Secondo il tuo principio "prima" la scarsità di informazioni era un pregio. Però guarda che le peggiori dittature sono venute fuori proprio quando il popolo ignorante non aveva altri modi di informarsi di quelli elencati da te. Comunismo e fascismo, per citare le più eclatanti.
Quindi si ritorna al discorso che non è il medium a fare la differenza, ma come si usufruisce delle informazioni.
Concordo in parte con entrambi.
Credo lui volesse far presente, come la quantità di mezzi e di bombardamenti mediatici causino più danni del non averli proprio..
Non ha tutti i torti.
Come non li hai tu, quando dici preferisco "averli", basterebbe saper "filtrare" ciò che arriva a noi per avvicinarsi il più possibile alla verità.
E anche questo è vero.
Abbiamo un esempio di come i vari totalitarismi abbiano solo o quasi portato morte, catastrofi e povertà.
Credo che l'abbia compreso anche chi di dovere..
Oggi la terza guerra mondiale è già iniziata. E' prettamente (o quasi) economica.
Oggi il grande capitale oltre il danaro, lo fanno le "informazioni".
Immaginiamoci il lavoro che aveva una STASI nella Berlino Est dell'ex DDR..
Quasi un agente per persona.. una rete capillare di informazioni basiche e non per arrivare ad un profilo.
Nella Berlino Ovest, ottenevano il controllo della persona tramite un sistema consumistico.
Spendi, lavora, muori e il trend te lo diamo noi. Quest'ultimo ha battuto a mani basse il comunismo.
Alla gente piaceva poter avere "una scelta".
Guarda noi dopo il secondo conflitto, quando siamo diventati un protettorato americano.
Oltre alle bombe, sganciavano su di noi pacchetti di cioccolata e Lucky Strike.
Successivamente in funzione anti sovietica, ci hanno permesso di crescere a Happy Days, A-Team, Mars, Venerdì 13, Top Gun e Harley Davidson..
Abbiamo avuto una buona infanzia.
Non credo avrei preferito girare in Trabant con la tessera di partito sempre in tasca, anche per prendere un kilo di pane,
tenuto H24 sempre sotto "controllo".. magari con qualche parente "dissidente" misteriosamente "scomparso".
Ecco, tornando a noi, oggi tramite l'era "smart, social, 5G" le hanno entrambi.
Un consumismo smodato (vedi scene d'isteria zombie tipo black friday o i soldi che smeniamo noi dietro le bici) ,
unito ad un auto schedatura messa in atto da noi stessi. Abbiamo sia la "STASI" che lo "Zio nasone Sam" in pompetta..
Spesso, sento che "devo" difendere il mio EGO facebookkiano, da forumendolo, da stupidello da tastiera.
Tutto questo perché un like, nutre il mio cervello di endorfine.. facendomi passare in secondo piano la realtà.
In realtà sono chinato sopra uno schermo, alle volte frustrato per questo, semplicemente a caccia di quel qualcosa che mi faccia stare meglio.
Oggi, il mondo digitale si fonde con il mondo reale, tanto da divenirne una realtà parallela da usare come metro di paragone della persona stessa.
La trasformazione a cui stiamo assistendo, è normalità per chi più giovane se la troverà davanti.
Per risponderti, non credo si arriverà o si riuscirà più a "filtrare" ciò che è reale o meno. Ciò che è giusto, da ciò che è sbagliato.
La maggior parte di noi (suppongo me compreso) , non credo disponga di una cultura capace di gestire così tante informazioni in maniera corretta, giusta, sana. Qualsiasi stronzo (passami il termine) si sente in diritto di commentare, di "dirci la sua".. con l'aggravante che perso un sano dialogo, "la nostra" deve per forza passare come verità assoluta.. dobbiamo imbracciarla e difenderla.
Facci caso.. prendi un acceso dibattito qualunque sul forum , accorti di dire una boiata di turno, nessuno fa marcia indietro.
Magari dicendo "scusa, hai ragione, ho detto una cazzata".
Io faccio fatica. Questa cosa non accadrebbe se fossimo nello stesso discorso ma di persona, davanti a due birre.
Tutto questo volo pindarico per convenire con entrambi, ma facendo presente che il web, è composto di cacca per il 90%, l'altro 10% va filtrato.
Questo passaggio verso "la verità", funziona solo se applichiamo questo filtro anche su noi stessi.
Azzeriamo in parte l'EGO, tenendo presente che la vita reale è altro.
Non sappiamo più ridere, più prenderci in giro. Prendiamo con troppa serietà la cosa.
Quasi sempre, siamo noi a strumentalizzarci per primi.
Sarebbe bello "usufruire correttamente delle informazioni", è questa la grande sfida di questi tempi.