Percorsi epici transappenninici Tosco-Emiliani

Pazzo di Lucca

Biker grossissimus
14/12/05
5.414
29
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46
Lucca
www.myspace.com
Grande Pier, vedo ti tieni in forma !!! :prost:

Ieri con Garmin s'è accompagnato gli altri al Compione da Treschietto (che sono ancora in giro buon per loro) e poi ci siamo sciroppati la cresta del Sillara, Matto fino al Badignana. Certo è bellissima quanto faticosa. S'è sceso il 118 che all'inizio è deludente, con tutto quel saliscendi ed il paleo alto ma poi appena entri nel bosco è veramente bello, il 120 certo mi manca .. quasi quasi.. come c'arrivate al Compione?
Sul 118 prima del bosco è indicato un sentiero diretto a Iera, pare bello, lo conosci? Ciao

lo conosciamo noi....l'abbiamo fatto cannando il 118. Molto bello, tutto tornanti per 500 m di dislivello fino al Bagnone. Da li poi finisci sul 116, la mulattiera che porta a Iera
 

Pazzo di Lucca

Biker grossissimus
14/12/05
5.414
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Lucca
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Oggi alle 14 circa ho visto due biker fermi al passo di Badignana che poi son scesi dalla parte Toscana, era qualcuno di voi?
Io ero a piedi più in basso nel versante opposto che bruciavo da dio. :pirletto::pirletto:

Eravamo noi sciagurati....Bel weekend ma forse abbiamo spinto troppo. Ma bei posti. Sabato saliti da Treschietto a Compione e poi Capanne Compione pedalando poi a spinta fino a passo Compione e monte Sillara. Siamo scesi ai laghi (fantastici) e poi ci siamo reimmessi sul 709 ai laghi Compione. Il 709 da li in giù è fattibile solo in pochi tratti poi gli ultimi 250 m li perdi su una sterrata. A Valditacca l'avevamo in culo. Abbiamo risaliti alla Colla di Valditacca con molta fatica e siamo arrivati a Lagdei che la seggiovia era chiusa e quindi abbiamo spinto fino al Mariotti. Ottima serata sul lago....fra l'altro abbiamo diviso la camera con 3 fie ;-) . La domenica abbiamo rinunciato all'Orsaro: troppa stanchezza e non so se meritava.... quindi ci siamo fatti le divertenti Carbonaie poi abbiamo pedalato fino a Capanne di Badignana. Da li a spinta il primo errore...siamo andati al passo Fugicchia invece che al Badignana, meno male il Prozio ha trovato un traverso per arrivarci. Di li ancora patimento lungo il 118 che costeggia il Monte Matto fino all'area prativa della Cocca dove abbiamo sbagliato cresta (eravamo cotti) invece del 118 siamo scesi sul crinale sbagliato e siamo finiti a Capanne in Garbio nel fondo del Bagnone (comunque bel sentiero tutto a tornantini anche se un pò sporco) e da li 10 minuti a piedi poi mulattiera selciata fino a Iera (sentiero 116). La zona del crinale Parmense è troppo ostica per la mtb peccato perchè le discese sulla Lunigiana son lunghe, toste e selvagge ma quei passi son davvero poco accessibili (Guadine, Badignana). Comunque grandi posti. Penso ci tornerò a piedi nel parco dei 100 laghi
 
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ruttok

Biker tremendus
22/5/03
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Salsomaggiore PR
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yt capra
Grandissimi, avete fatto un giro pazzesco, oltre i limiti della mountainbike.
I posti sono spettacolari e la temperatura era veramente gradevole.
Chissà magari un giorno anch'io.... e se.!!!!:pirletto:
 

capataz

Biker superioris
12/5/03
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Parma
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Rocky Mountain Altitude Rally
Grande Pier, vedo ti tieni in forma !!! :prost:

Ieri con Garmin s'è accompagnato gli altri al Compione da Treschietto (che sono ancora in giro buon per loro) e poi ci siamo sciroppati la cresta del Sillara, Matto fino al Badignana. Certo è bellissima quanto faticosa. S'è sceso il 118 che all'inizio è deludente, con tutto quel saliscendi ed il paleo alto ma poi appena entri nel bosco è veramente bello, il 120 certo mi manca .. quasi quasi.. come c'arrivate al Compione?
Sul 118 prima del bosco è indicato un sentiero diretto a Iera, pare bello, lo conosci? Ciao
Ciao Giannicola, il Pazzo mi ha anticipato. Infatti il mio giro ricalca quello che hanno fatto loro. Penso che dal Sillara però scenderemo ai Lagoni e poi risaliremo in Badignana per scendere il 118 (mi son sbagliato, il 120 è quello che facemmo noi dalle Guadine...ricordi che avventura ?). Ti saprò dire come va. Quel sentiero che hai visto tu secondo me è quello che hanno fatto il Pazzo & co. per sbaglio finendo sulla mulattiera del Bagnone.
 

