Dispiace sempre sentire di un biker che ha subito un furto, perchè al di là del valore monetario alla bici ci lega anche un rapporto affettivo molto particolare che solo un vero biker può percepire. Porte corazzate, serrature di sicurezza e antifurto possono comunque essere dei validi deterrenti, ad esclusione di quando operano direttamente su un determinato obbiettivo, perchè in questo caso, se sono molto esperti, nemmeno l'antifurto può essere una garanzia. Credo che un modo molto valido per il riconoscimento del leggittimo proprietario di una bici si possa ottenere con il sistema dell'applicazione di microcip, come obbligatoriamente viene fatto per gli animali da compagnia (cani), piuttosto che con l'applicazione di piastre esterne di riconoscimento. Infatti, applicandoli in punti strategici e con procedimento che li renda inamovibili, si potrebbe in qualsiasi momento e con l'apposito lettore di cip, constatare la leggittimita o meno del possesso (per la bici prestata vale il discorso di essere in grado di dimostrarlo), basandoci anche su una banca dati centralizzata. Sarebbe un sistema semplice, a basso impatto ed a costi estremamente contenuti e soprattutto probatorio in un eventuale contenzioso. Chiaramente si dovrebbero fare anche dei controlli per rendere il sistema applicabile e deterrente.