Leggete qui... http://digilander.libero.it/firehawk/inceneritore/
P.S: forse servirebbero i bar regionali...
P.S: forse servirebbero i bar regionali...
Non sono un chimico ma ho chiesto ad un mio amico ingegnere chimico se sarebbe andato a vivere vicino ad un inceneritore... mi ha risposto chiedendo "sopra vento o sotto vento?"Pe ha scritto:1. non sono torinese e me ne dovrei stare zitto
2. non conosco il progetto previsto e soprattutto il sistema di abbattimento inquinanti previsti per l'inceneritore in questione
Forse no, pero` come dici anche tu gli inceneritori sarebbero piu` piccoli. Ovvio che la raccolta differenziata senza riuso e riciclo delle materie seconde non ha molto senso...Pe ha scritto:3. la raccolta differenziata è spesso cosa buona e giusta
4. la raccolta differenziata non è sostitutiva di un inceneritore, e soprattutto non è una soluzione definitiva
Se hai info piu` approfondite... mandamele (magari per e-mail, quella nel link)Pe ha scritto:mi sembra che tante cose scritte nel link non sono proprio veritiere in assoluto.
BTW: tu prima eri a Monaco vero? E` vero che dei due inceneritori costruiti in periodo di emergenza uno e` stato chiuso e l'altro va avanti con rifiuti importati dall'Italia?Pe ha scritto:comunque la raccolta differenziata permette di costruire inceneritori a capacità notevolmente ridotta.
shrdlu ha scritto:BTW: tu prima eri a Monaco vero? E` vero che dei due inceneritori costruiti in periodo di emergenza uno e` stato chiuso e l'altro va avanti con rifiuti importati dall'Italia?
No problem, anzi grazie per la disponibilità. Io sono un ingegnere elettronico e solo da poco tempo a questa parte ho iniziato ad interessarmi un po più a fondo dei processi industriali fuori dal mio settore... quindi se sparo qualche castroneria correggimi.Pe ha scritto:allora purtroppo non ricordo dove ho messo una cosa che avevo scritto per la tesi di mia sorella riguardo ad un bilancio di impatto della politica rifiuti.
provo a fare un riassunto di come vedo io la problematica.
chiedo scusa se non è completa e priva di riferimenti. (...)
...
unoqualsiasi ha scritto:Ma nessuno pensa seriamente di produrre meno rifiuti?
shrdlu ha scritto:Poi non scordiamoci che un discorso organico non dovrebbe trascurare la prima delle R: la Riduzione... ovvero biscotti nel sacchetto singolo e non in 15 strati salvafreschezza, acqua minerale distribuita in cisterne da cui riempire le bottiglie portate da casa, detersivi distribuiti nello stesso modo e venduti a peso... e queste sono solo le prime idee che mi vengono in mente.
shrdlu ha scritto:unoqualsiasi ha scritto:Ma nessuno pensa seriamente di produrre meno rifiuti?
Fa parte della proposta per cui stiamo raccogliendo le firme, purtroppo pero` non dipende solo dal comune ma entrano in gioco i governi nazionali ed il parlamento europeo... comunque, visto che nel mio precedente post non era molto visibile, riporto la frase:
shrdlu ha scritto:Poi non scordiamoci che un discorso organico non dovrebbe trascurare la prima delle R: la Riduzione... ovvero biscotti nel sacchetto singolo e non in 15 strati salvafreschezza, acqua minerale distribuita in cisterne da cui riempire le bottiglie portate da casa, detersivi distribuiti nello stesso modo e venduti a peso... e queste sono solo le prime idee che mi vengono in mente.
Magari le persone medie avessero il buonsenso che hai tu e, credo, anch'io... ma come convinci le persone a comprare qualcosa di piu` scomodo? Forse come in Germania, dove le lattine d'alluminio che pesano oltre una certa soglia sono tassate in modo da "convincere" i produttori a fare lattine piu` sottili... cosi`, buonsenso o no, le persone immettono meno alluminio nel ciclo.unoqualsiasi ha scritto:Governi nazionali?
Parlamento europeo?
Cioè stai dicendo che per mettere il buonsenso nella zucca delle persone e fare in modo che vadano a fare la spesa portandosi due borse di tela, che preferiscano la frutta e la verdura sfusa a quella confezionata, che si torni a bere l'acqua di rubinetto (500 bottiglie PET in meno all'anno a famiglia) occorre operare a livello politico?
Stai scherzando vero?
A casa mia la verdura e la frutta preconfezionate ad esempio non entrano, lo stesso dicasi per il formaggio e la carne. Ed il salame si compera intero, non marca "Lardoni sottovuoto garantito freschissimo appena affettatto due settimane fa".
E questo non ci è stato imposto dal governo. E' semplice buonsenso.
Pe ha scritto:allora purtroppo non ricordo dove ho messo una cosa che avevo scritto per la tesi di mia sorella riguardo ad un bilancio di impatto della politica rifiuti.
provo a fare un riassunto di come vedo io la problematica.
chiedo scusa se non è completa e priva di riferimenti.
io sono un ing chimico, ho studiato tra la sapienza e il politecnico di monaco.
durante il mio soggiorno a monaco ho focalizzato lo studio sull'ambiente.
nel mio primo lavoro ho progettato un paio di cose strane (2 impianti per generazione elettrica da sansa di olive ed un impianto a turbina a vapore tradizionale)
sono poi stato per 3 anni nella progettazione di impianti petrolchimici, la base per le tanto bistrattate plastiche.
la società per cui ho lavorato è anche uno dei maggiori produttori di idrogeno, per cui punta molto sulle auto ad idrogeno ed indirettamente sono entrato in contatto con la tecnologia.