capataz

Biker superioris
12/5/03
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Parma
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Rocky Mountain Altitude Rally
Eravamo noi sciagurati....Bel weekend ma forse abbiamo spinto troppo. Ma bei posti. Sabato saliti da Treschietto a Compione e poi Capanne Compione pedalando poi a spinta fino a passo Compione e monte Sillara. Siamo scesi ai laghi (fantastici) e poi ci siamo reimmessi sul 709 ai laghi Compione. Il 709 da li in giù è fattibile solo in pochi tratti poi gli ultimi 250 m li perdi su una sterrata. A Valditacca l'avevamo in culo. Abbiamo risaliti alla Colla di Valditacca con molta fatica e siamo arrivati a Lagdei che la seggiovia era chiusa e quindi abbiamo spinto fino al Mariotti. Ottima serata sul lago....fra l'altro abbiamo diviso la camera con 3 fie ;-) . La domenica abbiamo rinunciato all'Orsaro: troppa stanchezza e non so se meritava.... quindi ci siamo fatti le divertenti Carbonaie poi abbiamo pedalato fino a Capanne di Badignana. Da li a spinta il primo errore...siamo andati al passo Fugicchia invece che al Badignana, meno male il Prozio ha trovato un traverso per arrivarci. Di li ancora patimento lungo il 118 che costeggia il Monte Matto fino all'area prativa della Cocca dove abbiamo sbagliato cresta (eravamo cotti) invece del 118 siamo scesi sul crinale sbagliato e siamo finiti a Capanne in Garbio nel fondo del Bagnone (comunque bel sentiero tutto a tornantini anche se un pò sporco) e da li 10 minuti a piedi poi mulattiera selciata fino a Iera (sentiero 116). La zona del crinale Parmense è troppo ostica per la mtb peccato perchè le discese sulla Lunigiana son lunghe, toste e selvagge ma quei passi son davvero poco accessibili (Guadine, Badignana). Comunque grandi posti. Penso ci tornerò a piedi nel parco dei 100 laghi

Comunque grandi per lo spirito di avventura.
Che patimento avete avuto nel primo tratto del 118 ?
Putroppo hai ragione, il crinale è davvero duro per andarci con la MTB....ma la ricerca continua :-)
 

Trinciapollo

Biker infernalis
11/9/09
1.877
1
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Ciao Giannicola, il Pazzo mi ha anticipato. Infatti il mio giro ricalca quello che hanno fatto loro. Penso che dal Sillara però scenderemo ai Lagoni e poi risaliremo in Badignana per scendere il 118 (mi son sbagliato, il 120 è quello che facemmo noi dalle Guadine...ricordi che avventura ?). Ti saprò dire come va. Quel sentiero che hai visto tu secondo me è quello che hanno fatto il Pazzo & co. per sbaglio finendo sulla mulattiera del Bagnone.

Si infatti, il posto è quello della foto sotto, sotto il Matto, loro sono scesi da li sul Bagnone, bene a sapersi cosi ci s'ha una bella discesa in più.

IMG_5332.JPG


Se facevi il 120 ci facevo un pensierino, il 118 m'è garbato parecchio dal bosco in giù, l'ho trovato molto più pericoloso rispetto agli altri sentieri della zona per gli innumerevoli passaggini esposti, devo ammettere che siamo scesi spesso, sentiero comunque da rifare.
Buon divertimento, ciao! :prost:
 

ligamaister

Biker marathonensis
26/5/07
4.364
2
0
39
Prato
www.bikepacking.it
Domani vado a fare questo percorso e rimango a dormire al Lago Santo (se ce la fo... :specc:)

http://www.bikeroutetoaster.com/Course.aspx?course=583401


Pracchia - Rifugio Porta Franca - Lago Scaffaiolo - Cima Tauffi - Libro Aperto - Monte Maiore - Boscolungo - Abetone - (ovovia) - Monte Gomito - Femmina Morta - Lago Santo.

Sono circa 45 km per 1800 m di dislivello.

