è cedevole è pompare la bici. Arrivi in ingresso curva "accucciato" sulla bici e a metà riestendo gambe e braccia, per poi ritornare in posizione compatta in uscita.
4) tenere il peso in avanti: conseguenza del punto 3, può sembrare un'assurdità. In realtà più la situazione si fa difficile, più la velocità è alta, più bisogna caricare l'anteriore. Bisogna pensare che se scappa l'anteriore il più delle volte si è per terra, se scappa il posteriore il più delel volte viene fuori una derapata. Per cui anche se istintivamente uno tende ad arretrare per paura di cappottare, bisogna vincere questa paura e cercare di stare più avanzati.
5) avere manico: purtroppo il manico non si compra al supermercato (se no saremmo tutti fenomeni :mrgreen:), ma la paura è la peggior nemica. La paura ti irrigidisce e ti fa guidare in modo passivo, facendoti portare dalla bici. Il pilota dev'essere sempre attivo nella guida, impostando bene le traiettorie ed interagnedo con il terreno, assecondando i movimento della bici ed usando braccia e gambe come delle sospensioni ausiliari per tenere le ruote il più possibile attaccate al terreno.
 
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Felix93

Biker poeticus
12/4/09
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Genova
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....
3) pompare la bici. Schiacciare la bici verso il terreno quando si affronta la curva è il modo migliore per aumentare la tenuta delle ruote. La posizione di piega è quella che illustrava borich: manubrio schiacciato verso il suolo per far grippare la ruota anteriore, piede esterno verso il basso e baricentro all'esterno per caricare il posteriore. La bici si piega mentre il bacino si porta all'esterno della curva, sulla perpendicolare del pedale esterno. Quello che bisogna imparare a fare, specialmente quando il fondo è cedevole è pompare la bici. Arrivi in ingresso curva "accucciato" sulla bici e a metà riestendo gambe e braccia, per poi ritornare in posizione compatta in uscita.
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mai in contropendenza.!!! :prost: :)


p.s. queste sono le tecniche che uso anchein salita.. :-| :sborone:
 

Alemtb2015

Biker serius
9/7/15
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Torno su questo topic perchè un po' mi ha confuso le idee. A me è stato detto da un biker più esperto che in curva in discesa bisogna rivolgere lo sguardo e girare il corpo nella direzione della curva. Curva a sinistra proiezione del corpo e testa verso sinistra.
Ora leggo qui che è la bici a doversi piegare mentre il corpo resta abbastanza dritto per compensare. Il mio problema è proprio che in piega la ruota davanti perde aderenza e scivolo spesso a terra, io davo la colpa al fatto di caricare poco l'anteriore restando troppo dietro, ma forse è anche che piego il corpo come consigliato da un biker più esperto e non controbilancio come letto in questa discussione. Confusione totale!
 

potrikkia

Biker serius
1/2/11
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Rovereto
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Credo dipenda dal tipo di terreno ... Se la curva ha la sponda resti in linea con la bici.. Se non ha la sponda magari e meglio piegare di piu la bici e tenere il corpo un po piu dritto

Inviato dal mio OnePlus One
 

Alemtb2015

Biker serius
9/7/15
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Credo dipenda dal tipo di terreno ... Se la curva ha la sponda resti in linea con la bici.. Se non ha la sponda magari e meglio piegare di piu la bici e tenere il corpo un po piu dritto

Inviato dal mio OnePlus One

No no niente sponde. Forse il corpo e lo sguardo è giusto rivolgerli nella direzione della curva, ma è il cuxo a bilanciare portandolo sull'esterno curva, in pratica è come una torsione del corpo con la parte superiore che si indirizza nel senso della curva mentre la parte inferiore serve per bilanciare e quindi verso l'esterno curva. Questa cosa non l'ho mai provata. Sbaglio?
 

luke2512

Biker urlandum
a me viene abbastanza automatico caricare sul pedale esterno in modo da tenere più grip possibile in questo modo guardo sempre anche l'interno curva inoltre sto anche poco sulle gamge diciamo che il ciapett tocca quasi sempre la sella in discese veloci con meno velocità e più ripido riduco molto l'andatura e cerco il passaggio migliore con l'anteriore
poi trovi la radice o il sasso o il muschio e allora il grip fa a farsi benedire e la tecnica migliore del mondo non so se ti salva e allora come si fa?
in molti casi tengo il ciapett come detto a sfioro sella (ovviamente con reggi abbassato) carico il pedale esterno e il posteriore e con piede fuori se la bici tende a partire davanti cerco il perno con la gamba interna per non cadere
ma non è che funziona sempre!!!
poi andando avanti con l'età (penso sia normale )vedo che tendo ad essere sempre più prudente e a prendere sempre meno rischi
 

Fedeciapi

Biker superis
1/8/12
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Siena
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la bici va buttata all'interno della curva in modo da dover girare meno la ruota anteriore. testa e spalle orientate verso l'uscita della curva, guardare sempre lontano, gambe e braccia morbide (è fondamentale), peso sul pedale esterno. anche la tecnica da mx con il piede interno vicino alla ruota anteriore funziona bene perché carica la ruota anteriore. cercate su youtube "cornering with fabien barel"
 

Francesco1982

Biker superis
7/5/08
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San Miniato (PI)
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Ragazzi è lo sguardo che fa la differenza. Se prima di entrare in curva puntate già l'uscita e dentro la curva siete già oltre, vedrete che spalle e braccia saranno orientate correttamente. Inoltre è giustissimo quanto già detto: piede esterno a forzare sul pedale e braccio interno a spingere come a piegare il manubrio!!
 

Franco-C

Biker superioris
19/9/14
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padova
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se è lo sguardo che fa la differenza, sono fottuto !!!!
il mio è uno sguardo di terrore, e occhi e viso fanno come una pallina del flipper, girano di qua e di la a guardare dove sicuramente cadrò...cado li? no di la...forse più in qua, no sicuramente li...ecco ora vado nel fosso...no no..prendo l'albero di lato.... e intanto passo la curva nella maniera più scomposta possibile :)
 
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