Purtroppo da "interno" mi rendo conto delle caxxate che vengono sparate da questi pseudoambientalisti.
Premessa:
noi consumiamo, producendo resti ma soprattutto bruciando risorse energetiche! non si possono fare discorsi riguardanti l'immondizia senza coinvolgere il consumo di energia.
Attualmente l'unica energia possibile che non "bruci" qualcosa (di conseguenza producendo CO2 ed effetto serra) è l'energia nucleare.
L'energia idroelettrica è plausibile solo in paesi come la svizzera, poco popolati e con tanti dislivelli da sfruttare.
analogamente per la eolica e l'olanda.
per il resto si coprono frazioni infinitesime delle necessità.
le nostre fonti di idrocarburi fossili (carbone-petrolio-gas) sono utilizzate sia per carburanti che per la produzione di quasi ogni cosa utilizziamo.
dalle plastiche alle vernici agli indumenti alle confezioni quasi tutto deriva dal petrolio.
gli idrocarburi dello stato naturale vengono modificati per creare quello che a noi serve.
per determinate plastiche (PET e analoghi) questo avviene senza perdita sensibile del potere calorifico e senza aggiunta di addittivi inquinanti.
Questo significa che se uno avesse una "montalto di castro" a gas (che si paga) vicino casa o una centrale che funziona a bottiglie dell'acqua usate non ci sarebbe un impatto ambientale diverso.
una centrale che funziona a rifiuti scelti ha costi di gestione + bassi di un normale turbogruppo a gas!
Ovviamente il discorso decade se invece del PET si brucia PVC che avendo al proprio interno Cloro durante la combustione può sviluppare gas altamente tossici.
Questo cosa significa?
semplicemente che per bruciare tutto quello che può finire nella monnezza si ha bisogno di un impianto trattamento gas funzionante per eliminare tutti i composti tossici.
difatti una tra le + grandi centrali smaltimento rifiuto sta in centro a monaco e odore/fumi non se ne sentono e vedono.
Questi composti tossici vengono di solito "lavati" e poi eliminati con della calce che teoricamente si potrebbe usarre per costruire case.
voi abitereste in queste case?
probabilmente no, di conseguenza spesso e volentieri finiscono in discarica.
se fossero finiti nell'aria si disperdevano in maniera democratica per il mondo, così si concentrano in un posto. sicuramente + piccolo e meno invasivo di una discarica tipo malagrotta a roma ma comunque vicino alla casa di qualcuno.
purtroppo considerando la quantità di cose che buttiamo:
- o bruciamo e recuperiamo energia e compattiamo le dimensioni delle discriche tradizionali
- oppure prima o poi verremo sommersi dalle quantità già adesso poco gestibili.
a questo punto cerchiamo di pensare come riciclare...
il vetro:
io non credo che riciclare le bottiglie di vetro sia una soluzione.
per lavare e sterilizzare una bottiglia di vetro si usa energia. questa energia parte dalla benzina consumata dalle auto per raccogliere le bottiglie e arriva ai macchinari necessari per automatizzare il lavaggio.
questa energia calcolata per ciclo e bottiglia è dello stesso ordine di grandezza di quella necessaria per fare una bottiglia di PET. che però poi bruciando in maniera opportuna porta a generare energia e a lasciare CO2 + H2O. ovvero quello che brucerebbe una centrale a gas tradizionale.
in ogni caso la separazione dei rifiuti aiuta!
un frigo insieme con la stagnola, rifiuti di cantiere e bottiglie di vetro non hanno perso niente nei rifiuti da inceneritore.
è nostro dovere civile separarli, ma finchè non inventiamo il disintegratore di materia l'inceneritore è l'unica via di uscita.
nei miei ragionamenti poco chiari spero che sia passata un'informazione fondamentale:
il problema esiste e la soluzione no!
la palla si passa da un posto ad un altro.
possiamo mandare le sostanze tossiche nell'aria ed ammazzare tutti piano piano oppure seppellirli sotto terra e far fuori in un paio di generazioni tutto un paese...
i miti delle centrali eoliche sono solo un placebo adatte a poche realtà localizzate.
il motore a idrogeno è un sogno, ma non risolve il problema! l'idrogeno lo si fa dal petrolio! di conseguenza la famigerata CO2 c'è e non si leva.
l'unica cosa che si risolve è il bruciare tutto localizzato in centrale in maniera controllata e non in automobili eventualmente non a norma.
ma se poi le centrali sono come alcune ex-enel di mia conoscenza ancora in funzione forse è meglio bruciare in una panda del 1984!
a me dispiace per chi vive in un posto dove vogliono mettere un inceneritore (anche se fatto bene non puzza e non inquina), mi dispiace molto di più per chi vive vicino ad una discarica (quella puzza veramente!) o vicino ad un aeroporto. ma in questa società sono mali "minori".
sputnik ha scritto:Ragazzi qui in Sardegna per un po' di tempo hanno promosso la raccolta differenziata........... poi si è scoperto che i rifiuti raccolti differenziatamente finivano tutti nella stessa discarica o inceneritore!!!