Se qualcuno si unisse è il benvenuto

Il giorno dopo dovrei scendere verso la Garfagnana e riprendere il treno.


Il pezzo dalla cima Tauffi al Libro Aperto è difficile lo so.... ma da solo ce la potrei fare con la bici in spalla senza grossi problemi?
 

Pazzo di Lucca

Biker grossissimus
14/12/05
5.414
29
0
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Lucca
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Domani vado a fare questo percorso e rimango a dormire al Lago Santo (se ce la fo... :specc:)

http://www.bikeroutetoaster.com/Course.aspx?course=583401


Pracchia - Rifugio Porta Franca - Lago Scaffaiolo - Cima Tauffi - Libro Aperto - Monte Maiore - Boscolungo - Abetone - (ovovia) - Monte Gomito - Femmina Morta - Lago Santo.

Sono circa 45 km per 1800 m di dislivello.

Se qualcuno si unisse è il benvenuto

Il giorno dopo dovrei scendere verso la Garfagnana e riprendere il treno.


Il pezzo dalla cima Tauffi al Libro Aperto è difficile lo so.... ma da solo ce la potrei fare con la bici in spalla senza grossi problemi?

Boia hai voglia di spinge!
Come pensi di scendere in Garfagnana?
 

Pazzo di Lucca

Biker grossissimus
14/12/05
5.414
29
0
46
Lucca
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Ponte rotto è tra lagdei e lago santo alla incrocio tra il 723 e 727.
Se interessa Il 18 luglio faró l'anello del Sillara salendo al passo di Compione, Sillara, lagoni, badignana e discesa dal 120 su Treschietto. molta spinta assicurata.

E' passato un anno ma...Com'è andata? Dal Sillara ai Lagoni da dove sei passato?
Pedalabilità? La discesa su Treschietto come è andata?
 

tomb

Biker spectacularis
Domani vado a fare questo percorso e rimango a dormire al Lago Santo (se ce la fo... :specc:)

http://www.bikeroutetoaster.com/Course.aspx?course=583401


Pracchia - Rifugio Porta Franca - Lago Scaffaiolo - Cima Tauffi - Libro Aperto - Monte Maiore - Boscolungo - Abetone - (ovovia) - Monte Gomito - Femmina Morta - Lago Santo.

Sono circa 45 km per 1800 m di dislivello.

Se qualcuno si unisse è il benvenuto

Il giorno dopo dovrei scendere verso la Garfagnana e riprendere il treno.


Il pezzo dalla cima Tauffi al Libro Aperto è difficile lo so.... ma da solo ce la potrei fare con la bici in spalla senza grossi problemi?

pedali una sega,fai prima a piedi ....
 

Pazzo di Lucca

Biker grossissimus
14/12/05
5.414
29
0
46
Lucca
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Oggi giro annuale in Lunigiana che significa montagna selvaggia, crinale irraggiungibile, panorami da alta montagna e discese antiendurista. Facciamo il giro meccanizzandolo in parte altrimenti non arriveremmo più. Lasciamo un’auto a Filattiera mentre saliamo con le altre fino a quota 900 m sopra il bellissimo paese di Pracchiola. L’ascesa per il Cirone è tranquilla, abbiamo il pieno di acqua vista la calura. Arriviamo al Cirone e noto il sentiero che proviene dalla Cisa e monte Borgognone. Noi andiamo verso i prati del monte Tavola pedalando a tratti. Ci sono già un mucchio di tafani, zanzare, mosche. Speriamo che salendo scompaiano. Continuiamo sul crinale facendo pausa sui prati del Tavola. Alla bocchetta di Tavola decidiamo di spingere fino alla vetta del Monte Fosco invece di fare il 725. La salita è ripida (200 m dislivello) e facciamo freeride bici in spalla tra gli alberi. Dalla vetta del Fosco godiamo del panorama sull’Orsaro il Matto la Rocca Pumacciolo e vediamo anche la conca del lago Santo Parmense dove scenderemo per fare una tappa di rifornimento. Ci son sempre gli odiosi tafani a farci compagnia….Dalla vetta del Fosco scendiamo un breve tratto a spinta fino alla sella del Fosco e poi da lì in giù è tutta una banfa lungo il 725 prima e sul 725A dopo: tornanti a manetta!!! Discesa fino al Ponte Rotto e da qui saliamo spingendo l’ultimo tratto al Lago Santo sul 723 che già avevamo affrontato con fatica 2 anni fa. Al lago Santo fa caldo e ci refrigeriamo con la weiss alla spina….bona la birraaaaaa! C’è un po’ troppa gente ma è normale. Ripartiamo per la nostra destinazione solitaria: il Monte Aquila. E’ bellissima la toponomastica, che in questi monti richiama animali selvaggi (Monte Aquila, Monte Orsaro, Monte Cavalcalupo). Ora è tutta bici in spalla: gli ultimi 275 m. La cosa che da noia sono sempre i tafani, mi fanno diventare scemo. Al passo dell’Aquila ci affacciamo verso i ripidi dirupi della Lunigiana. Un posto veramente impervio che guardano verso i dilavamenti del Marmagna. Ultimo sforzo (purtroppo non sarà l’ultimo) e andiamo in vetta al Monte Aquila. Il panorama è ancora più spaziale e arriva fino a est sulle apuane ma anche nel vallone del torrente Redivalle. Seguo a piedi la cresta tra il Monte Aquila che prosegue verso il Dongo, la cresta si fa sempre più affilata e i versanti laterali son sempre più ripidi. Non mi godo il momento perché i tafani mi seguono in ogni dove….che stress. E’ davvero caldo e non c’è un alito di vento. Scendiamo nuovamente al passo, sappiamo che fino alla sella del Dongo difficilmente pedaleremo su questo traverso. I sentieri che scendono in Lunigiana dalle Guadine, Badignana e Aquila hanno le stesse caratteristiche: primo pezzo su traverso impedalabile fino a raggiungere il sud della cresta e poi giù ripide e selvagge fino al fondovalle. Questo traverso impedalabile fino alla sella del Dongo è la parte più snervante perché agogni la discesa che non arriva ed è sempre più caldo. Ci togliamo il casco e nel farlo a Mister Garmin scivola di mano e finirà in fondo ad un dirupo: è il tributo che vuole la Lunigiana. Finalmente montiamo in sella! Il percorso fila fino al bivio con le capanne di Curtiglia. Noi svoltiamo a destra in direzione Porcili. Il sentiero è ripido, difficile ed esposto e va affrontato con molta cautela. In alcuni passaggi siamo costretti a scendere a causa delle rocce, altri li facciamo. Ai Porcili facciamo rifornimento di acqua rischiando di essere sbranati dai tafani….che nervoso! Ripartiamo, il sentiero ha dei tratti velocissimi in cui ci vuole occhio per non far la fine del casco di Garmin visto che a destra c’è il dirupo. Superiamo a piedi alcuni torrenti poi il sentiero riparte tutto in discesa fino al passo della Colletta. E’ uno di quei giorni in cui mi pare che niente funzioni sulla bici: freni, ammortizzatore, forcella. Non riesco a tenere il sentiero e un paio di volte rischio mentre un altro paio di volte mi esalto chiudendo qualche passaggio difficile. Mi defilo dietro allo scatenato Giannicola a Dios e Liviano. Chiudo la manetta, non è terreno per me. Alla Colletta inizia l’incognita, ho delle indicazioni ma non so se le prendo giuste….probabilmente no. Svoltiamo a destra sul sentiero CAI per Lusignana e la carrabile è un ammasso di sfasciumi. Arriviamo su una sterrata larga che probabilmente a destra porta al monte Castello. Giriamo a sinistra e poi, forse, erroneamente a destra anche se c’era un cartello MTB. Attraversiamo il bel borgo di Lusignana e poi sbagliamo girando ancora a destra e prendendola nel baogigi perché da qui in poi facciamo solo asfalto. Tutte le volte che faccio un giro in Lunigiana ho sempre le stesse sensazioni: appena arrivato li odio perché il crinale è raggiungibile solo facendosi un culo come un paiolo con tanto dislivello bici in spalla e poi per cosa? Alcuni tratti in discesa sono impedalabili, spesso i sentieri son sporchi o con un terreno pieno di sfasciumi e mal segnalati, poi arrivo a casa e apro nuovamente la cartina cercando di capire quando ci tornerò quale giro fare in questi posti davvero affascinanti fatti di montagna severa, impervia e solitaria, vecchie mulattiere che erano frequentate da pastori, contrabbandieri, e gente che scappava dalla guerra negli anni ’40. Una montagna fatti da paesi e castelli da scoprire. Lunigiana sei “bastarda” ma troppo affascinante, presto tornerò sui tuoi crinali irraggiungibili e sulle tue discese ostili.
 
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